Anime & Manga > Shigatsu wa kimi no uso
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Autore: Kureiji    14/08/2017    1 recensioni
La storia partecipa al contest ideato da Celyoa per il gruppo di scrittori
"Chiudo gli occhi e ripercorro la sua immagine nei minimi dettagli, dai lunghi capelli biondi, che danzavano con lei quando suonava, agli occhi azzurri, luminosi e pieni di allegria e di vita, alle mani, che sfioravano il violino provocandone un suono così potente e meraviglioso..."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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RICORDO

Sfioro con gli occhi il pianoforte nella stanza e vedo la foto che ho incorniciato: la foto di Kaori da piccola, con me sullo sfondo.  Ogni volta che penso a lei, mi si spezza il cuore, ma cerco di sorridere, perché è ciò che lei voleva che io facessi. Mi sembra ancora di vederla qui, quando buttò i giù dal pianoforte per spolverarlo. Un lieve sorriso mi increspa le labbra al ricordo: era così bella, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.  Chiudo gli occhi e ripercorro la sua immagine nei minimi dettagli, dai lunghi capelli biondi,  che danzavano con lei quando suonava, agli occhi azzurri, luminosi e pieni di allegria e di vita, alle mani, che sfioravano il violino provocandone un suono così potente e meraviglioso.
“Kousei” dice il sorridente fantasma di lei, nella mia mente.
E’ in questo momento che apro gli occhi, incapace di trattenere Kaori e la sua voce con me. Sono passati diversi anni dalla sua morte, oggi è l’unico giorno in cui mi concedo di soffrire ancora per lei.
Mi siedo sullo sgabello e comincio a suonare la ballata che riempì i miei pensieri il giorno in cui mi lasciò. Chi avrebbe mai pensato che dietro alla sua bellezza si nascondesse qualcosa di così orribile che la stesse divorando?
Le note si librano in aria e rivedo il luogo in cui lei mi disse addio, con il cielo notturno, proprio come quando sparì. Nella mia mente risuona l’eco delle sue ultime parole: “Ti amo.” Nonostante fossero parole d’inchiostro su un pallido foglio, la sua voce era udibile quando le lessi, ed è udibile tutt’ora. Amo ogni cosa di lei, credo che lei sia stata la più grande bellezza della mia vita, arrivata con i petali di ciliegio e scomparsa con essi.
Da quel giorno ho sempre provato a guardare nel cuore delle persone, toccando i loro cuori con la mia musica e vedendo ogni singolo dettaglio del loro comportamento. Non voglio più scoprire solo alla fine le cose veramente importanti, ho imparato che anche le più grandi bellezze nascondono ben altro sotto la pelle.
Sento la porta aprirsi, una bambina mi salta sulle ginocchia e mi chiede chi sia la bambina della foto. Forse è arrivato il momento che mia figlia sappia di Kaori e che conosca ciò che il primo grande amore della mia vita mi ha insegnato, ma non sono bravo a parole. Prendo un vecchio libro da uno scaffale e lo apro sulla pagina del “Love sorrow”, la melodia che accompagna il mio scorrere del tempo. Guardo alla mia sinistra e il lontano ricordo di una ragazzina vestita di bianco mi sorride, sposta i lunghi capelli biondi dalla spalla per appoggiare il suo violino e dice: “Cominciamo.”
 
“Do not be deceived by the face of beauty, as the truth lie beneath the skin.”


 
   
 
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