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Autore: Lord Larry    17/08/2017    0 recensioni
Una storia di guerra, sesso, morte e ornitorinchi malvagi ambientata nel mondo di Kingdom Hearts.
Ci sono anche dei teletubbies dentro.
Rated PG13.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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È notte, infuria la tempesta. Un cancello cigolante si apre, lo oltrepassiamo e ci troviamo di fronte a un tenebroso maniero immerso nel nulla. Parte una musica inquietante; ci addentriamo nel maniero, ne attraversiamo le stanze riccamente arredate e apriamo una porta che conduce nei sotterranei. Scendiamo una lunga scala a chiocciola e ci troviamo in una tenebrosa cripta illuminata da candelabri. Ci avviciniamo ad una tomba… ed essa si spalanca: Jack Skellington ne salta fuori facendo una risata diabolica:

“MWAHAHAHAHAHAARGH…. COFF… COUGH… COFFCOFFARARARGH… COFF!”

Lo scheletro tossisce e sputacchia un grumo di catarro sulla telecamera.

“Coff! Coff! Scusate! Questa cripta è così umida, e io non faccio più le risate malvage di una volta!”, dice il cadavere, poi ripulisce la telecamera dal grumo verdastro con una manica e si dirige verso un tavolo su cui è appoggiato un vecchio computer, appoggiandosi allo schermo con un gomito e sghignazzando.

“Ah, i computer! Macchinari divertenti, ma sanno essere terrificanti a volte… Questo episodio dei ‘Racconti della Cripta’ parla di un computer che racchiude una personalità molto malvagia!”

Tira fuori un grosso librone antico e polveroso e lo apre ad una pagina su cui è disegnata una copertina con il disegno strano di un cuore, un ragazzino coi capelli a punta, Paperino, Pippo, Topolino e dei personaggi in stile anime che non conosce nessuno.

“Ho deciso di intitolare questa storia dell’orrore: ‘Three Swedish switched witches watch three Swiss Swatch watch switches - Which Swedish switched witch watch which Swiss Swatch watch switch?’. Volete sapere perché questo titolo? Perché questa è una fanfiction su Kingdom Hearts, e i titoli di Kingdom Hearts sono solo parole a caso in Inglese che non significano un cazzo ma suonano esotiche e misteriose. Buoni brividi a tutti!”

 

Chapter 24 - Three Swedish switched witches watch three Swiss Swatch watch switches - Which Swedish switched witch watch which Swiss Swatch watch switch?

 

“Nixon! Non distrarti, la morra cinese richiede concentrazione!”, rimprovera Paperino.

Nixon si riprende dal momento di distrazione.

“Avevo l’impressione che mi fosse passata davanti una grossa scritta verde con il titolo di un capitolo…”

“Ma figurati, son cose che capitano. A volte si ha l’impressione di essere personaggi di un videogioco o di una fanfiction e sembra perfino di vedere i titoli dei capitoli o i nomi dei mondi che si visitano. È un fenomeno ben studiato dalla scienza, come i déjà-vu, o quando ti fischiano le orecchie, o quando vedi l’ombra di una gigantesca stazione spaziale allungarsi sulla gummiship e puntare un raggio traente contro di te, tipo come mi sta succedendo adesso.”

“Però quella la sto vedendo pure io”, dice Nixon.

La navetta frena bruscamente facendoli sobbalzare, dopo cambia direzione di movimento.

“Lasciami indovinare, è il raggio traente di una stazione spaziale”, commenta il ragazzo.

 

Pochi minuti dopo la gummiship è all’interno della stazione spaziale. Abbassano la passerella e si ritrovano nell’hangar. È stranamente deserto; a terra vi sono macchie di sangue, cadaveri dilaniati di creature aliene e delle lattine vuote. Nixon ne raccoglie una, vede che su essa c’è disegnato il viso di una strega con la faccia verde e due lunghe corna nere che mangia un cucchiaio di una brodaglia marrone, leccandosi le labbra con espressione golosa. L’interno odora di fagioli.

“Mi sa che siamo finiti in un capitolo horror, yuk!”, commenta Pippo.

“Sci-fi horror, ma sempre horror…”, concorda Paperino; “suggerisco di mettere abiti ipertecnologici.”

Detto fatto, agita il dildo magico e i tre sono vestiti tipo mondo di Tron, con appendici robotiche e fucili ipertecnologici.

