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Autore: H a n a e    19/08/2017    8 recensioni
||Modern!AU ||
Si sa, una sigaretta tira l'altra e, una chiacchierata alle tre del mattino, fuori da un locale, porta a nuove ed intriganti conoscenze.
Un Natsu e una Lucy semi-presentati in una salsa completamente nuova.
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Aveva un’aria fresca, diversa da quella degli abitanti di Magnolia e sembrava talmente piena di vita che quella sigaretta tra le sue labbra stonava proprio, però la rendeva così dannatamente intrigante.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo - La Nuova Arrivata 



Con le dita congelate, lasciate scoperte dai mezzi guanti, Natsu, cercava disperatamente di accendersi quella maledetta sigaretta che era riuscito a scroccare a Gajeel, senza che se ne accorgesse.

«Accenditi, cavolo» borbottò spazientito con la sigaretta in mezzo alle labbra.

Lui solitamente non fumava, anzi, non lo sopportava proprio, ma la scena che gli si era presentata davanti agli occhi all’interno del locale gli aveva fatto improvvisamente venire voglia di uscire a fumarsi una bella sigaretta e tanti saluti a tutti.

Vedere la sua ragazza flirtare con un tipo che non era lui lo faceva andare su tutte le furie, e se non fosse stato per quel pacchetto di sigarette lasciato sul tavolo da Gajeel lo avrebbe preso a pugni quel maiale che ci aveva provato con la sua Lisanna. D’accordo che erano in pausa, loro due – che poi, cosa voleva dire essere in pausa lui non l’aveva ancora capito -, ma questo non dava di certo il diritto a Bixlow di provarci così spudoratamente – e a lei di lasciarlo fare! - , e con lui nella stessa stanza per di più! Era fortunato quello lì che avesse trovato le sigarette, e che fosse raffreddato e anche abbastanza influenzato, sennò lo avrebbe steso a forza di starnuti e colpi di tossi.

Al solo pensiero gli ribolliva il sangue nelle vene!

Una fiamma davanti ai suoi occhi e l’odore forte di tabacco nelle narici lo fecero distrarre dalla sua missione e alzare lo sguardo.

Proprio nascosta – per così dire – dietro alla fiamma rossa, si trovava una ragazza dai lunghi capelli biondi legati in una coda di fortuna, che venivano mossi dal vento freddo di febbraio. Due grandi occhi marroni e le guance più rosse di un pomodoro spiccavano sul viso giovane, in grande contrasto con la pelle diafana.

Natsu guardò la ragazza con aria persa e confusa, non sapendo cosa aspettarsi da quella sconosciuta, fino a quando lei non avvicinò l’accendino alla sua sigaretta e aspettò che lui aspirasse, per far prendere fuoco alla punta.

Poi ripose l’accendino nella tasca destra del piumino.

«Grazie» disse Natsu, continuando a fissare la sconosciuta.

La biondina non rispose, si limitò a chiudere gli occhi e a sorridere leggermente, mentre prendeva un’altra boccata di tabacco e si avvicinava verso il muraglione che si trovava dall’altra parte della strada e percorreva tutto il fiume, facendo cenno al rosa di seguirla e sedersi con lei.

Natsu la seguì in silenzio, con la sigaretta mezza bruciata, senza che lui avesse ancora dato un tiro. Quella ragazza mai vista prima nella città di Magnolia, aveva un qualcosa di misterioso e intrigante.

Le sembrò così aggraziata mentre fumava. Forse erano le dite affusolate e le unghie lunghe che ritmicamente toglievano e mettevano la sigaretta tra le labbra a renderla così interessante da guardare, oppure erano le labbra carnose che trattenevano il fumo tra di loro rilasciandolo poco a poco e creando una nuvoletta davanti a sé una volta fuori.

Aveva un’aria fresca, diversa da quella degli abitanti di Magnolia e sembrava talmente piena di vita che quella sigaretta tra le sue labbra stonava proprio, però la rendeva così dannatamente intrigante.

«Qui le sigarette sono davvero uno schifo» esordì la ragazza sorprendendo Natsu. Anche la sua voce suonava in modo diverso, e forse era per la cadenza, diversa dalla sua che gli sembrò surreale.

Aveva finito la sua e ora guardava il filtro con le sopracciglia aggrottate prima di spegnerlo sulla pietra fredda del marmo e gettarlo via.

Natsu non sapendo cosa rispondere, perché non essendo un consumatore di sigarette non se ne intendeva, optò per un diplomatico «già»

«Posso provare?» quella domanda colse di sorpresa il rosa, assorto nei suoi pensieri e ancora con quella sigaretta tra le dita – se l’aveva presa per farle fare quella fine era meglio se la lasciava nel pacchetto e andava a prendere a pugni Bixlow, decisamente molto più liberatorio.

