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Autore: BlazingStarR3D    20/08/2017    3 recensioni
Alessio Marino è un ragazzo del Queens di quindici anni che per via di uno scherzo di un suo compagno si ritroverà ad avere dei poteri meravigliosi simili al suo eroe: Spider-Man.
Dotato di questi poteri Alessio dovrà capire come usarli al meglio diventando a suo volta come il suo eroe.
Ispiratomi alla storia classica che alla Ultimate con elementi di TUTTI i film ma è pur sempre un personaggio originale quindi avrà un carattere unico non sarà nè Peter Parker nè Miles Morales; Alessio è l'opposto dei due e così leggerete nella storia che non sarà una storia solo di Spider-Man ma Marvel in generale (EFP non ha la categoria marvel).
Divertitevi e commentate.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Deadpool, Nuovo personaggio, Peter Parker, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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CASA DI ALESSIO MARINO ORE 7:00
La vita di Alessio Marino era stata stravolta totalmente in solo un giorno, aveva guadagnato dei poteri meravigliosi ma aveva perso suo nonno e sapeva che niente l'avrebbe riportato in vita.
Aveva un colpevole, Chat Noir: un criminale che era vestito da gatto nero dotato di una tuta resistentissima con tanto di artigli affilati sulle mani, ma ora doveva fermarlo! 
Non poteva lasciare che chi avesse ucciso suo nonno rimanesse a piede libero a dare armi ad altri criminali, qualcuno doveva arrestarlo e quel qualcuno era lui.

"Buongiorno Ale, tutto bene?"chiese la madre al figlio già lavato e vestio pronto per andare a scuola.
"Sì mà..."disse prendendo un toast"Io vado ci vediamo..."disse in tono triste uscendo sul pianerottolo e udcendo a piedi.

Sulla strada Alessio incontrò un amico di suo nonno: Stan, il quale gestiva una pizzeria vicino a Broadway.

"Alessio, ho sentito della notizia di tuo nonno...spero che quel tipo finisca in cella per sempre! Se passi dal locale ti offro una pizza!"disse guardandolo dai suoi occhiali mettendo le mani sulle spalle del ragazzo.
"Grazie Stan..."disse sorridendo malinconicamente e proseguendo per la scuola passando vicino ad un negozio dove mostravano le immaggini dello scontro al MJ's con tanto di intervista alla proprietaria.

