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Autore: mahochan    17/04/2005    26 recensioni
La vita di Gojyo, dai risvolti abbastanza inquietanti... se vogliamo vederli così... una vita stravolta da fatti incomprensibili, fan sadiche e una nuvola di sfiga... e tutto nello stesso condominio...
Genere: Commedia, Demenziale, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The Gojyo’s life

The Gojyo’s life

1: Io sono…

Ci sono giorni in cui tutto sembra andarti storto, momenti in cui il mondo sembra avercela con te, attimi in cui le persone sembrano guardarti con diffidenza. Giorni, momenti, attimi… a me è una vita che ogni cosa va nella direzione inversa a quella che desidero, va indietro anziché avanti, e poi è logico che va a sbattere contro un palo e ci vuole un bel carro attrezzi ed un cacciavite per far tornare tutto come se nulla fosse successo.

Oggi è uno di quelli che ha inserito la retromarcia e non ha lo specchietto retrovisore.

Ha appena suonato il campanello. Sento che qualcosa di sinistro sta per accedere, qualcosa di oscuro ed inquietante; giuro a me stesso che non guarderò mai più ‘Ring’, ne letto il libro, ne il fumetto, ne visto il remake americano. Per sette giorni ho staccato il telefono ed il televisore ed ho dormito con la luce accesa… se quello che ho fatto si può chiamare dormire. Lo definirei più che altro tentativo fallito.

Faccio finta di niente e me ne sto a scolarmi una birra spaparanzato sul divano, guardando a destra e a sinistra per vedere se Sadako fosse venuta a farmi una visitina.

Il campanello suona di nuovo con impazienza e più a lungo.

«Arrivo! » dico senza muovermi minimamente. Dopo un quarto d’ora di pace e tranquillità ecco che si sento delle voci fuori dalla porta. Sembrano due voci maschili, conosciute e non promettono nulla di buono.

Dopo aver gridato per l’ennesima volta che stavo arrivando, mi alzo, faccio la mia caduta trionfale inciampando sull’angolo del tavolino davanti al divano, eseguo un tuffo olimpionico, sbatto il mento sulla maniglia della porta che si apre. Mai sfortuna più grande!

«Alla buon ora… » dice una voce profonda e malevola che riconosco come quella di…

«Sanzo, qual vento di fogna ti porta qui insieme al tuo animaletto favorito? » chiedo a scapito della mia incolumità, fisica mentale e qualcos’altro. E quel qualcos’altro se ne va non appena mi alzo ed il venerabile biondo mi mette un ginocchio tra i gingilli lasciandomi mezzo morto e mezzo vivo ad accasciarmi con le mani al cavallo dei pantaloni, la faccia blu ed il respiro mozzato.

«Chi sarebbe un animale? » mi chiede Goku, il più basso dei due, ma che in questo momento mi sembra così alto…

Tra il dolore e la scarsità d’ossigeno riesco a rispondere un soffocato «Tu, stupida scimmia! »

«E perché sarei un animale? » mi chiede allora nella sua totale…ingenuità’? Però non me la sento di lasciarlo nel suo dubbio amletico e poi potrei far accapponare la pellaccia a misterFighetto’ qui davanti che sembra che questa parte di discussione l’abbia rapito… intimorito…

«Allora… è meglio se ti chiarisco le idee… in parole povere, semplici e schiette, non ho mai sentito nessuno, e ribadisco, NESSUNO, lamentarsi in modo così rumoroso quando fa sesso! »

Goku, che attendendo la mia risposta si era versato del te, quasi ingoia il bicchiere, mentre il venerabile biondo stringe qualcosa all’interno della sua giacca… chissà cosa e se devo preoccuparmi.

Sono abbastanza soddisfatto, ma solo abbastanza, quindi continuo.

«Il tuo santino qui è così bravo che ti fa arrapare anche in mezzo ad un corridoio? » memore di un’esperienza non proprio casta e privata da parte dei due che erano stati sorpresi dall’intero condominio nonostante Goku avesse infilata la lingua di Sanzo in bocca quella volta (e non solo per zittirlo).

Vedo con la coda dell’occhio Sanzo che raggiunge una tonalità di rosso definita ‘Tonalità-Heidi’, mentre la scimmia, indietreggiando, inciampa sull’angolo di tavolo dove ero inciampato prima io, esegue anche lui un tuffo olimpionico e finisce faccia a terra.

Mi appresto a fare la mia battuta finale, ma qualcosa cala sulla mia testa con la stessa intensità di un incudine scagliata con forza da un palazzo di dodici piani: molto, molto dolorosamente. Per la seconda volta nell’arco della giornata (e sono appena le dieci del mattino di una domenica di ottobre piuttosto piovosa) sono mezzo morto e mezzo vivo.

Vedo Sanzo che recupera la scimmia momentaneamente svenuta, ancora con la faccia a terra, caricarsela sulle spalle e non mancare ovviamente di dargli una sfuggevole palpata piuttosto in basso.

Escono dalla porta.

