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Autore: Anonymous_666_    18/08/2017    0 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell'autore: BEHOLD, MY ULTIMATE CHAPTER! Scherzo, salve lettori :D finalmente sono tornato con l'inizio della guerra e sono qui per dirvi un paio di cose. 1) Purtroppo le persone da seguire sono tante e dovrò spesso cambiare scena. Per facilitare la cosa, e per non farvi perdere il segno, ad ogni cambio di scema aggiungerò un disegnino che vi mostrerà i personaggi coinvolti in quel momento e dove si trovano nella torre. In questo modo con una sola occhiata ricorderete cosa é successo l'ultima volta in quella torre. E tranquilli, apparte la parte iniziale, i combattimenti non verranno MAI tagliati, quando inizierete a vedere i pugni volare, vedrete anche il combattimento finire ;) I disegni credo saranno pronti per la prossima settimana. 2) Piccolo chiarimento sui poteri di Shawn. Anche se ha la possibilità di creare e controllare ogni cosa, questo non vuol dire che ci riesca. In fondo, non funziona come un genio della lampada (che ti basta esprimere il desiderio e lui te lo avverà) ma deve concentrarsi e pensare esattamente a quello che sta facendo. Le sue formule magiche che usa come nomi per gli attacchi altro non sono che frasi per concentrarsi e focalizzarsi su quello che vuole realmente che accada. Quindi il suo limite sono solo la sua fantasia e le sue capacità di concentrazione. L'ho specificato per evitare che si pensi "perché non ha fatto questo? Se può fare qualsiasi cosa, perché non ha fatto quest'altro?" 3) Piccola curiosità, le torri di ultracontrollo hanno un diametro di 437 metri, sono alte 1007 metri e divise in 203 piani. Beh ho detto tutto, buona lettura ;)



CAPITOLO 40
La missione ha inizio: le guardie delle torri.




Data attuale: 17° cave di Gheaxin.


Ore: 19:89. Mancano solo undici minuti all'inizio della missione.







Torre di ultracontrollo n°31.






A P-Efiesou regnava ancora la notte. Nelle città e quartieri tutti dormivano tranquillamente, pronti ad affrontare il giorno seguente e passando una notte come le altre. Per alcuni ragazzi invece quella notte avrebbe cambiato la loro vita per sempre.
Erano appena arrivati a qualche centinaia di metri dalla torre di ultracontrollo Taisuke, Lorenz e Shawn e, nonostante la missione pericolosa che stavano per affrontare, i primi due erano anche troppo tranquilli. Difatti solo il mago stava perlustrando la zona con i suoi poteri per cercare la presenza di eventuali trappole.
Nel frattempo, Taisuke cercava di consolare il suo amico dall'ennesimo litigio con Meteo.

- Non lo so Tai. Ogni volta che penso di aver fatto un passo avanti ne facciamo dieci indietro. Ieri l'ho vista disperata, l'ho consolata e sembravamo essere apposto, poi mi sveglio stamattina e mi odia di nuovo... Ma che devo fare? -

- Aaah Lorenz Lorenz Lorenz. Lasciale perdere le ragazze. Sono tutte matte, é una lotta persa cercare di capirle. Quindi invece di intristirti per queste cose pensa hai problemi veri. Tipo il fatto che siamo solo in due e non possiamo fare tutte le mosse combinate che abbiamo progettato con Mirko e Ghost! - Finì il ragazzo squotendo Lorenz dopo averlo preso per le spalle.

- Eh già... -

- Su su. Non puoi davvero intristirti solo per questo. Non pensarci. -

- Non é solo questo. Anche Alyce mi odia, e Ghost ha qualcosa che non va ma non ha voluto dirmelo. Mi manca anche Mirko. Non so che cosa stia succedendo. Forse questo posto ci sta cambiando. E se non tornassimo più il gruppetto che eravamo prima? Se ci dovessimo separare tutti? E se oggi non riuscissimo a tornare? E se.. se... -

Lorenz era in preda al panico e Taisuke per fermarlo lo fracicò con una borraccia d'acqua presa dalla sua borsa.

- Ok grazie... Ne avevo bisogno. -

- Stai tranquillo. Sono qui apposta Ahahahaha. Che avresti fatto senza di me. Ora rilassati, tanto stressarsi così non serve a niente. - Disse Taisuke sdraiandosi sulla duna di sabbia con le mani dietro la testa e chiudendo gli occhi.

- Hai ragione. So che finché ci sarai tu andrà tutto bene. Sono fortunato ad avere un amico come te su cui posso sempre contare. - si voltò verso il suo amico per lodarlo sapendo che ama ricevere complimenti, ma si era già addormentato - Si insomma, quasi sempre... -

Mi fa piacere però vederlo piuttosto tranquillo. Abbastanza da farlo addormentare a pochi minuti dall'inizio di questa missione. Shawn invece lo vedo più strano del solito.

Il mago aveva ormai finito di controllare la zona, eppure continuava ad andare avanti e indietro, immerso nei suoi pensieri.

Quel maledetto vecchio non ha capito niente. Mandare quei due con me é stato un colpo basso, ma soprattutto una scelta stupida. Che io combatta o meno Zaykross quei due potrebbero incontrarlo prima di me. E se li attaccasse e morissero? A questo non ci aveva pensato? Diamine ora mi toccherà prote... Aspetta e perché mai? Il mio obbiettivo é solo uno: vendicarmi di Zaykross. Solo così sarò soddisfatto. É l'unica cosa che mi rimane da fare... L'unica cosa che posso fare... Giusto?

- Buh! -

- AAAH! - Lorenz sbucò dal nulla spaventando il suo amico - Maledi... Non farlo mai più! -

- Ahahahah di solito uso i tuoi poteri per vedermi prima e non ci riesco mai, era un'occasione che non potevo perdere. In ogni caso che cos'hai? -

- Niente, perché? -

- Beh non mi servono i tuoi poteri per capire che sei preoccupato. -

- Preoccupato? Ma che hai capito. Si é preoccupati se si ha paura che una qualcosa possa andare storto. Io invece ne ho la certezza. -

Eppure... Forse non sono preoccupato per me stesso. Se dovessi morire, loro cosa farebbero se dovessero incontrare Zaykross?

- Ma dai non dire sciocchezze. Perché sei così pessimista? Se ci impegnamo andrà tutto bene. Dobbiamo solo entrare, controllare se c'é il bambino, liberare i prigionieri e uscire. Una cosa veloce: Dentro-e-fuori. -

- Lorenz dentro questa torre c'è Zaykross! -

- Cosa? -

- É così... Sapevo che lui si trovava qui e ho fatto in modo che ad essere inviato a questa torre fossi io, in modo che potessi combatterlo. Ma quel vecchio ha inviato anche voi due. -

- Oh... Ma... Perché vuoi combatterlo? -

- Lui ha distrutto i miei sogni, e lo ha fatto con gusto per solo il piacere di farlo. Mi ha tolto ogni cosa che avevo lasciandomi senza niente. Lo capisci? Non lascerò che la passi liscia così. -

- Ma adesso hai noi no? -

- Che stai dicendo? -

- Non so cosa sia successo esattamente, e mi dispiace che tu abbia perso tutto in passato, ma adesso puoi andare avanti. Puoi iniziare una nuova vita con noi. Puoi vivere con noi qui e appena sapremo come tornare nella nostra dimensione verrai con noi. Qui ci si diverte ma ti assicuro che anche lì abbiamo cose fantastiche. Serate con i videogiochi, cinema, parchi pieni di alberi e animali e poi la cioccolataaa! Voi qui non avete la cioccolata, non sapete cosa vi state perdendo. É la vita. -

- Io... Non penso che starei bene con voi. Insomma, non centro niente, non capisco cosa siano questi videogiochi che elogiate tanto e i tuoi amici ancora non mi accettano. E questo per quanto tu possa volermi tra di voi non potrai cambiarlo. -

- Aaah bazzecole. Dovevi vedere quando ho fatto entrare Taisuke. Ricco e presuntuoso, Ghost non poteva nwanche guardarlo, eppure adesso é un pezzo fondamentale del gruppo. Devi solo dargli il tempo di abituarsi a te. E tu potresti aprirti un po' di più. -

- Non é così facile. A volte il mio potere é una condanna. Posso benissimo controllarlo, ma la curiosità di sapere cosa pensa la gente di te é tanta e spesso cedo alla tentazione. Quando poi leggo però vorrei non averlo mai fatto. Tu sei troppo ingenuo, pensi che siano tutti buoni ma non è così. Eppure vorrei essere come te e liberarmi di tutto questo, vivere nell'ignoranza e nella speranza. Stare più tranquilli. -

- Mi dispiace... Non ne avevo idea. Lo so che a volte le persone possono pensare cose davvero cattive, ma questo non vuole dire che tu sia condannato. Puoi sempre fargli cambiare idea. Fagli conoscere il vero Shawn e vedrai che ti troveranno tutti simpatico. Non puoi arrenderti senza averci neanche provato, c'é sempre una terza opzione. -

- Diamine. Ti hanno mai detto che sei molto persuasivo? Da dove prendi tutte queste frasi? -

- Ahahahaha lo so me lo dicono tutti. Mirko dice che riuscirei a vendere condizionatori agli eschimesi. -

*BEEP BEEP* *BEEP BEEP*

- Che cos'é? Abbiamo innescato una bomba? Eppure avevo controllato la zona. - Chiese Shawn.