Il ragazzo raggiunse finalmente la scuola quando vide uscire Adrien dalla sua macchina con una donna, probabilmente sua madre, per dirigersi all'entrata della scuola.
"De Siat!"urlò Alessio aumentando il passo."Tu sei sospeso, quindi vattene subito!"disse davanti a lui.
"Tesoro chi è questo ragazzo!"disse agitata la signora tenendosi il petto mentre l'assistente la reggeva.
"Nessuno mamma!"disse prendendo Alessio in disparte"Vattene Marino, mia madre vuole parlare al preside tutto qui, capito topo di fogna!"disse spazientato.
"Stronzo..."disse entrando a scuola camminando nei corridoi.
 Il ragazzo si avvicinò al suo armadietto facendo la sua solita routine di prender i libri quando una voce attirò la sua attenzione.
"Marino..."disse Danny dietro.
"Non oggi Danny..."disse prendendo i libri senza voltarsi.
"Devo parlarti due minuti..."disse mettendogli la mano sulla spalla prima di essere sollevato e messo sugli armadietti.
"Sò che è morto tuo nonno, volevamo farti le nostre condoglianze."disse indicando la squadra.
"Non mi servono da voi..."disse lasciandolo e andandosene via prima che Rosa e Julia lo raggiungessero.
"Alessio!"disse la bionda"Ci dispiace tanto!"disse abbracciandolo.
"Grazie Rosa e anche grazie a te Julia..."disse ricambiando l'abbraccio.
"Quando sarà il funerale?"chiese la bionda.
"Non serve Rosa...davvero!"disse sorridendo.
"Tranquillo, per me e per Julia sarà un piacere e poi, sei nostro amico."disse per dirigersi in classe di letteratura dove il professore stava già spiegando il poema epico-cavalleresco.
"Ben arrivati Marino,Chen e Gonzales; sedetevi prego..."disse indicando il posto dei ragazzi che sfortunatamente quello di Alessio  era proprio davanti a Adrien il quale era ritornato a scuola ignorando la sua sospensione.
"Vedo che il "parlare" di tua madre corrisponde a farti togliere magicamente la sospensione..."sussurò passandogli vicino.
"Parlami quando tua madre avrà un luogo che non puzzi di piscio di topo o quando non ti vestirai con abiti di un cassonetto..."disse in tono arrogante e con un sorrisetto.
"Parlami quando tua madre ti toglierà la bodyguard oppure era quella che ti allattava?"disse sedendosi.
"Marino! De Siat! Smettetela o vi mando dal preside!"disse il prof ritornando a spiegare.
Alessio si sedette a ascoltare il professore fino a quando non inventò una scusa per uscire dalla classe ed andare sul tetto della scuola per riposarsi e pensare, dopotutto mancavano solo 5 minuti.
"Potrei andare al bagno professore? Non mi sento molto bene..."aggiunse Alessio.
"Dovrei andarci anch'io!"disse Cathy alzando la mano.
"Stà male anche lei signorina Janseen?"domandò incuriosito.
"No sono solo "cose da donna"..."disse alzandosi.
"Andate allora..."dissa dandogli i permessi.
"Stai davvero male?"chiese lei sorridendo.
"E tu hai davvero le "cose da donna?" che dici di avere?"rispose Alessio accennando ad un sorriso.
"Touchè..."disse lei mentre salivano sul tetto.
"Perchè vuoi stare qui con me?"chiese mentre aprivano la porta.
"Veramente sono qui per altre cose ma la tua compagnia non mi spiace..."disse uscendo una scatola di croccantini e una bottiglia di latte dallo zaino riempiendole in una ciotola facendo uscire così vari gatti nascosti sul tetto.
"Quanti gatti ci sono qui?"chiese Alessio sorpreso.
"Quindici in tutto, mi seguono da casa!"disse accarezzandone uno molto grosso in testa.
"Mi spiace per ciò che ti è successo ieri..."disse abbracciandolo di sorpresa.
"Tranquilla, non devi dire così...piuttosto tu sei una popolare, perchè vorresti parlare con uno sfigato come me, non hai paura di rovinarti la reputazione?"chiese incuriosito mentre si sedevano sul pavimento circondati dai gatti.
"Alessio, tu devi capire che..."la ragazza non trovava le parole per esprimersi"La reputazione non mi interesa, tu sei simpatico."disse continuando a grattare un gatto.
"Adrien sembra odiarmi da quando mi ha visto."disse toccando uno dei mici.
"È geloso di te, sua madre ha una fobia di uscire dopo un'incidente ed è molto malata, tua madre invece stà benissimo da quello che sò."disse guardandolo negli occhi.
"Almeno quello..."disse unendo le mani mentre continuava a stare seduto.
"Dov'eri ieri? Non eri al Madison e nemmeno al locale di tua madre quindi che facevi?"chiese continuando a fissarlo facendolo agitare.
"Nulla di che, stavo solo...in giro."disse nervosamente mentre suonava la campanella per l'ora succesiva.
"D-evo andare, tu vieni con me?"chiese indicando la porta.
"Certo..."disse prendendo lo zaino e salutando i suoi animali"Ciao piccoli!"disse andando verso Alessio ed iniziando a scendere le scale dove lo aspettava Rosa e Julia.
"Ehy Ale, come mai stavi con lei?"chiese la corvina vedendola andare via.
"Eravamo entrambi scocciati della lezione forse..."disse andando con gli amici verso francese.
"Sicuro che non ti stesse ordinando di pulirgli il terreno prima che ci mettesse sopra le scarpine di papino?"disse Julia recitando l'ultima parte in falsetto.
"Cathy non parla così!"disse Rosa ridendo.
"Sì che parla così, anche peggio!"disse schiarendosi la gola"Sono Catherine Janseen, cioè, mio padre è ricco, cioè, sono bellissima ammiratemi!"disse continuando la parodia.
"Ci somigli così!"disse Rosa ridendo e applaudendo mentre l'amica si chinava come un'attrice.
"Grazie, grazie mille!"disse sorridendo."L'ora di francese la detesto..."disse prendendo il libro dal suo armadietto.
"Pensavo fossi brava in francese anzi, sembrava ti piacesse!"disse Alessio sorpreso.
"Mi piace per la lingua , la detesto perchè devo stare vicino a Cathy e la sua pronuncia perfetta..."disse chiudendo.
"je suis honorée fille de charbon"disse Cathy mentre passava con le sue amiche.
"Ehy Cat! Muori!"urlò lei mentre Cat la ignorava.