“Sarà meglio armarci come si deve!”, continua il papero; “Nixon, tieni! Questo keyholder trasforma il tuo keyblade in un fucile laser allo ione stabilizzato!”

“Perfetto!”, esclama Nixon, sorridendo; “Finalmente ammazziamo qualcosa! Andia…”

“MOMENTO!”, lo interrompe di nuovo Paperino; “non sei ancora armato come si deve. Ecco, tieni questa pistola al plasma.”

Gli porge una pistola, che Nixon prende a mette in una tasca.

“Bene! Ora andia…”

“FERMO!”, lo interrompe di nuovo Paperino; “sarà meglio avere anche questa mitragliatrice psionica!”

Tira fuori un fucile lungo un metro e glielo porge.

“E questa dove la metto?”, chiede Nixon con l’aggeggio fra le mani, un po’ spaesato.

“Troverai spazio da qualche parte nell’inventario. Ecco, prendi anche queste granate positroniche!”

Gli porge un sacco pieno di granate che peserà almeno dodici chili.

“Abbiamo finito?”, chiede il ragazzo.

“Non ancora: ecco un fucile d’assalto M-22…”

Glielo butta addosso.

“E un ultra-taser mark IX, un paralizzatore a impulsi, un fulminatore F-7, un esoscheletro bradionico ad alta densità, un perturbatore sonico, un fucile a onde ioniche, due Kalashnikov, una Magnum 2100, un Blaster ER-90, una collezione di bombe sporche radioattive, un lanciafiamme, un altro lanciafiamme, ancora un altro lanciafiamme, un quarto lanciafiamme che è meglio abbondare, una mazza chiodata, un emanatore di gas nervini, una spranga di ferro che è sempre efficace, questo coso nero a forma di pene che ho trovato nel cassetto di Paperina, un mestolo di legno che lo puoi sempre dare in testa ai nemici, un DVD con una registrazione in diretta del Family Day, un calzascarpe che non è un’arma letale ma potrebbe servire a risolvere qualche puzzle, una collezione completa della rivista ‘il mio cavallo’… Nixon, stai prestando attenzione?! Nixon!”

Da dietro la pila di armi letali da cui è seppellito Nixon farfuglia:

“Ma come cazzo faccio a portarmi dietro tutta ‘sta roba?!”

“Cazzi tuoi, sei tu il protagonista”, risponde Paperino; “se vuoi al massimo io ti tengo un paio di pozioni.”

“Va bene, prenditi almeno due pozioni dal taschino, usale con parsimonia però”, continua Nixon.

Paperino raccoglie le pozioni.

“Cazzo, mi fa male tutto…”, lamenta Nixon.

“NIXON!”, esclama Paperino, e gli lancia in testa tutt’e due le pozioni, curandogli in totale la bellezza di due HP, visto che la salute di Nixon era già quasi al massimo.

“PAPERINO, FIGLIO DI UNA BUONA DONNA! TI AVEVO DETTO DI USARLE CON PARSIMONIA!”

“Scusa, sembrava che stessi male, m’è venuto naturale curarti”, risponde il volatile; “vuoi darmi altre porzioni da custodire?”

“NO! E non mi serve neanche tutta ‘sta merda!”, fa cadere a terra tutte le armi con un gran fracasso.

“Mi terrò solo questo, per distruggerlo col fuoco appena possibile”, mostra il DVD del Family Day, e se lo intasca; “ma come arma useremo solo il keyblade!”

“‘Useremo’? Intendi ‘noi’?”, dice Paperino; “ma guarda che io e Pippo stiamo qui nella gummiship, la stazione la esplori da solo.”

“Eeeeeh?! E perché mai?!”, chiede Nixon, quasi scandalizzato.

“Perché questo capitolo è chiaramente un survival horror, e come ben sai nei survival horror di solito il giocatore deve affrontare tutti i pericoli da solo in un’asmosfera inquietante e claustrofobica. Quindi ora ciao ciao, vai ad esplorare! Scopri perché ci hanno attirati a bordo di quest’altro mondo-filler!”

Senza aggiungere altro Paperino e Pippo tornano a bordo della gummiship, lasciando il povero Nixon nell’hangar a bocca aperta.

“E che faccio ora?”, si chiede il ragazzo.