- Non credo. Proviene dalla borsa di Taisuke. -

Lorenz si avvicinò al suo amico addormentato per cercare nella sua borsa cosa stesse facendo quel baccano. Dopo aver smucinato per molto tempo, riuscì finalmente a trovare il colpevole: era lo stesso agegio che stava suonando la sera prima.

- Aaah é una delle console che ha rubato Taisuke all'omnia. Non pensavo se le portasse dietro, ma quante cose entrano in quella borsa? -

- Aspetta fa vedere. - Shawn allarmato prese l'oggetto per studiarlo meglio.

- Sai come funziona? -

- No ma non ha niente a che fare con quello che ci volevate fare voi. Questo é un comunicatore dell'esercito di Gheanna. Lo usano per comunicare a distanza e funzionano grazie alle anime di tre meccanici inserite in ognuno di essi. -

- Ecco perché non ci capivamo niente. Allora Taisuke ha fatto bene a rubarli, ora potremo sapere ogni cosa che si comunicano. -

- Si se sapeste l'echinonz. Lo terrò io così vi farò da traduttore. -

- Si si tranquillo. Però a fine missione dobbiamo rivedervi di nascosto così me lo restituisci. Sai, Taisuke odia che gli vengano prese le sue cose. -

- Eehm... Allora no. Ho cambiato idea. Tienilo tu. -

- Dai, hai paura di Taisuke. Capisco che ti abbia battuto io ma sono sicuro che tu sia in grado di gestire uno come lui. -

Non é questo il problema. Per la fine della missione io sarò morto, non potrò restituirlo... Però forse... Potrei davvero stare con loro. Magari solo per un po'. Ma si, il tempo di allenarmi e diventare più forte per sconfiggere Zaykross. Solo per questo.

- Tu Lorenz... Vuoi davvero che venga con voi? Anche se ho provato ad ucciderti e tutti gli altri non mi sopportano? -

- Ma certo, quante volte devo ripetertelo? Non mi far diventare più sdolcinato altrimenti sarebbe strano, ma mi sono divertito con te, e so che in fondo anche tu ti sei divertito. Quindi... - Lorenz tese la mano a Shawn in segno di amicizia - Perché non accettare. -

Il mago ancora titubante ci mise parecchio a prendere una decisione.

Si é vero, mi sono divertito. Diamine, non capisco perché ma... Mi sento come finalmente avessi trovato... Un posto dove stare. E anche una persona che mi vuole per quello che sono e non per quello che so fare...

- D'accordo, d'accordo. Ho capito, non ho altra scelta. Se insisti così tanto allo sono costretto ad accettare. Verrò con voi e vi aiuterò a trovare il modo di tornare nella vostra dimensione. - disse Shawn rispondendo alla stretta di mano - Così giocherò al vostro amato "King of Blade" e assaggerò questa tanto elogiata cioccolata. -

- Ahahahaha Oooh finalmente. Non vedo l'ora. Ti assicuro che... Ehi aspetta un momento, io non ti ho mai parlato di "King of Blade". Come lo sai? -

- Ah si é vero. L'ho trovato tra i tuoi ricordi. -

- Cooosa? - Esclamò Lorenz portandosi le mani alla testa - Puoi guardare anche tra i miei ricordi? -

- Ma certo. Con i miei poteri posso fare tutto. Ma tranquillo, non mi sono messo a frugare. Ho guardato solo quello. -

- Ah ok. - fece Lorenz sollevato.

- Apparte qualche fantasia che hai fatto su Meteo. -

- HEY! -

Il ragazzo tutto rosso per l'imbarazzo cercò di picchiare il suo amico, ma ad interromperli fu il sole che proprio in quel momento si accese.

- É ora... Dobbiamo andare. Sei pronto Lorenz? -

- Nato pronto. -

- Sveglia Taisuke. -

- Sono già sveglio! - Disse prontamente l'interpellato alzandosi di scatto.

- Ma... -

- Si, non riesce a dormire con la luce. A volte il suo essere viziato é utile. - rispose Lorenz a Shawn, già conoscendo la sua domanda.

- Oh ma andiamo. É sempre utile. - finì Taisuke sistemandosi la maglietta.

Raccolsero le proprie cose e, dopo aver indossato ognuno il proprio cappello, iniziarono a camminare verso la torre. Nel frattempo, qualcuno dalla torre osservava i ragazzi molto compiaciuto.

Bene bene bene. I due ragazzi speciali stanno venendo nella mia torre ignari della mia presenza. Ma che casualità. Sembra che Meteo alla fine non abbia voluto sporcarsi le mani, ma gettarli nelle mie fauci mi risparmia la fatica di cercarli, quindi considero comunque il patto rispettato. E sono un uomo di parola io.

Zaykross prese il suo ricevitore e lo accese scegliendo la frequenza giusta.

- Telise, puoi liberare Grey come da programma. Ripeto. Puoi liberare Grey. -

E ora, andiamo a catturare questi ragazzi. Sono davvero curioso di scoprire quale sia il potere del moro.

Intanto i ragazzi continuavano ad avvicinarsi. Lorenz diceva di essere tranquillo, e ci credeva, ma il suo cuore batteva all'impazzata. Iniziò a provare un misto tra eccitazione e paura. Tutto sarebbe potuto succedere da lì a poche ore, e solo ora si stava chiedendo se era veramente pronto ad affrontare qualsiasi conseguenza. Purtroppo però ormai era troppo tardi per farsi domande del genere: non si può più tornare indietro, e lo capì non appena superarono il confine della torre di ultracontrollo. La guardia della torre non si fece attendere. Sbucò da sotto la sabbia, sbarrando la strada del portone ai ragazzi.
Lo identificarono come un uomo, ma in realtà era difficile anche solo capire se fosse veramente un essere umano. Era una grossa figura nera, con una forma a campana, completamente coperto da una mantello nero e un cappuccio che gli oscurava la faccia.
I ragazzi non intimoriti continuarono ad avanzare ed a quel punto la guardia iniziò a parlare.

- Non fate un passo in più. Io sono il guardiano della torre di ultracontrollo numero 31, e in nome del sommo e onnipotenteotente Gheanna, vi ordino di fermarvi all'istante o ne pagherete le conseguenze. Eh eh eh é chiaro? -

Nessuno dei tre lo sentì e quindi continuarono ad avvicinarsi come se niente fosse.

- SIETE SORDI O COSA? HO DETTO DI FERMARVI! -

- Come? Oh avevi parlato? Scusaci ma sei ancora troppo distante. Non ti sentivamo bene. - rispose Lorenz alla guardia.

- Oh si effettivamente siamo ancora lontani. Dovrei smetterla di iniziare a parla... OH MA UN CORNO! ORA MI SENTITE QUINDI FERMATEVI O SARÀ PEGGIO PER VOI! -

- Ah ok ora abbiamo sentito. Comunque no. -

- Cosa? Come osate... - Il guardiano tirò fuori un braccio dal grosso mantello. Impugnava una grande ascia che sulla lama teneva incastonata una sfera luminosa rosso scuro. Luomo dopo aver fatto uno strano movimento fece brillare l'anima che aveva sull'ascia e dalla lama iniziò colare del magma. Poi lanciò un fendente e in questo modo creò una specie di frusta di lava che si allungò fino a raggiungere i ragazzi che nonostante la sorpresa schivarono il colpo in tempo.

- Oddio ma che cos'era quello? - Chiese Taisuke spaventato.

- Quella era lava. - rispose Shawn. - Ha un Golem basato sulla roccia, e può fonderla per ottenere lava. Usa anche delle asce come armi roku, dove inserisce la sua stessa anima. -

- *Grrr*, Ma come ti permetti. Hai svelato tutto. Tu devi essere un telepate. Se questo é il tuo potere significa che sei il più debole. Mi concentrerò prima su di te, così farò prima. - Lanciò un altra frustata di lava, questa volta diretta solo a Shawn. Il mago avrebbe potuto benissimo distruggerla o deviarla, ma decise ancora una volta di schivarla lanciandosi di lato. Solo ora i ragazzi si accorsero che le lingue di lava che si allungavano verso di loro una volta staccatesi dall'ascia si raffreddavano subito, solidificandosi in delle stranissime sculture di roccia.

