Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: milla4    18/08/2017    5 recensioni
Storia da leggere come ampliamento della drabble "Chimera" scritta per il contest "Director’s Cut! Da drabble a flash ― contest di edite e inedite" di Setsy.
Una chimera è un'animale nato dall'unione di altre bestie; ogni pezzo è assrobito dal contatto con altri esseri, è la prova tangibile che on importa essere ma diventare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Petyr Baelish, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una luce aranciata raggiunse le guglie della fortezza.
 L’alba era giunta anche nel Nord, ma il sole non ne scaldava il suolo né le membra dei suoi abitanti;  la giovane castellana uscì dalle sue stanze per affrontare un’altra giornata impegnativa.
La pelliccia di orso le scaldava il corpo, ma nulla sarebbe riuscito a scaldarne il cuore; certamente non Peytir Baelish, Ditocorto, servo solo di se stesso e traditore di tutti.
 
Sansa lo trovò accanto a sé senza sapere da dove fosse uscito,  le mise una mano sulla schiena ed il gesto avrebbe dovuto infonderle protezione, ma sentiva null’altro che irritazione per quel contatto non voluto.
Piccole carezze che nascondevano grandi ambizioni.



 


 
 
Una mano lambiva la schiena del suo futuro.

 Petyr  si svegliava prima dell'alba per aspettarla fuori la sua stanza, prima ancora che lei potesse aprire gli occhi.
Vedeva nello sguardo altero della sua Lady  della rassegnazione ogni volta che le si affiancava;  le parlava cercando di compiacerla, ma  tacendo ogni volta che non era desiderato.
Sansa aveva cominciato a capire il suo gioco,  credendo di aver individuato ciò che si nascondeva sotto vestiti eleganti e parole scelte, ma Ditocorto non era un lupo, un leone, un drago: era una chimera forgiata dalla negazione dei suoi desideri; era amico e nemico di se stesso.
 
 Non era più la sognate ragazzina di un tempo,  Sansa, ora si avvicinava sempre a ciò che era stata sua madre.
 Catelyn... lo avrebbe ucciso se solo avesse osato avvicinarsi così tanto alla sua piccola e delicata Sansa, eppure la ragazza non si era resa di quanto le stesse vicino, di quanto le fosse entrato dentro. Il rosso era stato il colore della sua infanzia e da esso avrebbe trattao la vittoria.
 
La accompagnò durante le sue mansioni come un fido cagnolino: aveva lasciato alla giovane dai capelli ramati di credere di averlo scoperto, braccato, di possederlo, come lei era stata posseduta dal bastardo Bolton.
Si diressero verso  un uomo che porse a Sansa pergamene su cui apporre la sua firma: riguardava il rifornimento di Grande Inverno; doveva prendere delle decisioni  da cui sarebbe dipesa la vita di ogni persona del nord, del suo Nord.
 

Petyr abbandonò il campo prima che lei potesse alzare lo sguardo,  con il dubbio a fior di labbra e la voglia inespressa di averlo a fianco.
Tolse la mano con rapida efficienza: nel gioco del trono la ritirata a volte è l'unica strategia.
Ma un giocatore non mostra mai le proprie carte e lui conosceva fin troppo bene il suo ruolo.



Note: storia nata come ampliamento della drabble "Chimera" , la storia è ambientata prima della 7xo4 ed è tra il missing moment ed il what if, visto che la scena non è presente nella serie.
Che dire, grazie a chi leggerà e magari recensirà questo esperimento.
link drabble: https://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3691889&i=1

 
   
 
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