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Autore: Cinzia_72    20/08/2017    1 recensioni
IL MIO PROSEGUO DI PAP 2
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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  •  Ohi Cami, si sono qui. –
  • Pensavo che avessi chiuso. –
  • Ma scherzi. Stavo solo pensando... –
  • A cosa? Posso saperlo? –
  • Certo Cami. Stavo pensando un po' a tutto. A questa telefonata notturna tanto inattesa, quanto insperata. Al fatto che ci siamo lasciati 5 mesi fa, senza neanche sentirci una volta e in due secondi stiamo parlando come se non fossero passate tante settimane. Come facciamo Cami? Come facciamo a far diventare semplici anche le cose più complicate, come una distanza "importante" di quasi 1000 km e lunga più di 5 mesi? Com’è possibile Milla? –
    Forse ci riusciamo, perché c'è un legame molto più "importante", per usare un tuo termine, che annulla tempo e distanza. –
  •  ...ed è proprio questo che mi spaventa a morte professoressa, perché mi accorgo che è sempre più VERO quello che ti ho detto l'ultima volta che ci siamo visti sotto casa tua..."io non potrei mai stare troppo lontano da te". –
  •  È VERO per te..com’è VERO per me vicequestore Berardi. –
  •  E allora che si fa Cami? –
  •  Non posso rispondere a questa domanda alle 2, anzi, ormai quasi alle 3 di notte, dopo cinque mesi che non ti vedo e non ti sento. No Gaetano, non me la sento proprio. Facciamo così – ribatte con tono ironico e professionale Camilla - ci aggiorniamo domani mattina e sbrighiamoci anche a chiudere altrimenti, qui ci facciamo davvero "giorno". –
  •  Ok prof. Anche se già so che farei meglio a vestirmi e venire da te per fare colazione insieme, tanto ormai chi dorme più Milla. –
  •  Invece te ne vai a letto da bravo e ti addormenti. Ti chiamo domattina in ufficio e ci mettiamo d'accordo per il pomeriggio. Buonanotte Dottor Berardi. A domani.
  •  Buonanotte professoressa. A domani. –
Gaetano chiude la conversazione con un pizzico di dissenso e in automatico un soffocato...BUONANOTTE AMORE..gli sale alle labbra, senza immaginare che dall'altra parte del telefono, il saluto finale della PROF  è stato lo stesso...magari terminato con un "A DOMANI TESORO".

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  • Dottore ha sentito quello che le ho detto? –

L'ispettore Petr Cerny si era accorto fin dall'inizio che quel giorno il vicequestore non era in sè. Appena era arrivato in ufficio, l'aveva salutato in maniera distratta e si era accorto con una sola occhiata che il suo superiore sicuramente non aveva dormito per niente quella notte, però aveva anche notato una strana euforia nel rispondere alle domande dei vari collaboratori. Sembrava quasi che fosse felice e disorientato al tempo stesso.. < quest'uomo diventa ogni giorno più difficile da capire, però è una brava persona. > Ormai da tempo  questo era il pensiero fisso del suo ispettore, il quale da quando collaborava con il "Dottor Berardi", aveva accettato l'idea che il suo superiore era un'ottima persona, anche se impossibile da decifrare.
  • Dottore ha sentito quello che le ho detto? – Ripete con calma l'ispettore con voce più alta, riuscendo questa volta a farsi sentire dal vicequestore, che quasi sobbalza alla domanda del suo collaboratore.
  • Oddio Cerny, perdonami..non ti avevo proprio sentito..ero sovrappensiero. Stavi dicendo? –
  • Tutto bene dottore? Oggi mi sembrate più strano del "solito". –
  •  Del "solito"? – Domanda con un sorriso tirato Gaetano. – Vuoi dire che di "solito" sono sempre con la testa sulle nuvole? –
  • No dottore.. – Risponde sorridendo l'ispettore, intuendo però al volo di essersi sbilanciato un po' troppo – è che oggi, perdonate l'ardire, ma non mi state proprio ascoltando..cioè oggi è come se non siate proprio venuto in ufficio. –
  • Hai ragione Cerny, oggi sto proprio fuori fase, come si dice dalle nostre parti. – Risponde Gaetano ridendo con gusto.
  • Vi si legge in faccia che avete qualcosa che vi, non so..vi tiene in ansia. –
  • Tranquillo Cerny, oggi non è che sto in ansia, oggi sto proprio svalvolando
di brutto.
  • Allora dottore, se non vi sentite bene, prendetevi una pausa. Non vi siete mai preso un giorno di permesso da quando siete qui. In sostanza mai.  –
  • Dici che dovrei? –
  • Bè, direi che oggi avete proprio bisogno di una pausa. – Replica immediatamente l'ispettore con fare bonario.
Gaetano lo squadra con sorpresa, per poi scoppiare a ridere di colpo, suscitando nell'ispettore Petr un altrettanto scoppio di risa, totalmente fuori luogo visto il posto.
< Petr è davvero unico. >  Pensa Gaetano continuando a ridere di gusto < il classico "omone" di mezz'età...con un'acume fuori dalla norma ma sempre pronto alla battuta e con il sorriso pronto.>
Infatti, grazie al bonario ispettore, il nuovo incarico a Praga era risultato molto meno pesante di come se lo immaginava Gaetano. Certo nessuno avrebbe potuto occupare il posto del suo mitico TORRE, ma Petr Cerny era il meglio che poteva capitargli in assoluto.
  • Sai che c'è di nuovo Cerny? – Riprende Gaetano sempre con più convinzione. – Credo che tu abbia proprio ragione. Oggi ho proprio bisogno di una piccola pausa, tanto non abbiamo urgenze tali da non permettermi di assentarmi. –  < e poi Cerny –  continua a pensare tra sé e sé Gaetano – < tu non sai che lì fuori e cioè a due passi da qui, c'è una certa prof che ha deciso di punto in bianco di "farmi una sorpresa" e di mandarmi con la testa, letteralmente, fuori di giri > …ed ecco automaticamente spuntare sul viso dell'uomo un sorriso "ebete" completamente fuori da ogni criterio umano.

