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Autore: Silkye96    14/08/2017    1 recensioni
[Giochi di ruolo]
SPOILER ALERT***
Questa fanfiction ha origine in seguito all'episodio 15 di Eldarya, se non volete spoiler evitate di leggerla!
La storia è narrata dal punto di vista di Ezarel che si ritrova a dover analizzare i suoi sentimenti in maniera del tutto nuova, questo a cosa lo condurrà?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Bacio Kiss Kiss I'm going to save you...

Capitolo 1:

Avevo promesso che l'avrei protetta ad ogni costo, avevo giurato che mi sarei fatto perdonare per tutta la sofferenza che le ho causato ma chi lo avrebbe mai detto che lungo la strada avrei trovato qualcosa di più grande di me?

Sei mesi prima:

-Buongiorno- bofonchio entrando in mensa, non riesco a trattenere uno sbadiglio di stanchezza pura.
-Buongiorno Ezarel, ti trovo in forma- scherza Nevra.
Non posso ribattere, oggi sono davvero uno straccio.
-Come mai così esausto?- chiede Valkyon incuriosito.
-Mmh...Ieri notte mi sono fermato nel laboratorio di Alchimia fino a tardi, con tutto quello che è successo ho lasciato un po' da parte la preparazione di alcune pozioni e di certi unguenti che mi aveva richiesto Ewelein- borbotto seccato.
Nevra alza gli occhi al cielo rivolgendomi un sorriso beffardo che la dice lunga sulle sue intenzioni.
-Sei troppo occupato a baciare ragazze per concentrarti sul lavoro- ribatte con tono arrogante.
Abbasso il capo, in realtà non vorrei che scherzasse su una cosa simile, non ho compiuto una bella azione e me ne pento ancora enormemente.
Dopo il discorso che ho fatto ad Erika lei non mi ha più rivolto la parola, mi limito ad osservarla da lontano cercando di proteggerla come posso.
-Nevra...- lo rimprovera Valkyon.
Il vampiro si ammutolisce e mi osserva con una certa curiosità nello sguardo di solito languido.
-Ti da così fastidio che se ne parli?- chiede.
-No, è solo che mi pento molto di quel che ho fatto...Effettivamente non ve ne ho parlato ma...In seguito a quella scenata sulla spiaggia sono andato a parlarle e...-
-E?- incalza Nevra.
Inizio a raccontare ogni cosa nel minimo dettaglio, evitando accuratamente di parlare dei miei sentimenti al riguardo.
-E quindi le hai promesso di proteggerla per sopperire al male che le hai fatto eh?-
-Esatto- rispondo con voce flebile :-Mi rendo perfettamente conto che non potrò mai farmi perdonare fino in fondo ma ci voglio almeno provare-
Il mio sguardo crolla inevitabilmente sul suolo, non so davvero cosa pensare di tutta questa storia, effettivamente è da quando ho avuto quella conversazione con Erika che non dormo e non mangio come si deve.
-Non è male come idea...Però stai attento a non farti coinvolgere troppo-
-Che vuoi dire?- chiedo osservando Nevra da capo a piedi.
-Non te ne sei ancora reso conto?- chiede il vampiro divertito.
-Di cosa?- incalzo nervoso.
-Mah, non posso dirtelo mi spiace...Devi capirlo per conto tuo- risponde lui con tono enigmatico.
Sbuffo, ma che cosa dovrebbe significare?!