- Oh oh il primo combattimento. Di lui me ne occupo io. - Disse Lorenz rimboccandosi le maniche.

- Eh no invece. Tocca a me questa volta. Ti farò vedere di cosa sono capace. - ribatté Taisuke.

- E invece non avete capito niente. - Shawn li afferrò entrambi per la maglietta fermando la loro corsa - Perdereste tempo a divertirvi invece di sconfiggerlo già lo so. Ricordate la nostra missione? Dobbiamo arrivare in cima il più velocemente possibile, e solo io posso sconfiggerlo in modo rapido. -

Zaykross ci ha visti e sta scendendo per raggiungerci. Teletrasportato i ragazzi al piano sopra il suo così non avrà modo di incontrarli.

- Uffa. Ero già pronto a scatenarmi. - Disse Taisuke affranto.

- Ricordate gli obiettivi ragazzi. Non dobbiamo perdere tempo a combattere se non é nece... - La guardia li interruppe di nuovo con una frustata di lava.

- MI STATE IGNORANDO! Fate tanti progetti come se foste in grado di metterli in atto. Ma io, Hector, guardiano della torre di ultracontrollo numero 31, non lascerò mai che qualcuno varchi la soglia di questo... -

- Grazie Shawn! Ci vediamo dopo allora. - Mentre la guardia parlava Shawn aveva teletrasportato i due ragazzi su una finestra una ventina di piani più in alto.

- Ma cosa? Come ci siete arrivati li su. - Hector cercò di afferrarli con un lunghissimo tentacolo magmatico ma quando raggiunse la finestra ormai i ragazzi erano già entrati.

- *Grr* -

Quello é il piano più alto dove riesco ancora a distinguere una finestra, non avrei potuto teletrasportarli più in su. Ma sono ormai molto più in alto di Zaykross che ora sta scendendo. Per adesso sono al sicuro.

Hector per la rabbia impugnò entrambe le asce e iniziò a riempire Shawn con una serie di frustate di lava. I colpi alzarono una marea di sabbia che ostrui la vista del bersaglio ma la guardia in preda all'ira continuò ad attaccare.

- Aaah non sono riuscito neanche a rallentarli. Questa volta Il maestro Zaykross mi licenzierà davvero. Eliminerò subito questo piccoletto così potrò entrare nella torre e raggiungere quei... Eh? - quando finalmente si fermò capì che non stava colpendo niente. Shawn era sparito.

- Ma cosa... -

Il mago stava correndo dietro di lui, a pochi passi dal portone d'ingresso della torre.

Se non lo sconfiggo di sicuro mi inseguirà infastidendomi, ma é anche vero che non dovrei sprecare energie per un tizio come lui. Vorrei conservare i miei poteri per quando saranno veramente utili.

- Ma la volete smettere di ignorarmi? -

Hector affondò le sue asce nella sabbia e poco dopo due grandi tentacoli di lava sbucarono davanti a Shawn. Questi si spalmarono sul portone per poi solidificarsi creando un muro di pietra.

Potrei ancora teletrasportarmi alla finestra qua sopra, ma mi sembra veramente testardo questo qui. Sarà meglio eliminarlo in fretta.

Finalmente il mago si decise, e sistemandosi il cappello si voltò verso Hector.

- Eh eh eh. Ti sei arreso a quanto vedo. Non puoi scappare piccolo vigliacco. I tuoi poteri telepatici non funzioneranno con me e non avrai modo di sopravvivere ai miei potenti colpì di lava. Preparati perché sta per arrivare... -

- *Yaaawhn.* Non te lo ha mai detto nessuno che chiacchieri troppo? Potresti capirlo anche da solo. -

- Ma come osi. Io sono il grande Hector, guardiano della... - una copia di Shawn apparve dietro la guardia, sfilò dal cappello una spada di legno dal cappello e infilzò Hector azittendolo.

- Ho una gran fretta, non ho tempo per i giochetti. -

* * *




Torre di ultracontrollo n° 34

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Davanti alla torre trentaquattro, Alyce, Meteo e Ghost si erano appena appostati dietro una duna dalla quale potevano tenere d'occhio la torre.
Ghost era impegnato a caricare la sua nuova pistola costruita da Kakou, tutta in metallo grigio e con dei ghirigori in celestino. Portava sulla schiena anche vari e strani tubi metallici, che producevano un gran rumore quando sbattevano tra loro.

- Hey Ghost, allora mi dici quei bastoni cosa sono? Ho visto che li usavi quando ti allenavi con Kakou, mi spieghi come funzionano? -

Il ragazzo la fissò per qualche secondo, poi fece spallucce e riprese a pulire la sua arma.

- Uffa. Sei scortese. -

Nel frattempo Meteo, che si era allontanata per controllare il perimetro, tornò dagli altri con buone notizie.

- Ok c'é solo un meccanico a difesa della torre. In teoria questa dovrebbe essere la torre meno protetta quindi é possibile che ci siano pochi prigionieri. -

Alyce non le diede retta. Si limitò a guardarla con aria irritata per poi voltarsi.

- Qualcosa non va Alyce? -

- "Qualcosa non va?" Sul serio Meteo? Pensi che ora che sei tornata vada tutto bene? -

- Ma di che cosa stai parlando? -

- Non ti riconosco più Meteo. Ti ho vista piangere all'omnia e non mi hai voluto dire niente. Sei sparita per mezzo xin senza dire nulla. Nessuno aveva tue notizie. E ora torni di punto in bianco e pensi che vada tutto bene? -

- Alyce... -

- Alyce niente. Sei cambiata da quando sei tornata da quel combattimento con Zaykross. Non mi parli più, stai sempre per conto tuo e non capisco cosa ti stia succedendo. Sparivi anche prima della riunione dei Farek Rae. Hai preso Lorenz a pugni. Io non so più chi sei. -

- Alyce mi dispiace. Hai ragione mi sono comportata male ma... Ho avuto dei problemi. -

- E pensi che io non abbia i miei problemi? Mi avete voltato tutti le spalle. Tu, Lorenz, non so più di chi fidarmi. Non sei mai stata così Meteo. Prima mi dicevi tutto, indipendentemente da che problema fosse, e insieme lo risolvavamo. -

- Ma ora é diverso, non puoi capire... -

- Provaci almeno. Perché non mi vuoi più come tua amica? -

- Non é questo... -

- E allora cosa?! -

Meteo rimase in silenzio. Non sapeva più cosa dire.

- Appunto... lascia perdere. In questo xin ho imparato che chiunque ti può voltare le spalle appena non ha più bisogno di te. Spero che almeno... -

- Ragazze attente... - Ghost le spinse entrambe via e iniziò a soffiare creando una tormenta gelida. Il missile in arrivo si congelò. Colpì Ghost facendolo rotolare giù dalla duna, ma riuscì ad evitare che il proiettile esplodesse.

- Ghost! Stai bene? - fece Alyce preoccupata appena compreso cosa fosse successo.

- ...Tranquilla... -

Le due ragazze si affacciarono dalla duna e videro davanti alla torre un uomo incappucciato e con un lungo mantello nero ritirare un tentacolo metallico fumante. Era un meccanico, e aveva una faccia familiare.

- Lenou. Alla fine Zaykross ha preso anche lui. -

Meteo non se ne accorse, ma le orecchie di Alyce sentirono uno strano rumore sotto di loro. Subito dopo uscì uno dei tentacoli di Lenou dalla sabbia. Arrivò a pochi centimetri dalla faccia di Meteo, ma Alyce trasformandosi lo afferrò prima bloccandolo.

- Grazie... -

- *Tsk*. Ed é anche più forte di prima. - con rabbia Alyce stritolò il tentacolo fino a sgretolarlo - É diventato una guardia di Gheanna. -

- Me ne occupo io voi andate. - Meteo sfoderò le sciabole e si trasformò pronta a partire per combattere, ma Alyce trasformatasi a sua volta la fermò prendendola per l'orecchio.

- No sta ferma. -

- Cosa c'é. Posso sconfiggerlo in fretta così voi potrete proseguire e... -

- E tu potrai farti perdonare? Lascia perdere. Anche se non mi parli più ti conosco ancora bene, e so che non combatti bene e sei pericolosa quando sei emotivamente scossa. - Alyce le passo la mano sul viso e le asciugò una lacrima che stava scendendo - E ora sei emotivamente scossa. Non avrei dovuto fare quella scenata prima di una battaglia del genere, é colpa mia. Ora andate. -

- Ma... -

Un altro tentacolo sbucò da sotto la sabbia, afferrando Alyce per il collo è tirandola velocemente verso Lenou che la aspettava con una spada affilata pronto ad infilzarla. La ragazza non perse tempo, riprese il controllo e piantò i piedi nella sabbia arrestando la sua corsa.

- *Waaa* - Alyce poi afferrò il tentacolo e con tutta la forza che aveva tirò verso di se Lenou, lo fece ruotare in aria per poi schiantarlo contro la torre.