Alessio guardava la scena quando venne colpito alle spalle da Evan e Adrien.

"Colpisci il nerd!"urlarono due travolgendo Alessio.
"Alessio Marino cade ancora!"disse Evan dando il cinque al compagno.
"Non vi pare di esagerare?"chiese un ragazzo brasiliano a Adrien.
"Non dire cavolate Diego, stà benissimo!"disse il capitano trionfante mentre Rosa si avvicinava a lui arrabbiata.
"Scusati subito capito!"urlò indicando Alessio.
"Non dire cavolate è lui che era in mezzo a me!"disse Adrien.
"Tu fai il bullo solo perchè sai che non vuole reagire, ha perso suo nonno e voi lo trattate come immondizia! Dovreste vergognarvi di vivere!"disse andandosene.
"Se muore un topo chi lo nota..."disse Adrien sorridendo mentre Alessio iniziava ad arrabbiarsi.
"Adrien, stavolta no!"disse Danny al compagno di squadra che notava che Alessio aveva il pugno chiuso.
"Faccio io, tranquillo..."disse Julia avvicinandosi ad Arien ed attirando la sua attenzione.
"Che vuoi vampira?"disse prima di ricevere un pugno sul naso.
"Ecco, è stato liberatorio per me e per te."disse sorridendo ad Alessio.
"Julia Chen dal preside subito mentre gli altri in classe!"disse la professoressa di francese chiamata dalle urla.
"Grazie Julia."disse l'italiano.
"Grazie a te per avermi fatto saltare l'ora vicino a Cat."disse sorridendo mentre veniva portata via.
"Muoviti!"disse la prof.
"Ho capito, ho capito!"urlò andando dal preside.
"Ok ragazzi dato che Chen e Murray non ci sono Marino spostati al suo posto e Gonzales vicino a Cobert."disse la prof mentre apriva il libro."Iniziamo con i gallicismi oggi quindi seguitemi."disse prendendo il gesso la donna dai capelli castani.
"Sai, la vampira dovrebbe picchiare più spesso..."disse Cat fingendo di seguire la prof.
"Perchè?"chiese confuso il ragazzo voltandosi.
"Non sò, i banchi mi piacciono di più così..."disse sorridendo.
"Vi ho portato i compiti e sono andati bene quasi tutti tranne uno..."disse consegnando i fogli.
"Il mio...lo sospettavo."disse prendendo il foglio e guardando la prof.
"Hai bisogno di un tutor immediatamente, pensavo a De Siat o alla signorina Janseen."disse indicandola.
"E rischiare che rubi in casa mia? No grazie."disse Adrien sorridendo e facendo ridere quasi tutta la classe.
"De Siat non insultare Marino."
Allora miss Janseen? Và bene per lei?"disse alla ragazza.
"Certo, ci accorderemo domani."disse lanciando un sorrisetto ad Alessio.

La lezione di francese per Alessio fù strana, non riusciva a smettere di pensare a come Cathy sia stata gentile con lui e questo gli faceva battere il cuore.

