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Autore: Ciceronix    05/08/2017    0 recensioni
Cosa succede se una squadra di cacciatrici mezze vampiro si imbatte in sei vampiri e una ragazza da proteggere? Idea mia molto folle per stravolgere la serie, spero vi piaccia!
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yui Komori
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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 << Nessuno...nessuno potrà mai aiutarmi...nessuno potrà farlo...ma anche così va bene...tanto...non voglio essere aiutata. >>

Una ragazzina tredicenne non avrebbe dovuto avere pensieri di quel tipo, più di tutto non avrebbe dovuto prendere una decisione così estrema, trovandosi in bilico su un ponte a Berlino.

<< Minako?! Che stai facendo? >>

L'albina riaprì gli occhi, sentendosi il busto pesante da due braccia intorno alla vita, quelle di Yui, prima di accorgersi di essere sulla balaustra del balcone di villa Sakamaki, scura dall'atmosfera che prometteva neve immediata.

<< Yui...guarda che non mi stavo mica per buttare...non ho intenzione di uccidermi... >>

<< Davvero? >>

<< Certo. Mi lasci andare, per favore? Così posso scendere. >>

<< Oh...si, si! >>

Con i piedi per terra, si girò un'altra volta verso il paesaggio nero, fissandolo e chiudendo gli occhi, sussultando al tocco sulla spalla della mano di Yui:

<< Sei sicura di stare bene? >>

<< Yui... >>

Cercò un modo per porle quella domanda bizzarra e deprimente senza disturbarla in nessun modo:

<< Sei cristiana, giusto? Secondo te...Dio odierebbe tutti quelli che...non danno senso alla vita? Insomma... che si sentono miserabili...e che credono di aver perso tutto? >>

<< N-no! Dio ama tutti i suoi figli, la sua misericordia è immensa, persino nei confronti del peccatore più infimo. Lui non potrebbe mai odiare. >>

<< Nemmeno i vampiri? Vale lo stesso per i vampiri? >>

Chiese, avviandosi con lei verso la finestra a due ante, aprendogliela, nell'aspettare una risposta, anche se già si aspettava quale sarebbe stata:

<< Non...non lo so, Minako. Mi dispiace. >>

<< Come immaginavo. >>

A spiarle c'era nuovamente Sui, che richiuse i pesanti drappi rossi per non far filtrare la luce argentea, poggiandoci la fronte per alcuni minuti. 
 

Nyoko= << AWWW! Yui-senpai, sei troppo carinaaaaa! >>

Akira= << Il verde ti dona, bella! >>

Minako= << Io preferisco i leggings neri. Risaltano la tua pelle. >>

Yuki= << È un abbinamento così rilassante per gli occhi. >>

Sui= << È vero. Anche se bisognerebbe fare qualcosa per quelle ballerine. Perdonatemi, signorina Yui, ma il rosa pallido stona l'equilibrio del vostro outfit. >>

Yui, avendo consegnato i suoi abiti quotidiani per farseli  lavare, si era cambiata in un maglione pistacchio lungo, che copriva i leggings  neri attillati, e ballerine graziosamente decorate che fungevano da pantofole.

Sorrise timida, raccogliendo alcuni dei suoi indumenti di ritorno dalla lavanderia, e trasportandoli nella sua camera, seguita a fila indiana dall'intera combriccola. Nella stanza però, c'era già un ospite indesiderato, seduto sul letto, con gli occhi già puntati sulla povera bionda, che entrò per prima:

<< Chichinashi, sei finalmente arrivata. >>

<< A-Ayato kun?! >>

<< Oh, no, è arrivato "Superb-man". >>

Brontolò Minako, ricevendo un'occhiataccia da parte del diretto interessato, che si ricompose in un sorrisetto sinistro, alzandosi e rivelandosi alle ragazze nelle sue nuove vesti: una felpa a righe rosse e bianche, coperta da una giacca bluastra, jeans e scarpe sportive, e come accessorio una sciarpa che rimpiazzava la solita cravatta annodata da 'fico'.