Finiamo di fare colazione abbastanza in fretta, non posso dire di essermela goduta più di tanto, sono davvero troppo stanco anche per sollevare un dito.
-Oggi hai missioni?- chiede Val.
-No, penso che ne approfitterò per acquistare un paio di ingredienti e poi mi riposerò un po'-
-Fai bene, hai un aspetto orribile!- esclama Nevra.
-Grazie- borbotto infastidito.
Sospiro salutando a malavoglia i miei compagni.
Mi siedo per un attimo sulle scale che conducono all'infermeria, dalla balconata vedo Erika uscire dalla Sala delle Porte.
-Mh?-
Mi dirigo verso di lei con passo deciso.
-Dove te ne vai?- chiedo.
E' la prima volta che le rivolgo la parola dall'episodio della spiaggia...
-Buongiorno anche a te- sbuffa lei.
-Rispondi- insisto.
-Sto andando al negozio di Alchimia, Ewelein mi ha chiesto di comprare un paio di cose per degli unguenti-
-Posso vedere la lista?- chiedo curioso.
Annuisce e mi porge il foglio facendo ben attenzione a non toccarmi le mani, non so spiegare perché ma io invece muoio dalla voglia di afferrare le sue.
Ma che mi prende? Perché il cuore mi batte così forte? Che mi succede?
Esamino distrattamente la lista e noto che deve andare a prendere gli stessi ingredienti che servono a me.
-Stai a vedere che ti ha mandata a prenderli per me...Ti accompagno-
-Non ce n'è alcun bisogno- risponde secca.
-Fammi venire con te, la strada che porta alla boutique d'Alchimia è gremita di persone, non ci si muove...Non vorrei ti perdessi maldestra come sei!-
Erika fa spallucce, immagino che sia il suo modo di dirmi che accetta la mia compagnia.
Arriviamo a Piazza del Mercato e non posso fare a meno di notare che c'è più gente del solito per le strade che portano alle varie boutique.
Mi viene la nausea al solo pensiero di tutti quegli estranei a un passo dal mio corpo.
-Oh...Quanta gente- mormora l'umana.
La vedo fare un passo indietro, effettivamente è la prima volta che si addentra nelle strade di Piazza del Mercato nell'ora di punta.
-Prendimi la mano- le dico senza riflettere.
Le porgo la mia mano.
-Vuoi davvero che ti tocchi?- chiede sorpresa.
-No, ma mi darebbe molto più fastidio se ti perdessi in quanto rallenteresti di molto la nostra piccola missione-
-E se io non volessi prenderti per mano?- chiede furiosa.
-Ti prego, ti ho promesso che ti avrei protetta e, onestamente, mi farebbe stare molto più tranquillo se mi tenessi la mano almeno non ti perderei di vista...-
La osservo mentre sgrana gli occhi, mi pare che le sue guance siano così rosse da sembrare una pietra scarlatta.
La sua mano tocca dolcemente la mia per poi stringerla con vigore e delicatezza al medesimo tempo.
Sento il mio viso scaldarsi, il cuore riprende a battermi così forte che da l'impressione che voglia uscirmi dal petto.
-Andiamo- mormoro.
Riusciamo finalmente ad arrivare all'entrata del negozio quando veniamo fermati da una passante piuttosto anziana.
-Ah l'amore di gioventù...Se solo il mio povero marito fosse qui per vedervi, siete una splendida coppia-
-Eh? C...Coppia!? A...Amore?!- esclamo nervoso.
-Grazie signora ma noi non...- Erika tenta di spiegare ma la tizia se n'è già andata.
-Nota mentale: tenersi per mano è pericoloso- dice lei ridendo.
Non riesco a trattenere una risata nemmeno io.
-Coppia, io e te...Che idee assurde si fa la gente- borbotto.
-Sarebbe così assurdo?- lo dice con un filo di voce scarsamente udibile ma sono sicuro che abbia detto questo.
-Come?- chiedo.
-No, nulla...- risponde lei con voce flebile.
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Arriviamo al laboratorio di Alchimia e sistemiamo tutti gli ingredienti appena comperati.
-Grazie dell'aiuto-
-Di nulla, se dovesse servirti altro non esitare a chiedermelo- risponde lei abbozzando un sorriso onesto.
La prendo per un braccio nel momento in cui si dirige verso la porta costringendola a voltarsi.
-Sì?- chiede timidamente.
-Io...Non...Tu...Ehh...-
-Non credo di capire- dice ridendo.
-Mi hai perdonato?- chiedo confuso.
-Non sei venuto a parlarmi in questi giorni perché credevi che fossi così arrabbiata da non volerti parlare?- chiede nervosa.
-Sì...- mormoro.
-Ezarel...Io...Quello che mi hai detto mi ha donato una nuova motivazione, ho capito che anche se ora non sono più nessuno nel mio mondo posso comunque diventare qualcuno qui, devo solo metterci impegno. Ho provato a cercarti per ringraziarti in questi giorni ma tu mi hai evitata come la Peste- sussurra.
-Davvero?- chiedo sorpreso.
-Sì, e poi...Mi sono resa conto che senza di te non è la stessa cosa. Sai, se non ci fossi tu la mia permanenza qui sarebbe insopportabile per me- confessa, ha le guance così rosse...E' adorabile.
Aspetta...Adorabile? Ma che mi viene in mente?