"Vuole studiare con me, cioè è fantastico ma me lo merito?"pensò guardandola rispondere alle domande quando suonò la campanella per ginnastica dove Alessio si mise la maglietta e i pantaloncini e entrò in palestra.
"Ok ragazzi oggi voglio che facciate venti flessioni e poi esercizi di atletica, tutti qui."disse il coach mentre i ragazzi si mettevano in fila sul campo e si sdraiarono sui tappetini.
"Sai sollevarti o vuoi una mano?"chiese Adrien iniziando i suoi esercizi.
"Tranquillo, faccio da me!"disse iniziando anche lui ad una velocità moderata.
"Bel lavoro Marino, sei in forma oggi."esclamò il coach.
"Grazie coach..."disse continuando a sollevarsi.
"Finite qui e iniziamo con i sollevamenti alla sbarra, Janseen vai prima tu!"disse alla ragazza che si era fatta la coda.
"Certo."disse iniziando a salire sulla sbarra ed iniziare a muoversi con grazia mentre Alessio la guardava sbalordito.
"È magnifica..."disse vedendo che stava a testa in giù sulla sbarra per poi atterare.
"Ehy falle una foto, così la vedrai ogni giorno vestita così, con i pantaloncini. Sò che pensi, si vede dallo sguardo da lupo."disse Julia.
"Com'è andata dal preside?"chiese Rosa in ansia.
"Sinceramente? Non l'ho sentito, ho capito solo: "non devi aiutare un tuo amico da uno stronzino"disse lei.