<< Wow...credo che i nostri piccioncini abbiano organizzato un'uscita a due segreta! >>


Esclamò scherzosa Akira, facendo un'occhiolino a entrambi Yui e Ayato, che avvamparono all'unisono:

Yui= << E-eh?!! M-ma...n-non...eh... >>

Ayato= << Tsk. Come se la trovassi attraente per uscire insieme. Ho solo sete, niente più. >>

La prese per il polso, spostandole i capelli e aprendo le fauci, prima di fermarsi, sbigottito, a fissarle un punto:

<< Cosa...AHH! >>

Avete presente uno squadrone di Rugby? Ebbene, Ayato fu letteralmente 'lanciato' dall'altro lato della stanza da cinque paia di braccia, dopo una dose di calci e pugni assestategli in faccia.

Poi le 'salvatrici' accerchiarono Yui, accortesi delle croste vistose sul suo collo, di canini molto grandi.

Akira=<< Yui, sei stata morsa?! >>

Nyoko=<< Chi è stato, Yui-senpai?! >>

Minako= << Qualcuno morirà... >>

Sui= << La grandezza dei segni riporta a quella di... >>

Yuki= << Shuu Sakamaki. >>

Concluse la castana , acarezzandosi i segni sbiaditi.

Ayato si rialzò in piedi, furente e con dei lividi viola-neri, riprendendo in mano la situazione e il polso di Yui, trascinandola nella sala Hobby, le cinque al seguito con la stessa espressione del rossiccio, che mantennero nel  disporsi attorno al divano dove giaceva il maggiore, vestito casual di un cardigan verde acqua, pantaloni neri e scarpe lucide, con le cuffie sempre piantate nelle orecchie.

<< Ehi Shuu! Stai cercando di farmi arrabbiare o cosa?! >>

Il biondo non apriva gli occhi:

<< Quanto rumore... >>

Sussurrò, facendo salire la rabbia ad Ayato che continuò, imperterrito:

<< Chi ti ha dato il diritto di giocare con la proprietà di Ore-sama?! >>

Yui si sentì imbarazzata e offesa allo stesso tempo:

<< Proprietà...? >>

<< Che tatto, mi congratulo, OREO-sama! >>

Lo schernì Akira, con il carico di espressioni ironiche di tutte, che mutarono quando gli occhi del vampiro diventarono rossi.

<< Come cazzo mi hai chiamato?! >>

La californiana si preparò al peggio...che non avvenne per il soccorso (divino), di una risatina del biondo, che ricatturò l'attenzione:

<< Cosa c'è da ridere?! >>

<< Lo ammetto...questo era divertente. Comunque ,se vuoi proprio che ti risponda, ho solo seguito ciò che il nostro istinto chiede di ...! >>

Aprendo un occhio azzurro, Shuu si rese allora conto delle condizioni del fratellastro, e per la prima volta, aveva voglia di ridere forte in faccia a qualcuno, e lo avrebbe anche potuto fare, ma quello significava entrare in una rissa...e rovinare la quiete del suo sonno. Rispose perciò in una modalità più leggera:

<< Hai...un aspetto di merda. >>

<< EH?! Ore-sama è sempre attraente, anche se ferito!! >>

Un battito lento di mani riecheggiò, interrompendo il confronto :

<< Ehi, Ehi. Calmiamoci tutti va bene? Potremmo trovare una soluzione a questo problema... >>

<< Tra  tutti proprio lui... >>

Si lamentò Akira, puntando fieramente l'indice verso il secondo rossiccio nella stanza , a denti stretti:

<< Se stai per alludere ad un'orgia o altre tue perversioni a sfondo vietato i minori, giuro che ti faccio donna, senza l'anestesia!!! >>

Laito scoppiò a ridere, toccandosi la federa del suo cappello e sorridendo languidamente ad Akira, prima di rispondere con un tono mieloso:

<< In verità stavo per proporre una giusta e 'casta' competizione di freccette. Ma, credo che sia sul punto di ripensarci, e di accogliere la tua idea... >>

<< No! Nononono, meraviglioso! Essia! Vada per le freccette! >>

Tagliò corto Sui, tappando la bocca di Akira e trascinandola a sedere su un divanetto.

