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Autore: Kim WinterNight    13/08/2017    3 recensioni
Ho sentito "Angie" dei Rolling Stones e l'ispirazione si è fatta strada in me senza che potessi fermarla.
Una OS un po' triste, piuttosto introspettiva, che tratta un argomento importante che non so se sono riuscita a sviluppare nel modo giusto.
Spero vi piaccia, in ogni caso fatemi sapere :3
«E se Serj e Angela fossero in crisi?
Si sono sposati da poco, ma qualcosa sta già tentando di separarli e di intaccare il loro legame.
Riusciranno ad affrontarlo e superarlo?»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angela Madatyan, Serj Tankian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

Consiglio caldamente di ascoltare questo brano durante la lettura, è davvero molto importante, fondamentale direi:

https://www.youtube.com/watch?v=RcZn2-bGXqQ



Angie




I polpastrelli accarezzano i tasti bianchi del pianoforte, poi si soffermano su quelli neri. Scala maggiore o scala minore?

L'umore di Angela è buio e cupo come quei tasti scuri e cupi, così prende a schiacciarli tutti, ossessiva, senza creare un'armonia né una melodia. Solo una scala minore scomposta, bizzarra come la vita che sta vivendo.

Serj la osserva dalla soglia, silenzioso, malinconico; è triste vedere sua moglie stare così male, è veramente impossibile per il suo povero cuore notare quegli occhi spenti e persi nel vuoto.

Vorrebbe avvicinarsi a lei, ma sa che per il momento non è il caso; hanno litigato anche la sera scorsa, sempre per lo stesso motivo.

E Serj si domanda quando se ne andranno quelle nubi oscure dal viso di sua moglie e dal loro rapporto in declino.


Angie, Angie, when will those clouds all disappear?
Angie, Angie, where will it lead us from here?

Angela solleva il viso, ormai non ha più lacrime da versare. Si sente smarrita e vuota, ma non sa come combattere i suoi demoni.

Quel demone.

«Angie» mormora Serj con cautela, facendo un passo avanti; si arresta subito, non vuole affrettare le cose. La situazione è molto delicata.

«Serj» risponde lei con lo stesso tono basso e pacato.

Si scambiano un'occhiata difficile da decifrare. Il loro amore è in pericolo, lo sanno. Lo è stato in passato, lo sarà sempre, se non riusciranno a raggiungere l'equilibrio giusto.


With no loving in our souls and no money in our coats
You can't say we're satisfied

Serj si avvicina a sua moglie, posa delicatamente le mani sulle sue.

«Vuoi suonare?» le chiede.

«Non sono capace, lo sai» ammette lei. La sua voce è leggera, venata di malinconia, ma pur sempre la musica più bella che Serj abbia mai udito.

«Sì che lo sei.» Suo marito sorride appena e, stringendo delicatamente le sue mani chiare e lisce, le guida sui tasti del pianoforte. Anche se le note non sono pulite e chiare come dovrebbero, Serj riesce a far eseguire ad Angela una melodia che entrambi conoscono e che per entrambi ha un enorme significato.

Serj è in piedi alle spalle di sua moglie, sente il profumo dei suoi capelli e il calore del suo corpo. La ama da sempre, i suoi sentimenti non hanno fatto che intensificarsi nel corso del tempo, non saprebbe che farsene della sua vita senza di lei.

Perché il loro matrimonio è così in crisi? Ci hanno provato in tutti i modi, ma loro non hanno alcuna colpa se la natura è crudele con loro, se il destino non vuole accettare il loro più grande desiderio.

Angela è triste, sente che anche suo marito lo è; non avrebbe mai voluto litigare con lui, non ancora. Non è colpa di nessuno, solo della vita. Si accorge della profonda malinconia di Serj quando lui comincia a intonare le parole di una canzone, di quella canzone. E insieme la suonano al pianoforte.


But Angie, Angie, you can't say we never tried

Serj si ferma dopo aver pronunciato quell'ultima frase.

Poi la ripete: «Non puoi dire che non ci abbiamo provato, Angie».

«E non è servito.» La voce di Angela è dura, se ne rende perfettamente conto, e sa anche che suo marito soffre perché è come se lo incolpasse di un fallimento comune.

«Angie... vogliamo entrambi questo figlio, ma la sorte ci è avversa.» Serj si schiarisce la gola. «Con questo non voglio dire che smetteremo di provarci e di sperare.»

«E non servirà.» Angela sospira, è sfinita. «Non ne posso più. Forse dovremmo darci un taglio. A tutto.»