La scimmia si è svegliata evidentemente dopo il botto prodotto dalla violenza con cui l’aveva chiusa. Ed io sono ancora qui, con le mani sulla testa. Sento che sta per uscire il lato nascosto di Sha Gojyo. Un lato nascosto e terribile che si può chiamare lato del…

«Ahia…mi ha fatto la bua…!! »

… piagnone. E dire che non vorrei averlo questo lato nascosto, però ‘L’erba voglio non esiste nemmeno nel giardino del re’, o qualcosa del genere.

Fuori dalla porta sta avvenendo qualcosa… non vorrei mai che le parole pronunciate prima abbiano accesa una piccola scintilla nelle loro teste di… dai siamo educati!

Dopo un attimo non li sento più, ma riesco ad udire dei passi pesanti e poco dopo una porta che si chiude. È l’ora.

Esco dalla porta, attraverso il corridoio e scendo le scale.

Davanti all’appartamento dei due sento degli strani rumori… ora che sento un po’ di più, bhe, non sono poi così strani, sono solo un po’… bhe, si è capito no?!

Decido seduta stante di vendicarmi. Il dolore alla testa è ancora grande, ma tutto ha un prezzo ed io questo sono disposto a pagarlo, non so quello che succederà dopo, ma non mi importa, l’importante è il presente ahah! E poi qui siamo al primo piano…

Sento il rumore di una serratura che si apre. È Kogaiji, perfetto!

«Che succede? » mi chiede ed io capisco che è tonto.

«Indovina? » gli rispondo e lui capisce al volo «Senti non è che mi daresti una mano a fare…»

Gli dico il mio piano e lui annuisce.

«Ammazza… » dice Homura con le lacrime agli occhi: lui ha sempre avuto un debole per Goku e, in questo momento, ha le lacrime che gli scendono copiose.

«Ammazza…» conviene Kogaiji trovando il mio pieno appoggio. Adesso si spiegavano molte cose.

«Non è educato… » dice invece Hakkai con quella sua faccia da angioletto pudico ed garbato. Bhe, non che avesse tutti i torti: guardare dalla finestra del soggiorno di Sanzo mentre lui se la spassa con la scimmia non è del tutto morale, però è divertente assai. Sento che tra poco Homura scoppierà a piangere. Ecco perché mi sono portato una mazza da baseball di mio fratello Doku.

«Perché…» mormora triste. Io lo guardo senza dire niente, non avendo appunto niente da dire.

Mi giro verso Zenon e Shien, loro dovrebbero conoscerlo meglio di me, ma alzano le mani con espressione interrogativa: perché cavolo il cavallo dei suoi pantaloni era in quello stato se non era nemmeno lui a farlo con la scimmia? Il mio amichetto sarebbe andato giù giù… ma probabilmente è il solo fatto di vederlo senza vestiti ed inibizioni…

«Dai, può capitare…» gli dice Hakkai dolcemente.

All’interno della camera, i due se la spassano che è una meraviglia, infatti Sanzo ha appena leccato il collo della scimmia che ha reagito con uno strano movimento.

Guardo di nuovo Homura, molto preoccupato e lui fa una smorfia addentando un fazzoletto all’eucalipto. Guardo Hakkai con la faccia spaventata e lui guarda me con un sorriso… un po’ strano in verità, ma ora non conta, ritorno con lo sguardo oltre la vetrata. Mi nascondo meglio, mimetizzandomi con un cespuglio. Homura singhiozza. Mi chiedo se sia stata una buona idea portarlo qui, soprattutto dato che Sanzo sta serenamente slinguazzando con il suo amato e non solo. È divertente da guardare, quasi quasi rido. Però potrebbero beccarmi… quasi quasi smetto. Preparo la mazza da baseball sulla spalla. Tra poco ci sarà la capitolazione di uno così duro che è stato soprannominato Il dio della guerra’ a causa di parecchie scorribande al liceo. Ed ora è solo uno spettacolo da vedere: avrebbe riso perfino il venerabile ghiacciolo al limone e con questo si può affermare che ho detto tutto.

E mentre penso a questo avviene qualcosa… uno strano movimento da parte delDio della guerra’ e poi l’urlo di dolore. Gli do la mazzata. Lui sviene all’istante, ancora nella stessa posizione. Guardo la finestra… non si sono accorti di nulla, stanno continuando i loro affarini.

Ma vedo con orrore la testa di Homura ciondolare e poi cadere con un tonfo abbastanza rumoroso contro il muro.

Parte uno schizzo di sangue.

Terrore.

Gli altri due hanno sentito il botto.

Zanon si carica ilDio’ sulle spalle e cominciamo a correre mentre un Sanzo ancora reduce da una mattinata infuocata ci corre dietro lanciandoci oggetti di qualsivoglia natura, dai rami dei cespugli, alle statuette buddiste tirate fuori da chissà dove.

Alla fine sono ancora salvo. Sanzo si è accorto di essere vestito solo della sua pelle solamente quando un nugolo di donne lo ha braccato chiedendogli la sua mano, ma non solo quella.

Sono sicuro che ce la farà pagare molto, molto cara, ma ora non importa, mi sono divertito assai ed è questa la cosa più importante.

Mi viene in mente una cosa: oggi sono venuti i due maniaci vero?

Abbiamo discusso.

Ho sfottuto la scimmia.

Le ho prese di santa ragione.

Ora mi sorge una domanda: che diavolo sono venuti a fare?

   
 
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