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Autore: AlessiaDettaAlex    09/08/2017    2 recensioni
[Suite Pretty Cure | HibiKana | shoujo-ai | slice of life, romantico, malinconico | tripletta di one-shot | guest star a sorpresa nell'ultimo capitolo]
Un po' di HibiKana perché . Sarà una trilogia di one-shot con l'evoluzione della loro relazione, tre anni dopo la sconfitta di Noise.
Dalla prima one-shot: "«Ripetilo se hai coraggio!» tuonò Kanade.
Ma Hibiki, invece di risponderle, la spintonò giù dalla slitta per farla cadere a terra, e poi le si buttò accanto. Con un sorrisetto subdolo l'abbracciò per la vita e rotolò con lei un paio di volte per inzupparla di neve fresca.
«Tu sei tutta matta! Grazie a te a casa mi ritroverò la neve anche nelle mutande!»
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Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Ako Shirabe/Cure Muse, Ellen Kurokawa/Cure Beat/Seiren, Hibiki Hojo/Cure Melody, Kanade Minamino/Cure Rhythm
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1) Allegro vivace

 

Uno strato abbondante di neve ricopriva la spiaggia di Kanon Town. Le quattro Pretty Cure della musica erano senza parole, e tra queste Ellen e Ako erano le più spiazzate: a Major Land non nevicava spesso. Le due ragazze muovevano passi grotteschi qua e là, come se fossero su un campo minato: tra le due, Ellen sembrava quella più a disagio.
«Si affonda nella neve, nya!» gridò Hummy già sommersa fino ai baffi.
Ellen l'afferrò per la collottola e la tirò via dalla neve più velocemente che poteva.
«Hummy, stai attenta! Prenderai freddo!»
«Non ti preoccupare per me, io ho la pelliccia, nya! Sei tu quella che non ce l'ha più, Siren!»
Ellen si portò la gatta al livello del viso, guardandola di storto.
«Non ricordarmelo! Mi sono infilata tre maglioni ma questo gelo mi arriva comunque alle ossa»
Ako, accanto a loro, aveva i guanti immersi nella neve. Sembrava completamente assorta in un pensiero profondo e i suoi occhi, solitamente indifferenti verso tutto, brillavano di una strana luce.
Ellen le picchiettò un dito sulla spalla.
«Ti piace la neve, Ako?»
«No, certo che no» si affrettò a rispondere la principessa di Major Land, colta alla sprovvista, «è monotona e gelida. Come si fa a divertirsi con una cosa del genere?»
Venne colpita da una palla di neve tra i capelli che ancora stava parlando.
Qualche metro dietro di lei, Hibiki e Kanade ridevano.
«Sempre a fare la spaccona, Ako!» fece Hibiki preparando una nuova pallina di neve fresca.
«Taci, tu!» le ringhiò contro la ragazzina, restituendole il colpo con maggiore aggressività.
«Voglio giocare anche io, nya!» gongolò Hummy lanciandosi dalla spalla di Ellen.
«Ti voglio proprio vedere a fare una palla di neve senza il pollice opponibile» commentò l'altra fata del canto, scettica.
«E quindi? Tu non hai più la pelliccia, nya!» ripeté la gattina canzonando la propria migliore amica.
«Hummy!»
Le altre Pretty Cure scoppiarono a ridere.
Hibiki, che si era portata tutta fiera uno slittino, prese per mano Kanade e la invitò a salirci.
«A che ti serve quello se qui è tutto piatto?»
«Ti faccio fare un giro io! Lo prendo per le cordicelle e ti trascino!»
Kanade la guardò alzando un sopracciglio.
«Cosa sei, un cane da slitta?»
«Forza, forza! Meno lamentele, più divertimento!»
Allora la Cure bianca salì, ma Hibiki non riuscì a farle fare più di qualche metro senza affondare fino ai polpacci nella neve.
«Lo sapevo sarebbe finita così»
La pianista gonfiò le guance irritata.
«E non fare quella faccia, hai diciassette anni!»
«Sì, e li ho sprecati tutti con una noiosa come te»
«Ripetilo se hai coraggio!» tuonò Kanade.
Ma Hibiki, invece di risponderle, la spintonò giù dalla slitta per farla cadere a terra, e poi le si buttò accanto. Con un sorrisetto subdolo l'abbracciò per la vita e rotolò con lei un paio di volte per inzupparla di neve fresca.
«Tu sei tutta matta! Grazie a te a casa mi ritroverò la neve anche nelle mutande!» esalò Kanade allontanandola da sé.
«Devi sempre lamentarti di tutto! Polemica!» ridacchiò l'altra.
«Odiosa!»
«Testona»
«Violenta!»
«...addirittura?»
«Hibiki...»
La giovane rise e pensò che forse era il caso di smettere di rispondere a tono, prima che lei potesse toglierle la razione quotidiana di cupcakes. Era stesa supina con le braccia allargate e la testa piegata a guardare Kanade. Quest'ultima, invece, era sdraiata sul fianco destro rivolta verso l'amica. Hibiki cominciò a fissarla così intensamente negli occhi, dentro gli occhi, che Kanade si ritrovò ad arrossire furiosamente.