Anche Alyce é cambiata molto. Non la riconosco più, sembra più grande. Oppure... Sono io che sono diventata una stupida bambina...

- Forza che aspettate! Mi occupo io di Lenou! Avevo anche un conto in sospeso con lui. -

- Sei sicura? -

- Ti so affidando il mio caro Ghost. Vedi di trattarlo bene. E ora andate! -

Ghost raggiunse Meteo che finalmente si decise a proseguire. Lenou però non avrebbe lasciato l'entrata libera così facilmente. Allungando i suoi tentacoli si alzò da terra di un paio di metri, poi trasformò le sue braccia in due lanciafiamme e iniziò a fare fuoco bloccando la strada ai due ragazzi. Alyce allora si arrampicò sulla torre a mani nude, saltò su Lenou e gli sferrò prima un pugno che gli staccò il braccio e poi un calcio che lo fece schiantare a terra. Meteo entrò di corsa nella torre. Ghost la seguì, ma prima si voltò per salutare Alyce.

- ...Buon fortuna... -

- Anche a te piccol... - un coltello lanciato da Lenou ferì la guancia di Alyce mentre stava parlando.

- Ciccio, oggi non sono in vena di scherzi. -

Il meccanico si rialzò in piedi con movimenti disumani e come se non avesse sentito nessuno dei colpi inferti da Alyce. Il braccio staccato dal pugno della ragazza tornò volando dal suo proprietario riattaccandosi, poi l'uomo alzò il volto e squadrò la ragazza con i suoi occhi completamente bianchi.

- Vedo che sei più tosto dell'ultima volta. E anche più silenzioso. -

Lenou trasformò il suo braccio in un lancia razzi e le sparò un proiettile. Lei lo prese al volo e lo deviò verso la torre. L'esplosione la investi comunque, ma dopo qualche secondo la ragazza uscì dalle fiamme intenta a scrocchiarsi collo e pugni, pronta a menare le mani.

- Hai scelto la ragazza sbagliata con cui scherzare. -

* * *




Torre di ultracontrollo n° 35





Mancavano pochi minuti all'accensione del sole e di conseguenza all'inizio della missione, eppure Alison e Freud dovevano ancora arrivarci. Vedavano la sproporzionata struttura già da lontano, ma mancava ancora molto al loro arrivo.
Camminavano da quasi un'ora, e Alison notò che il suo compagno era stato fin troppo silenzioso per i suoi standard.

- Forza, non fare quel muso lungo. Va tutto bene? -

- Diciamo... -

- Sei preoccupato di non farcela? -

- È chiaro. La riuscita di questa missione dipende da me. Ma non sono neanche sicuro che funzioni. E se Kerön non riuscisse a ricordare? Non sappiamo neanche se abbia un cervello. E se non fosse in questa torre? E se mi uccidessero prima? Non sono neanche in grado di combattere. E se... -

- Hey Hey, frena. Calmati. Fai un bel respiro. - Disse la donna iniziando a massaggiargli le spalle. Freud segui il consiglio della sua compagna, inspirò più aria possibile e poi la lasciò andare.

- Ok, ora sto meglio. -

- Aaah finalmente. Sei ti agiti tu poi inizio ad agitarsi anche io. Ma non ce né motivo. Certo le cose potranno andare male, ma dobbiamo comunque fare del nostro meglio. E se moriremo, lo faremo avendo inseguito i nostri sogni. -

- Io salterei questa ultima parte. -

- Ma ci pensi? Se invece riusciremo a salvare il bambino della profezia potremo tornare nella nostra dimensione. E finalmente potrò ricongiungersi col mio amato. - Disse Alison prendendo per mano Freud e iniziando a girare e saltellare intorno a lui per la gioia.

- Eh già, che bello... -

- E su, un po' di... - la donna non riuscì a finire la frase. Un grosso Shartu sbucò da sotto i loro piedi e con il muso colpì Freud facendolo volare in aria.

- IIIH! - gridò per la paura Freud con una vocina stridula.

- Uno Shartu, ce ne sono in giro ancora parecchi allora. -

Il Vastatoris si voltò verso Alison tentando di morderla ma riuscì satrapparle solo un pezzo del suo abito da sposa. La donna tirò fuori la sua spada dalla grossa gonna e lanciò una fendente rapidissimo con uno scatto, così veloce che non la si vide neanche sfilare la spada dal fodero. Il colpo tagliò la testa dello Shartu e il suo corpo cadde a terra a peso morto. Alison rinascose la spada nella pomposa gonna, e poi riprese al volo Freud che afferrò sulle sue braccia.

- Tutto apposto? -

- Si... - disse Freud arrossendo.

- Tranquillo, il tuo urlò "virile" rimarrà tra noi ahahahah. -

- Ma di che stai parlando. Devi aver sentito male. Sarà stato il Vastatoris a lanciare quel verso. -

- Comunque ora puoi scendere. - gli fece Alison siccome ora era Freud ad essere rimasto aggrappato a lei.

- Oh si scusami. -

La donna si avvicinò alla testa mozzata dello Shartu e gli sfilò dai denti il pezzo di stoffa del suo abito, ora ricoperto di bava.

- Bleh. - Disse Freud schifato. Alison invece per niente disgustata lo strizzò cercando di asciugarlo il più possibile e poi se lo legò alla gamba.

- Lo ricucirò una volta tornata a casa. -

- Ma perché non lo cambi? Nel primo regno possono fartene uno molto più bello. Questo ormai è vecchio e stracciato, non credi sia ora di buttarlo. -

- Lo sai che non posso. Non lo cambierò mai. Sono vepak che indosso solo questo. -

- Che schifo... -

- Dai non fare lo stupido. - fece Alison tirando al suo compagno un pugnetto affettuoso sulla spalla - Lo sai che lo lavo ogni giorno. Ma non posso buttarlo. Questo é il vestito che indossavo quando ero sull'altare con il mio amato. Sono stata trasportata in questa dimensione proprio nel mezzo della cerimonia. Non c'é notte in cui non lo penso, e quando riuscirò finalmente a tornare da lui, voglio che mi veda con lo stesso abito con cui mi ha lasciata. -

- E continui ad amarlo anche se non lo vedi da vepak? -

- Ma certo. Lui é la mia vita, la cosa più importante per me. Potrebbero passare anche mille vepak ma continuerò ad amarlo allo stesso modo se non di più. -

- ...Magari lui si é già dimenticato di te... -

- Cosa? -

- Niente... niente. -

- Dai non fare lo scorbutico. Un giorno incontrerai anche tu l'amore è saprai come ci si sente. - la donna cercò di abbracciarlo ma lui la scansò.

- Sei un insensibile. Non capisci... -

- Dai e ora che ti prende? -

Freud continuò a non risponderle, ma quando da dietro la duna di fronte a loro sbucò un mostro simile ad una iena l'uomo le saltò in braccio spaventato ancora una volta. Alison invece, con il peso di Freud, corse in contro alla grossa creatura con un sorriso e gli salì in groppa.

- Ma che fai sei pazza? -

- Tu sei pazzo. Che stavate facendo? Siete in ritardo? Vi stavate divertendo? - Disse la iena mentre correva a gran velocità verso la torre.

- Scusaci Tizio. Abbiamo avuto qualche contrattempo. -

- Oh sei tu. Non ti riconoscevo in questa forma. -

Nel frattempo il sole si accese.

- Ci avete messo una vita. Dovevamo essere già lì. Odio fare ritardo. -

- Su non fare storie, siamo ancora in tempo. -

I tre arrivarono ad una centinaia di metri dalla torre e il guardiano della torre sbucò da sotto la sabbia pronto a difenderla.

- Eccolo, come previsto. -

- Aspettate, ma ha qualcosa si familiare. Sbaglio o quella é la mia spada? -

La guardia si tolse subito il cappuccio e il mantello, rivelando il suo corpo meccanico che però inizio subito a mutare. Era composto da innumerevoli cristalli metallici, che si modellarono prendendo la forma di un grande abito da sposa. Una spada venne creata dalla sue mani, il corpo divenne più piccolo e femminile e i cappelli fatti di fili metallici si allungarono.

- Ma... Sono io! - Disse stupita Alison.

Tizio arrestò la carica ad una decina di metri dalla guardia, tornando nella sua forma umana. Un ragazzo bassetto senza un sopracciglio, con capelli neri e corti spettinati e con un tic che gli faceva muovere la testa a scatti.

- É il meccanico n°55. - Disse Freud. - "Il mimo". Può imitare qualsiasi persona gli si presenti davanti, compresi oggetti e vestiti. Ha anche già studiato il tuo stile di combattimento. Siccome sei l'unica tra noi con delle armi deve averti identificata come l'unica pericolosa. -

- Ahahah. Non ti vuoi allenare ma vedo che passi molto tempo a studiare. - fece Alison passandogli una mano tra i capelli.