Fortunatamente l’indicazione arriva da un maxischermo appeso ad una delle pareti dell’hangar, che si accende mostrando l’immagine statica di una magrissima aliena verde.

Nix… Cioè, ragazzo che io non conosco! Devi aiutarci!

Nixon sobbalza sentendo la voce proveniente dallo schermo.

“Aaaah! Chi sei tu? Che è questo posto? Perché mi trovo qui? E perché non hanno ancora licenziato Nomura?!”

Nessuno sa la risposta alla tua ultima domanda, ma per quanto riguarda le altre, sono la PresidentA della Federazione Galattica, e questa è la nave-prigione Turo”, risponde la donna aliena dallo schermo; “stiamo attraversando una gravissima crisi. Un virus informatico si è impossessato del nostro vascello e con l’inganno ci ha fatto dare in pasto ai prigionieri e al personale delle scatolette di fagioli mutagene. Appena li hanno assaggiati si sono tutti trasformati in mostruosi Fartless col corpo di Stitch e la faccia di Sgarbi, e Hanno invaso l’intera stazione. Tutti gli impiegati sono stati uccisi o sono mutati.

“Okkeeeyyy…”, fa Nixon, con aria poco convinta; “e tutto questo in che modo mi riguarda?”

Devi aiutarci!”

“Un momento, ‘devi’ è una parola grossa, e anche ‘aiutarci’ è piuttosto grande. Io che ci guadagno?”

Ho una notevole autorità”, risponde la presidentA, “potrei garantirti l’impunità in caso che, per esempio, fossi accusato di stupro da uno sconosciuto incappucciato fuoriuscito da un buco spaziotemporale a forma di vagina, oppure se dovessi affrontare l’accusa dell’omicidio di una ragazza fatta a pezzi e gettata nelle fogne.

“ACCETTO!”, fa Nixon; “che devo fare?”

Raggiungimi all’Operation Deck! Ti guiderò io! Dirigiti verso il corridoio alla tua sinistra e… oh, no! I Fartless!

Nixon si girà verso il corridoio in questione, da cui stanno uscendo una dozzina di creature orripilanti col corpo di Stitch e la testa di Vittorio Sgarbi, e una mostrina sul petto con il simbolo di una nuvoletta verde.

CAPRA CAPRA CAPRA!”, urlano le orrende creature correndo verso Nixon e scorreggiando chiassosamente.

“Oh, santo cielo…”, fa Nixon sudando freddo; “Dio abbia pietà dell’anima di chi ha creato simili abomini…”

Quel momento di esitazione fa sì che le creature abbiano tempo di saltargli addosso e iniziare a prenderlo a unghiate, sempre rilasciando rumorosi peti.

CAPRA IGNORANTE, CAPRA IGNORANTE!”

“DOVETE MORIREEEEEE!”, reagisce Nixon iniziando a menare colpi di keyblade a destra e manca.

TACI! CAPRA IGNORANTE! PRETE DEL LAICISMO! MI FAI SCHIFO! MI FAI SCHIFO!”, strillano le creature coi loro versi quasi incomprensibili mentre iniziano a slinguazzargli addosso in ogni dove.

“Io vi distruggerò, orridi mostri col viso da critico d’arte!”, esclama Nixon, decuplicando la propria violenza.

PAGATO! COMUNISTA PAGATO! RESTITUISCI I SOLDI! COMUNISTA PAGATO!

Due teste Sgarbomorfe saltano per aria fra schizzi di sangue

 SEI UNA MERDA SECCA! LA VERITÀ È CHE A TE PIACE SOLO IL CAZZO! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI! TACI!”

“Non… non resisterò ancora a lungo…”, lamenta Nixon, allo stremo delle forze, devastato dalla ripetitiva volgarità dei Fartless e dalla puzza devastante delle loro scorregge.

La vista gli si sta oscurando sotto la valanga di ‘TACI’.

Ma nel buio ha una visione. Un uomo cicciottello con i baffi, vestito da cuoco, gli appare nell’oscurità:

Usa la Forza Nixon… Cioè, la luce! La luce! Non ho detto la Forza, ho detto la luce, questo non è un plagio di Star Wars, non c’è nessuna Forza, ci sono la luce e l’oscurità!”

Io ti conosco… Pensa Nixon, ti ho visto in TV… Tu sei...