-Vedi Ezarel io...Mi sentirei persa senza le tue prese in giro, senza i tuoi scherzi e senza di te...- mormora.
-Anche io mi annoierei qui in giro se tu non ci fossi- confesso carezzandole i capelli.
-Ora permettimi di andare a dormire, sono tremendamente stanco e so che dovrò passare un'altra notte in bianco-
-Posso chiederti perché?- chiede lei curiosa.
-Ecco...Con tutte le missioni importanti che ho dovuto affrontare ultimamente ho messo un po' da parte il lavoro che dovevo fare qui in laboratorio, dentro quei cassetti ci sono venti indicazioni su come eseguire correttamente pozioni ed unguenti, stiamo finendo le scorte- spiego.
Non posso reprimere uno sbadiglio.
-Capisco...Vai pure a riposare, ora me ne vado anche io-
Nemmeno me lo faccio ripetere e corro in camera mia preso dal sonno.
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Sono le nove di sera, ho dormito un sacco!
Corro a cenare e poi mi dirigo in tutta fretta verso il laboratorio, non appena varco la soglia trovo tutto ben pulito, una ventina di fiale suddivise fra pozioni e unguenti sulla scrivania, le indicazioni ben impilate all'interno del cassetto aperto ed Erika addormentata sul pavimento della stanza.
Sgrano gli occhi.
-Ma che...-
Mi avvicino inginocchiandomi accanto a lei, la scuoto appena destandola dal suo sonno.
-Erika ma che ci fai qui?- chiedo.
-Oh...Eri così stanco così mi sono messa al lavoro, ho seguito tutte le indicazioni e ho realizzato tutte le preparazioni di cui mi avevi parlato, ho pensato che potesse farti bene riposarti un po' e non pensare al lavoro- mormora con un filo di voce.
Non riesco ad evitare di arrossire, non capisco perché lo abbia fatto.
-Grazie ma non dovevi disturbarti, immagino tu sia esausta ora- commento aiutandola ad alzarsi da terra.
-Effettivamente...- non fa in tempo a finire di parlare che mi collassa fra le braccia.
-Argh...Ma perché deve sempre toccarmi?- borbotto infastidito.
La prendo in braccio, proprio come quella volta quando è tornata dalla missione con Chrome, la porto fino in camera sua e la stendo sul letto con la massima delicatezza.
Spengo la luce ed esco senza pensarci due volte.
-Ez? Che ci facevi nella stanza di Erika?- chiede Leiftan arrivando alle mie spalle.
-Oh...N...Niente di speciale, si è addormentata nel laboratorio di Alchimia quindi l'ho riportata qui-
-Ho capito- sospira lui.
Sembra davvero agitato, oserei dire...Geloso?
Ma di che poi?
Non oso davvero continuare a parlare con lui, vado a cercare gli altri piuttosto.
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Mi ritrovo senza nulla da fare, che fastidio...Sono grato a Erika per aver svolto tutto quel lavoro con impegno e dedizione ma io non ho praticamente più nessun compito ora.
Sospiro profondamente cercando di pensare a qualche cosa da fare.
Mi dirigo verso la spiaggia approfittando del tempo libero per fermarmi a pensare un po'.
Arrivo finalmente alla mia destinazione, mi siedo direttamente sulla sabbia osservando l'orizzonte cercando inutilmente risposte alle mie domande.
Mi stendo sulla sabbia lasciando che i capelli si impregnino dei suoi granelli fini e perlati.
Il vento mi solletica leggermente il viso e gli abiti.
-Prendi il sole?-
Mi alzo fino a mettermi seduto nuovamente, Erika si siede vicino a me.
-Ho l'impressione di incontrare solo te ultimamente- commento.
-E la cosa ti secca?- chiede lei.
-No, in realtà no- confesso.
La cosa sembra sorprenderla parecchio.
-Ti sorprende?- chiedo curioso.
-Sì, il fatto è che mi sembra che non ti piaccia molto avermi intorno-
-Mh? Scherzi? Se non mi piacesse stare con te non ti prenderei in giro di continuo- affermo.
-Buono a sapersi allora- dice lei sorridendo caldamente.
Ci stendiamo entrambi sulla sabbia ardente del mattino.
-Non hai nulla da fare oggi?- chiedo.
-No, ho già sbrigato la mia missione giornaliera, non era nulla di troppo impegnativo-
-Capisco- sospiro.
Lei volta il suo viso verso di me, sembra squadrarmi da capo a piedi, il suo sguardo si posa specialmente sulle mie labbra.
-Ho qualcosa in faccia?- chiedo.
-No...Io...Stavo ripensando a...-
-A?- incalzo.
-A niente...- mormora intimidita.
-Stavi ripensando al "bacio"?- chiedo.
-Oh...Come hai fatto a capirlo?-
-Ci penso spesso anche io in verità...Ecco, dopo quello che è successo qualcosa è cambiato in me e non so esattamente cosa...- mormoro confuso.
-Capisco che vuoi dire, anche io mi sento così...-
I nostri sguardi s'incrociano per un attimo, non capisco, perché? Perché il mio cuore batte così forte?
Questa sensazione strana che provo è...Cos'è?
Ho una tale confusione in testa!
-Ezarel...Che succede?-
-Non...Non lo so! Scusami ma ora devo andare!- esclamo correndo via.


Perché ho voglia di baciarla di nuovo?
  
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