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Autore: piccola_Calliope    31/07/2017    2 recensioni
Marco Castelli, il figlio di Alessandro e Gloria, un adorabile nanetto prepotente, diventato ora un adulto, un noto giocatore di basket dalla vita scellerata, che deve assolutamente trovare la donna adatta a lui...
Il fato vuole che incontri l'adorabile ma allo stesso tempo tagliente Margherita.
Saranno l'uno adatto all'altra? Non vi resta che scoprirlo.
La storia può essere letta indipendentemente da quella dei genitori.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Prologo

POV. MARGHERITA
''E' l'uomo per me, fatto apposta per me...
E' forte con me e da uomo sa dir parole d'amore, ma ciò che amo in lui, è il ragazzo che nasconde in sè.
E' l'uomo per me, è sicuro di sé , da uomo sa già i progetti che ha, i sogni che fa, ma ciò che amo in lui è il ragazzo che nasconde in sé, mai nessuno saprà separarlo da me, ogni giorno saprò con lui restar.
E' l'uomo per me sicuro di sé e forte con me, come un uomo sa dire parole d'amore, ma ciò che amo in lui, è il ragazzo che nasconde in sé''
-Buongiorno mondo, il nostro buongiorno a voi oggi viene dato dalla fantastica Mina e dalle sue parole per l'uomo fatto apposta per lei...
E voi? Voi avete l'uomo o la donna fatta apposta per voi?-chiede il conduttore radiofonico.
-Probabilmente nemmeno esiste-mi lamento coprendomi il viso con il cuscino.
Eccomi qui Margherita Turchi, una venticinquenne più sfigata che altro, lavoro con mio padre come procuratord di giocatori di calcio e basket, vedo uomini continuamente e begli uomini, voglio dire...Calciatori da addominali scolpiti e giocatori di basket alti e possenti...E sono tristemente single, si tristemente, dopo l'ultimo idiota che mi ha malamente lasciato due anni fa, non ho più trovato nessuno pronto ad amare tutte le mie stranezze, anzi in realtà qualcuno pronto a fare questo non l'ho mai conosciuto, non avrai una sfilza di ex se fosse altrimenti.
Brontolando scendo dal lettino di casa dei miei, altra cosa mortificante, sognavo l'indipendenza e l'autonomia a 18 anni, ma purtroppo...Purtroppo non sono in grado di trovare l'uomo perfetto figuriamoci la casa perfetta.
Faccio uno chignon, giusto per dare una sistematina ai miei lunghi capelli castani.
Mi guardo allo specchio.
-Margherita ma chi? Dimmi chi vuoi conquistare? Sei cosi anonima-sbuffo davanti alla mia immagine.
-Tesoro ma parli da sola?-mi domanda mia madre aprendo la porta della mia cameretta, con ancora il poster di Cristiano Ronaldo in bella mostra, ho sempre avuto un debole per quel calciatore, è fascinoso non lo si può negar.
-Ti ho preparato il caffè-mi sorride lei.
Mi lascia sola e io fisso Cristiano.
-Tu che dici?-domando.-E che devi dire? Tu esci con le modelle-sbuffo.-Vado a fare colazione-sono pronta ad uscire dalla mia camera, quando inciampo nelle lenzuola, cado rumorosamente per terra.-Ma non è giusto-urlo.
Mio padre corre al piano superiore, mi osserva in silenzio e poi scoppia a ridere.
-Come devo far con te?-mi chiede.
-Non fare nulla, lasciatemi morire-mi distendo e inizio a piagnucolare.
Mio padre viene a liberarmi dalla trappola mortale di quelle odiose lenzuola.
-Rimpiango l'uomo che avrà l'onore di sposare la mia bambina-sorride.
-Non esiste papà-sbuffo.-Ed è inutile che Mina canta quella sciocca canzona, non esiste il ragazzo apposta per me-incrocio le braccia al petto e assumo la mia solita aria imbronciata.
-Arriverà al momento giusto, vieni a fare colazione ora, evitando di cadere di nuovo-trattiene il riso, visto che lo sto fulminando.
Raggiunta la cucina io mi metto al tavolo a sorseggiare il mio caffè.
-Il giornale?-domando.
-Eccolo, Marco ne ha combinata una delle sue-sbuffa mio padre.
Afferro il giornale e in prima pagina trovo lui Marco Castelli.
Mai visto personalmente ma conosco tante di quelle storie su di lui...