- Non mi interessa. Può copiare quello che vuole. Dobbiamo passare. E sbrigarci. -

Tizio si trasformò in una grossa bestia a metà tra un umano e una iena e partì alla carica per travolgere il meccanico. Anche la guardia però si trasformò, divenendo identico al ragazzo ma metallizzato. Si scontrarono afferrandosi per le spalle. Il meccanico però era più forte, e senza troppa fatica alzò da terra Tizio e lo rispedì indietro.

- Copia anche la tua forza, ma in più rimane sempre un meccanico quindi sarà sempre più forte di te. -

- Grazie dell'avvertimento... -

- Beh, sembra che allora dovrò rimanere io. - Disse Alison rimboccandosi le maniche e sfoderando la sua spada.

- Ma... -

- Tizio non sembra che possa fare molto, e di certo neanche tu ne sei in grado. Inoltre tu devi trovare Kerön, e con i poteri di Tizio sarà una passeggiata. Mi occupo io di lui. -

- E come pensi di farcela? Non puoi superarlo in forza. Ti batterà. - Disse Tizio ancora a testa in giù per il lancio.

- Questo é tutto da vedere. -

Alison iniziò a correre verso la guardia che si trasformò in un batter d'occhio copiandolo e creando la stessa spada. I fendenti si scontrarono ed i due iniziarono a fare forza per sottomettere l'avversario. All'inizio sembrò avere la meglio il meccanico, ma quando una sfera dalla luce celestina si accese sul petto di Alison, la donna divenne in grado non solo di contrastarlo, ma perfino di spingerlo sottoterra. Subito dopo lo prese per una spalla e senza dover spingere lo tenne fermò sotto la sabbia.

- Voi andate allora. Non credo che avrò grandi difficoltà contro questo qui. -

- Ma che ha? La super-forza? - Disse Tizio, scocciato di essere stato battuto da una ragazza.

- No, anzi il contrario. Te lo spiego strada facendo, ma ora sbrighiamoci. - Freud prese Tizio per un piede ed iniziò a correre verso il portone. Lo attraverso senza guardare indietro ma Alison lo volle comunque salutare.

- Hey scemo, vedi di tornare tutto intero. -

Freud si fermò, per qualche ragione quelle parole lo avevabo colpito.

- ...Alison... -

- Si? -

No... Ma che sto facendo? Non ora...

- ...Te lo dirò a fine missione. Quindi... Anche tu fai attenzione...-

- Ma certo. - Freud riprese a correre imbarazzato, sempre trascinando Tizio che continuava a sbattere la testa per terra.

- Fa male. Ahia. Ahia. Ahia. Ahia. Ahia. -

Nel frattempo la guardia, intrappolato sotto la sabbia dalla presa di Alison, cercava in tutti i modi di divincolarsi, ma senza risultato.

- Ahahahah. Non fai più il duro eh? -

All'improvviso il meccanico decise di trasformarsi di nuovo, e in un attimo divenne piccolo come una foglia. Riuscì così a liberarsi e con un balzo si allontanò da lei, passandole sotto le gambe. Una volta allontanatosi tornò ad essere la copia di Alison.

- Anche tu hai altri trucchetti. Bene, fammi vedere che sai fare. -

* * *




Torre di ultracontrollo n°37

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Il gruppo di Mehum, in ritardo per vari imprevisti, arrivò di fronte alla torre proprio quando si accese il sole. Dei tre, solo Mehum era preoccupato, ma il motivo del suo timore non erano gli avversari che avrebbe dovuto affrontare, bensì il compagno di cui si sarebbe dovuto fidare.

Non mi é mai piaciuto Scenzio, ma ultimamente é più sospetto del solito. Le sue "missioni segrete" di cui nessuno sa ne la destinazione ne lo scopo sono aumentate, e la storia della statuetta mi ha messo in allerta. Vorrei approfittare di questa occasione in cui sta con noi per osservarlo meglio, ma non posso compromettere la riuscita della missione per tenerlo d'occhio.

- Cosa c'é Mehum? Preoccupato di non farcela? Sei ancora in tempo per tornare a casa ahahahah. Lascia fare a me qui, mi occuperò di tutto io. - Disse con tono arrogante Scenzio al ragazzo.

- Fai silenzio! Figurati se lascio una missione così importante nelle tue mani. -

- ...Amore non arrabbiarti. Poi ti vengono le rughe e perderai la tua bellezza divina... -

La ragazza ovviamente venne ignorata. Più che per il suo tono di voce, ora Mehum era troppo irritato per poterle dare retta.

- ...Tranquilli lettori. Un giorno mi noterà e finalmente ci sposeremo, avremo cinque figli, quattro femmine ed un maschio e poi un gatto. Anzi due gatti. Facciamo quattro. Una marea di gatti. Devono essere ovunque, una casa piena di gatti, Mwahahahahah... -

- Eccolo. - la guardia spuntò da sotto la sabbia, pronto ad ostacolare la strada ai tre Farek Rae.

- Tranquilli ragazzi ci penso io. - Disse Scenzio spavaldamente, superando i suoi compagni e e scrocchiandosi le dita.

- Ma falla finita. I tuoi poteri non funzionerannò su di lui e nel corpo a corpo fai schifo. -

- ... Hai ragione. Lo ammetto. Allora rimani tu. Io salirò con Lucienne. - L'uomo diede ragione a Mehum e afferrando Lucienne al braccio si accinse a raggiungere il portone.

- ...Ti prego non lasciarmi con lui... -

Mehum dopo un attimo di esitazione, spinse via Scenzio liberando Lucienne dalle sue grinfie.

- ...Oh, mio principe. Mi hai salvata... -

- Cambiato idea? -

- Si. Se ci tieni tanto combatti tu. Proseguiamo noi. Ti voglio in cima tra venticinque minuti. -

- Ai suoi ordini. - Disse Scenzio inchinandosi come una signorina e facendo finta di alzare una gonnellina.

- *Grr*... Forza Lucy, andiamo. Tu coprici. - Mehum iniziò a correre in direzione del portone portandosi la ragazza con se. Nel frattempo Scenzio con la sua grande stazza assalì la guardia bloccandola con una presa. Questa cercò di divincolarsi ma senza risultato.

- Buona fortuna! - Disse infine Scenzio ai due ragazzi che entravano, ma non ottenne nessuna risposta. L'uomo continuò a stritolare la guardia per un po', ma non appena i suoi due compagni furono abbastanza lontani la lasciò andare.
I due si lanciarono un'occhiata di intesa, poi il meccanico annui.

- Perfetto. Che lo spettacolo abbia inizio. -

Nel frattempo, Mehum e Lucienne correvano all'interno della buia torre, pronti ad affrontare qualsiasi minaccia.

- ...So che mi ami e che non potevi stare senza di me, ma sei sicuro di voler lasciare Scenzio da solo?... -

- Io cosa? Non l'ho fatto per te, ma devo assicurarmi che questa missione finisca con successo, e non potevo lasciare te a combattere con la guardia perché i tuoi poteri non hanno alcun effetto sui meccanici. A questo punto preferisco lasciare Scenzio da solo. Che faccia quello che vuole. Non mi impedirà di arrivare in cima. -

- ...Aspetta, mi hai sentito?... -

- Già. In questa torre c'é un silenzio quasi inquietante. Talmente calmo che riesco perfino a sentire la tua voce. -

- ...Omg. Ora scoprirai tutti i miei segreti più recogniti. E scoprirà anche di voi lettori... -

- Capivo quasi di più quello di cui parlavi quando non sentivo. Ora non perdiamo altro tempo, dobbiamo arrivare in cima. -

* * *




Torre di ultracontrollo n°31.

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Nel frattempo, all'entrata della torre, una copia di Shawn aveva appena infilzato l'enorme guardia con una spada di legno.

- L'unica cosa che non posso creare, il legno. Tenerne nascosta una creata da Lorenz é stata un'idea davvero geniale. Ho capito che mi sarà ancora molto utile per questa missione.

Shawn diede le spalle al nemico proseguendo verso l'entrata della torre ma sbatté contro qualcosa cadendo a terra. Quando riaprì gli occhi però davanti a lui non c'era niente.

- Ma che diamine. Non capisco... - avicinò piano piano la mano a dove era caduto e riuscì a toccare qualcosa sebbene fosse invisibile.

- Una barriera... -

- Esatto piccoletto. Ahahahah, pensavi davvero che fosse già finita? Attaccandomi non hai fatto altro che attivare il mio potere speciale. Sono un oni. Ti trovi davanti ad uno degli esseri più spaventosi di questo mondo. Guardati, non ti muovi. Cosa c'é? Ora che hai scoperto cosa sono veramente te la stai facendo sotto. Ti tremano le gambe? Vuoi tornare dalla mammina? Beh non c'é nessuno che ti salverà dalla mia ira funesta. Io, Hector, guardiano in carica della torre di... -

- Che fastidio...Cappello sputa fuoco -

La copia di Shawn dietro Hector prese in mano il suo cappello puntandolo verso di lui. Poi da questo iniziarono ad uscire delle fiammate che investirono la grossa guardia.

