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Autore: marylu_83    18/08/2017    4 recensioni
Tratto dalla storia
Una volta un uomo saggio e testardo che per me era come un padre, mi disse: "idiota, la famiglia non finisce con le linee di sangue" e non contano gli errori che hai fatto, tu fai parte della famiglia, non dimenticarlo mai.
666 parole: fatevi delle domande e datevi delle risposte XDXDXD.
ATTENZIONE: questa OS è stata pubblicata anche su Wattpad sempre da me.
Genere: Fluff, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Impala, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Contesto generale/vago
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Quella giornata era stata veramente faticosa, avevano cacciato un branco di licantropi insieme a Cas e qualcosa era andato storto perché ne avevano, o meglio Cas, ne aveva contati tre, ma in realtà ne erano cinque: due di loro avevano dei gemelli, cosa alquanto rara, ma possibile.
Cas non aveva nessuna colpa, si, aveva sbagliato, ma sbagliare non è solo un peccato umano. Nemmeno la ferita di Sam era colpa sua, certo, se fossero stati più attenti non sarebbero stati presi impreparati, ma comunque non è grave: Sam guarirà quindi inutile fare melodrammi, no?
Quando Dean ebbe finito con la fasciatura di Sam raggiunse Cas e gli si sedette accanto. Quella sera il cielo era sereno e la luna splendeva alta senza nessuna stella o nuvola intorno, sembrava quasi fossero tutte stanche di accompagnarla, tanto era bella lo stesso. Nessuno dei due apriva bocca, ma entrambi avevano tanto da dire e al contempo niente. Un po' di imbarazzo c'era, cavolo, solo qualche giorno prima c'era stata l'Apocalisse, e ora erano lì, a girarsi i pollici sotto la luna che non li calcolava proprio.
-perché non sei arrabbiato con me?-
Dean fu preso alla sprovvista, non si aspettava quella domanda insolita. Perché non era arrabbiato con lui? Ci rifletté su per un po', ma dopotutto perché sarebbe dovuto essere arrabbiato con lui?
E infatti é quello che gli rispose.
-perché dovrei essere arrabbiato con te? In fondo hai solo sbagliato un conto e poi anche io avrei sbagliato, e anche Sam-
-ci ho messi in pericolo, io sono un angelo, non dovrei fare sbagli simili.
Ci fu un lungo silenzio in cui la luna sembrava essersi finalmente accorta di loro e fosse molto interessata alla conversazione.
-anche gli angeli possono sbagliare, nessuno è perfetto, nemmeno Dio-
-ti sbagli lui é perfetto-
-già, ma per sentirsi perfetto ha creato tutti noi esseri inferiori a lui-
-non dovresti parlare così di lui-
-sei così ingenuo Cas, che a volte dubito che tu abbia migliaia di anni-
Ancora silenzio, per un secondo Dean ha pensato che lo avesse in qualche modo offeso.
-perché continuate a stare con me? Sono solo un peso che vi metto sempre nei guai e più di una volta vi ha fatto del male. Come fate....come fai a fidarti ancora di me?-
Dean non vorrebbe pensarci, ma lo fa e ha paura di dire qualcosa di sbagliato.
- Una volta un uomo saggio e testardo che per me era come un padre, mi disse: "idiota, la famiglia non finisce con le linee di sangue" e non contano gli errori che hai fatto, tu fai parte della famiglia, non dimenticarlo mai.
Io mi fido della famiglia, e farei di tutto per non perdervi-
Mentre diceva queste parole guardava Cas dritto negli occhi e la vide benissimo la lacrima che scese sulla sua guancia e non credeva che sarebbe vissuto abbastanza da vedere un angelo piangere.
-Cas...stai...?-
Nemmeno il tempo di chiedergli cosa gli succedesse che gli mancò il fiato: Cas si era buttato tra le sue braccia e lo stava stringendo forte con la testa poggiata sul suo petto. Dean sentiva bene quei singhiozzi e doveva ammettere che sembrava un bambino in quella situazione. Strinse a sua volta le spalle del moro, quel suo trench gli dava l'aria di avere delle belle spalle larghe, ma in realtà era piccolo in confronto a lui. Gli accarezza la testa, e continua a sussurrargli parole dolci per calmarlo.
Quando ebbe successo lo allontanò di poco tenendolo comunque vicino con un braccio sulle sue spalle.
-tranquillo...ci ha visti solo la luna- disse Castiel percependo il disagio e l'agitazione dell'amico in quella situazione.
-che spiritoso- 
Intanto la luna se la rideva, li trovava così carini e ingenui. Ma Castiel aveva sbagliato di nuovo: non c'era solo la luna con loro, ma meglio che vada ora, lasciare il regno in mano ai demoni per troppo tempo causerebbe tanti casini e poi chi li sente quei cacciatori da strapazzo.
 
  
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