Le altre ore andarono lisce e  senza problemi ed il ragazzo usc

"Chiamiamo Tony, voglio sapere che stà facendo..."disse facendo il numero del suo amico al telefono il quale stava dormendo sulla scrivania del 10.
"P-pronto?"chiese confuso.
"Amico sono Ale, che stai facendo?"chiese sentendolo russare.
"Ale! L'ho finito, mi ci è voluta una notte intera ed ho dovuto fare una missione alla solid Snake per prendermi i materiali a mia madre. Ma fidati che vale la pena!"disse dando uno sguardo al suo lavoro.
"Aspetta, l'hai cucito tu? Da solo?"disse confuso"Da quando sai cucire!?"disse confuso.
"Quando non hai una ragazza impari a fare molte cose..."disse in tono imbarazzato per poi chiudere.
"Vengo a prendermi il costume..."disse chiudendo la conversazione per correre al porto ed entrare nel loro covo.
"Per finire questo ho fatto un'assenza gratuita, spero ti piaccia!"disse dandogli una busta di carta che prese per andare a cambiarsi ed uscendo con un costume arancione e azzuro con ragnatele nere e le lenti degli occhi di forma ovale di colore verde e il bordo nero.
"Allora, che ne pensi?"chiese sistemandosi la maschera la quale chiuse gli occhi in maniera quasi meccanica."Ehy, non male! Anzi mi piace parecchio!"disse gonfiando il bicipite.
"Aspetta, manca la cintura!"disse dandogli un cinturone con una fibbia tonda con un logo che ricordava la sua maschera, sembrava ricavata da un qualche orologio.
"Premi il bottone rosso..."disse fiero Tony mentre Alessio eseguiva l'ordine, una volta premuto il bottone una luce arancione con due punti verdi uscì come una torcia.
"Che figo! Un ragno segnale tutto mio!"disse spegnendo la cintura."Ora devo trovare Shit noir!"disse per poi uscire dal loro covo.
"Ok iniziamo a vedere dove posso..."disse vedendo che sul tetto c'era una persona in giacca nera e occhiali da solo: il professor Coulson,il quale lo guardava fisso con un sorrisetto.
"Ciao Marino, ti stai divertendo?"chiese prima di essere storidito da un colpo alla nuca.
"Si stà svegliando!"disse una voce di un ragazzo molto più grande di lui.
"Ottimo, mi dispioaceva vederlo a terra è pur sempre un bambino!"disse  una sagoma che si avvicinò a lui mentre la vista si faceva nitida e riusciva a vedere una ragazza sui trenta con i capelli legati in una coda di cavallo.
"Ciao, sei sveglio! Sono Jemma Simmons."disse sorridendo.
"Leo Fitz, piacere di conoscerti ragazzo."disse l'altro porgendogli la mano.
"Che posto è questo?"chiese vedendo che si trovava in una sorta di ospedale.
"Questa è una base Shield situata in un luogo che tu non puoi sapere ma,l'agente Coulson e l'agente May ti hanno portato qui per parlarti."disse l'uomo.
"Dov'è il mio costume?"chiese voltando la testa.
"Il costume stà bene, ma ti abbiamo fatto un regalo!"disse dandogli una valigia con il logo S.H.I.E.L.D che conteneva due bracciali.
"Sono i nostri spara-ragnatele potenziati, nel vero senso della parola. Abbiamo migliorato la formula per renderla due volte migliore!"disse il maschio dandogli le sue "armi".
"Molto gentile...dov'è l'agente/professor Coulson? Gli vorrei parlare con la manina chiusa."disse mentre dalla porta entravano Coulon insieme a Silk senza la sciarpa sulla bocca.
"Ciao Bimbo-ragno..."disse la ragazza sorridendo col suo costume nelle mani"Sai è un bel pigiamino, ti faccio i miei complimenti, mettitelo e seguici."disse mentre Alessio si infilava nella tuta come ordinatogli.
"Scusami il metodo Marino, ma Fury voleva parlarti e noi volevamo sapere di più su di te."disse mentre camminavano nella bassa.
"Mi avete studiato mentre ero nudo!"disse pensando all'accaduto mentre si fermava a guardare una sorta di hoverboard.
"Bimbo-ragno muoviti!"disse Silk o agente Moon come la chiamavano.
"Dato che tu sai che mi chiamo Alessio Marino posso sapere il tuo nome? Sai per rispetto..."disse avvicinandosi alla donna ragno.
"Mi chiamo Cindy Moon ed ora ti devo lasciare ma tranquillo,ci rivedremo..."disse mentre Coulson lo portava in un'ufficio adornato di vari trofei: come una strana testa di goblin.
"Quello è uno Skrull, quei bastardi cambiano forma ma questo non più!"disse un uomo di colore che vestiva con un soprabbito di pelle nera e una benda sull'occhio sinistro che si sedette sulla sedia  della sua scrivania.
"Nicholas Joseph Fury Jr, togliti la maschera Alessio conosco bene il tuo viso, tuo zio mi parla ogni giorno di te!"disse prendendo una sigaretta ed offrendone una al ragazzo.
"Sono quindicenne signore!"urlò"Come conosce mio zio?"continuò.
"Lo saprai ma a tempo debito, adesso fuori e divertiti con i giocattolli che ti ho regalato, l'agente Coulson e l'agente Moon ti terrano d'occhio."disse lui"Sai ultimamente i ragazzini guadagnano superpoteri così a caso...come quel tipo in Italia, hai sentito: Olimpo mi sembra?"disse facendolo uscire dalla porta insieme al suo professore sotto copertura.
"Quindi...lei mi terrà d'occhio insieme a Silk signor Coulson?"chiese prendendo l'ascensore.
"Certo."disse mentre la porta stava per chiudersi"Ultima cosa...buona fortuna là fuori ragazzo."disse sorridendo.
"Ok Marino, andiamo e proviamo"disse mentre l'ascensore lo portò in un vicolo maleodorante.
"Un vicolo?"disse dando un ammusata"Un vicolo ripieno di pipì!"disse schifato per poi salire sopra un palazzo e vedere Time Square in tutto il suo splendore.
"Oh sì! Questo è il luogo dove fare un comingout degno di nota!"urlò saltando verso un cartellone pubblicitario che si crepò per via della forza dell'impatto e facendo attirare l'attenzione dei presenti i quali lo indicavano straniti.
"Quello chi è?"chiese una donna stupita.
"Sarà uno nuovo..."disse uno.
"O forse Spidey ha cambiato costume, lo fanno spesso."aggiunse una donna.
"No è troppo piccolo e magro per essere Spidey, sarà quello dei Champions."si intromise un vecchio.
"Non credo sia lui!"urlò uno.

La folla era davvero stupita dal suo ingresso in scena che non notò dei boomerang che cercavano di colpire la gente tra cui un bambino che stava per essere colpito in pieno.