Inizio a capire che ci metterò più del previsto...

Hector era ancora vivo. Infatti le fiamme avevano bruciato solo il suo mantello, svelando le sue vere fattezze. La forma a campana del suo corpo in realtà era dovuta ad un armatura in legno, simile ad un robot, piena di ingranaggi e meccanismi complessi. Il vero Hector era un piccolo ragazzino che si trovava nell'abitacolo al sicuro al centro del robot.

- Cosa? Ed é un piccoletto come te ad avere quella voce profonda? -

- Visto? Ho passato vepak ad allenarla. Ed ora preparati ad affrontare la mia vera potenza. -

- *Pff* sei solo ridicolo. -

- Ma come osi! Prendi questo! -

Hector mosse un paio di leve da dentro la sua cabina e il robot di legno lanciò un fendente con l'ascia che reggeva. Quel movimento fece partire dall'arma un tentacolo di lava che, come una frustata, si allungò velocemente per colpire Shawn. Il mago però schivò il colpo abilmente saltando di lato.

- Non hai però capito che non solo però. Non ti starai dimenticando di qualcosa? -

Mentre Hector era impegnato con il vero Shawn, la sua copia detto la guardia aveva creato uno spadone metallico affilatissimo con cui tentò di tranciare in due il suo avversario. L'arma però rimbalzò sul robot di legno come se fosse di gomma, non riuscendo neanche a spostarlo.

- Agahahahahahah! Il mio robot é indistruttibile. Il legno mi proteggerà da qualsiasi tu cosa sia in grado di creare. Questo gioiellino si chiama Tilite-5000RXFLDSRMFR V.3 H... -

- OK OK ho capito! Diamine quanto parli. - fece Shawn interrompendo il suo avversario mentre si metteva in posa per mostrare le specifiche del suo robot.

Diamine. Sarà anche uno stupido bambino, ma ho capito che non portò mai distruggere la sua difesa. Quindi non c'é niente che possa fare per ucciderlo. Sarà meglio andarsene. Troverò il modo per non farmi seguire.

Mentre però il ragazzo ragionava sul da farsi, Hector stava preparando il suo prossimo attacco. Un tentacolo di lava uscì da sotto i suoi piedi. Shawn tentò di schivarlo saltando indietro ma sbatté nuovamente contro la barriera invisibile.

Me ne ero completamente dimenticato.

Shawn si ritrovò in un vicolo cieco e fu un facile bersaglio per il tentacolo che lo colpì spalmandosi su di lui e bruciandolo. Per sua fortuna la lava si solidifocò subito, ma diventando di pietra rimase schiacciato in una morsa tra il tentacolo e la barriera.

- Ahahahah sembra che lo scontro sia finito eh? Questo é il potere del mio Doom. Creo un ring dal quale ne io ne tu ne possiamo uscire finché uno dei due non muore. Peccato che tu non hai nessuna possibilità di uccidere il sottoscritto, quindi l'opzione é una sola. -

Hector si avvicinò al mago intrappolato con il suo robot, pronto ad ucciderlo, ma il ragazzo esplose sotto i suoi occhi in una nuvola di coriandoli.

- Ma cosa... - La guardia non ebbe il tempo di voltarsi. Si sentì il rumore di uno sparo, ed un proiettile, passando in una fessura del robot, perforò la testa di Hector.

- Si, l'opzione in cui io vinco. Porti questa armatura indistruttibile ma dentro c'é sempre il tuo fragile corpo. Basta sapere come penetrarla. -

- Ti piacerebbe. - Il corpo di Hector era diventato di lava per evitare che il proiettile lo ferisse. Poi non appena riuscì ad estrarre il pezzo metallico sparato tornò umano.

Può anche trasformarsi in magma. Diamine... Questa non ci voleva...

- Cosa c'é? Sei sorpreso? Eppure tu stesso hai ribadito poco fa che il mio Golem é basato sulla lava. Dovrai impegnarti di più se vuoi sperare di battermi. Ed ora prendi questo! - iniziò a muovere velocemente tutte le leve che aveva a disposizione nel suo abitacolo. Il robot in risposta lanciò a ripetizione una serie infinita di fendenti che generavano innumerevoli tentacoli di lava.

- Che bambino... -

I colpi della guardia erano completamente a caso e non seguivano ne una logica ne uno schema, ma vista la lunghezza dei tentacoli e lo spazio ristretto per schivare per via della barriera, Shawn dovette iniziare a schivare i suoi colpi. Nonostante la loro grandezza non smisurata e la loro velocità non esagerata, il calore dei tentacoli era così alto che farsi prendere nuovamente da uno di essi sarebbe costato caro al mago.

Il colpo di prima inizia a farsi sentire. Non riesco a muovermi agilmente come vorrei. E quello di prima ho capito che aveva già iniziato a raffreddarsi per via del viaggio sotto la sabbia, questi altri invece mi scioglierebbero direttamente.

Ragionando si distrae un attimo e per poco non si fece prendere da uno dei numerosi tentacoli che all'improvviso aveva cambiato direzione.

Inoltre, siccome non sta neanche pensando a quello che sta facendo, non posso capire e prevedere le sue mosse. Che rabbia... Quanto odio perdere contro tizi stupidi come lui.

- Ahahahah cosa c'é? Mi sembri in difficoltà. Perché non ti arrendi subito? Tanto non hai speranze contro di me. Finché rimango al sicuro qui dentro non mi farai niente. -

Schivare i colpi a caso di Hector diventava sempre più difficile. I tentacoli che si staccavano dalle asce si solidicavano in strane sculture di pietra, che ostacolavano i movimenti del mago.

Ha ragione, non riesco neanche a teletrasportarlo fuori da quel macchinario. Ho capito che il legno inibisce completamente i miei poteri. Devo pensare a qualcosa... Ma cosa... Cosa farebbe Lorenz in un momento del genere? -

- Ahahahah é inutile, sei finito. -

Shawn cercando di pensare come Lorenz smise di schivare i colpi dell'avversario. Si nascose prima dietro uno dei tentacoli solidificati sparendo dalla visuale di Hector, poi sbucò all'improvviso da dietro un altra struttura di pietra più vicina e iniziò a correre a testa bassa verso il suo avversario.

- Ma sei pazzo? Finirai carbonizzato. -

Nonostante però le sue parole, Hector facendo a caso continuava a bersagliare la zona lontana dove si trovava prima Shawn e non riuscendo a colpirlo.

- Oh no oh no. Dov'é la leva... - cercò disperatamente di riprendere il controllo del robot, ma quando ci riuscì era troppo tardi, Shawn era arrivato di fronte a lui.

- Oh no, stammi lontano! -

Il ragazzo senza smettere di correre gli saltò addosso e caricò un pugno.

Se i miei poteri non funzionano allora userò il mio corpo. Esattamente come farebbe Lorenz.

- Oh no... -

- PRENDI QUESTO! WAAAAAA! -

Hector si rannicchiò su se stesso preparandosi all'impatto mentre Shawn con tutta la forza che aveva sferrò il pugno al robot di legno. Ma non successe niente. La grossa macchina non si mosse di un millimetro, e l'unico effetto che ottenne era una mano rossa, gonfia e dolorante.

- MALEDIZIONE CHE MALE! -

Aaah stupido Lorenz, ti odio. Sapevo che non avrebbe funzionato. Eppure ho visto un sacco di volte Shen rompere sbarre di legno con un solo pugno. Forse mi sarei davvero dovuto allenare con loro durante questo xin...

E mentre Shawn si soffiava sulla mano dolorante, Hector non riusciva a smettere di ridere.

- Agahahahahahah, santissimo Guang. Ahahahahahah. Non ci posso credere. Sei davvero patetico. Ci credo che quei due ragazzi ti hanno abbandonato qui da solo. -

- Che cosa? -

- Ma si, ti sei già dimenticato di loro? Quelli che senza pensarci due volte ti hanno abbandonato qui al tuo triste destino. Ma é totalmente comprensibile. D'altronde, chi vorrebbe una palla al piede inutile come te. Sei solo un fastidioso moscerino. -

- Ti sbaagli! - Shawn in preda alla rabbia tirò fuori il suo bastone dal cappello e colpì il robot ma senza nessun risultato. Hector allora contrattaccò con la sua ascia colpendolo alla spalla e conficcandogliela fino ad arrivare alle ossa. Poi con una delle braccia meccaniche lo afferrò per la vita è lo alzò per parlargli faccia a faccia. Shawn cercò di liberarsi dalla presa, ma la grossa mano di legno non lo faceva neanche respirare bene per quanto stretta, e l'ascia nella sua spalla gli limitava i movimenti per il dolore.