Mio padre lo segue da quando era solo un sedicenne, Marco Castelli è il miglior elemento della nazionale italiana basket, un ragazzo da sempre sicuro di sé e convinto di poter spaccare il mondo, in effetto un vero talento, sempre fedele alla sua associazione il Roma Basket nonostante abbia ricevuto importanti proposte da squadre americane, mio padre ritiene che lui sia troppo mammone per pensare di andar a vivere solo in America.
Che controsenso uno cosi sicuro di sé mammone...A me lui non piace per niente, penso che sia arrogante per non parlare quanto si diverta a spiattellare i suoi fatti personali su delle riviste, leggo l'articolo, accompagnato da un Marco Castelli che palpa il sedere ad una stangona bionda e ha l'occhietto fin troppo lucido segno inequivocabile del fatto che avesse esagerato con l'acool.
''Marco Castelli non si smentisce mai!
Ennesimo venerdì sera passato in compagnia di una delle tante modelle straniere che si trovano a visitare la nostra capitale, in questo caso si tratta della svedese Delphina Persson, i due hanno trascorso una divertente serata nel solito pub frequentato dal Castelli, a metà serata sono saliti sulla sua Porche, diretti chissà dove e a fare chissà cosa...
Castelli non ha più un ottimo rapporto con il suo allenatore a causa di questa sua vita sregolata, cosa accadrà se mister Rossi dovesse stancarsi di lui?''
-Se Rossi si stanca siamo rovinati-affermo.
-Marco mi farà venire un infarto prima a poi-afferma afflitto mio padre.
-Pure con le svedesi ora-guardo disgustata la sua mano sul sedere della Delphina di turno.
-E ci provassi tu?-dice mio padre.
-A fare cosa?-chiedo spalancando gli occhi.-Io e questa sotto specie di uomo delle caverne non dobbiamo avere nulla a che fare, sai quanto poca simpatia nutro nei confronti di ''Castelli che salta di fior in fiore''-dico.
-Ma che senso del umorismo ha la mia bambina-sorride mia madre.
-Proprio per questo Margherita, tu non lo tolleri, sarai schietta e severa e poi sei una ragazza, lui è incline ad assecondare il volere delle donne-mi dice mio padre fin troppo entusiasta.
Io scendo dal mio sgabello e faccio un giro su me stessa.
-Incline ad assecondare la Delphina di turno-indico il giornale.
-Amore tu sei bellissima-afferma mia madre oltraggiata.
-Provaci almeno-dice mio padre.
-Papà no io non voglio-sbuffo.-Vuoi ulteriormente rovinare questa pessima giornata?-chiedo.
-Io sono convinto che tu possa riportare Marco sulla retta via, io lo considero come un figlio e tendo ad assecondare i suoi voleri-mi dice.
-E' colpa tua e non posso pagare io! Io non lavorerò come procuratore di ''Castelli che salta di fior in fiore''-affermo perentoria.
-Non chiamarlo cosi, non davanti a lui almeno-mi ammonisce mio padre.
-Oh povero potrei urtare la sua sensibilità, già provata dai cattivoni giornalisti-roteo gli occhi nervosa.
-Castelli ti odierà-mio padre scoppia a ridere.
-Vuoi davvero che lavori con lui?-chiedo seria.
-Sei fatta apposta per lui-mi sorride lui.
-Chiamalo tra un ora lo raggiungo e non voglio trovare la Delphina di turno a casa sua-sbuffo.

POV. MARCO
Sento la voce di credo Mina in lontananza, chi diavolo ha acceso la radio?
-Buongiorno mondo, il nostro buongiorno a voi oggi viene dato dalla fantastica Mina e dalle sue parole per l'uomo fatto apposta per lei...
E voi? Voi avete l'uomo o la donna fatta apposta per voi?-chiede il conduttore radiofonico.
-Fatta apposta per me?-chiedo ridendo, mentre apro gli occhi definitivamente.
Mi alzo indosso qualcosa e scendo al piano inferiore della mia villetta.
In cucina trovo Delphina con in mano il suo cellulare, è molto nervosa.
-Dannati giornalisti-sbuffa appena si rende conto del mio arrivo.
-Cosa hanno scritto?-domando aprendo il frigo per prendere un po' di spremuta d'arancia.
-Ho un fidanzato io Mark-sbraita la bionda.
-Si arrabbierà-rido di gusto.
-E' colpa tua-mi spintona.
-Senti bella non voglio iniziare cosi la mia mattinata, quindi fatti una doccia e sparisci-sbuffo e mi allontano pronto ad andare in giardino, poco cortese? Si è vero, ma mi ha spintonato urlando di prima mattina.