Suo marito si irrigidisce, si sente come se una lama tagliente e impietosa stesse affondando nella carne viva del suo petto. Lei non può pensarla davvero così.


Angie, you're beautiful, but ain't it time we said goodbye?
Angie, I still love you, remember all those nights we cried?


«Non dici sul serio, Angela.»

«Forse dico proprio sul serio.»

Lui indietreggia, è stato palesemente ferito da quelle parole. Non riesce a crederci, ad accettarle, sente che non possono essere vere.

«Allora è questo che rappresento per te? Non mi vuoi al tuo fianco, se non riesco a darti un figlio...» balbetta lui, cercando di non scomporsi troppo.

Angela scuote il capo, i capelli mossi, color cioccolato le ondeggiano attorno al viso dai lineamenti dolci. «Non essere sciocco, Serj.»

«Il nostro amore, senza un figlio, non può esistere? Non possiamo superare tutto questo insieme? Lo abbiamo sempre fatto. Potremmo...» Serj si porta una mano sulla fronte, sente che la sua pelle si sta imperlando di sudore. «Potremmo adottare un bambino, se non dovessimo riuscire a concepirne uno nostro.»

«Non è la stessa cosa.»

Lo sanno entrambi, ma non hanno molte alternative.


All the dreams we held so close seemed to all go up in smoke
Let me whisper in your ear:
Angie, Angie, where will it lead us from here?


Angela si lascia sfuggire una lacrima, non riesce a tenerla per sé. Serj non sopporta di vederla così, anche se si sente ancora morire per ciò che lei gli ha detto. Ha pensato di lasciarlo, ha pensato di porre fine al loro rapporto.

Le si accosta e la prende tra le braccia, la accarezza dolcemente sulla schiena e sui capelli, le sussurra lieve all'orecchio: «Dove ci porterà tutto questo, Angie? Dove?».

Lei non riesce a replicare, riesce solo a piangere. Una goccia salata è bastata per sbloccare il tumultuoso fiume che si agita in lei; avverte chiara e forte la frustrazione di una madre che non può esserlo, di una donna privata del suo istinto primordiale.

Poi Angela si riscuote, complice la rabbia che quella condizione le procura; solleva il viso di scatto, lascia che le sue labbra si scontrino prepotentemente con quelle di suo marito. Ha deciso che vuole riprovarci ancora una volta, perché lei ama Serj, lo ama più della sua stessa vita.

Non voleva ferirlo.

«Non volevo ferirti» sussurra tra le lacrime.

Lui le mordicchia le labbra con delicatezza, anche se il desiderio divampa in lui come un falò scoppiettante. «Non importa più» mormora di rimando, sollevandola dallo sgabello situato di fronte al pianoforte.

In silenzio, si scambiano baci ardenti ma colmi di dolcezza, quei baci che solo loro sanno donarsi.

Angela geme piano, stringendosi al corpo di Serj e sentendo tutta la sua forza e riconoscendo la sicurezza che soltanto lui è in grado di trasmetterle.


Oh, Angie, don't you weep, all your kisses still taste sweet
I hate that sadness in your eyes

Serj cerca il suo sguardo, mentre si dirige verso la camera da letto. Angela è triste, questo non è cambiato, niente è in grado di modificare le cose.

«Odio quella dannata tristezza nei tuoi occhi» ammette con rammarico.

Angela sorride appena. «Non preoccuparti, prima o poi passerà» dice. Cerca di convincere suo marito, ma in realtà vuole convincere più che altro se stessa. Vuole che le sue parole siano reali, ma le sembra quasi impossibile. Ha quasi perso del tutto la speranza, non sa più a cosa aggrapparsi.

Per il momento, si aggrappa solo alle spalle di Serj e si lascia trasportare dalla passione, dal desiderio e dalla voglia di provarci ancora e di cambiare le cose.

Serj ha ancora in mente quella melodia, la sente sua più che mai, sente che è proprio la loro canzone e che descrive la problematica situazione tra lui e Angela.

Ma loro si amano, possono farcela, possono superare qualsiasi ostacolo. Ne è certo.


But Angie, I still love you, baby



Angela è agitata.

Serj, al suo fianco, cerca di tranquillizzarla.

«Calma, respira. Su, Angie, va tutto bene.»

«E se fosse tutta un'illusione?» domanda a suo marito. Gli espone i suoi dubbi, eppure dentro sé sente che qualcosa è cambiato: è come se una nuova energia scorresse dentro di lei.