<< Fufu, splendido! Allora, il premio per chi raggiunge il punteggio più alto è...la nostra Bitch-chan! Non posso aspettare altro... >>

La bionda impallidì:

<< P-premio?! >>

<< Non potreste scegliere un oggetto vero, invece di coinvolgere sempre questa poveretta nei vostri sporchi giochetti? >>

Protestò Minako, ma invano.

Shu si girò da un lato, ignorando il rumore generale:

<< Non gioco. Perché  non mi potete lasciare solo dormire in pace. >>

<< Sentito? Tutto risolto, senza rancore... >>

L'atto di Akira nel riappacificare la situazione finì anch'esso vano, per un Ayato fiero e testardo che minacciava di avventarsi sul maggiore, spinto dalla rabbia:

<< Adesso ti alzi e facciamo questa gara, hai capito?! >>

Il biondo raggrinzò le sopracciglia, rilassandosi subito dopo.

<< Penso che la tua insistenza non frutterà nulla da lui, Ayato. >>

Reiji era comparso insieme a Kanato e Subaru, avvicinandosi al divano e squadrando il proprio fratello, come se fosse la cosa peggiore che gli fosse mai capitata:

<< Era prevedibile udire una mediocre risposta come questa. Non può neanche sforzarsi di accettare una sfida. Se cercaste la parola 'senza spina dorsale' nel dizionario, trovereste scritto il suo nome, con una sua foto accanto. Cosa aspettarsi, allora, da un 'senza spina dorsale' come lui? (N.d= L'ho tradotto così, perdono per possibili errori!) >>

Nella stanza, dove prima c'era un via vai di commenti, adesso regnava un silenzio imbarazzante. Inaspettatamente, Yuki prese la parola, in difesa del maggiore:

<< E se ti dimostrasse il contrario? >>

Il moro la adocchiò, incuriosendosi per la sua tenacia a contraddirlo:

<< Ovvero? Come, signorina? >>

<< Vincendo la gara di freccette. >>

Guardata dalle facce stupefatte delle altre, la castana posò delicatamente una mano sulla spalla di Shu, scuotendolo un poco:

<< So che non vorresti essere disturbato. Ma comportarti da menefreghista non farà altro che peggiorare l'opinione della gente sul tuo conto. Almeno...provaci. Che cos'hai da perdere? >>

Il biondo aprì un occhio, sospirando e alzandosi di malavoglia dal divanetto, aprendo anche l'altro e guardando fisso davanti a lui, rispondendo al rosso:

<< Ayato...accetto la sfida, a pensarci su. >> 


Nessuno se lo sarebbe mai potuto aspettare che un ragazzo che vivesse solo di musica da orchestra ficcata nelle orecchie e di appisolamenti cronici avesse raggiunto un simile risultato, eppure, per l'incredulità di tutti i presenti (e per il rodimento di Ayato), successe: 180 punti.

<< Abbiamo un vincitore! >>

Proclamò Laito, con sottomano le spalle di Yui, tirata per le braccia da entrambe le contrarie Akira e Minako, scoraggiate dalla presa di ferro del pervertito, che per giunta e inavvertitamente la scaraventò sulla schiena di Shuu girato:

<< Ed ecco una bitch-chan, come promesso! >>.