-Come faccio con Zolten?-chiede.
-Zolten?-scoppio a ridere.-Chiamerò cosi il mio prossimo cane-le faccio l'occhiolino.
-Dannati uomini italiani-sbraita.
-Io ci sento ancora bene e vorrei che continuasse cosi per i prossimi anni, quindi smettila di urlare, fatti una doccia e torna dal tuo Zoltan-affermo.
-Sei disgustoso-mi fulmina.
-Scusa ma dato ciò che è successo stanotte stento a crederci-rido di gusto.
Sento suonare il campanello.
-Quando il buongiorno si vede dal mattino-sbuffo.
Vado ad aprire e mi ritrovo davanti, mia madre, mio padre e Giada, mia sorella.
-A cosa devo la visita?-chiedo ridendo, so perfettamente perchè sono qui, riconosco lo sguardo di mia madre.
Mia madre senza dire una parola mi spintona ed entra.
-Mammina sono cosi felice di vederti-sorrido.
-E' arrabbiatissima-sussurra Giada.
Mio padre non parla.
-Eccola qui-urla mia madre in cucina, deve aver incontrato Delphina.-Ma non ti vergogni ad importunare mio figlio?-domanda Gloria Forti in Castelli.
-Mamma non mi ha proprio importunato-scoppio a ridere.
-Non parlare-sussurra mio padre.
-Suo figlio è disgustoso-urla offesa Delphina.
-La mamma la ucciderà-afferma Giada preoccupata.
-Delphina cara vai a farti una doccia-ripeto per l'ennesima volta, perchè questa donna non mi ascolta?! Meglio non mettersi contro la mia amata mammina.
-Si lavati e va via-mia madre la fulmina.
-Vi offro qualcosa?-chiedo alla mia famiglia mentre finalmente Delphina esce dalla mia cucina.
-Che razza di nome è Delphina?-domanda furiosa mia madre.
-Ha proprio delle belle gambe, ottimo scelta figliolo-mi sorride mio padre.
Mia madre senza fare complimenti gli dà un pugno sulla spalla, stanno insieme da più di 30 anni, hanno 3 figli eppure le loro vicendevoli gelosie non sono mai cessate, eppure l'uno stravede per l'altra, quanto li ammiro.
-Sono stanca Marco-mia madre si siede.
-Di cosa?-chiedo facendo il finto tonto, quanto mi divertivo a far perdere la pazienza alla mia amata mammina.
-Hai 26 anni, dovresti metterti pensare a costruirti una famiglia, anche il tuo allenatore è stanco della vita da perenne adolescente-dice.
-Rossi se ne farà una ragione-sbuffo, quel uomo ultimamente si divertiva a farmi perdere la pazienza.
-Potrei presentarti qualche mia amica, qualche brava ragazza-mi sorride Giada.
-Mamma ma perchè non vuoi accasare Giada? Ha 31 anni e nemmeno uno straccio d'uomo-sbuffo.
-Idiota-mia sorella mi sferra un calcio.
-Non iniziate a litigare-urla Gloria Forti.-Tu uscirai con qualche amica di tua sorella, è arrivato il momento di pensare al matrimonio-dice convinta.
-Mamma ascolta, io cosa ti ho sempre detto?-le chiedo.
-Che ti sposerai solo nel momento in cui troverai una donna che ti faccia perdere la testa esattamente come tuo padre l'ha persa per me, una donna che ti convinca a rinunciare alla tua vita precedente solo per stare con lei, mi ripeti questa storiella da 5 anni ormai, è una bugia per tenermi buona-sbuffa.
-Ho trovato questa donna?-chiedo.
-Non la troverai di certo uscendo con la Delphina di turno-sbotta lei.
-Secondo te una modella non può essere una buona madre di famiglia?-chiedo.
-No quelle hanno un fisico cosi perfetto, non lo rovinerebbero di certo per un bambino-sbuffa Giada.
Giada è bassina e abbastanza formosa, non di certo una modella, ma è molto bella, ha profondi occhi verdi e un sorriso cosi luminoso, io non ho ancora capito come non abbia trovato l'uomo adatto a lei e poi è cosi simpatica e premurosa.
-Sei bellissima sorellina-le carezzo il mento.
Lei mi regala il suo sorriso dolcissimo.
-Ti do un anno, un anno per trovare la donna che dici tu!-afferma mia madre.
-Sennò?-chiedo.
