Questa storia partecipa alla challenge "All Summer Long" a cura di Piscina Di Prompt e Fanwriter.it!
Numero Parole: 1331
Prompt/
Traccia: overdose di coca cola ghiacciata
Genere: Comico
Bonus: palinsesto estivo
Spero che vi piaccia! Un bacio a tutti i lettori
Jenny
Peter Parker E La Sua Ossessione:
A
causa di
quella folla urlante che li aveva investiti in spiaggia, i ragazzi
avevano
deciso di ritornare a casa. E di rimanerci, almeno per un paio
d’ore.
-Io
vado in
doccia per primo – disse Steve – Con tutti quei
baci sudaticci mi faccio schifo
da solo –
-Si
si, come
ti pare – continuò Tony, facendogli il verso
-Potresti smetterla di ricordarci
che quell’onda di estrogeno ha avuto occhi solo per te e che
su quasi un
migliaio di ragazze nemmeno una ha chiesto una foto con noi? –
Ovviamente
con quel “noi” Tony intendeva rigorosamente
sè stesso, ma il suo ego era troppo
affranto per inimicarsi anche gli altri compagni.
In
effetti
solo in quel momento Steve notò l’aria imbronciata
degli amici, mentre Nat e
Wanda se la ghignavano alla grande in un angolo.
-Se
foste
stati al mio posto, la pensereste come me – concluse il
capitano, prendendo le
sue cose e rintanandosi in bagno.
-Lalalala,
non ti sto a sentire – disse Tony, tappandosi le orecchie.
Natasha
sbuffò, prendendo il controllo della situazione: -Piantatela
e godiamoci un po’
questo schermo al plasma da ricconi – Prese il telecomando e
iniziò a fare
zapping cercando qualcosa di carino da vedere.
Peccato
che
anche in Italia il palinsesto estivo facesse piuttosto schifo,
così alla fine
si ritrovarono a guardare uno strano programma chiamato “Io e
la mia
ossessione” in cui una donna raccontava la sua dipendenza da
benzina, una aveva
i capelli lunghi circa 10 metri e un uomo mangiava carta igienica in
continuazione.
-Ma
che
razza di programmi guardano gli italiani?! –
sbottò Peter alla fine, piuttosto
confuso.
Dopo
quell’orribile programma, i ragazzi decisero di spegnere la
tv e aspettarono
con calma il loro turno per fare la doccia.
La
tranquillità
regnava sovrana nella villa di Tony Stark, quando un urlo inquietante e
un
violento sbattere di porte mise i Vendicatori sull’attenti:
che fosse entrato
qualcuno? Eppure F.R.I.D.A.Y non aveva rilevato niente…
Sentendo
dei
passi pesanti in corridoio Steve afferrò il suo scudo,
Rhodey e Sam estrassero
le loro pistole, mentre Tony era sul punto di indossare
l’armatura. Solo quando
videro che a causare tutto quel baccano era stata Natasha si calmarono,
riponendo le armi.
Pessimo
errore.
-Ora
i sei
maschietti presenti in questa stanza devono spiegarmi COME DIAVOLO
HANNO FATTO
A FINIRE I PRODOTTI DA BAGNO IN UNA SOLA GIORNATA!! -Nessuno aveva mai
visto
Nat così furiosa e l’espressione terrorizzata sui
loro volti ne fu la riprova.
-Avete
usato
tutto?! – domandò Wanda incredula, che come Nat
aveva deciso di far lavare
“prima i bimbi”.
-E’
colpa di
Visione! – disse Sam indicando l’androide, senza
fornire ulteriori spiegazioni.
-E
piantatela con questa storia! – urlò Nat, sempre
più arrabbiata -Non potete
dargli la colpa di ogni cosa –
-Esatto
–
disse Visione, per difendersi.
-Voglio
sapere chi è stato, qui e ora. Ve lo chiederò
solo una volta –
Tony
alzò
tremante la mano, con espressione colpevole: -Forse, e dico forse,
potrei aver
esagerato con lo shampoo… Ma cosa ci posso fare, queste
creature hanno bisogno
di essere nutrite! – disse, indicandosi i capelli.
-Molto
bene
– riprese Natasha, con un tono più o meno normale
-Ora da VERO EROE andrai al
supermercato più vicino e ricomprerai tutto il necessario
per me e Wanda e per
domani – poi indicò gli altri -E voi ovviamente
gli darete una mano –
Wanda colse perfettamente l’antifona: -MUOVETEVI –
Dopo
quel
piccolo problemino con i prodotti da bagno, i Vendicatori avevano
deciso di
uscire per cena. Grazie alle sue sconfinate conoscenze sui ristoranti
di lusso,
Tony era riuscito a trovare un ristorante fantastico da tre stelle
michelin, in
cui tutti si abbuffarono.
Quando
uscirono, tutti avevano un’aria pienamente soddisfatta e
qualche etto in più
sullo stomaco.
-Giuro
che
non ho mai mangiato così bene in vita mia –
commentò Sam, accennando alla
tagliata di maiale che gli era stata servita con un contorno di patate
al
forno.
