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Autore: Everglow80    09/08/2017    2 recensioni
Cosa succederebbe se ci fosse anche una sola possibilità per Prue di ritornare dalle sue sorelle? Dopo la sua tragica morte, Prue si troverà in una dimensione molto diversa da quella che si aspettava di trovare e dovrà confrontarsi con demoni molto peggiori di quelli affrontati finora. Intraprenderà un viaggio dentro se stessa e all'interno di un mondo popolato da anime perse, proprio come lei. La debole, ma concreta possibilità di ricongiungersi alle amatissime sorella la sosterrà in questo percorso alla riscoperta di se stessa, della vita e della morte.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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In questa notte chiedo di vedere,
io sto invocando l’antico potere.
Riportate qui mia sorella,
riportate qui il poter del Trio”.
 
Mancavano un paio d’ore all’alba. Il giorno che stava per nascere sarebbe stato il primo senza Prue e Piper non voleva arrendersi a questa nuova, inaccettabile realtà. “Leo non può guarire i morti, Piper!” Le parole che Phoebe continuava a ripeterle dal pomeriggio le risuonavano nella testa come fossero percussioni. Una parte di lei sapeva che la sorella aveva ragione, ma se avesse dato ascolto a quella parte, tutto il suo mondo sarebbe crollato, lasciandola sepolta sotto cumuli di dolore insopportabile e disperazione.


“Potere delle streghe sorgi,
invisibile nei cieli forza porgi.
Vieni a noi che ti invochiamo,
vieni a noi e insieme restiamo”.
 
Piper era in soffitta già da molte ore. Seduta sul duro tappeto rotondo che per i 3 anni appena trascorsi era stato testimone di mille battaglie contro il male, aveva provato ormai tutti gli incantesimi che il Libro delle Ombre poteva offrire per richiamare nel mondo dei vivi le anime defunte. Al centro del basso tavolino di legno scuro su cui Piper aveva disposto tutto l’occorrente per gli incantesimi, le bianche candele erano quasi del tutto consumate e il pesante calderone di rame era ormai pieno di rosmarino, cipresso e radici di millefoglie. Piccole macchie di sangue sparse sul tavolino erano la dimostrazione che nemmeno il più potente degli incantesimi era riuscito a riportare Prue dalle sue sorelle.
 
“Sangue al sangue
ti chiamo con la voce.
Sangue al sangue
ritorna qui veloce”.
 
Il silenzio intorno a Piper era assordante e l’aria immobile. Per tre anni lei e le sue sorelle avevano affrontato le forze più oscure e terrificanti che si potessero immaginare. I loro occhi avevano visto sangue, morte, distruzione e disperazione, eppure Piper non si era mai sentita tanto spaventata in tutta la sua vita come quella notte in cui, minuto dopo minuto, iniziava a rendersi conto che la sua amata sorella, la sua compagna di vita, non sarebbe mai più tornata. Improvvisamente una lieve corrente d’aria attraversò la soffitta e Piper sentì una voce sussurrare il suo nome: “Piper…”. Per un attimo il suo cuore ebbe un sussulto, ma quell’ultima, piccolissima speranza si spense quando alzò gli occhi e vide Phoebe sul ciglio della porta che la guardava con gli occhi pieni di pena e preoccupazione.
“Tesoro, sono le quattro del mattino! Che stai facendo ancora qui?” domandò Phoebe avvicinandosi alla sorella. “Stai sanguinando!” . Le disse porgendole un fazzoletto di stoffa.
“Non capisco perché la magia non ci aiuti! Perché non può riportare qui Prue? Abbiamo ingannato la morte altre volte, non capisco perché stavolta debba essere diverso!”.
“Perché Leo non può guarire i morti…te l’ho già detto. E tu lo sai che è cosi.”
“E’ come se il Libro ci avesse abbandonate, e avesse abbandonato Prue, e io non riesco a capire perché!”. L’angoscia nella sua voce era cosi reale e sconcertante che Phoebe ne rimase disorientata.
“Abbiamo perso nostra sorella, non riusciremo mai a comprenderlo. Abbiamo tentato ogni tipo di magia per riportarla a noi, ma senza riuscirci. E’ morta.” Quelle parole, pronunciate ad alta voce, furono quanto di più spietato Piper avesse mai sentito in vita sua. Stravolta dal dolore e dalla stanchezza, si lasciò andare tra le braccia della sorella.
“E’ stata una fortuna non aver perso anche te. Ora devi riposare. Non ci perdonerebbe mai se arrivassimo distrutte al suo funerale”. L’accenno di un sorriso nacque spontaneo sulle labbra di Piper. Phoebe la prese per mano, con tutta la tenerezza del suo amore fraterno, e insieme uscirono dalla soffitta, chiudendo la porta alle loro spalle.

______________________


In piedi, con le spalle alla grande finestra di vetro colorato, Prue guardava Piper e Phoebe uscire dalla soffitta. Avrebbe voluto continuare a gridare alle sorelle che lei era li, proprio accanto a loro, ma nemmeno tutta la disperazione che aveva nel cuore era in grado di attraversare quel muro invisibile, eppure cosi impenetrabile che la separava, ormai per sempre, dalla vita.   
Con il viso rigato di lacrime e uno sguardo colmo di rassegnazione, Prue si lasciò cadere sulle ginocchia in attesa che qualcuno venisse ad aiutarla.

 

 

 

   
 
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