Si voltò, prendendole il mento tra il pollice e l'indice, fissandole il collo tremante, con un espressione mescolata tra la stanchezza e fastidio:

<< Non voglio più che nessuno si metta contro di me, chiaro? >> 

<< Got it, dude! (capito, bello!) >>

Rispose per prima Akira, scuotendo le mani davanti a lei, come reagirono le altre (con differenze espressive dovute al proprio carattere),  a eccezione della più giovane, che rimase solo a fissare il bersaglio, togliendoci le freccette:

<< E tu...? Qualcosa che ti tormenta? >>

Le domandò il biondo, sorpreso dal suo stesso interesse per quella 'bambina', tanto strana e...nuova, uno strano aggettivo.

<< Hai vinto...ma...non hai dato il massimo. >>

Rispose secca la castana, mettendosi alla stessa lontananza di lui e Ayato, puntando la prima freccetta e chiudendo un occhio, disegnando mentalmente la traiettoria:

<< Non ci hai creduto veramente. Ma forse va bene così: ci hai 'provato'. >>

Passarono due secondi, e la sua mano rimase vuota: la prima freccetta traballava sul punto rosso del centro. Lanciò la seconda, poi la terza, la quarta...fino a che l'altra mano non rimase anch'essa vuota.

Nessuno poté credere ai propri occhi: il centro era totalmente ricoperto delle code delle freccette unite tra loro.

<< Oh, Baby-chan è piena di sorprese! >>

Si riprese Laito, facendole l'occhiolino (che non fu notato minimamente dalla diretta interessata).

<< Notevole. >>

Ammise Reiji, catturato al pari di suo fratello da quel 'prodigio con un briciolo di potenziale'. Yuki prese la mano di Yui, portandola in mezzo al gruppetto, girandosi e facendo un mini inchino al maggiore:

<< Spero che prenderai in custodia questo 'consiglio'. >>

Shuu fece un capolino con la testa, prima di distendersi sul divanetto:

<< Cercherò di non dimenticarlo. >>

Nyoko percepì  qualcosa e curiosò ad una delle finestre coperte, aprendo le tende e urlando a pieni polmoni dalla gioia:


<< NEVE! NEVE! USCIAMO TUTTI! PRESTO! >> 

Prese sottobraccio Yui, portandola alla porta:

<< Yui-senpai!! Facciamo un pupazzo insieme!! >>

<< O-ok! >>

<< Aspetta, Nyoko, mettiti il pellicciotto prima! >> Le seguì apprensiva Sui.
 
 
<< Ta-da!!! Finita Mrs. Cupflake! Non è bellissima, Yui-senpai? >>

Yui ammirò la graziosa statua  di neve che avevano fatto, con i bottoncini rosa come occhi e i capelli 'scolpiti', in tanti piccoli ricci.  Credette, in qualche modo, che la rosa l'avesse dedicata proprio a lei, ma non volle porle quella domanda.

<< È adorabile Nyoko! >>

<< Hmm! Anche Bunny la pensa così! >>

Teneva avvolto strettamente il coniglio con le sue maniche di folto pelo lilla, temendo che potesse prendere freddo.

<< Ehi, bambine! Se avete finito di giocare con le bambole, raggiungetemi dentro questo fichissimo fortino di neve, un capolavoro firmato Akira, baby! >>

La castana uscì fuori dall'igloo, inchinandosi e tendendo le braccia protette dal cappotto imbottito, indicandolo e sorridendo soddisfatta.

<< È bellissimo, Aki! >>

Le rispose Nyoko, montando sulla sua schiena per essere trasportata all'interno:

<< Cadetta Yui, potresti convocare le altre a raccolta? Io devo proteggere il castello e la principessa qui sopra! >>

<< Signorsì! >>

La bionda scherzò, facendo il gesto del soldato fedele, per poi avventurarsi nel giardino sopraffatto dal manto bianco, sentendo l'adrenalina nostalgica della sua infanzia scorrerle per tutto il corpo, riempiendola d'energia. La prima che trovò fu Sui, molto facilmente: era infatti l'unica rimasta all'interno della villa, ritenendosi 'troppo matura mentalmente' per giocare all'aperto, ed era rimasta ad osservarle dalla porta finestra affacciata sul retro, con un vassoio pronto in mano:

