Credo di aver individuato lo spartiacque: il momento, cioè, che ha posto un brusco momento di arresto del passato.

Del nostro passato familiare, intendo.

Fu quando Lady venne uccisa da nostro padre, su ordine della Regina. Io ne soffrii, pure Ned Stark ne soffrì… ma credo che per Arya la morte della mia povera metalupa fu un punto di non ritorno. Il suo odio per il mio futuro sposo, e forse anche per me, deve essere allora cresciuto nel suo cuore fino al parossismo.

Purtroppo non si poteva tener conto dei suoi sentimenti, e forse neppure dei miei, se è per questo.

Non sono mai stata una buona sorella maggiore per Arya, questo lo so bene.

Non ero troppo affettuosa o indulgente con lei. Ma a mia discolpa posso dire che non è facile essere una buona sorella per una come Arya. Non era carina, né gentile, né obbediente: perlomeno, non lo è mai stata con le donne della famiglia. Da piccola era un groviglio di nervi, magra e scura, e non era una bambina comune. Del resto, non c’è nulla di comune, in lei, non c’è mai stato. Persino da neonata era diversa da chiunque: nella culla non vagiva, né di giorno, né di notte, ma non stava ferma neppure nel sonno e più volte la balia l’aveva salvata da pericolosi capitomboli.

Ora è qui, a casa.

Ma è veramente tornata?

Ci siamo abbracciate. È rimasta minuta, non è cresciuta molto. Ho stretto a me un corpo sottile ma duro, dai muscoli tesi. I suoi grandi occhi, la sua unica vera bellezza, non si soffermano su nulla: si muovono in continuo, come quelli di un giovane rapace, come se volesse studiare l’ambiente circostante con rapidi scorci. Chissà… forse pure io faccio parte dell’ambiente che vuole tenere sotto controllo.

“Ho una lista”, dice.

Le ho chiesto chi ci sia nella sua lista, oltre a Joffrey, che afferma di aver voluto ammazzare di persona e per primo. Non mi ha risposto e forse lo preferisco. Preferisco che non mi dica di averci inserito anche me… credo.

L’ho vista schermare con Brienne.

So bene che prendeva lezioni di scherma da… come si chiamava? Invece di tessere e ricamare, di conversare con le altre dame e di curare il proprio aspetto, Arya imparava ben altro, anche se quanto le ho appena scoperto di saper fare mi sembra molto di più delle solite regole dei duelli, per quello che ne possa sapere io.

Mentre lei è cresciuta chissà dove, imparando chissà cosa, io fungevo da giocattolo per i gusti perversi di Joffrey prima e di Ramsay poi.

Imparavo ad inghiottire i bocconi di cibo anche se avevo lo stomaco chiuso dalla paura e dalla disperazione.

Imparavo a dissimulare i miei pensieri e i miei desideri.

Imparavo a conficcarmi le unghie nei palmi delle mani, per non urlare, mantenendo bello il mio viso e snella la mia figura. Dicevo di apprezzare le tartellette al limone, anche quando nel mio palato erano amare come fiele.

Non so chi sia Arya… forse non l’ho mai saputo.

Ma neppure lei sa chi ora sia Sansa.
 

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Questa one shot è stata composta per puro diletto personale e senza scopo di lucro alcuno, nel pieno rispetto dei diritti d’autore©.
L’avviso di spoiler è stato rimosso in data 20 agosto 2017, dato che la visione dell'episodio in questione, con doppiaggio in lingua italiana, è stata ufficialmente diffusa il 14 agosto u.s.