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Autore: I_love_villains    15/08/2017    0 recensioni
Dal testo:
“Non mi piace come ci fissano” bisbigliò Dory.
“Non ci badare” fece Laito noncurante.
“Ma hanno un’espressione da caccia alle streghe!” sussurrò concitatamente lei.
“Beh, siamo appena stati a colloquio con una di loro, no?” rise il vampiro.
***
Non avrebbe mai pensato di poter essere amato, amato davvero, né che lui, Laito Sakamaki, potesse provare qualcosa di più che semplice amicizia per quella giovane umana.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico, Sovrannaturale
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“E questa cosa fa?” domandò Dory, entusiasta.
Lei e Laito erano a casa di Priscilla e la giovane era attratta da ogni fiala, libro e oggetto che vedeva. Il rosso le seguiva con lo sguardo, sorridendo. Trovava quella curiosità adorabile!
Si passò le mani dietro la testa e si accomodò meglio sul divano. Non ricordava di aver mai ucciso nessuno in modo più cruento di Grayson, ma del resto nessuno aveva cercato di portargli via la persona più preziosa della sua vita. Forse aveva perso un po’ il controllo, tuttavia se ne era reso conto solo ad opera compiuta, sentendosi pienamente soddisfatto. Aveva temuto che Dory si spaventasse nel vederlo così simile a come vengono descritti i vampiri, a come il duca ed i suoi soldati lo chiamavano, mostro, ma lei gli aveva rivolto un flebile sorriso. Poi era svenuta.
“Fa parlare al contrario.”
Per fortuna la strega se ne intendeva di cure mediche. Le aveva fetto aspirare qualcosa che aveva una funzione opposta ai sali, in modo da precipitarla in un sonno profondo e ristoratore. Si era poi dedicata a guarirle le ecchimosi sul collo e vari graffi e lividi procurati durante il viaggio.
“Ah ... e a che serve?”
Priscilla si era poi fatta raccontare ogni cosa da Laito. Sosteneva che una buona storia era il miglior compenso che potesse avere. Il vampiro l’aveva accontentata con piacere. Confidarsi gli faceva bene, soprattutto se ad ascoltarlo era una persona attenta ma disinteressata, senza secondi fini.
“A divertirsi, mia giovane amica.”
Laito si era poi addormentato. Aveva raccomandato alla strega di chiamarlo non appena Dory si fosse svegliata, ma lei lo aveva lasciato riposare. Priscilla e la giovane si erano trovate simpatiche a prima vista.
“Voi streghe non siete proprio come si dice” rise Dory.
“Beh, ne esistono di malvagie, naturalmente. È per colpa loro che abbiamo acquisito questa fama. È accaduto anche ad altre creature, fra cui i vampiri.”
“E questi vampiri diffondevano false storie su di loro? Perché ho scoperto che la maggior parte delle leggende sono false.”
“Questo non lo so, ma so che per conoscere bene qualcuno non ci si deve fermare alle apparenze.”
Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi, lo so.”
“Ehi, bella frase!”
“È di Sain-Exupéry … ed è spoiler.”
“Spoiler?”
La ragazza ridacchiò, fece un gesto con la mano per dirle di lasciar perdere e si andò a sedere vicino a Laito, che la prese in braccio.
“Hai cantato una canzone che dice la stessa cosa, giusto?” domandò il vampiro, mordicchiandole l’orecchio.
La Belle et la Bete, sì … la vera bellezza non può essere vista, e molte cose sono così, non quello che sembrano. Ma tu sei bello anche da fuori.”
“Anche, dici?” chiese il rosso, insicuro.
“Sì. Tu sei molto migliore di quello che sembri” affermò Dory, sincera. “Se a volte sei stato cinico o un po’ pervertito non è colpa tua.”
Laito annuì lentamente, assimilando quel concetto. Certo, lui, come i suoi fratelli, era diventato in quel modo a causa dell’orribile infanzia che aveva trascorso. Fino ad allora in pochi avevano come minimo tentato di vedere oltre la sua natura vampiresca e lo scudo del suo sorriso. Ma lei, a poco a poco, era riuscita a fare amicizia con tutti loro. Era stata la prima sposa sacrificale che, magari inconsciamente, aveva accettato il suo ruolo. E fra i vari vampiri presenti, si era innamorata di lui! Laito sospettava che se si fosse innamorata di un altro anche quello avrebbe finito con il ricambiarla.
“Essere un po’ pervertito non mi dispiace” mormorò con un mezzo sorriso.
“Sì, non è poi così male” rise lei. “Ci si può di certo abituare.”
Priscilla li ascoltava sorridendo mentre preparava il necessario per riportarli a casa. Entrambi erano brave persone, secondo il suo modesto parere. Non privi di difetti, naturalmente, ma fondamentalmente buoni. Sospirò. Non sempre si era abbastanza fortunati da trovare presto il vero amore. Lei ancora lo aspettava, per esempio.
Dory si lasciò coccolare dal vampiro, lieta. E pensare che per poco aveva rischiato di perdere per sempre quella felicità …
“Ehi, che hai?” si preoccupò Laito vedendola scoppiare a piangere.
“S- scusa …”
“Calma, ora è tutto finito.”
“Sì, solo p- pensavo che se fosse andata diversamente a- avrei avuto un solo rimpianto.”
“Quale, piccola?”
“Non averti detto una cosa … Non sono stata abbastanza coraggiosa … Ma adesso basta aspettare.” La ragazza si raddrizzò guardandolo negli occhi. “Ti amo.”
Laito sorrise e poggiò la fronte sulla sua.
“Sai, lo sospettavo, ma sentirlo dire fa davvero bene. Ti amo anche io Dory.”
Lei lo abbracciò commossa.
“Prima non sapevo che l’amore fosse così piacevole” sussurrò il vampiro tra i suoi capelli.
“Non è solo gioia” disse la ragazza mentre si scioglieva dall’abbraccio. “È anche sacrificio, impegno, pazienza. Devi dare per poter ricevere.”
“Sì … ora lo capisco meglio. Ma non capisco perché non l’hai detto prima.”
“Beh … non pensavo di essere abbastanza bella da interessarti” ammise lei.
Laito rise e Dory accennò un sorriso di scuse.
“Sono stupida, lo so. In fondo l’aspetto non conta.”
“Non importa, io ti trovo splendida. Cosa vuoi fare ora?”
“Oltre a tornare a casa, dici? Tutto quello che vuoi.”
“Allora continua a sorridere. Voglio che non cambi mai, Dory. Resta sempre con me, fammi restare innamorato di te perché senza di te non posso più vivere.”
“Oh, tesoro” fece la ragazza con gli occhi lucidi per la commozione.
Aveva appena cominciato a divorarlo di baci quando la strega tossichiò per ricordare loro la sua presenza. Dory si staccò, rossa.
“M- magari continuiamo senza pubblico …”
“Ma chi se ne frega!”
Il rosso la attirò in un bacio mozzafiato che la fece sciogliere su di lui.
“Ragazzi, se non siete più interessati a tornare …”
“Arriviamo.”