Un «Mmh?» molto sveglio uscì dalle labbra di Natsu, che non capendo a cosa si riferisse costrinse la ragazza a scendere dal muraglione e posizionarsi davanti a lui, in mezzo alle gambe, prendergli il polso della mano destra con la quale reggeva la sigaretta e portarsela alle labbra e aspirarne una buona parte, facendo cadere la cenere che si era accumulata sulla punta tra i loro piedi.

Le labbra della giovane aderirono alle dita di Natsu, sporcandole appena di rossetto rosso e lasciandone buona parte sul filtro della sigaretta.

La vide assaporare il fumo e poi abbozzare un sorriso.

«Questa mi piace» convenne prendendone un’altra boccata, «che marca è?»

«Non lo so» rispose del tutto preso alla sprovvista «l’ho presa da un amico».

Mai, in vita sua aveva incontrato una ragazza così spavalda e spigliata e soprattutto capace di lasciarlo così imbambolato. Lui non era di certo un pivellino in fatto di ragazze, ne aveva avute al liceo e ne aveva una tutt’ora – più o meno -… già, Lisanna… però in lei c’era qualcosa di diverso e di immancabilmente impossibile da non notare.

«Ti dispiace se ce la smezziamo? Tanto non mi sembra ti piaccia particolarmente»

Natsu gliele cedette volentieri e lei la prese immediatamente, tutta contenta.

«Non mi sembri uno che fuma» continuò, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio che si era spostata a causa del vento e si era appiccicata al rossetto.

«In effetti no» convenne ridacchiando e con le mani finalmente libere di essere rimesse in tasca, al caldo.

«Però ne avevo bisogno»

Lei non disse nulla, lo guardò solamente, interessata al suo discorso.

«Anche per me fumare era occasionale, poi però è diventato un vero e proprio vizio: ed ora eccomi qua, a spendere un quarto di quello che guadagno in tabacco, e lamentarmi pure se fa schifo»

Finì anche la seconda sigaretta e questa volta la gettò direttamente sul marciapiede e la calpestò.

Continuarono a parlare per un altro po’ e Natsu venne a sapere che era arrivata lì da qualche giorno, in cerca di lavoro. Lui non disse molto di sé e lei, si accese una terza sigaretta.

«Non avevi detto che ti facevano schifo?» domandò divertito il rosa.

«Infatti, però voglio finirle. Mica li butto i soldi, io» disse ironicamente, tanto che anche lui rise.

 «Ehi, Salamander!» l’attenzione dei due venne attirata da un ragazzo che cercava di chiamare Natsu, «ho trovato un passaggio!» gridò Gray dall’altra parte della strada, pensando che non potessero sentirlo da quella distanza. Erano le tre del mattino e non c’era anima viva per quelle strade.

«Devo andare» disse scendendo con un piccolo balzo da dove era seduto.

«A presto allora, Salamander» disse soffermandosi sulla prima e l’ultima lettera in modo molto sensuale, facendo correre un brivido lungo la schiena del rosa, che di certo non si era lasciato sfuggire quel dettaglio.

La ragazza si dileguò ancora prima che lui potesse realizzare di non averle chiesto il suo, di nome – che idiota.

Si guardò le mani e notò che aveva ancora il rossetto di lei sulle dita.

«Chi era quella?» domandò Gray, incuriosito, una volta raggiunto dall’amico. Una bella bionda come quella non passava di certo inosservata.

«Non ne ho idea» rispose distrattamente, seguendo con lo sguardo la strada che aveva imboccato.

Il ricordo dei suoi capelli lisci e delle sue labbra appoggiate alle sue dita ancora vividi nella sua mente.

Natsu Dragneel, era stato immancabilmente ed irrimediabilmente stregato da quello spirito libero che era la nuova arrivata a Magnolia.















 

Angolo Autrice:
Questa volta torno con una One shot con un finale aperto e degli eventi altrettanto vaghi. Tutto ciò è dovuto alla possibile trasformazione di questa storia in una long, anche se devo pensarci bene... però nel frattempo ho deciso di proporvela anche per avere un riscontro e per sapere se è il caso di continuarla ^.^
E anche per ingannare il tempo e voi mentre lavoro al terzo capitolo di 10 Mesi Per Amarti, cosa che sta richiedendo più tempo del previsto.
Insomma, spero che questo piccolo esperimento vi piaccia!
Un bacio,
Hanae
   
 
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