<< Signorina Kom-no, Yui, Akira ha costruito il fortino, vero? >>

<< Si! La tenente maggiore Matsumoto la richiama al rapporto! >>

Yui continuò a recitare la parte, poco imbarazzata davanti al sopracciglio alzato della rossa, che fu sostituito da un sorriso e un saluto da comilitone:

<< Richiesta di richiamo accolta! Mi guidi alla centrale, soldato! >> <

< Si! >> Coprì allora  se stessa e il vassoio  con uno scialle e la seguì vicino al gazebo, dove trovarono una Yuki ad occhi chiusi, con le gambe e il busto coperti di neve, e le braccia stese orizzontalmente.

<< Yuki...santo cielo. Potresti cercare di dormire nel letto, invece che nella neve? >>

<< Non sto dormendo: ho fatto un angelo , e mi sono stufata. Però, in effetti, mi piace questo tepore del ghiaccio che brucia la pelle... >>

Sui stava per ribattere, quando Yui non riprese la sua messinscena, con voce inusualmente decisa:

<< Soldato Yamano, se ha pazienza di unirsi allo squadrone nel rientro in caserma, può usufruire del meritato riposo che le spetta! >>

La quindicenne aprì gli occhi, animati da una punta di confusione, che si dissolse, dal cenno che sua cugina le rivolse con la testa:

<< Il suo rispetto è un onore, soldato Komori. Rientriamo alla base. >>

Si alzò, liberandosi dalla brina attaccata sul suo cappotto di lana bianca e seguendo le due, strofinandosi gli occhi con i palmi.

Minako fu beccata nel campo di rose, trasformate in eleganti epiche di ghiaccio rosse e bianche, dove si posavano ancora flebili fiocchi, che l'albina catturava sulla lingua, rificcandola dentro di tanto in tanto per farle riprendere i sensi.

<< Soldato Kurosawa, a rapporto! >>

La sedicenne si voltò sorpresa, reagendo come le precedenti due, espressivamente spaesata:

<< Ti senti bene, Yui? >>

<< Soldato Kurosawa, è "soldato Komori", non se ne dimentichi! >>

La corresse la rossa, che fu tuttavia anch'essa incompresa da Minako, che si rivolse sconcertata a Yuki:

<< È uno scherzo o avete il delirio da ipotermia?! >>

Dopo almeno cinque minuti di spiegazioni, le quattro si infilarono nel covo di ghiaccio, sistemandosi sulle pareti mattonate e sorseggiando la cioccolata (rimasta calda grazie alla meticolosa attenzione di Sui), guardando dall'apertura la neve cadente:

<< Ah, che pacchia... >>

Piegò le braccia dietro la testa Akira, chiudendo gli occhi:

<< Quasi quasi mi metto in letargo come Yuki. >>

<< Non sto dormendo. >>

Rispose la castana, nonostante gli occhi chiusi e il silenzio mantenuto fino a quel momento.

Nyoko si sporse verso l'apertura, spiando le finestre di vetro oscurate della villa:

<< Non vogliono uscire... >>

Minako strizzò una palla di neve, sciogliendosela in mano:

<< Hmph, lascia perdere. Perché sprecare tempo con quei ricconi viziati, quando possiamo godercelo in santa pace? >> 

Yui rimase delusa come la rosa, poiché il suo lato affettuoso (da Santa), si sentiva in pena per i sei fratelli, indifferenti alla magia e al calore che si potevano trarre in un giorno di neve.
 

Continua...

Ritorno (ufficiale, serio) = sono stata a fare ricerche per sviluppare al meglio la storia, e che dire, non ho scuse, me la sono presa comoda (si inginocchia, con le mani da preghiera in moschea): Gomen nasai...


Al prossimo capitolo! ^^'
  
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