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Autore: Iron_Captain    12/08/2017    5 recensioni
Dopo tanti anni di succeso nella sua carriera di cantante, Gazelle si stufa di essere sempre al centro dell'attenzione di tutta Zootropolis: vorrebbe che anche altri mammiferi possano esibirsi per avere il suo stesso successo o più. Dopo aver visto un concerto in cui si erano esibiti alcuni giovani mamiferi dal talento naturale, ma che non sono mai stati famosi, alla cantante le viene in mente un'idea...
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gazelle
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: l'idea di Gazelle

Dopo un'altra giornata piena di impegni e stancante, Gazelle, la cantante pop più famosa di Zootropolis, fece ritorno a casa dalla sua famiglia, alla quale non aveva purtroppo tanto tempo da riuscire a dedicare del tempo, a parte, solitamente, la tarda sera, quando finiva di lavorare. Dopo essere entrata in casa e aver chiuso la porta a chiave, comparve dal nulla la sua piccola figlia che le venne incontro.
“Mamma!” esclamò la piccola gazzella.
“Ciao, piccola mia.” rispose la cantante, che la abbracciò e la prese in braccio.
“Ti sei comportata bene oggi?” le chiese la mamma dopo averle dato un bacio sulla guancia.
“Certo mamma. A scuola, oggi, ho imparato a fare le moltiplicazioni.”
“Bravissima, tesoro.” rispose Gazelle, che si incamminò verso il soggiorno, con la piccola ancora in braccio.
Annabelle frequentava la prima elementare, ma soltanto due giorni fa aveva compiuto sei anni; era socievole, simpatica e intelligente, e non procurava alcun tipo di problema ne a casa, ne a scuola. Tuttavia sentiva spesso la mancanza della mamma, che era sempre fuori casa a lavorare, e nei pochi momenti in cui poteva stare insieme a lei, non riuscivano mai a recuperare tutto il tempo perduto. Tuttavia, ogni volta che la vedeva e la ascoltava in televisione e alla radio, si sentiva talmente felice da avere il desiderio di voler essere anche lei, da grande, una cantante.
Dopo essere arrivate in soggiorno, dove ad attenderle, c'era un mammifero che, insieme alla piccola gazzella, aveva preparato la cena, Gazelle mise giù Annabelle e andò ad abbracciare il suo amato marito.
“Ciao, amore mio.”
“Come è andata oggi a lavoro?”
“Come al solito. E a te?”
“Idem.”
La gazzella, Edward Blaine, lavorava alla Crifter Home Entertainment, una casa produttrice del software più usato nei computer di Zootropolis; si occupava del settore anti-malware, sviluppando e testando i nuovi aggiornamenti per contrastare i virus informatici e gli hacker. Se funzionavano, li proponeva al suo direttore, il quale li avrebbe inseriti nel sito ufficiale per permettere ai clienti di scaricaricarli affinché potessero rafforzare la sicurezza dei loro computer.
Gazelle osservò la tavola apparecchiata: c'era la lasagna ai quattro formaggi con il sugo, senza la carne; e un bel piatto di verdure grigliate miste.
“Vi siete veramente dati da fare.” disse compiaciuta la cantante.
“Come sempre, tesoro.”
Gazelle sorrise, pensando a quanto amasse veramente suo marito, che oltre ad avere una pazienza infinita, riusciva a dedicarsi tanto alla famiglia e al lavoro senza trascurare niente. Tuttavia questo le causava disagio, poiché non riusciva ad essere come lui, nonostante lo desiderasse tanto e l'impegno che ci metteva per cercare di essere più presente.
“Mi dispiace molto se non riesco a dedicarmi a voi come dovrei...e mi dispiace che sia sempre tu ad occuparti di nostra figlia...”
“Ne abbiamo già parlato, Gazzelle.” rispose Edward. “Noi sappiamo che il tuo lavoro richiede molto impegno; e poi sappiamo entrambi che la vera colpa è del tuo agente, che non fa altro che mettersi d'accordo con conduttori televisivi e altri personaggi importanti dello spettacolo per organizzare nuovi concerti o farti essere presente in altri programmi per chissà quale motivo.”
