16/08/2017
5 recensioniSono bloccato nella mia stanza, senza cibo e con la possibilità di andare in bagno una volta al giorno da 4 giorni, fuori dalla finestra vedo Feleamont giocare coi Weasley più piccoli, mamma parla con Artur, sono colleghi di lavoro al ministero dopo che, per via della sua fama, la mamma ha rinunciato a lavorare come indicibile, è così che la mia famiglia si è avvicinata a quella Weasley, normalmente non degnerebbe di uno sguardo dei poveracci come loro.
Sospiro, ho sentito la conversazione di ieri tra il preside e mio padre, mi disconosceranno e diserederanno mentre il preside farà in modo che io non torni più a Hogwarts… devo tenere sempre con me il baule con tutti i miei averi (e le copie dei libri della biblioteca Potter e babbani), Edvige e la mia bacchetta o potrebbero lasciarmi veramente in strada senza niente solo per un capriccio di Feleamont; Santo Merlino se questo è il lato chiaro non voglio averci niente a che fare, già pensavo di diventare neutrale nella guerra ora ne sono convinto, li odio, li odio tutti.
Sospiro e mi lascio cadere sul letto, mi manca scrivere a Tom, è così saggio, é l'unico adulto che mi ascolta, anche se dai suoi discorsi ho capito che in passato era sul lato oscuro della guerra e non abbandonerà quel lato nella guerra che verrà, credo fosse un amico povero, ormai defunto, professor Raptor.
Vorrei scrivergli ma James (mi rifiuto di chiamarlo padre) ha bloccato Edvige, spero che non faccia niente di male al mio gufo. Iolanthe mi parla dal suo ritratto in camera mia (avevo copiato il suo ritratto facendone uno più piccolo per la camera) ma non ho capito cosa ha detto -scusa cosa hai detto nonna? - lei sospira ed alza gli occhi, non le piace essere chiamata nonna -dovresti portare più rispetto ai tuoi antenati giovanotto! - poi mi sorride gentilmente - Ho sentito cosa quel disgraziato di James vuole fare, puoi reclamare la signoria Pavarell a 15 anni, né i Potter né i Gaunt sono mai riusciti a rivendicarla, lord Pavarell deve essere un vero necromante e dalla tua magia accidentale da piccolo ho visto che lo sei, alcuni Potter e Gaunt hanno avuto doni necromantici ma non erano abbastanza forti per rivendicare la signoria, tu invece lo sei e le famiglie dovranno renderti gli oggetti di famiglia, il mantello dell'invisibilità e la pietra della resurrezione poiché saranno tue di diritto insieme ad alcuni libri ed altri oggetti. Non preoccuparti la mia famiglia ha molti soldi congelati da secoli alla Glingott, non saresti povero e potrai ricominciare i tuoi studi dove vorrai, anche se ti consiglio di prendere M.A.G.O. e G.U.F.O. presso il ministero almeno potrai dare tutte le materie, anche quelle che ormai non insegnano più a Hogwarts- le sorrido - grazie nonna! Terrò conto del tuo aiuto!- lei ride felice -oh giovanotto sono secoli che non mi diverto così, la famiglia Pavarell sta per risorgere!-
POV Voldemort
Harry non mi ha scritto da quando la scuola è finita, mi aveva avvertito che era in punizione; come possono i Potter essere così ciechi da non vedere quanto Harry sia potente e intelligente, dolce, gentile ed innocente. È più maturo ed indipendente dei soliti ragazzi della sua età ma è normale visto la sua vita; Ho trovato due possibili rituali, uno mi ridarebbe un corpo ma sarebbe orribile e disgustoso, serve sangue (preso senza consenso) dal nemico, l'osso del padre e la carne del servo oltre a molti altri ingredienti; l'altro mi ridarebbe un aspetto umano, il mio aspetto, serve ossa del padre e la madre, sangue di un vecchio nemico donato volontariamente, sangue del servo donato volontariamente, un Horcrux, un cadavere, l'elisir di lunga vita e molti elementi oscuri.
Ovviamente avrei fatto il secondo rituale ma ci sarebbe voluto un anno per prepararlo ed il corpo di Raptor si deteriora sempre di più, devo trovare una nuova persona da possedere.
- Lucius- il biondo sobbalza guardandomi -si mio signore- - devi trovarmi un nuovo corpo, una persona senza affetti e nessuna utilità per il mondo, un mendicante di Nocture Alley insomma - Malfoy annuisce -subito mio signore- -vai ora- si inchina e va via dalla stanza dove mi nascondono dagli occhi del pubblico e dal figlio.
POV cappello parlante
L'anno scolastico è finito, nessuno parla mai con me, sono dimenticato su una mensola; osservo Albus discutere coi Flamel, ormai hanno accettato la morte ma sono arrabbiati ugualmente con Albus, la loro preziosa pietra è nelle mani di Voldemort.
Albus è uno sciocco a riporre le sue speranze su quel ragazzo che lui descrive come un vero Grifondoro, è in quella casa solo perché non ha nessuna caratteristica delle altre case, e niente di grifondoro è solo incosciente (cosa che può essere scambiata per coraggio) quindi lo aveva messo lì, era viziato e pieno di pregiudizi, era sadico e pieno di odio. Il fratello, Harry, invece era perfetto sia per Grifondoro che per Serpeverde ma il suo desiderio di stare lontano dal fratello era stato accontentato, non era un moccioso viziato, era un ragazzo dolce e buono desideroso d'amore, anche lui pieno d'odio per ragioni diverse dal fratello, dentro di lui c'era una presenza sconosciuta ma non era posseduto era strano ma il segreto verso gli studenti gli impediva di parlarne.
Ma Albus confidava nel prescelto, e Albus era convinto di non sbagliare mai, il piano che stava attuando avrebbe spinto il giovane Harry verso il buio, se Albus sbaglia il mondo è condannato.