L'ispettore lo guarda sempre più incuriosito, intuendo però che qualunque sia la cosa che sta mandando fuori di testa il suo superiore, è comunque "una cosa stupenda".


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  • Allora ragazzi, cercate di fare un chiasso, diciamo, almeno sopportabile, in modo di riuscire a capire, per lo meno in parte, quello che vi sto dicendo. – Ripete Camilla ai suoi studenti quasi urlando nei magnifici giardini del "CASTELLO", però in modo euforico, visto lo stato di "grazia" in cui si sente, grazie alla stupenda conversazione telefonica/notturna che ha avuto con Gaetano.
  • Berilli, Viola, Debby, Sammy, Ilenia....per favore venite qui intorno a noi.  – Urla di nuovo con voce roca Camilla, dato che i suoi studenti, sono talmente presi a parlottare tra di loro, senza prestare il minimo interesse alla discorso della loro professoressa.
  • RAGAZZI – Urla di rimando in maniera abbastanza forte Susy la professoressa di storia dell'arte, riuscendo finalmente a farsi notare dagli studenti ma anche da una miriade di altri turisti che la guardano con fare disgustato.
  • Ecco fatto!  – Ribatte Camilla furiosa con i suoi studenti – La nostra bella figura da "niente" l'abbiamo fatta anche qui, perciò direi proprio che possiamo partire con la nostra visita. Ora basta ragazzi ok? –
  • Scusi prof.... –
  • Ci scusi professoressa. –
  • Ok ok dai. Ora concentriamoci sulla visita. Allora ragazzi…Il Castello di Praga è il simbolo più importante dello Stato ceco già da oltre un millennio.  – Esordisce  Camilla rivolgendosi ai ragazzi, anche se la mente è già altrove….però con uno sforzo non comune, fa leva su tutta la sua buona volontà per  concentrarsi sulla spiegazione riguardo la nascita del “castello” e degli edifici che lo compongono –  Fondato nel IX secolo, è stato la sede dei sovrani boemi e poi dei presidenti della repubblica. È uno dei più grandi complessi al mondo ed è formato da palazzi storici, ufficiali ed ecclesiastici, fortificazioni, giardini e luoghi pittoreschi. Si estende su una superficie di 45 ettari. La veduta del Castello di Praga è considerata uno dei più affascinanti panorami al mondo.   Si estende su una superficie di 45 ettari. Era la sede dei principi, dei re e degli imperatori boemi; dalla nascita della repubblica, avvenuta nel 1918, è anche la sede del capo dello Stato e dal 1962, il Castello di Praga, con tutti i suoi reperti archeologici, è il luogo più importante della storia dello Stato Ceco e……..
 
Camilla si blocca di colpo….la prof di arte Susy la guarda sbigottita e le chiede:
  • Camilla tutto bene? Che hai visto?
Ma camilla non l’ascolta…non ascolta più nessuno né tantomeno si accorge delle espressioni stupite dei suoi studenti che la guardano sorpresi.
I suoi occhi sono fissi……bloccati al di là di tutti quei visi che continuano a guardarla  meravigliati.
Camilla non si accorge di niente…sta guardando oltre.
Sta guardando due occhi azzurri che la fissano a loro volta…ipnotizzati.
  • Gaetano..  –  sussurra la donna in direzione dell’uomo.
  • Camilla…. – gli risponde sussurrando Gaetano di rimando.
 
Sono a una ventina di metri di distanza…non di più.
Separati da una moltitudine di persone, ma entrambi sentono distintamente i propri nomi sussurrati dalle loro labbra appena dischiuse…e in un momento succede….ci sono solo loro:
 Gaetano e Camilla…..e un FAVOLOSO CASTELLO che li circonda e li scopre pronti ad assaporare il turbinio di emozioni che sembra avvolgerli in una bolla d’aria, isolandoli completamente dal resto del mondo.
  
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