La cantante abbassò lo sguardo: aveva provato diverse volte a spiegare al suo agente che voleva prendersi una pausa per passare un po' più di tempo con la propria famiglia. Purtroppo, a causa del suo carattere forte, non era mai riuscito a convincerlo, e liquidava sempre il discorso con delle scuse che riguardavano gli “accordi” che doveva prendere con uno di quei personaggi importanti del mondo dello spettacolo.
Edward mise le proprie zampe sulle spalle di Gazelle: “Non ci pensare adesso, amore mio.”
Dopo aver restituito il buon umore alla sua amata, Edward chiamò Annabelle, che nel frattempo era andata in camera a giocare, dicendole che era pronta la cena. La piccola gazzella arrivò in pochi minuti.
“Ti sei lavata le zampe?” le chiese la madre.
“Si mamma.” rispose Annabelle mostrandole le zampe.
“Brava la mia bambina.” rispose Gazelle sorridendole.
Dopo che Edward spense la televisione, le tre gazzele si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare. Essendo uno dei pochi momenti in cui la famiglia era presente, era consuetudine raccontare la giornata che ognuno di loro aveva trascorso, senza che nessun elemento esterno, come la televisione, potesse distrarli e impedire il dialogo.
“Allora, Annabelle: mi hai detto che oggi, a scuola, hai imparato a svolgere le moltiplicazioni.”
“Si...ehm...due per due fa quattro.”
“Bravissima.” risposero in coro i genitori.
“E quanto fa...due per tre?” chiese Edward.
La piccola Annabelle rifletté per qualche secondo, poi abbassò lo sguardo, assumendo un'espressione timida.
“Non preoccuparti piccola...” la consolò Gazelle. “Avrai tempo per impararle meglio.”
“Anche perché hai iniziato oggi a studiarle.” intervenne Edward.
“Si.” rispose imbarazzata Annabelle.
Gazelle fu sul punto di sorridere a quell'espressione imbarazzata che quasi tutti i i bambini avevano quando non sapevano le cose o venivano rimproverati perché sorpresi a fare biricchinate: in quei loro sguardi delicati e belli erano racchiuse l'ingenuità e anche la verità, che ancora non erano capaci a nascondere; cosa che, crescendo, avrebbero imparato a saper fare.
“A te come è andata, tesoro?” chiese la cantante a suo marito, prima di addentare un pezzo di lasagna.
“Non mi posso lamentare: il mio capo vuole che sviluppi un altro aggiornamento per l'anti-malware.”
Edward iniziò a spiegare il motivo, più la complessa spiegazione del sistema informatico, di cui nessuna delle altre due gazzelle capivano affatto.
“Insomma...sarò abbastanza indaffarato, ma niente che non riesca a gestire...E tu, tesoro?”
Prima di parlare, la cantante sospirò: “Tutto bene.”
I due familiari notarono il tono basso e demoralizzato di Gazelle.
“C'è qualcosa che non va?” chiese Edward posandole una zampa sopra la sua.
Grazie a quel gesto, la gazzella si fece coraggio a parlare; “Mentre tornavo da lavoro, alla fermata di una metropolitana, mi sono ritrovata ad ascoltare una canzone: non era mia, e non sono riuscita a riconoscere il cantante; ma mi ha fatto riflettere molto: io, qui a Zootropolis, sono famosa e tutti i mammiferi mi conoscono; eppure non ci sono altri cantanti, qui a Zootropolis, che sono abbastanza famosi e conosciuti quanto me. Tutti hanno i CD dove sono incise le mie canzoni, le magliette con la mia immagine, e ogni altra cosa con il mio ritratto. Sono molto conosciuta e ammirata, ma...Non mi sento felice...”
“Cosa vuoi dire tesoro?” la interruppe Edward, che non capì dove volesse andare a parare.