-Oh
altroché
– aggiunse Wanda – Volete mettere con quelle
schifezze che ci servono alla Base
Operativa? Non c’è storia… -
Peter
si
strofinò la gola, con un certo fastidio: -Ragazzi, credo che
la mia bistecca
fosse troppo salata… Vado a prendere un bicchiere di coca
cola per dissetarmi!
–
-Va
bene
Bimboragno, poi torna qui – gli raccomandò Tony
-Una passeggiatina sul
lungomare ci aiuterà a smaltire tutta questa roba –
Peter
si
allontanò con una smorfia, supplicando Tony di non chiamarlo
con quello stupido
soprannome – o Spiderino, Ragnetto, Nipotino (o peggio
Nipotino della Zia
Gnocca), insomma con qualunque nomignolo che Stark riusciva ad
inventarsi.
Quando
tornò
dai compagni, Peter aveva un sorriso raggiante e teneva in mano una
sottospecie
di enorme bicchiere colmo di coca cola ghiacciata: -Hey ragazzi!
Guardate che
cosa mi hanno regalato!! –
-Cosa
diavolo ti sei preso?! – domandò Rhodey osservando
la tanica di coca -Vuoi fare
indigestione per caso? –
-Ragazzo
tutti quegli zuccheri non ti fanno per niente bene… -
rincarò Steve da perfetto
salutista del gruppo.
-Ma
era
gratis! – disse raggiante l’adolescente -Il signore
di quel bar ha detto che
oggi è il “Coca Cola Day”, ergo due
litri di coca cola gratuiti per ogni
cliente!!! –
Wanda
gli
lanciò un’occhiata in tralice: -Spero vivamente
che tu non voglia bertela
tutta… -
-Oh
altroché, è gratis! – disse Peter,
mostrandole il bicchiere -Sai, dovresti
prendertene uno anche tu: sei parecchio acida –
Wanda
fece
per rispondere, ma Nat la fermò, facendole segno che non ne
valeva la pena.
Prima
che
scoppiasse una lite, Tony invitò tutti a calmarsi e a
godersi lo splendido
lungomare di Capri.
Nel
frattempo Peter iniziò a trangugiare coca cola come se non
bevesse da mesi,
alternando i gorgoglii della cannuccia con sonori rutti, i quali fecero
andare
in bestia Steve e fecero ripensare a Tony se effettivamente fosse stata
una
scelta intelligente portare il ragazzo con loro in vacanza.
Dopo
mezz’ora (e due litri di coca cola) Peter iniziò
ad accusare qualche dolore
allo stomaco: -Ragazzi non mi sento molto bene… -
-Forse
è per
i due litri di coca cola che hai in corpo! – gli rispose
seccamente Sam.
-No
ragazzi,
sto male sul serio –
Si
sentì un
tonfo e Peter cadde a terra svenuto.
-Oh
merda! –
imprecò Tony -Bimboragno, mi senti? Dai ragazzo, non fare
scherzi idioti… -
-Non
credo
che stia fingendo – disse Visione pacatamente.
-NON
SEI
D’AIUTO – sbraitò il miliardario
– Dobbiamo chiamare subito aiuto! –
Steve
prese
il suo telefono dalla tasca: -Ha ragione Stark, chiamo subito il 911
–
-MA
DICO IO,
SIETE DIVENTATI TUTTI SCEMI? –
-In
Italia
non esiste il 911! – Tony era fuori di sè.
-Per l’amor del cielo ci penso io – disse Natasha, strappando il telefono dalle mani di Steve. Iniziò a trafficare con la tastiera, per poi iniziare a parlare all’operatore in italiano perfetto – Ho chiamato il 118, sta per arrivare un’ambulanza –
-E mi
dica dottore, sta bene? – domandò
Tony preoccupato.
Sull’ambulanza
gli infermieri avevano
detto subito che non era nulla di grave, ma Tony era rimasto impalato
come un
sasso per tutto il tempo. Non voleva ammetterlo a sè stesso,
ma si era
affezionato a quel ragazzino.
-Sta
più che bene – disse un anziano
dottore con voce roca -Ha avuto un’overdose di coca cola, o
se vogliamo parlare
in termini più tecnici un attacco di iperglicemia, nulla di
letale. Con tutta
quella roba zuccherata sarebbe stramazzato anche un cavallo! –
-Ne
sono contento: sa, quando mi ha
detto che la coca cola era gratis ho subito pensato che qualcuno
potesse averne
approfittato per drogarlo… -
-Stia
tranquillo. Cerchi solo di
tenerlo d’occhio: deve evitare di assumere troppi zuccheri,
specie in così poco
tempo. L’iperglicemia è comunque una malattia e
non va sottovalutata – disse il
dottore con quel tono ironicamente rassicurante tipico dei dottori.
-La
ringrazio – fece Tony,
stringendogli la mano – Posso vederlo? –
-Ma
certo –
Quando
Tony entrò nella stanza, Peter
era sveglio e stava leggendo un libro: -Oh, buongiorno signor Stark!
Spero di
non averla fatta preoccupare, non era mia intenzione –
-Quando uscirai da qui, io e
te faremo
i conti. E con questo intendo dire che è la volta buona che
ti ammazzo – disse
Tony serio -O forse ci penserà zia May –