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Autore: Jo The Strange    04/08/2017    0 recensioni
Dopo la tremenda giornata passata in riva al mare, gli Avengers hanno proprio voglia di godersi una tranquilla serata sul lungomare, ma qualcosa andrà storto ancor prima di uscire di casa. E anche dopo aver cenato, durante una passeggiata per le strade di Capri, il giovane Peter Parker troverà un modo per spaventare a morte il povero Tony Stark...
Questa storia partecipa alla challenge "All Summer Long" a cura di Piscina Di Prompt e Fanwriter.it!
Spero di avervi incuriositi!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un Week End Da Incubo'
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Questa storia partecipa alla challenge "All Summer Long" a cura di Piscina Di Prompt e Fanwriter.it!

Numero Parole: 1331

Prompt/ Traccia: overdose di coca cola ghiacciata

Genere: Comico

Bonus: palinsesto estivo

Spero che vi piaccia! Un bacio a tutti i lettori

                                                                        Jenny

Peter Parker E La Sua Ossessione:

A causa di quella folla urlante che li aveva investiti in spiaggia, i ragazzi avevano deciso di ritornare a casa. E di rimanerci, almeno per un paio d’ore.

-Io vado in doccia per primo – disse Steve – Con tutti quei baci sudaticci mi faccio schifo da solo –

-Si si, come ti pare – continuò Tony, facendogli il verso -Potresti smetterla di ricordarci che quell’onda di estrogeno ha avuto occhi solo per te e che su quasi un migliaio di ragazze nemmeno una ha chiesto una foto con noi? –

Ovviamente con quel “noi” Tony intendeva rigorosamente sè stesso, ma il suo ego era troppo affranto per inimicarsi anche gli altri compagni.

In effetti solo in quel momento Steve notò l’aria imbronciata degli amici, mentre Nat e Wanda se la ghignavano alla grande in un angolo.

-Se foste stati al mio posto, la pensereste come me – concluse il capitano, prendendo le sue cose e rintanandosi in bagno.

-Lalalala, non ti sto a sentire – disse Tony, tappandosi le orecchie.

Natasha sbuffò, prendendo il controllo della situazione: -Piantatela e godiamoci un po’ questo schermo al plasma da ricconi – Prese il telecomando e iniziò a fare zapping cercando qualcosa di carino da vedere.

Peccato che anche in Italia il palinsesto estivo facesse piuttosto schifo, così alla fine si ritrovarono a guardare uno strano programma chiamato “Io e la mia ossessione” in cui una donna raccontava la sua dipendenza da benzina, una aveva i capelli lunghi circa 10 metri e un uomo mangiava carta igienica in continuazione.

-Ma che razza di programmi guardano gli italiani?! – sbottò Peter alla fine, piuttosto confuso.

Dopo quell’orribile programma, i ragazzi decisero di spegnere la tv e aspettarono con calma il loro turno per fare la doccia.

La tranquillità regnava sovrana nella villa di Tony Stark, quando un urlo inquietante e un violento sbattere di porte mise i Vendicatori sull’attenti: che fosse entrato qualcuno? Eppure F.R.I.D.A.Y non aveva rilevato niente…

Sentendo dei passi pesanti in corridoio Steve afferrò il suo scudo, Rhodey e Sam estrassero le loro pistole, mentre Tony era sul punto di indossare l’armatura. Solo quando videro che a causare tutto quel baccano era stata Natasha si calmarono, riponendo le armi.

Pessimo errore.

-Ora i sei maschietti presenti in questa stanza devono spiegarmi COME DIAVOLO HANNO FATTO A FINIRE I PRODOTTI DA BAGNO IN UNA SOLA GIORNATA!! -Nessuno aveva mai visto Nat così furiosa e l’espressione terrorizzata sui loro volti ne fu la riprova.

-Avete usato tutto?! – domandò Wanda incredula, che come Nat aveva deciso di far lavare “prima i bimbi”.

-E’ colpa di Visione! – disse Sam indicando l’androide, senza fornire ulteriori spiegazioni.

-E piantatela con questa storia! – urlò Nat, sempre più arrabbiata -Non potete dargli la colpa di ogni cosa –

-Esatto – disse Visione, per difendersi.

-Voglio sapere chi è stato, qui e ora. Ve lo chiederò solo una volta –

Tony alzò tremante la mano, con espressione colpevole: -Forse, e dico forse, potrei aver esagerato con lo shampoo… Ma cosa ci posso fare, queste creature hanno bisogno di essere nutrite! – disse, indicandosi i capelli.

-Molto bene – riprese Natasha, con un tono più o meno normale -Ora da VERO EROE andrai al supermercato più vicino e ricomprerai tutto il necessario per me e Wanda e per domani – poi indicò gli altri -E voi ovviamente gli darete una mano –

Wanda colse perfettamente l’antifona: -MUOVETEVI –

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Dopo quel piccolo problemino con i prodotti da bagno, i Vendicatori avevano deciso di uscire per cena. Grazie alle sue sconfinate conoscenze sui ristoranti di lusso, Tony era riuscito a trovare un ristorante fantastico da tre stelle michelin, in cui tutti si abbuffarono.