- Ma guardati. Odio i tipi come te. Voi deboli pensate che ci sarà sempre qualcuno disposto a salvarvi, e così vi crogiolare nella vostra debolezza. Ma sai una cosa? Alle persone non glie ne frega niente di te. L'unica cosa che conta veramente é se stessi. Gli amici non esistono. Quei due ragazzini ti hanno sfruttato, e quando li hai teletrasportati la su hanno capito che non gli servivi più e ti hanno abbandonato, come si fa con le scarpe vecchie. Non c'é nessuno al mondo che ti vuole, e siccome sei anche debole, non servì a niente. Ovviamente tutti questi miei grandi insegnamenti non potrai neanche mai applicarli perché mi occuperò io di eliminare quest'immondizia. Così poi potrò occuparmi dei tuoi sfruttatori. Addio. -

Muovendo qualche leva, Hector fece spuntare dalla mano del robot una serie di appuntiti aculei di legno che infilarono il corpo di Shawn, uccidendolo. Dal corpo però non usciva sangue, e sparì di nuovo in una nuvola di coriandoli.

- Ma come, un'altra copia? -

- Esatto mio caro Ettore, guardia dei miei stivali. - Il vero Shawn uscì da quella foresta di tentacoli solidificati, creatasi dai ripetuti attacchi di Hector.

- La trappola che avevi creato per ostacolarmi mi ha permesso invece di nascondermi e prenderti in giro. Non ti sei neanche accorto che quello che correva come un pazzo dritto dritto nelle braccia del nemico era solo una copia. Ma ora si fa sul serio. - sul petto di Shawn apparve una sfera luminosa color arcobaleno. Era pronto ad usare i suoi poteri al cento per cento.

- Non che i tuoi piani da codardo siano serviti a qualcosa. Hanno solo ritardato di poco la tua morte. -

- E invece, mentre tu facevi quell'inutile monologo ho avuto tutto il tempo di ragionare. Ho notato che la tua barriera non é un ring ma una sfera. Sfera dalla quale solo noi non possiamo uscire. Ho notato anche che la barriera non si muove, é in un punto fisso stabilito nel momento in cui ti ho colpito. -

- Stai farneticando cose senza un nesso logico. Non sono queste supposizioni che ti salveranno. -

- No, hai completamente ragione. Hey, piccolo quiz. Sai cos'é la forza di gravità? Sabbia esce dalla barriera. -

Shawn schioccò le dita e, esattamente come aveva detto, la sabbia iniziò ad uscire. Hector ed il suo robot, destabilizzati dal movimento anomalo delle dune, cadderò a terra impedendogli di contrattaccare. Come una vasca che si svuota, in pochi secondi la sabbia uscì tutta, lasciando Hector sul fondo della barriera. Shawn invece usando i suoi poteri si attaccò ad una delle pareti, rimanendo in alto.

- Siccome ho capito che non sei molto perspicace ti spiego le cose più importanti. É una forza che attrae ogni cosa verso il basso. Anche il tuo robot di legno, siccome non è una forza creata dal potere di un'anima. -

- E con questo? Posso colpirti anche da qui con i miei tentacoli. Non sei al sicuro li sopra. -

- Sei tu che non sei al sicuro la sotto. E lo capirai fra poco. Cappello sputa acqua. - Si tolse il cappello e da questo iniziò ad uscire una quantità infinita d'acqua che si riversò sul fondo. Essendo qualcosa che stava creando Shawn l'acqua non usciva, e la barriera iniziò a riempirsi. In poco tempo il livello dell'acqua arrivò fino alle ginocchia del robot, ma Hector era ancora tranquillo. Anzi, era così convinto di avere la vittoria in pugno che si mise a ridere. -

- Ahahahahah sei uno stupido. Guarda che cosa ti sei inventato per tentare di uccidermi. Sei disperato, non sai neanche che altra stupidaggine inventarti. Ma ora ti svelò io un segreto: molti zoticoni che non vivono nei regni non lo sanno, ma il legno ha la straordinaria capacità di galleggiare sull'acqua. Ahahahahah scommetto che non avevi tenuto conto di questo eh? -

- Ti sbagli. Sei tu che non hai capito una cosa. - l'acqua arrivò al collo del robot, ma questo continuò a rimanere attaccato al fondo come se l'acqua non ci fosse. - Questa non é acqua normale, ma quella creata dal mio potere. Ciò significa che é intrisa dell'energia della mia anima, quindi qualsiasi legge fisica non viene applicata. Il tuo legno la ignorerà rimanendo a fondo. Spero che tu sappia respirare sott'acqua. -

- DANNATO! - Hector iniziò freneticamente a muovere le leve nel suo abitacolo, cercando di far nuotare il suo robot. Ma Shawn non aveva finito. -

- Ah giusto. Mi ero dimenticato di far cadere anche questi. - il mago schioccò le dita ancora e tutti i tentacoli solidificati rimasti attaccati alla barriera iniziarono a cadere. Quell'enorme massa di roccia franò sopra Hector, che se prima riusciva a stento a stare a galla, ora non vedeva neanche la luce del sole. Una delle rocce particolarmente grande lo prese in pieno iniziando a portarlo sul fondo.

- Tutte le tue strategie, tutta la tua armatura e la tua sicurezza, ora diventeranno la tua tomba. -

- Mai. - Hector, non avendo più fiato, fu costretto ad uscire dal suo robot. Si fece strada tra i detriti e le rocce e riuscì a salire a galla giusto in tempo. Solo allora Shawn smise di creare acqua.

- É finita. Arrenditi. -

- MAI! -

La guardia si trasformò in magma, poi continuò a produrne altra dal suo corpo. Non si fermò finché la lava non raggiunse i bordi della barriera e coprendo tutta l'acqua. Dopodiché la solidificò, creando una piattaforma dove poter stare in piedi. All'inizio Hector era in preda alla rabbia. Rabbia che poi sfumò in un ghigno malefico e poi in una risata di gusto.

- Ahahahahahah. Pensi di aver vinto? Eh? Te ne stai lì sopra appeso, e siccome con i tuoi mezzucci patetici sei riuscito a togliermi la mia armatura pensi che ora sia tutto finito? Beh ti sbagli di grosso. E sai perché? Perché quell'armatura serviva solo a contenere il mio immenso potere. E ora che me ne sono liberato, ti rivelerò la mia vera forma. WAAA!!! -

Hector iniziò ad urlare caricandosi, si trasformò prima nel suo Doom: Una strana creatura dalla pelle bianca e le mani gonfie a mo di guantoni. Poi si rivestì di magma, iniziando a crescere e trasformandosi in una gigantesca creatura di lava e roccia.

- Che te ne pare? Ora stai tremando di paura vero? Ti sei pentito di aver distrutto la mia armatura eh? Peccato che ora non c'é nessun posto dove tu possa scappare. Finché non morirai non potrai uscire da questa gabbia. Sei intrappolato qui con il tuo peggiore incubo: io. -

- Sbagliato. Sei tu ad essere intrappolato qui con me. Non voglio neanche perdere altro tempo. - la luce arcobaleno sul petto del mago si riaccese. Tirò fuori dalla tasca il suo telo bianco e lo lanciò addosso alla titanica creatura. Questo iniziò ad allargarsi fino a diventare grande come Hector, e poi lo avvolse, stritolandogli braccia e gambe e facendolo cadere al suolo.

- Pivello, pensi che questo possa fermarmi? Ancora non conosci la forza del grande Hect... - il telo aveva iniziato a prendere fuoco per via della lava, ma Shawn creò un sarcofago grande quanto lui e lo intrappolò al suo interno. Apparverò anche delle catene che uscirono dal terreno per arrotolarsi attorno alla bara egizia.

- Neanche questo potrà fermarmi. -

- Ti prego smettila di parlare e arrenditi. Ormai hai capito anche tu che é finita. -

Hector all'interno si trasformò completamente in magma per cercare di fuggire ma fu inutile. Il metallo non si scioglieva e le due metà del sarcofago erano sigillate tra loro, non lasciando neanche una fessura da cui passare. Le catene iniziarono a stritolare la bara che come per magia poco a poco diveniva sempre più piccola, fino a tornare delle dimensioni di Shawn.

