Prologo:

Quel giorno nella ridente cittadina di Mountain village accadde qualcosa di imprevedibile una navicella di colore giallastro si schiantò sul terreno della cittadina in cui la quiete regnava sovrana.

Tutti udirono quel botto il primo pensiero di chiunque fosse in città fu che l’essere umano (visto che la navicella era troppo piccola per starci in due o di più) non aveva nessuna speranza di essere ancora vivo; nessuno avrebbe voluto vedere dei corpi morti intendo chi vorrebbe, ma il sindaco tale buon uomo che era prese coraggio andò sul posto dell’accaduto aprí la porta di sicurezza della navicella ma all interno vide solo una pietra sembrava preziosa era oro, oro puro! 

Il sindaco colmo di gioia lo prese ma proprio in quel momento la gemma brillò e con un bagliore si trasformò in una figura umanoide che sembrava proprio una donna anche se aveva la pelle molto più pallida, la sua statura superava sicuramente i 5 metri i capelli erano biondo platino e sembravano quasi finti e la cosa più strana era il fatto che aveva otto braccia,2 occhi e 11 gemme in diverse parti del corpo ovvero: la fronte, il seno, le otto mani e la pancia dove era incastonato l’oro puro che il sindaco aveva raccolto dalla navicella, sembrava quasi una guerriera proprio come un’ amazzone. 

Il sindaco Dewis rimase incantato dalla sua bellezza, Oro (era questo il suo nome) ridacchiò per un poco poi evocò la sua arma un buco nero che poteva rimpicciolire ed ingrandire a suo piacimento e si diresse verso il vecchio tempio della città su cui nessuno sapeva niente neanche a cosa servisse, entrò nella sala principale del tempio quella dove ci sarebbe dovuto essere il cuore del tempio, dicendo sarebbe intendo che purtroppo il cuore non c’era ma per fortuna la gigantessa prese un diamante di colore bianco e lo mise come cuore del tempio, esso fece funzionare di nuovo dopo circa 2000 anni   la piattaforma di teletrasporto situata nel santuario che a sua volta era nella sala principale dell’edificio.

La donna a quel punto si teletrasportò grazie alla piattaforma situata nel santuario nei sotterranei di esso dove erano collocate 4 porte ognuna a un lato e invece nel centro c’era una botola chiusa da quattro lucchetti, le corrispondenti chiavi erano una alla fine di ogni cunicolo nascosto dietro alle porte. A quel punto la gemma non ce la faccette più per la stanchezza e scomparve lasciando posto alle quattro gemme che fuse la formarono anche conosciute come le temple guards ovvero: Emerald, Ambra, Onice e Chalcedony