«Non credo. Sono sicuro che stavolta sia quella buona.» Serj le stringe la mano, rassicurante e pacato come al solito.

Angela annuisce, sa che suo marito ha ragione. La sente, quella nuova vita crescere all'interno del suo corpo, è una sensazione diversa dal solito. In genere c'era solo vuoto, ora c'è qualcosa, lo capisce e basta, non sa neanche lei come né perché.

«Angie» mormora lui.

«Sì?» risponde lei.


Everywhere I look I see your eyes
There ain't a woman that comes close to you


«Non avrei mai potuto immaginare una vita senza di te. Avrei fatto qualunque cosa pur di non perderti» ammette Serj con estrema sincerità.

«Anche io. Mi dispiace di averti ferito e di aver pensato di lasciarti. Non potrei mai... Serj, mi sento tremendamente in colpa» gli dice con il cuore che fa le capriola. Vorrebbe non aver mai pronunciato quelle parole, non avrebbe mai dovuto pensare di lasciarlo. Sapeva che non avrebbe saputo fare un passo senza di lui.

Una dottoressa magra e fasciata in un camice bianco si accosta alla coppia, sul suo viso è dipinto un sorriso dolce.

«Signora Tankian?» chiede, rivolgendosi ad Angela.

Lei sussulta: è giunto il momento della verità.

«Sono io.» Si alza e si prepara rapidamente a incassare il colpo, qualunque esso sia. Si sente avvolgere la vita dalle forti braccia di Serj, si sente più tranquilla con il suo sostegno.


Come on baby, dry your eyes


Una lacrima sfugge al suo controllo, Serj gliela asciuga. Anche lui si sente in ansia, emozionato e preoccupato. Non ha la forza di dire nulla, spera solo che questa volta le cose vadano per il verso giusto.


But Angie, Angie, ain't it good to be alive?
Angie, Angie, they can't say we never tried


«Le confermo, con estrema gioia, che lei è incinta.»

Quelle parole sono capaci di ristabilire l'equilibrio nell'anima di Angela, anche se proprio in quel momento scoppia a piangere e si rifugia tra le braccia di suo marito.

Serj si trova commosso: anche se si aspettava che sarebbe andata bene, ora è strano capirlo e accettarlo, crederci davvero.

I suoi occhi si inumidiscono e le lacrime, in un attimo, gli inondano il viso. Si stringe a sua moglie ed entrambi piangono di gioia e soddisfazione, di incredulità e di una felicità mai provata fino ad allora.

«Non siete contenti?» scherza la dottoressa.

I due, senza distogliersi l'uno dalle braccia dell'altra, esclamano: «Lo siamo troppo!».

«Avete già scelto il nome?» volle sapere ancora la donna in camice.

Serj e Angela sciolgono il loro abbraccio e si voltano nella sua direzione. Si scambiano un'occhiata complice, anche se liquida a causa del pianto ancora in corso.

«Sì» risponde Serj con orgoglio.

«Si chiamerà Rumi» dice Angela con fermezza.

«E se fosse una femminuccia?» li interpella ancora la dottoressa, lanciando loro uno sguardo ammiccante.

I due si guardano ancora una volta, confusi da quell'eventualità.

Poi scoppiano a ridere, una risata liberatoria ancora impregnata di lacrime.

«Non ci abbiamo ancora pensato» ammette lei.

«Abbiamo tutto il tempo del mondo» conclude Serj.

E, dopo aver salutato cordialmente la dottoressa, vanno via con le dita intrecciate e una nuova vita a cui pensare.


Angie, Angie, they can't say we never tried




Ciao a tutti, rieccomi con una nuova follia nella categoria dei SOAD ^^

Ecco la storia di questa OS: ho sentito alla radio Angie dei Rolling Stones ed è scattata la scintilla dell'ispirazione, non ho potuto farne a meno, dovete credermi! Non so cosa mi è preso, ma ho dovuto per forza buttare giù queste parole, questo fiume in piena.

Ho provato a immaginare che Serj e Angela abbiano avuto delle difficoltà a concepire il piccolo Rumi e che, per questo, il loro matrimonio fosse andato in crisi. Spero vi sia piaciuta come cosa, anche se devo ammettere che è stato difficile scrivere qualcosa di così doloroso...

Mi spiace di avervi fatto leggere qualcosa di così triste e malinconico, però ogni tanto ci vuole anche questo, cercate di capirmi :3

Grazie a chiunque sia giunto a leggere fin qui, a chi mi recensirà e si emozionerà come mi sono emozionata io nello scrivere!

Alla prossima ♥

  
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