-Ti combinerò un matrimonio e Marco Castelli sai che non scherzo!-afferma lei.
-Tesoro mi sembra troppo-interviene mio padre.
-E accetterai qualunque tipo di donna? Anche una Delphina?-le domando.
-Se mi dimostrerai che l'ami si-afferma.
-Ci sto-le porgo la mano.
-Perfetto-Gloria Forti fiera stringe la mia.
Dopo questo vanno via e qualche istante dopo anche Delphina esce da casa mia.
-Finalmente solo-affermo raggiungendo la mia sdraio di fronte alla piscina in giardino.
Proprio in quel momento suona il telefono è il mio procuratore.
-Hey vecchio mio-rispondo.
-Ho una notizia importante per te Marco-mi dice serissimo.
-Che succede?-spero non siano notizie di Rossi il mio mister.
-Da oggi il tuo procuratore sarà mia figlia, Margherita-afferma.
-E perchè? Una donna poi-sbuffo.
-Perchè sono convinto ti metterà in riga e tu in questo momento hai bisogno di una come lei-mi dice.
-E' una gran cazzata, le donne non possono fare il procuratore-affermo nervoso, io mi fido solo di lui.
-Mia figlia è in gamba te ne renderai conto, ah sta arrivando a casa tua e mi ha detto che non vuole trovare nessuna Delphina-ride di gusto.
-E' gelosa?-sbotto acido.
-Trattala bene! Lei è fatta apposta per te-detto questo riattacca.
-Dannazione, che giornata di merda-sbuffo.
Improvvisamente sento delle urla e nemmeno il tempo di rendermi conto da dove provengono che vedo una brunetta correre come una pazza, rincorsa da Nerone il mio pastore tedesco.
-Dannato cane-urla lei.
Lancia la sua valigetta e si butta in piscina.
-Fatta apposta per me?-mi domando ridendo.
Lei sentendo la mia risata si volta e mi osserva.
-Iniziamo male male Marco Castelli-sbuffa.
Me la immaginavo diversa la figlia di Silvio, è molto carina invece, brunetta, occhi verdi e viso decisamente irato ora...Con me.
-Vieni-le porgo la mano per aiutarla ad uscire dalla piscina.
Ma non avevo di certo previsto la goffaggine di questa ragazza, con una sola manata mi trascina in acqua con sé'.
Riemergo e scoppio a ridere.
-Sei assurda-affermo.
-Margherita Turchi, sono il tuo nuovo procuratore, non so che tipo di rapporto lei abbia con mio padre signor Castelli ma io esigo che lei mi chiami signorina Turchi e mi dia sempre del lei, poca confidenza ma molta collaborazione-mi porge la mano.
Io la osservo, è completamente zuppa d'acqua, il mascara colato e una magliettina bianca da cui fa capolinea un reggiseno di pizzo e riesce ad osservarmi con serietà, come se fossimo in ufficio.
-Signorina Turchi quando vuole rinfrescarsi nella mia piscina le sconsiglio le maglie bianche-le faccio uno dei miei soliti sorrisetti maliziosi.
Lei diventa rossissima.
Io riprendo a ridere.
Lei mi schizza il viso e si avvicina al bordo piscina per uscire, ma scivola, io svelto la raggiungo e l'aiuto ad uscire, posando ''accidentalmente'' una mano sul suo sedere.
-Castelli-urla lei indignata.
Si gira per spintonarmi, ma il suo movimento, mi fa perdere l'equilibrio e mi fa cadere su di lei sul prato del mio giardino.
-Un incontro con il procuratore singolare senza dubbio-le sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Lei segue attentamente i movimenti della mia mano.
Mi spintona.
-Togliti Castelli-sbuffa coprendosi come meglio può, quella maglietta lascia davvero poco alla fantasia e devo dire che la figlia del mio procuratore ha proprio un bel seno, sarà divertente lavorare con lei, diciamo che la giornata è migliorata.-Non fissarmi-sbuffa nervosa.
-Mi ha dato del tu-sorrido.
-Solo per un istante-mi fulmina.
Ha proprio dei bellissimi occhi verdi.
Angolo autrice.
Salve a chi è arrivato fin qui :) E grazie anche a chi recensirà, sono sicura di trovare qui tante mie vecchie lettrici, della storia di Alessandro e Gloria, ve l'avevo detto che ho adorato il piccolo Marco e volevo vederlo adulto...
Bhe eccolo qui che mi dite??
E di Margherita? Spero la storia vi piaccia.
Tanti saluti piccola_Calliope

 

  
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