4. Calling.
Rimani immobile, mentre una leggera brezza muove il tuo vestito. Alzi gli occhi, serrando la presa delle tue mani sulle scarpe, per evitare di farle cadere. È bella la sera, se si guardano le stelle. Assapori per un attimo l'aria fresca e osservi l'ennesima stella cadente fare un viaggio dall'altra parte del cielo. Sorridi.
Prima di poterti focalizzare sulla prossima, il passo leggero di qualcuno dietro di te ti distrae. Guardi alle tue spalle e uno dei gemelli si sta avvicinando, con fare sbarazzino.
- Che ci fai qui tutta sola, non hai paura di essere attaccata dagli gnomi? - dice lui, mettendosi le mani in tasca e guardando anche lui verso il cielo stellato.
È strano come, per la prima volta, ti sembri irriconoscibile: gentile e premuroso uno dei due si avvicina a te con grazia e non ti fa nessun tipo di dispetto.
- Non ti preoccupare Fred, so cavarmela da sola. - lo dici con naturalezza, accennando un sorrido e spingendoti sulle punte dei piedi.
- Fred? - alza un sopracciglio il gemello, sorpreso dalla tua nonchalance a dire il suo nome per la prima volta senza confonderlo con il fratello.
Invece di rimanere zitta, il panico ti assale. Come fai a sapere che è Fred, come hai fatto a capire fin da subito, fin da quando lo hai visto arrivare da lontano che poteva essere solo lui? Deglutisci piano, mentre lo sguardo del ragazzo è ancora posato su di te.
- George oggi indossava il maglione rosso, ci ho scambiato due chiacchere prima. - abbozzi una scusa, nel tentativo di non destare sospetti, mentre il tuo cuore comincia a battere veloce. Perché non riesci a farlo stare fermo?
Fred sorride al tuo fianco e punta la mano verso il cielo per cambiare totalmente discorso, - Quella è l'orsa maggiore. - dice, mentre tu per qualche secondo annuisci e guardi nella direzione indicata.
- Ci sono ancora gli gnomi? - chiedi poi tu allarmata, spezzando il silenzio imbarazzato che nasce subito dopo. Non ti era mai piaciuto venire a contatto con creature pericolose e i racconti che ti erano arrivati di questi ultimi non erano affatto piacevoli.
- Hai paura degni gnomi? -
- Non ne ho paura, mi informavo solo, tutto qui - ti stringi nelle spalle, rimettendoti una ad una le scarpe che ti sei tolta prima che arrivasse Fred.
- Beh, se devo essere del tutto onesto Hermione, non ne ho idea. Potrebbero comparire come potrebbero non esserci più. - fa spallucce tutto tranquillo, mentre tu ti irrigidisci.
- Allora credo che sia il caso che io torni dentro, buonanotte Fred. - glielo dici, sorridendogli appena, perché appena il tuo sguardo incrocia il suo hai il sentore che le tue guance si siano colorate di un leggero rosso. Non aspetti la sua risposta, ti giri e cominci ad affrettarti vero l'entrata della Tana, mentre lui continua a fissarti.
- Hermione! - ti ferma, gridandoti appena, assicurandosi di farsi sentire da te. Ti volti verso di lui, sotto pressione, - Il maglione di George era blu, non rosso. - te lo dice accennando un enorme sorriso.
Rimani lì, immobile e piena di imbarazzo. Ce l'ha fatta finalmente, per la prima volta è riuscito a metterti con le spalle al muro e a disarmarti. Boccheggi per qualche secondo, mentre senti il tuo cuore accelerare sempre di più e ti decidi finalmente a correre in casa, nella tua camera, a calmare quel battito incessante.