"Oh no!"disse Alessio gettandosi e prendendo un tombino da usare come scudo.
"Vai via!"disse guardando il bambino che ubbedì."Ehy idiota, che ci fai qui, il raduno criminali ritardati è stato ieri!"urlò gettando il tombino e mettendosi a guardarlo.
"Sei quello che ha gettato Herman al Raft, sei stupido come gli altri ragni...vedi un bimbo che stà per farsi male e devi salvarlo, sei patetico!"disse colpendolo con un boomerang fumogeno per poi uscire con velocità data dai propulsori degli stivali dalla cortina di fumo tirando un pugno ad Alessio.
"Almeno io non sembro un totale idota! Davvero, perchè i boomerang?  Sei stato attaccato da un boomerang nel vicolo di un cinema e questi hanno ucciso i tuoi oppure sei di un pianeta dove il boomerang è la cosa più spaventosa?"disse colpendolo in faccia.
"Stai zitto!"urlò volandogli addosso e mandandolo contro un cartellone per poi piombare su un banchetto di hot dog mentre lo shield guardava.
"Vado ad aiutarlo signore?"chiese Silk.
"No, vediamo come se la cava..."disse l'agente vedendo che Alessio prendeva la bottiglia di Ketchup.
"Tieni questo!"disse spruzzando il condimento negli occhi.
"Io ti sgozzo nano odioso!"disse prendendolo dal collo e allungando la mano sulla maschera.
"No, questa no!"disse dando una ginocchiata nella pancia.
"Sei infame!"urlò dolorante.
"Parecchio, e ora maggiolino rotante!"disse colpendolo con il carretto e mandandolo KO."Sì, Spider-Boy 1- Cattivi 0! La folla è in delirio!"disse iniziando ad esultare e ballare.
"Si muove bene..."disse Coulson mentre Silk si copriva gli occhi per l'imbarazzo.
"Ehy tu! Hai rotto il mio carretto!"urlò il proprietario.
"Scusi, non volevo ma era l'unico modo!"si scusò lui mentre altra gente gli urlava contro.
"Ti porto in tribunale bello!"urlò una donna al ragazzo.
"Meglio andare..."disse scappando su un tetto e prese il cellulare ancora col fiatone."Tony*Anf* è stato epico...ho appena suonato Boomerang come una campana!"urlò sdraiandosi per riprendere fiato.
"No, cioè, troppo fico, peccatto tu non l'abbia ripreso!"disse lui.
"Tranquillo, lo vedremo sul tubo tra poco mi sà..."disse toglendosi la maschera totalmente.
"Cristo..."aggiuse in maniera agitata"devo andare da mamma per aitarla."disse riprendendo la maschera e gettandosi con una ragnatela verso casa sua arrivandoci in dieci minuti, inclusi quelli per cambiarsi.
"Ciao mà, mr Cage, Danny, Jessica e signor avvocato."disse salutando la madre che parlava con i due eroi a pagamento, la detective Jessica Jones e l'avvocato Matt Murdock.
"Ale, mi dai una mano per favore?"disse la madre al bancone.
"Certo lascio lo zaino e arrivo."disse salendo in camera sua e gettando la cartella sotto al letto per poi scendere e mettersi il grembiule e legarsi icapelli biondi.
"Come và la scuola Ale?"chiese Cage al bancone mentre serviva i drink.
"Bene, diciamo che attualmente ci sarebbe un mio compagno che avrebbe dovuto essere sospeso ma è venuta la madre e quindi niente."disse parlando della situazione.
"Che stronzo..."disse la detective prendendo il whiskey da Alessio.
"Jess non parlare così davanti al ragazzo."disse il marito.
"È grande ormai, potresti portarmi un altro bicchierino?"disse indicando il bicchiere già vuoto.
"Signora Jones lei mi manderà al college se continua così..."disse sorridendo.
"Ora quella parola la userei su di te."disse con un ghigno.
"Questo tipo è il classico riccone, vero?"disse l'avvocato.
"Sì, De Siat parfume presente? È lui."disse dando la birra a Luke e Danny.
"La Rand evita conttatti con loro, dicono che mettono così tanti materiali pericolosi e cancerogeni da ucciderti sul colpo ed hanno la fama di collaborare con vari mafiosi ad esempio: Lapide o gatta nera."disse il CEO della Rand.
"Vai a chiedere l'ordine a quella ragazza per favore?"disse la madre mentre il figlio si dirigeva verso il tavolo dove una ragazza dai lunghi capelli lisci ed occhiali che coprivano gli occhi color nocciola molto più grande di lui la quale stava controllando foto di Daredevil che sfidava Bullseye sopra un tetto.
"Cosa li paga a fare Robbie se fanno solo foto sfocate..."disse esasperata.
"Potrei prendere la sua ordinazione signorina?"chiese Alessio con il blocchetto degli appunti.
"Potresti portarmi una cotoletta con insalata di contorno e da bere un'aranciata?"chiese continuando a cercare tra le foto.
"Io c'ero lì, gran bello scontro..."disse indicando le foto.
"Peccato che i fotografi facciano schifo..."disse esasperata.
"Io ho delle foto della lotta se vuole, sono in camera mia devo solo prenderle..."disse Alessio alla giornalista la quale accettò l'idea del giovane che portò subito le foto richieste.
"Sono chiarissime, nemmeno una è sfocata..."disse prendendo il suo ordine."Siediti e parliamo; ono Carly Burel del Daily Bugle e hai mai pensato di fare il fotografo?"chiese mangiando.
"Mi piace la fotografia, ho un sacco di foto di eroi che lottano ma non ci ho mai pensato davvero."disse timidamente.
"Che succede qui?"chiese la madre al figlio.
"Signora, io lavoro per il bugle e suo figlio ha talento per la fotografia ed è quello che cercavamo!"disse mettendo le mani dietro la schiena del ragazzo e mostrando poi il tesserino.
"Posso mà?"chiese lui scongiurandola.
"Che aspettate ancora? Andate!"disse sorridendo e vedendo uscire il figlio con la giornalista ed entrare in un'automobile gialla tipo cinquecento.
"Ragazzi la cena per voi è gratis!"disse sorridendo ai suoi clienti fissi i quali esultarono.

