Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: messy01    18/08/2017    0 recensioni
Melissa fa parte di alcune popolazioni indigene della Germania, vivendo lontana dalla popolazione civilizzata. La guerra tra le varie tribù continua da anni, lasciando molte vittime sulla sua strada, compresa la sua famiglia. Combattuta sulla persona che vuole essere, quella che è, e quella che sta diventando, le rimangono poche persone per cui lottare. Quando un suo amico viene rapito dalla popolazione rivale, Melissa riemerge nella civiltà in cerca di aiuto e in cerca della sua vera identità. Tra atroci sofferenze, deliri, caos e violenza, due poliziotti dell' autostradale di Colonia, Semir Gerkhan e Alex Brandt, si ritroveranno ad aiutarla, e magari sboccierà anche qualche amore.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Semir Gerkan
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Pov. Melissa

 

Mi avvicinai di soppiatto all'albero, nascondendomi dietro di esso. Alex e Semir si nascosero in altri due rispettivi alberi.

Feci loro segno di fare silenzio per non farci sentire dagli altri Terrestri. Avevamo finalmente raggiunto uno dei gruppi più rilevante dei Trikru, il Popolo degli Alberi, vicino a Ton DC, il loro villaggio. Questa congregazione era guidata da Indra, una dei sotto comandanti più fidati della Comandante. Indra era inoltre stata la maestra di Lincoln nell'arte delle armi e della guerra; era lei che lo aveva reso un guerriero.

Raccolsi una pietra da terra e la tenni stretta in mano.

-Aspettatemi qui.- sussurrai ad Alex.

-Che cos..?- rispose lui, ma io ero già andata.

-Che cosa è successo al "Non prendere decisioni affrettate"?- disse Semir ad alta voce attirando la voce di un Terrestre.

Da dietro un'altro albero aspettai che fosse abbastanza lontano dall'accampamento, poi uscii allo scoperto dal mio nascondiglio.

Indra probabilmente spaeva che cosa era successo a Lincoln. Se quest'ultimo non era a cercare Octavia probabilmente era stato catturato dai Trikru.

Presi la pietra e, arrivata alle spalle del Terrestre, con tutta la forza che avevo gliela diedi in testa. Il Terrestre si rivelò essere Nyko, un guaritore, l'unico guaritore di Ton DC. Potevo usare questo a mio vantaggio.

Il Terrestre cadde a terra rantolante, ma non privo di sensi. Presi una corda dal mio zaino e gli legai la bocca e le mani.

-Ma che vuoi fare?- chiese Semir.

-Porto indietro Lincoln.- risposi decisa.

-Con uno scambio? Se vai la fuori, ti farai ammazzare!- disse Alex.

Non lo ascoltai, non lo guardai nemmeno negli occhi.

Presi la bottiglia d'acqua di Alex e la vuotai mezza in faccia a Nyko.

-Ho bisogno che tu sia sveglio.- dissi. Tirai fuori la mia spada dal fodero dietro la schiena e tirai in piedi Nyko, puntandogli la mia arma alla gola.

Nyko grugnì, probabilemte per il dolore alla testa.

Mi incamminai verso il villaggio attraverso una conca tra due collinette che portavano all'inizio delle abitazioni.

Semir cercò di seguirmi ma venne fermato da Alex.

-Aspetta, stiamo a vedere.

Continuai a camminare, puntando la mia spada alla gola di Nyko. Due secondi dopo avevo una decina di arcieri pronti a scoccare contro di me.

Davanti a me, sulla cima della collinetta comparve Indra.

-I laik Melissa kom Skaikru, e voi avete qualcosa che io voglio!- urlai.

-I laik Indra kom Trigeda. Chit yu gaf?- disse lei.

Aggrottai le sopracciglia, non capendo quello che mi aveva detto. Lincoln ci aveva insegnato la loro lingua ma non completamente.