«Sei terribile» la apostrofò per interrompere quel momento imbarazzante.
Essere guardata in quel modo da lei era più o meno come essere spogliata di tutti i vestiti senza troppe cerimonie. Si sentiva completamente nuda e aveva paura che continuando così Hibiki le avrebbe letto tutti i segreti della sua anima – ammesso che non lo stesse già facendo. E sebbene il suo cuore fosse un libro aperto per l'amica, quello sguardo sembrava scavare più di quanto lei stessa pensava ci fosse dentro di sé.
Hibiki non parlò, si limitò ad alzare una mano e a posarla sulla guancia di Kanade, con una delicatezza che risultava quasi violenta al cuore della ragazza.
«Sei gelida...» balbettò lei deglutendo a vuoto, «dove hai lasciato i guanti?»
«Sul tavolo del salotto. Stavo per prenderli, poi mi sono distratta e sono uscita senza»
Kanade sospirò e prese la sua mano tra le sue, ben coperte da soffici guanti di lana rosa pallido.
«Cavolo... finirai per ammalarti. O per farmi impazzire»
Hibiki le sorrise grata e Kanade dovette distogliere nuovamente lo sguardo.
«Probabilmente entrambe» concluse tenendo gli occhi fissi sulle dita affusolate della pianista.
«Kanade» asserì, e si girò su un lato posando l'altra mano su quelle di lei.
«Che c'è?»
L'erede del Lucky Spoon si accorse che lo sguardo della sua migliore amica si era fatto terribilmente serio. Se ne sentì quasi soggiogata, e il cuore iniziò a bussarle con forza sul petto.
«Io...»
Ma uno starnuto le bloccò la frase all'inizio. Kanade la spinse via con un mugolio di disgusto.
«Hibiki!! Se mi fai venire anche solo un raffreddore mi senti!»
L'altra si sollevò da terra con una faccia a metà tra il divertito e il terribilmente dispiaciuto. Ma alla fine il divertimento prevalse e scoppiò a ridere.
«Scusami, scusami!» le disse alla fine aiutandola a rialzarsi.
«Per farti perdonare ci vorrà molto di più di un paio di scuse...»
Hibiki la prese per mano, portandola verso dove si trovavano le altre.
«Che ne pensi di un concerto di pianoforte solo per te?»
«Vedo che mi conosci molto bene, Houjo-san. Mi suoni i miei pezzi preferiti?»
«Naturalmente»
«Te li ricordi tutti?»
«Ce li ho scolpiti nella memoria per poterteli suonare quando vuoi»
«Che tradotto significa quando hai bisogno di rabbonirmi»
Prima che Hibiki potesse replicare, Ako si avvicinò alle due insieme ad Ellen e Hummy.
«Che cavolo avete combinato? Vi siete allontanate un attimo e ora siete tutte spettinate, zuppe e con le facce rosse» Kanade stava per rispondere, ma Ako l'anticipò: «no, ho cambiato idea, non lo voglio sapere»
«Io voglio saperlo invece, nya!» replicò la fata del canto.
Ellen riprese in braccio Hummy e, invece di risponderle, cambiò discorso.
«Che ne dite di tornare a casa? Si sta facendo più freddo»
«Io ci sto, in fondo la neve non è niente di che» commentò Ako incrociando le braccia al petto.
Ma Ellen le posò una mano tra i capelli divertita.
«Sì, certo, ti ho visto prima mentre costruivi quel pupazzo di neve... avevi una faccia talmente beata!»
La giovane principessa arrossì voltando lo sguardo stizzito da un'altra parte. Kanade le sorrise materna:
«La prossima volta ci portiamo anche Souta, così sarà più divertente»
Le sembrò che Ako si sciogliesse un po' al nome di suo fratello ormai adolescente.
Poi le quattro amiche si separarono.
Fu una volta rientrata a casa che Kanade ripensò a cosa voleva dirle Hibiki. Si era dimenticata di richiederglielo. Si affacciò alla finestra della sua camera da letto, che dava verso quella della sua amica, a qualche isolato di distanza. Starnutì.
Dannata Hibiki.




 


Note di Alex
Ciaone bellissimi! Ed eccomi con una nuova pubblicazione a tema Suite Pretty Cure. Penso (spero) sarà una trilogia di one-shot sulla HibiKana, ma siccome per ora ne ho complete 2 su 3, non posso garantire se l'ultima sarà davvero conclusiva o mi prenderà una botta di matto e continuo ad libitum. Spero di riuscire a darmi una regolata e concludere presto la raccolta, ad ogni modo.
Che dire? Un momento fluffoso della mia OTP suprema del franchise, tanto per cambiare. Spero non sia stomachevole (anche perché se è stomachevole questa, ho paura di cosa penserete della prossima). Fatemi sapere con un commentino cosa ne pensate!
Bye bye,
Alex
   
 
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