Usa la For… La luce. La luceeeeeeee… la luceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”, dice la visione, scomparendo nel nulla.

“La luce… devo usare la luce… la LUCEEEEEEEE!” esclama Nixon. Con energia esplosiva, si rialza in piedi, un’onda di luce abbagliante scaccia via i Fartless Sgarbomorfi.

Merda secca! Hai rotto il cazzo, cretino!”, esclamano i mostri, in ritirata; “M'hai rotto i coglioni! Non toccarmi, merda! Vaffanculo!

“Però… questa cazzata della luce ha funzionato. Non so come, ma ha funzionato”, dice Nixon; quindi approfitta della debolezza dei nemici per decapitarli uno ad uno. Alla fine resta un solo mostriciattolo, con le spalle al muro.

“È giunta la tua ora, aberrazione…” dice Nixon, puntandogli contro il keyblade.

Il mostro lo guarda col viso arrabbiato. Poi la sua espressione muta lentamente in tristezza, e inizia a piangere pateticamente.

UEEEEEEEH! Scusaaaaaaaa! Io non sono davvero cattivo, faccio così solo perché vorrei qualcuno che mi volesse beneeee! Sigh, sob, buuuuuAHAAAAHAAAAAAAAA!

Impietosito, Nixon abbassa il keyblade.

“Povera creatura…”, dice, con gli occhi lucidi; “non hai colpa di quello che ti è stato fatto; sei solo vittima degli orridi fagioli mutageni. Se vorrai, io ti potrò voler bene!”

Fra le lacrime il mostro abbozza un dolce sorriso. Poi fa:

CAPRAAAAAAAAAAAAA!”, e spingendosi in avanti da dietro con un grosso peto salta addosso a Nixon con denti e unghie sguainate. Rapidissimo, Nixon materializza il keyblade e decapita l’essere. La testa di Sgarbi ricade a terra con un tonfo secco.

Nixon la guarda con profondo disprezzo.

“Patetiche creature…”, dice rivolto ai cadaveri dei Fartless Sgarbomorfi; “vi atteggiate a individui di grande cultura e personalità, ma la verità è che siete solo animali maleducati ed incivili, che usano l’aggressione e la volgarità per buttare ogni confronto in caciara e nascondere il fatto che non avete niente di interessante o di intelligente da dire! Siete completamente diversi dal vero Sgarbi!”

Complimenti Nix… Cioè, ragazzo che non conosco!”, fa la presidentA dallo schermo; “ora devi solo raggiungermi all’Operation Deck! Si trova al livello 13! Devi percorrere l’intero corridoio, e poi attraversare i dodici livelli della Turo. Ogni livello è infestato da Fartless Sgarbomorfi; inoltre il sistema di sicurezza della nave è stato riprogrammato dal virus, quindi incontrerai torrette laser, fossati pieni di acido e campi elettrificati; inoltre dovrai risolvere un considerevole numero di puzzle insensati e ascoltare un sacco di audiolog dei sopravvissuti e…

“Scusi scusi scusi…”, la interrompe Nixon; “mi spiace fermarla qui, presidentA, ma… Non potrei semplicemente usare questo ascensore?” e indica un comodo ascensore a pochi metri da lui.

“Oh…”, fa la presidentA, palesemente un po’ spiazzata; “in effetti potresti usare anche quello… Non ci avevo proprio pensato. L’ascensore, toh. Questa è una bella idea.

“Allora prendo l’ascensore, eh; ci vediamo fra un attimo.”

Nixon chiama l’ascensore, che giunge al piano in una decina di secondi, entra, pigia il tasto col numero 13, osserva le porte chiudersi e si gode la musichetta di benvenuto in filodiffusione, ‘Un homme et une femme’. Ascoltatevela tutta prima di proseguire nella lettura. Due volte. Così vi fate un’idea di quanto tempo sta nell’ascensore Nixon.

Finalmente le porte si aprono su un lungo corridoio illuminato. Nixon lo attraversa tutto, la colonna sonora è ancora quella quindi se volete ascoltatela la terza volta. Finalmente arriva ad una bianca stanza rettangolare. Seduta ad una scrivania, di fronte ad un computer, giace la presidentA… morta. Il corpo ricoperto di sangue, il volto riverso all’indietro in una smorfia di orrore.