“Voglio dire che Zootropolis dovrebbe appartenere a tutti i mammiferi: cioè, ognuno deve avere la possibilità di avere una vita per bene, e dove ogni desiderio sia accessibile a chiunque. Anche nel mio campo.”
Le due gazzelle la squadrarono incuriositi; e fu stavolta Annabelle a prendere parole.
“Vuoi che ci sia un'altra cantante?”
“Si.” rispose la mamma, volgendo il proprio sguardo, felice, verso la piccola. “Vorrei che ci fossero più cantautori, e perché no: anche suonatori, ballerini...chiunque. E che magari questi nuovi artisti potrebbero diventare il nuovo volto della città, affinché possano dare un messaggio importante a tutto il mondo: ogni mammifero è importante e può avere la possibilità di diventare una star...anche un giovane che agli occhi del mondo è sconosciuto.”
Anabelle rimase molto colpita dalle parole della sua mamma, a tal punto da guardarla con ammirazione.
“Sarebbe bello se ciò che dici si potesse realizzare; ma, come hai appena detto, tu sei troppo conosciuta famosa e conosciuta; e poi a nessuno verrebbe in mente di prendere un pinco pallino per farlo diventare una star; e poi, conosci qualcuno dotato di un talento naturale o che si sia esercitato a cantare, a suonare o a balare?” disse Edward ragionandoci su.
“Perché non lo chiedi all'istrice di cantare con te, mamma?” chiese Annabelle prendendo subito la parola.
“All'istrice?” chiese Gazelle confusa. “Di quale istrice stai parlando?”
“Non so come si chiama, ma ha una fantastica voce. Stasera ci sarà in televisione!”
“Annbelle, tesoro: ne abbiamo già parlato.” intervenne Edward. “Quella specie di concerto lo trasmetteranno troppo tardi, e tu domani devi andare a scuola.”
“Ma io voglio vederla!” supplicò la piccola gazzella.
“Scusate, ma di cosa state parlando?”
“Oggi, mentre ero andato a prendere nostra figlia a scuola, abbiamo sentito alla radio la notizia di un koala che, dopo aver accumulato tanti debiti, aveva deciso di organizzare un concerto in cui si erano esibiti tanti giovani cantanti; e tra questi c'era proprio un'istrice che cantava: mi pareva di aver sentito che era una teenager. Insomma, questo concerto lo trasmetteranno stasera in televisione, su Live Sing, e Annabelle mi ha chiesto diverse volte di poterlo vedere.”
“Ti prego, mamma.”
Gazelle squadrò entrambi; per poi voltarsi vers la figlia.
“Annabelle: ti prometto che ti porterò un DVD dove sarà registrato questo concerto, va bene?”
propose la cantante sorridendo.
“Veramente?”
“Si piccola mia. Ma adesso finiamo di mangiare.”

Dopo aver terminato la cena, la cantante andò nella propria camera a cambiarsi; mentre Annabelle e Edward raccolsero la tavola. Quando furono di nuovo riuniti in soggiorno, Annabelle si preparò ad andare a letto.
“Buonanotte mamma; buonanotte papà.”
“Buonanotte, piccola mia.” rispose Gazelle dandole un bacio sulla guancia.
“Buonanotte.” disse Edward abbracciandola.
A quel punto la piccola gazzella lasciò quella stanza per avviarsi in camera da letto.
“Conoscendoti bene, vedrai quel concerto?” chiese Edward, che da quando lei aveva prestato attenzione alle parole della loro figlia, si era incuriosita di voler vedere di cosa si trattasse.
“Si Edward: e se è come penso, questi giovani mammiferi potrebbero essere ciò di cui ha biogno la città.”
“D'accordo, amore mio. Allora buonanotte.” si limitò a rispondere, poiché si sentiva troppo stanco per discuterne, e anche perché domani si sarebbe dovuto svegliare presto per acompagnare la piccola Annabelle a scuola e andare a lavoro. Dopo essersi dati un bacio, anche il marito abbandonò il soggiorno per andare a dormire.
