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Autore: KindlyLight    14/08/2017    2 recensioni
Tematiche delicata - Triste - Per certi versi Romantica - Riprende un po' la storia "Perché mentire per nascondere il proprio carnefice?"
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Durbe era sdraiato sul suo letto, raggomitolato attorno al suo cuscino preferito, il petto e la schiena nudi, pallidi e marchiati da profondi graffi, alcuni freschi e altri più vecchi.
I capelli argentati sparsi sul cuscino, ancora bagnato di calde e salate lacrime.
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Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bekuta/Vector, Durbe/Dorube, Misael/Mizaeru
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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A Te Ci Penso Io

Durbe era sdraiato sul suo letto, raggomitolato attorno al suo cuscino preferito, il petto e la schiena nudi, pallidi e marchiati da profondi graffi, alcuni freschi e altri più vecchi.
I capelli argentati sparsi sul cuscino, ancora bagnato di calde e salate lacrime.
Lui era lì, in piedi, accanto alla porta, che lo osservava. Gli occhi socchiusi e le braccia incrociate. Stava esaminando ogni cosa, ogni angolo di quel posto. Eppure del rosso non c’era neanche la traccia.
La porta e la finestra aperte fecero corrente e i suoi capelli biondo grano oscillarono maestosamente, Durbe rabbrividì appena.
Il biondo finalmente di mosse dalla sua posizione avvicinandosi al grande letto dalle coperte rosse e si diresse vicino a Durbe. Gli poggiò una mano sul fianco, era freddo e la sua pelle pallida. Afferrò un lembo della coperta rossa e la tirò fino alle spalle del ragazzo steso.
Sentì i suoi muscoli contrarsi e rilassarsi immediatamente al contatto con la coperta calda.
Il biondo sorrise vedendo la tranquillità sul volto del ragazzo.
Alzò gli occhi verso la porta aperta, Vector era fermo sulla soglia. Lo sguardo truce e le labbra increspate in una smorfia grottesca.
-Cosa ci fai qui?-
-Fa silenzio Vector.-
-Ti ho fatto una domanda biondino.-
-E io ti ho detto di stare zitto.-
-Lui è mio.-
-Sì, ma se non ti prendi cura tu di lui deve farlo qualcun altro.-
Vector rimase in silenzio guardando gli occhi magnetici e privi di emozioni del biondo, che non si era mosso di un passo da accanto all’argenteo.
-Farai meglio a stargli lontano, o ne farà lui le spese.- Disse il rosso andandosene.
Mizar si sporse leggermente in avanti, verso Durbe, fino ad accarezzargli il fianco coperto dalla trapunta rossa con una mano carica di infinita dolcezza.
-Ci penserò io a te. E’ una promessa.-
Poi se ne andò, silenzioso e maestoso come solo lui sapeva e poteva essere, tra tutti i mortali e tra tutti i Bariani.
 
 
 
Parole: 326



Angolo Autrice
​Questa storia riprende un po' la mia storia a capitoli (ancora incompiuta).

Un Bacio
A Presto
KindlyLight
   
 
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