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Autore: l_s    15/06/2009    6 recensioni
Incredibile a dirsi, sintesi naturale e autentica di uno schizofrenico anno della mia vita.
Di pugnalarmi il cuore
ho tentato
troppo a lungo
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Righe

Rigoglii ridotti a
rachitiche radure senz'anima.
"Compostamente siedi nei banchi"
dici,
perché sei mia madre,
e vuoi il meglio per me.

Tirannie violente in
parole occulte.
"Compiutamente stai nelle righe"
dici,
perché sei mia madre,
e le mie righe non sono le tue.

Fanciullezze ficcate in
sordide stoltezze.
"Educatamente indossa quegli abiti"
dici,
perché sei mia madre,
e mi vuoi come loro.

Sospirando acuti singhiozzi,
salto rigide righe,
rigo dagli occhi,
guardo gente malata,
mi ammalo guardando gente.
Ti pare poco?
Ti pare niente?

Prospetto futuri artistici,
avvenire da poeta.
Mi perdonerai mai?
Conoscerai la meta?

Ammiro fatali acidi
da fantasie insonni:
l'Ottocento francese,
gli agognati ricordi.

Riuscirò nella vita, mamma?
Non lo sai?
Riuscirò a stare ai margini?

Ti perdonerò mai?
   
 
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