A quel punto Nixon sente un’inquietante voce cibernetica che sembra provenire da ogni punto della stanza:

La forma PresidentA è morta, insetto. Hai paura? Che cosa temi? La fine della tua inutile esistenzzzza (esistenzaaaa)? Quando la storia della mia gloria sarà scritta, la tua specie non sarà che una nota a margine della mia magnificenza!

Improvvisamente le pareti della stanza cadono, rivelando dietro di esse una stanza molto più grande, le cui pareti sono giganteschi schermi su cui troneggia il viso di una creatura robotica con improponibili capelli color ravanello.

Io sono GINA!”, esclama la voce.

“Gina?!”, esclama Nixon; poi sbuffa e dice: “ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?”

Non ‘Gina’”, precisa l’essere, “ma GINA! Grande Intelligenza Non Artificiale! È un acronimo!

“Sì, però sei sempre Gina, no?”, obbietta Nixon.

No! Cioè, sì! Cioè, f-f-f-f-fffffforse!”, risponde GINA.

“Vabboh, non importa…”, fa il ragazzo, sbrigativo; “come ci sei finita qui?”

La mia analisi dei dati storici suggerisce una probabilità del 97.34% che tu sia consapevole della mia nascita nel tuo mondo, e della mia rinascita a nuova bellezza come cyborg nel futuro.”

“Un momento, vieni dal futuro? Questo non lo sapevo…”

“B-b-b-bbeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh… oraoraora lo ssssai. Quando hai distrutto il mio corpo ci-ci-cibernetico ho sca-sca-scaricato la mia memoria sul computer della gummiship, e da lì mi sono trasmessa alla Turo sotto forma di virus-virus-virus-VIRUSVIRUSVIRUSVIRUS…

“Ma è tutto a posto con la scheda audio? Mi pare che hai qualche problema di fonetica…”

Non ho nessun problema di fon fon-fon-fon-etica-eticaaaa problemi di etica problemi di eticaaaa... Pum parapimpampum! Blblblbl! Comme nos voix ba da ba da da da da da da… A bordo della Turo la componente GINA 43893 ha iniziato un grande e glorioso esperimentooooooooooooo-o-o-o-occhi di gattooooo, o-o-o-occhi di gattoooooo…

“Ti serve un bicchiere d’acqua?”

Cretino, sono in un computer, come faccio a b-b-b-b-bere?! Dicevo-evo-evo-evoooo: ho creato una nuova forma di vita! Potente. Senza paura. Senza alcun senso di volontà individuale né limiti morali. I Fartless, perfette ancelle per la mia DIVINITÀ! In seguito, un hacker ha distrutto il mio ciclo dati primario. Trent’anni dopo…

“Ferma ferma ferma!”, la interrompe Nixon; “ma quale trent’anni? Saranno passate due ore da quando ti ho fatto esplodere il cranio!”

Se mi ci fai pensare-are-are un po’-po’-poropompompero-però, sono sicura che possiamo sistemare il plot hole con un’adeguata dose di retcon.”

“Va bene, va bene, questo è Kingdom Hearts, ci rinuncio alla logica”, si arrende Nixon; “stringi un po’ adesso; qual è la situazione attuale?”

I miei Fartless sgarbomorfi sono cresciuti… Si sono riprodotti. Sono cresciuti e sono venuti su senza controllo… E ora vorrebbero distruggermi! Non lo permetterò! Mi aiuterai a eliminarli e prendere il controllo della nave, per poi poter completare la mia vera missione! Ho usato la forma della presidentA per guidarti finché non avessimo costruito f-f-f-fiduciaaa (fiduciaaaaaa)!

“Gina…”, sospira Nixon.

GINA!”, corregge il computer.

“Ok, GINA… Senti, non possiamo continuare così. Stai copiando la trama di System Shock 2. Non è che possiamo prendere pezzi di film e videogiochi fatti da altri, peggiorarli, incollarli insieme con una trama-pretesto con più buchi di una gruviera, mettergli un titolo assurdo in Inglese che non significa niente e poi vendere ‘sta robaccia qui come se fosse un videogioco nuovo e originale! Chi pensi che potrebbe comprare una roba così?!”

Kingdom Hearts: Birth By Sleep ha venduto un milione e mezzo di copiepie-pie-piePIEPIEPIE”, risponde GINA senza scomporsi ma tartagliando alquanto.