-Ho detto "Che cosa vuoi, Melissa del Popolo del Cielo?"- tradusse Indra.

-Lincoln! So che lo avete voi!- ipotizzai cercando di capire se fosse così.

-Lincoln è un traditore!- rispose lei affermando la mia teoria.

-Per me no.- dissi io. Per enfatizzare la mia richiesta diedi l'elsa della spada sul collo di Nyko facendolo cadere in ginocchio.

-Porta Lincoln nel posto in cui l'ho visto l'ultima volta, lui sa dove. Solo tu e lui. Hai fino al tramonto. Se vedo qualcun'altro, uccido il tuo guaritore.

-Ok, come vuoi.- disse Indra ritirandosi lontano dalla mia vista.

Camminai all'indietro, usando Nyko da scudo.

Tornai da Alex e Semir.

-Ma che ti è saltato in testa?- chiese Semir.

-Ora ho il mio scambio, è tutto ciò che conta. Una volta che avremo Lincoln potremmo cercare Octavia.- dissi camminando.

Semir iniziò a scortare Nyko.

-E cosa ti fa pensare che lo ridaranno indietro?- chiese Alex.

-Nyko è il loro unico guaritore, se non portano Lincoln, Nyko è morto.- dissi normalmente, continuando a camminare.

Alex mi afferrò il braccio, volatndomi verso di lui.

La faccia contratta metteva ancora in risalto i suoi occhi vitrei, animati da rabbia nei miei confronti.

-Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Uccidere un'uomo?- urlò Alex.

-Sì, lo farò se necessario.- gli urlai contro.

-Se lo farai darai inizio a una guerra che non avrà fine! Questa non sei tu!

-Sì, questa sono io. Questa sono quella che sono diventata, questa è la vita che non ho scelto ma che sono stata costretta a scegliere, piena di lotta, geurra e spargimenti di sangue! Buona o cattiva, giusta o sbagliata, è il mio unico modo!

Respirai prendendo fiato, guardandolo negli occhi e rendendomi conto di quanto fossimo vicini. Improvvisamente mi sentii in imbarazzo, e per non dare nell'occhio questa cosa, mi liberai dalla presa con uno strattone.

Continuai a camminare da sola, seguita da Semir ed Alex che scortavano Nyko. Riinfoderai la mia spada e proseguii verso il lago.

 

Al tramonto appiccai il fuoco, vicino al lago. Ero rimasta silenziosa per tutto il tempo, notando come i due poliziotti si scambiavano occhiate che esprimevano ciò che non potevano dire ad alta voce.

Sentimmo dei passi e io mi affrettai a sfoderare la mia spada da dietro le mie spalle.

Indra comparve assieme a Lincoln. Zoppicava e aveva un occhio gonfio. Chissà che cosa gli avevano fatto.

-Lincoln.- dissi vedendolo.

Lui alzò la testa e mi sorrise.

- Hai mantenuto la tua parola, adesso io mantengo la mia.- dissi.

Avvicinai Nyko e con la mia spada, tagliai la corda dalle sue mani. Poi slegai quella attorno alla sua bocca.

Lo stesso fece Indra con Lincoln.

Liberai Nyko, che quando incontrò Lincoln si scambiarono delle parole.

-Grazie, amico.- disse Lincoln a Nyko.

Lincoln mi aveva parlato della sua amicizia con Nyko.

Lincoln era quasi arrivato, quando sentii una ramo spezzarsi da in mezzo agli alberi.

Lincoln voltò la testa verso il bosco, identificando ciò che aveva causato il rumore.

-Mietitori!- urlò.

Un gruppo di cannibali uscì da in mezzo agli alberi.

Riaggauntai la mia spada e cercai di batterne uno con un fendente, ma questo mi disrmò e mi buttò a terra. Sbattei la testa contro una roccia, probabilmente. Cercai di reagire al dolore, e alla testa che girava, ma il buio sovrastò la mia vista.

   
 
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