Intanto i due erano già arrivati alla sede del Daily Bugle e si avvicinarono alla scrivania dove una donna dai capelli castani a caschetto li accolse.

"Ciao Carly, chi è il tuo amico?"chiese guardando Alessio.
"Il nostro nuovo fotografo, dovresti vederlo Betty!"disse mostrandogli le foto scattate.
"Sai, tu somigli a un ragazzo che lavorava qui..."disse stringendogli la mano per poi indicare l'ufficio del capo del giornale: Robbie Robertson.
"Carly! Hai le foto per l'articolo?"disse alzandosi dalla scrivania.
"Sì e non per i nostri fotografi ma per questo ragazzo: Alessio Marino!"disse mostrandolo e poi consegnando le foto
"Dio! le hai fatte tu da solo?"chiese guardandolo.
"Sì signore, amo andare dove gli eroi combattono e fare foto..."spieghò il ragazzo.
"Allora è dentro?"chiese Carly.
"Sei dentro...se, mi porti una foto di quel tipo che ha pestato boomerang a Time square."disse l'uomo di colore.
"Come freelance?"chiese confuso.
"Come fotografo!"disse sorridendo.
"Non la deluderò signore."disse uscendo insieme a Carly.
"Tieni il mio numero, ti potrebbe servire."disse dandogli il foglietto per poi salutarsi.
"Ok, entriamo in azione..."disse entrando in un vicolo ed iniziando a spogliarsi e prendendo il suo costume.
"Ehy!"disse Silk spuntandogli da dietro e sedendosi a gambe incrociate facendo spaventare il neo-eroe.
"Perchè mi stai spiando?"disse riprendendo fiato per mettersi la maschera.
"Roba S.H.I.E.L.D , parlando di altro...che fai?"disse vedendolo uscire con il costume.
"Ho bisogno di un crimine da fermare per farmi qualche foto per ottenere il lavoro al bugle."disse guardandosi in giro.
"Io ne ho uno bello grosso se vuoi."disse Tony da un auricolare sotto la maschera."Sembra che al porto ci sia un'attività intensa."disse l'amico.
"Vado subito!"disse mentre Silk lo seguiva fino alla destinazione."Perchè mi segui?"
"Se vuoi fare l'eroe dovrai pure avure una guida no?"disse continuando a stargli vicino.
"Non mi serve una guida voglio fare da solo..."disse buttandosi sopra una gru che dava la visione sul porto.
"Cristo..."disse Silk spaventata dalla visione.

Il porto era cirocndato da poliziotti che facevano da guardia al porto mentre dei criminali vestiti da pagliaccio stavano girando con delle armi da fuoco mentre delle ragazze in intimo con la faccia truccata venivano messe su un container ed altre, vestite questa volta, che venivano portate e spogliate per farle truccare mentre sopra un container Pagliacci, il trafficante e assasino che si era scontrato contro i Champions, che guardava soddisfatto.