- Cazzo, non riesco ad uscire! Non vedo neanche cosa succede di fuori. No aspetta. Che vuoi fare? -

- Sai, ti sbagli di grosso. Forse sei come il me di una volta, sicuro di avere il mondo in pugno e allo stesso tempo sicuro che non ci sia posto nel mondo per uno come lui. Ma ho capito che mi sbagliavo. Quel ragazzo mi ha salvato ed é sincero quando dice che vuole che rimanga con lui. É una persona fantastica e con un cuore d'oro, di quelle che non pensi realmente esistano. Eppure é reale, e anch'io voglio aolo il suo bene. Finalmente l'ho capito. Su una cosa avevi ragione però. Sono ancora debole, é vero. Proprio per questo devo diventare più forte, per poter difendere quel ragazzo. Perché so che lui farebbe lo stesso per me. É questo il mio nuovo scopo nella vita. E inizierò uccidendo te, che hai minacciato la sua salute. -

- Hey no aspetta. Calma ok? Ne possiammo parlare. A te piace parlare giusto? Stavo solo scherzando prima. -

Shawn senza esitare sguainò la sua spada di legno costruita da Lorenz e la puntò contro il sarcofago.

- No no no aspetta. Possiamo fare un accordo. Ti lasico passare per la torre. Anzi vi accompagno io. To indico la strada. Ti porto dai tuoi patetici amici. Ti presto i miei poteri. O le anime. So che vuoi le anime. Ne ho quante ne vuoi la dentro. Basta che mi lasci andare e te... -

Il mago creò una piccola fessura all'altezza della testa e rapidamente lo infilzò con la spada. Calò il silenzio, e una volta rientrata l'arma di legno dalla bara, iniziò a sgorgare copiosamente una marea di sangue dalla fessura. Shawn riuscì di nuovo a percepire l'esterno col suo potere. La barriera era svanita.

Si... Diventerò sempre più forte così da poter stare accanto a Lorenz e proteggerlo. Questo è il mio scopo. Voglio essere felice con qualcuno che mi apprezzi veramente.

Si voltò verso la torre e con i suoi poteri iniziò a scansionarla. Vide Lorenz e Taisuke correre nella torre per arrivare in cima e Zaykross che, accortosi che i ragazzi si trovavano sopra di lui, aveva cambiato direzione per inseguirli.

Zaykross... Voglio ancora vendicarmi con quel bastardo. Ma ora passa in secondo piano. Non deve avvicinarsi a Lorenz, glie lo impedirò con tutte le mie forze. Devo sbrigarmi, ho già perso troppo tempo con questo qui.

Senza aspettare altro, iniziò a correre e finalmente anche lui entrò nella torre.

- Taisuke, Lorenz, tranquilli. Sto arrivando. -

Hector (Oni) vs Shawn (Golem). Il vincitore é Shawn.



* * *




In una delle torri di ultracontrollo.



In una delle innumerevoli stanze di torture, uno dei ragazzi intrappolati stava scalciando come un forsennato per liberarsi. Era completamente nudo, appeso per le braccia con delle catene e con due paletti di legno infilzati nelle spalle e conficcate al muro. Il solo muoversi gli provoca un dolore lancinante, ma quello era niente a confronto con quello che aveva passato fin'ora la dentro. Purtroppo però quelle pene non sarebbero finite così presto. Infatti in quel momento rientrò nella stanza una delle guardie carcerarie. Un uomo gracilino e senza un muscolo, che si portava dietro vari giocattolini e strumenti di tortura e non solo.

- Bene, bene, bene, ma salve miei cari. -

Entrò nella sala con un ghigno e spalancando la porta, abbagliando tutti i prigionieri, fin'ora rimasti nel buio più totale, con la luce del corridoio. Inizio a fare il giro della cella agitando un bastone in legno e assicurandosi che tutti stessero "bene".

- Sapete che cave é oggi? No? Non lo sapete? Che nervi. Avanti, so che é il vostro preferito. Lo stavate aspettando da tanto. - con la sua spranga alzò il mento ad una delle prigioniere, che però era priva di coscienza per via del dolore, così scocciato di non essere stato ascoltato la colpì sul fianco con forza.

- Ahahahah che nervi. Siccome siete stupidi come i sassi ve lo ricorderò io. É il giorno dell'esperimento n°8: la trasformazione in meccanico. Chi di voi oggi si sottoporrà al test? Sarai tu mia dolcezza? - si avvicinò ad un'altra donna, strizzandole con forza un seno. Lei disprezzo e con le sue ultime forze gli sputò in faccia. La guardia non ci vide più dalla rabbia, e con tutta la forza che aveva le tirò una sprangata in faccia, distruggendole il viso e uccidendola.

- Maledetti...Che nervi. Dovete smetterla di farvi uccidere. Servite... giù in laboratorio e se continuate a farvi uccidere da me... Ci passo i guai io, non voi, io. Quindi vedete di finirla. Che nervi. - Disse la guardia, ansimando per la fatica del colpo appena sferrato.

- ...Sei solo un bastardo... -

- Cosa? Cosa hai detto scusa? -

Il carceriere si avvicinò al ragazzo che aveva parlato. Lo stesso che poco fa stava scalciando per liberarsi.

- Hai qualcosa da dire? Eh? Che nervi. -

L'uomo gli arrivò a qualche centimetro di distanza dal viso, ma il ragazzo non ebbe il coraggio di ripeterlo di nuovo.

- Ah ecco. Che nervi. Vediamo... Carcerato n°134765, risponde al nome di... "Zed". Oh ma guarda. Mi é tornata la memoria. Sono sicuro di averti sentito dire "si signore scegli me". Sbaglio? No vero? Forza ripetilo. -

Il ragazzo senza forze lo ignorò, ma il carceriere non lo avrebbe lasciato finché non avrebbe ottenuto quello che voleva. Lo prese per i capelli alzandogli la testa e lo sbatté contro il muro.

- Avanti. Che nervi. DILLO! -

- ... - Zed sembrò pronunciare qualcosa sotto voce, così la guardia si avvicinò per sentirlo meglio.

- ...Fottiti! - il ragazzo afferrò l'uomo con le gambe e lo tirò a se facendogli sbattere la faccia ripetutamente contro i paletti appuntiti che aveva alle spalle.

- Che nervi! -

Quando però la guardia, superata la sorpresa, riuscì a liberarsi gli tirò un pugno alla bocca dello stomaco con estrema violenza, facendo sputare sangue al ragazzo. Poi affannato riprese velocemente la sbarra di legno caduta, caricò il colpo pronto a fargliela pagare ma si fermò.

- Eh eh... Eheheheh. Sai una cosa. No non ti ucciderò qui. Sarà molto più divertente vederti soffrire durante gli esperimen... -

*BEEP BEEP* *BEEP BEEP*

- Ma cosa vorrà proprio ora... Che nervi. - il carceriere prese il suo comunicatore dalla tasca e rispose - Mi dica signore. Comandi. -

- Telise, puoi liberare Grey come da programma. Ripeto. Puoi liberare Grey. -

- Ma come, proprio ora? Che nervi. - Ormai Zaykross aveva riattaccato - Che nervi, che nervi. Significa che con te farò i conti più tardi. Ma tranquillo, tornerò subito. - la guardia scocciata uscì dalla cella lasciando tutti di nuovo al buio. E nonostante tutte le ferite che aveva, e la minaccia della guardia, Zed stava ridendo. Una risata corta e soffocata, ma stava ridendo. Alzò il piede fino alla bocca, e poi con i denti afferrò le chiavi che aveva rubato alla guardia durante l'azzuffata.

- Non credo ci rivedremo mai più... -

* * *




Torre di ultracontrollo n°40.

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Vanvan era l'unica dei Farek Rae ad essere stata inviata in missione da sola, ma la ragazza non era affatto preoccupata. Conosceva bene la sua forza, ed era così sicura di sé che era anche arrivata in ritardo alla torre, infatti il sole era già acceso da una decina di minuti. Il ritardo però era dovuto al fatto che la ragazza aveva dimenticato la sua arma all'accampamento, costringendola a tornare indietro per recuperarla. L'arma in questione era un bastone piuttosto particolare, diviso in due da un buco dove era inserita una sfera luminosa di colore bianco sbiadito. Da una parte il bastone metallico continuava dritto terminando con una punta affilata, mentre dall'altra parte si rammificava in due bastoni paralleli e della stessa grandezza.
La ragazza arrivò di fronte alla torre e la guardia spuntò da sotto la sabbia.

- Ciao bello. - gli fece Vanvan salutandolo con un sorriso.

Il meccanico non perse tempo. Puntò il suo braccio verso di lei pronto a usare i suoi poteri, ma Vanvan era sparita. Si guardò intorno per cercarla, e quando capì che si trovava dietro di lui ormai era troppo tardi. La ragazza diede una schicchera alla sua arma, e le due aste parallele di metallo iniziarono a vibrare, creando un suono che stordì la guardia mettendola K.O.

- Buonanotte. -

Appoggiò poi la punta del suo bastone sulla torre, e una delle due estremità all'orecchio.

- Mmh. Ci sono sei persone che camminano. E mi sembra di sentire almeno... Si direi settantasette prigionieri. Wow, le guardie camminano così rumorosamente che non mi servirebbe neanche il mio potere per sentirle. Sarà una passeggiata arrivare in cima. Adesso in marcia. -
   
 
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