Una volta rimasta sola, la cantante pop accese la televisione; dopo aver passato sul canale in cui avrebbero trasmesso quel concerto, abbassò anche il volume. Dopo un po' di pubblicità, finalmente iniziò il programma, trasmesso tramite uno Speciale TG. Prima di tutto apparve il koala, che in quel momento ricopriva il ruolo di presentatore, che annunciò la prima esibizione: erano due maialini adulti, che oltre ad essere dei bravi cantanti erano dei fantastici ballerini. Il tutto era iniziato con una specie musical, che poi si trasformò in una vera e propria performance in cui cantavano e ballavano: erano ben coordinati tra loro e seguivano il ritmo. Erano dei bravi professionisti. I due maialini si chiamavano Rosita e Gunter.
Il secondo mammifero che si esibì, era un gorilla di nome Johnny, che oltre ad essere un bravissimo cantante era anche un eccezionale pianista. Nella sua voce, Gazelle poté sentire le emozioni che quel gorilla riusciva a trasmettere, ma soprattutto il suo modo di cantare e suonare il pianoforte: era come se quella canzone appartenesse a lui. Rimase sbalordita dal suo talento naturale.
Poi arrivò quell'istrice, di nome Ash, che le aveva detto la piccola Annabelle, che oltre a cantare, suonava anche una chitarra elettrica. Nonostante fosse capitato un piccolo imprevisto durante la sua esibizione, aveva comunque iniziato a cantare, battendo prima a terra diverse volte uno dei suoi piedi per creare il ritmo, incoraggiando il pubblico a battere le loro zampe per aumentarne l'intensità; poi iniziò a cantare. Dopo qualche minuto iniziò a suonare la chitarra e ad alzare la voce quando arrivò al ritornello. Era una vera e propria rock-star, ed era veramente brava, come aveva detto Annabelle.
Il penultimo, ma non meno importante, era un topolino bianco: era un vero e proprio cantautore nato, con una voce veramente particolare, come quelle che avevano i cantautori di genere Blues. Il suo nome era Mike.
Ed infine Meena, un'elefantessa dall'aria timida e impacciata, che non appena aveva iniziato a cantare, Gazelle rimase veramente senza parole: era dotata di una voce potente e per di più unica, che avrebbe potuto renderla una cantante famosa.
A fine spettacolo, durante l'inchino, la gazzella rimase entusiasta da quella performance che aveva appena visto in televisione: erano proprio gli artisti che stava cercando. La sua idea era fattibile: Zootropolis poteva essere davvero il luogo che apparteneva a tutti gli animali; e per questo motivo avrebbe lottato fino alla fine per dimostrare che questo sogno poteva diventare realtà.

Angolo autore
Salve a tutti. Da quando avevo il trailer del nuovo film, Sing, dopo aver visto Zootropolis, mi era venuto in mente da tempo di voler provare a scrivere questa fanfiction; e poi si sa: a volte è veramente difficile tenere a freno la propria immaginazione. Non avendo mai scritto un genere Musical, sarà difficile per me riuscire ad aggiornarla presto. Per di più il lavoro sarà due volte più faticoso perché dovrò scegliere, o addirittura inventare, le canzoni adatte ai vari artisti.
Per chi non ha ancora visto il film Sing, cercate di vedere le esibizioni dei protagonisti che ho menzionato nella mia fanfiction (avevo intenzione di elencare i link delle loro esibizioni, ma ho preferito non dilungarmi troppo).
Poiché sto attraversando un momento di crisi, in cui non sto riuscendo a trovare abbastanza tempo per rivedere le mie fanfiction e di pubblicarle in seguito con più calma, correggerò i posibili errori che ho commesso in questi giorni, non appena avrò un po' di tempo.
E spero possa venire bene, dal momento che ho voluto provare a scrivere questo genere di fanfiction.

   
 
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