Quando uscirono, tutti avevano un’aria pienamente soddisfatta e qualche etto in più sullo stomaco.

-Giuro che non ho mai mangiato così bene in vita mia – commentò Sam, accennando alla tagliata di maiale che gli era stata servita con un contorno di patate al forno.

-Oh altroché – aggiunse Wanda – Volete mettere con quelle schifezze che ci servono alla Base Operativa? Non c’è storia… -

Peter si strofinò la gola, con un certo fastidio: -Ragazzi, credo che la mia bistecca fosse troppo salata… Vado a prendere un bicchiere di coca cola per dissetarmi! –

-Va bene Bimboragno, poi torna qui – gli raccomandò Tony -Una passeggiatina sul lungomare ci aiuterà a smaltire tutta questa roba –

Peter si allontanò con una smorfia, supplicando Tony di non chiamarlo con quello stupido soprannome – o Spiderino, Ragnetto, Nipotino (o peggio Nipotino della Zia Gnocca), insomma con qualunque nomignolo che Stark riusciva ad inventarsi.

Quando tornò dai compagni, Peter aveva un sorriso raggiante e teneva in mano una sottospecie di enorme bicchiere colmo di coca cola ghiacciata: -Hey ragazzi! Guardate che cosa mi hanno regalato!! –

-Cosa diavolo ti sei preso?! – domandò Rhodey osservando la tanica di coca -Vuoi fare indigestione per caso? –

-Ragazzo tutti quegli zuccheri non ti fanno per niente bene… - rincarò Steve da perfetto salutista del gruppo.

-Ma era gratis! – disse raggiante l’adolescente -Il signore di quel bar ha detto che oggi è il “Coca Cola Day”, ergo due litri di coca cola gratuiti per ogni cliente!!! –

Wanda gli lanciò un’occhiata in tralice: -Spero vivamente che tu non voglia bertela tutta… -

-Oh altroché, è gratis! – disse Peter, mostrandole il bicchiere -Sai, dovresti prendertene uno anche tu: sei parecchio acida –

Wanda fece per rispondere, ma Nat la fermò, facendole segno che non ne valeva la pena.

Prima che scoppiasse una lite, Tony invitò tutti a calmarsi e a godersi lo splendido lungomare di Capri.

Nel frattempo Peter iniziò a trangugiare coca cola come se non bevesse da mesi, alternando i gorgoglii della cannuccia con sonori rutti, i quali fecero andare in bestia Steve e fecero ripensare a Tony se effettivamente fosse stata una scelta intelligente portare il ragazzo con loro in vacanza.

Dopo mezz’ora (e due litri di coca cola) Peter iniziò ad accusare qualche dolore allo stomaco: -Ragazzi non mi sento molto bene… -

-Forse è per i due litri di coca cola che hai in corpo! – gli rispose seccamente Sam.

-No ragazzi, sto male sul serio –

Si sentì un tonfo e Peter cadde a terra svenuto.

-Oh merda! – imprecò Tony -Bimboragno, mi senti? Dai ragazzo, non fare scherzi idioti… -

-Non credo che stia fingendo – disse Visione pacatamente.

-NON SEI D’AIUTO – sbraitò il miliardario – Dobbiamo chiamare subito aiuto! –

Steve prese il suo telefono dalla tasca: -Ha ragione Stark, chiamo subito il 911 –

-MA DICO IO, SIETE DIVENTATI TUTTI SCEMI? –

-In Italia non esiste il 911! – Tony era fuori di sè.

-Per l’amor del cielo ci penso io – disse Natasha, strappando il telefono dalle mani di Steve. Iniziò a trafficare con la tastiera, per poi iniziare a parlare all’operatore in italiano perfetto – Ho chiamato il 118, sta per arrivare un’ambulanza –

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-E mi dica dottore, sta bene? – domandò Tony preoccupato.

Sull’ambulanza gli infermieri avevano detto subito che non era nulla di grave, ma Tony era rimasto impalato come un sasso per tutto il tempo. Non voleva ammetterlo a sè stesso, ma si era affezionato a quel ragazzino.

-Sta più che bene – disse un anziano dottore con voce roca -Ha avuto un’overdose di coca cola, o se vogliamo parlare in termini più tecnici un attacco di iperglicemia, nulla di letale. Con tutta quella roba zuccherata sarebbe stramazzato anche un cavallo! –

-Ne sono contento: sa, quando mi ha detto che la coca cola era gratis ho subito pensato che qualcuno potesse averne approfittato per drogarlo… -

-Stia tranquillo. Cerchi solo di tenerlo d’occhio: deve evitare di assumere troppi zuccheri, specie in così poco tempo. L’iperglicemia è comunque una malattia e non va sottovalutata – disse il dottore con quel tono ironicamente rassicurante tipico dei dottori.

-La ringrazio – fece Tony, stringendogli la mano – Posso vederlo? –

-Ma certo –

Quando Tony entrò nella stanza, Peter era sveglio e stava leggendo un libro: -Oh, buongiorno signor Stark! Spero di non averla fatta preoccupare, non era mia intenzione –

-Quando uscirai da qui, io e te faremo i conti. E con questo intendo dire che è la volta buona che ti ammazzo – disse Tony serio -O forse ci penserà zia May –

   
 
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