"È una catena di montaggio: le ragazze vengono rapite, poi spogliate, truccate ed in seguito sono vendute o portate su quei camion ma come può essere? Pagliacci è stato colpito da Hulk e sembra fresco come una rosa...
È tutto sospetto, dobbiamo chiamare aiuto e elaborarare un piano d'attacco..."disse ad Alessio che guardava disgustato come gli uomini stesso ridendo di quelle povere ragazze.
"Io ho un piano : attacco!"disse buttandosi contro un criminale che stava spoglaindo le ragazze."Siete dei maiali!"disse prendendo le armi a quell accanto per poi spazzarli via facendo avvertire dei polizzioti i quali provarono a colpirlo facendo solo cilecca.
"Soprattuto voi polizzioti! Dovreste essere l'esempio di tutti ed invece vi fate addomesticare per dei soldi!"disse sbattendoli su dei container per poi legarli.
"Scappate ragazze!"urlò lanciando via una delle due volanti che faceva da barriera per le ragazze e prendendo l'altra come scudo per difendere le ragazze.
"Devi ascoltarmi per una volta hai capito!"disse Silk aiutandolo da dietro con le ragazze.
"Che potevo fare,lasciargli fare!? Non ho neanche messo la camera per quanto sono arrabbiato!"disse lanciando via anche la seconda auto.
"NON DI NUOVO!"urlò Pagliacci prendendo un bazooka vedendo il putiferio.
"Attente!"urlò Spider-Boy usando un container come scudo creando fumo che distrasse Pagliacci che venne subito preso da Spider-Boy e sbattuto violentemente faccia al muro.
"Complimenti topo di fogna! Sei il primo schiavista che catturo lo sai?! Sei disgustoso molte di loro sono minorenni!"urlò mentre arrivava la polizia che catturò gli uomini che riuscì a trovare e Pagliacci stesso che veniva guardato da Alessio con aria di rabbia.
"Ragazzo, hai un secondo?"chiese una figura robusta e anziana: un uomo sula cinquantina coi capelli bianchi col ciuffo, dei baffoni e il viso severo si avvicinò a lui "Sono il nuovo capitano della polizia . Thomas Worringon, ed a nome di tutta la città vi ringraziamo per il vostro servizio alla comunità."disse stringendo entrambe le mani per poi far andare via i due eroi ognuno per conto suo.
"Non ho fatto neanche una foto, devo trovare un altro crimine..."disse notando che la macchinetta era accesa."Venti foto? Non è possibile, vedrò di capire più tardi..."disse mettendo la fotocamera nella cintura per poi oscillare via mentre sotto i media
davano la notizia che Spider-Boy era ufficialmente in città e lo sapevano tutti anche alla De Siat parfume dove il ragazzo stava guardando la TV insieme alla sua gang.

DE SIAT PARFUME ORE 21:30

"Quello scarafaggio ci ha fatto perdere molte ragazze, ci sono arrivate quante?"disse un membro della gang molto più basso anche di Adrien.
"Abbiamo ricevuto trenta ragazze oggi..."disse Cinthia in un vestito nero al giovane boss che guardava la tv con un ghigno.
"Tutto bene boss?"chiese Jork guardandolo in faccia.
"Io l'avevo avvisato..."disse facendo roteare i suoi bastoni tranquillamente"Ma ha fatto l'idota ed io lo dovrò amazzare! Che ne dici Cinthia, vuoi aiutarmi nella disinfestazione?"disse tirando il bastone contro un quadro che mostrava lui sua madre e un uomo elegante con i suoi stessi capelli, il quadro sembrava già disrutto ma solo sul lato dell' uomo.
"Certo signorino."disse la donna facendo un leggero inchino per poi andarsene.

CASA DI ALESSIO MARINO ORE 21:30 Il ragazzo ritornò a casa sua dalla finestra con ancora il costume quando scese giù dal muro e si sfilò la maschera. "Sembra che da oggi sono ufficialmente Spider-Boy."disse sorridendo.
   
 
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