“Casa” mormorò Dory davanti villa Sakamaki. Con un braccio cingeva la vita di Laito, mentre il vampiro aveva passato il suo attorno alle sue spalle.
Erano tornati nel loro tempo e per fortuna anche in Giappone, ma avevano dovuto camminare per arrivare alla villa.
“Siamo sicuri che non è stato tutto un sogno?”
Laito sorrise e le strinse la mano.
“Non importa, perché nel caso abbiamo sognato insieme. Tutto ciò che ti ho detto è vero.”
“Non ne dubito, tesoro.” La ragazza intrecciò le dita con quelle del vampiro. “Laito, tu credi nella leggenda del filo rosso?”
“Mmh … dice che ognuno è legato alla propria anima gemella da questo filo invisibile, giusto?”
“Sì, e non lo si può spezzare. I due amanti sono uniti per sempre, anche se non si dovessero mai incontrare.”
Laito annuì, poi le baciò il mignolo.
“Grazie per avermi legato a lei, destino” rise.
Dory lo baciò teneramente. Non aggiunse altro. Era felicissima che alla fine di quell’avventura aveva ottenuto ciò che più desiderava al mondo. Una piccola parte di lei era timorosa: e se non avesse funzionato? Ma questo pensiero sgradevole fu subito scacciato. Che esistesse o meno un filo rosso, un destino, non le importava. Sapeva di amarlo profondamente e avrebbe affrontato qualsiasi cosa pur di star con lui, a patto che lui la volesse come compagna.
I due entrarono insieme nella villa.



***Angolo Autrice***
Prima fic romantica che concludo, devo dire che sono soddisfatta di come è vennuta.
Ringrazio chiunque l'ha letta, sperando che gli sia piaciuta!
Bye!
   
 
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