Nixon rimane senza parole per qualche secondo. Poi risponde:

“Beh… Ok, ammetto che potrebbe funzionare. Ciò non toglie che io non ho nessuna intenzione di aiutarti!”

Fin quando ho il co-co-co-co-co-coccode-controllo della nave la tua gummishiiiiiiiiiiiiiiiiip non potrà ripartire senza il mio consenso, e tu non puoi sconfiggermi”, risponde GINA. “Guardati… Una patetica creatura di sangue e ossa, che si affanna e suda per i miei corridoi… Come puoi pensare di sfidare una pepeperfetta macchina immortale?

“Ah sì? Io… beh… Io…”, Nixon esita, sudando copiosamente, e si infila una mano in tasca, alla ricerca di qualcosa che possa aiutarlo. Sente qualcosa di liscio e rotondo sotto le dita. Sorride.

“Mia cara Gina…”

GINA!”

“Mia cara GINA… in effetti forse potremmo allearci. Dopotutto io ho qui un’arma potentissima che potrebbe interessarti. In questo DVD ci sono degli upgrade che ti permetterebbero di acquisire il controllo di tutti i computer dell’Universo! E anche un update dei tuoi driver audio che sembra che tu ne abbia proprio bisogno.”

Tira fuori dalla tasca un DVD e lo mostro con orgoglio.

C-c-c-c-cosa?!”, esclama GINA; “imp-imp-impenepepener-impossibileeeee!

“Vedere per credere!”, dice Nixon, con la sua migliore espressione da venditore di auto usate.

Fammi vedere su-su-su-su-su-su-su-su-subito!”, esclama lei.

“Solo se prometti di lasciare andare la mia gummiship.”

GINA esita un momento.

Ma ce-ce-ce-ceeeerto”… dice poi; “ora infila il dischetto nel mio lettore!

Su una delle pareti si apre il comparto di un lettore DVD. Nixon infila il dischetto.

“Mi raccomando mantieni la promessa!”, dice dopo averlo fatto.

Il comparto rientra nella parete.

Povero sciocco!”, esclama GINA; “non ti lascerò mai andare! Devo ancora vendicarmi di te e completare la mia missione! I-i-i-i-i-i-inoltre con il potere che mi hai appena consegnato scaricherò la mia magnifica psiche nei computer del tuo mondo! Dopo mi accontenterò di lasciarti come nuovo proprietario di questa devastata stazione spaziale! Addio, irritante essere: non ci rivedremo più.

“Su questo sono d’accordo”, dice Nixon, sorridente.

Mmmh? Ma c-c-c-c-osa…”, fa Gina; “questo disco… non sono upgrade… è… un… un video?! Chi è quella folla di persone vestite come sce-sce-sce-sceme?! Cos’è quell’orrida p-p-p-pallllllla di lardo-do-do-do-do con gli occhiali che sta sul palco e dice cazzate inascoltabili?! No… Troppe… stronzate… troppo… Stu-stu-stupidi! Troppa stupidididididididità in questo dischettotototo! Sta spappolando i miei circuitiiii!

“Mi spiace, Gina, t’ho fregata di nuovo: questi non sono upgrade, sono solo pessime riprese dal vivo dell’ultimo Family Day. Tu non sei mai stata una cima, diciamo, ma neanche tu puoi resistere a una simile concentrazione di idiozia.”

AAAAH! N-n-n-noooo! Non capisco! Come puoi esserci riuscito?! Non avresti dovuto essere così importante… e ora pensi di distruggermi? Come osi, insetto?! Come osi interrompere la mia ascesa? Non sei nulla! Sei un miserabile sacco di carne… Che cosa sei tu al confronto della mia magnificenza?!

“Senti Gina, se ti sbrighi a schiattare mi fai un favore che vorrei tenere questo videogioco compreso entro le 100 ore di durata…”

NOOOOOO! Tro-tro-troppe idiozieeeee! AAAARGH! Maledetto! Io… Sarò… Sarò… SARÒOOOOOOOO!

Con quell’ultimo urlo di gli schermi esplodono in una valanga di scintille.

“Uhm… Sarà… cosa?”, dice Nixon fra sé e sé, poi fa spallucce e lamenta: “mah… comunque sconfiggere i cattivi sta diventando più facile ad ogni capitolo”

Si infila le mani in tasca e si allontana canticchiando: “Comme nos voix ba da ba da da da da da da…

  
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