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Autore: kamy    21/08/2017    0 recensioni
La storia d'amore tra Trunks e Marron si è conclusa. Trunks non vuole accettarlo, ma sarà costretto a dire addio alla giovane.
Scritta sul testo della canzone di Paolo Meneguzzi: Ricordati che...
Scritta su uno dei Prompt del lunedì della pagina facebook Il giardino di Efp.
Prompt: 3 - introspettivo: "non si è stati buoni spettatori della vita se non si è vista la mano che, lentamente, uccide" (Nietzsche).
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marron, Trunks | Coppie: Marron/Trunks
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.

Scritta sul testo della canzone di Paolo Meneguzzi: Ricordati che... Link: https://www.youtube.com/watch?v=XTQQF76K6ZU

Scritta su uno dei Prompt del lunedì della pagina facebook Il giardino di Efp.

Prompt: 3 - introspettivo: "non si è stati buoni spettatori della vita se non si è vista la mano che, lentamente, uccide" (Nietzsche).


Separazione

 

Marron osservava il tabellone degli orari e delle destinazioni, accanto a un grande orologio tondo.

Trunks si guardò intorno e vide una serie di sedili vuoti, intravide una donna intenta ad aprire un negozietto in lontananza.

< Questo aeroporto è immenso, ma al momento è deserto > pensò.

Si girò verso l’altra giovane, che teneva una mano rosea appoggiata sulla valigia al suo fianco.

“Ricordati di scrivermi quando sarai arrivata.

La città del Sud è praticamente dall’altra parte del mondo, dubito che riusciremo a sentirci per telefono” disse.

Marron lo guardò in viso, le sue iridi azzurre erano color ghiaccio.

“Costerà anche scriverci” ribatté.

“Va bene anche ogni tanto. Il numero del telefono di casa, se vuoi, mandamelo lo stesso” rispose Trunks. Deglutì a vuoto.

Marron scrollò le spalle, facendo ondeggiare i capelli biondi.

“Vedrò” rispose atona.

Trunks ticchettò le punte delle dita tra loro.

“Sai, sei mesi non sono pochi” mormorò roco.

Marron si grattò una guancia con l’unghia laccata di smalto rosa.

“Penso che ci farà bene allontanarci per un po’” ribatté.

Trunks si grattò il lobo dell’orecchio e fece un sorriso sghembo.

“Certo. Divertiti, mi raccomando” disse con voce tremante.

“Lo farò” rispose secca Marron.

Trunks si massaggiò la fronte con una mano.

“Anche io. Uscirò un po’ di più spesso con Goten” rispose. I suoi occhi si arrossarono.

< Per combattere tristezza e solitudine > pensò.

“Ci conviene avvicinarsi un po’ di più al punto di imbarco. O rischio di perdere l’aereo”. Fece notare Marron con tono gelido.

Trunks le prese la mano nella propria.

“Solo un secondo. Ci sono delle cose importanti che devo dirti” disse.

Marron tolse la mano da quella di lui.

“Non preoccuparti, me la so cavare. Piuttosto, abbi cura di te” lo rassicurò, addolcendo il tono.

Trunks piegò il capo in avanti e lo incassò tra le spalle.

“Voglio che tu sappia che se ti mancherò, se piangerai per me, io sarò lì. Ti rispecchierai nei miei occhi” disse con voce tremante.

Marron roteò gli occhi.

“Trunks, non ricominciare con le tue idiozie sdolcinate” borbottò.

Trunks abbassò lo sguardo.

“Lo so. A causa loro, spesso, abbiamo litigato, ma era stupendo fare pace, ridendo” disse con voce spezzata.

Marron volse il capo e nascose uno sbadiglio con la mano.

“Credo abbiano chiamato il volo” disse con tono blando.

Trunks strinse i pugni, conficcando le unghie nella carne.

“Solo un secondo. Ricordati che se, camminando per strada o per la città, un’ombra, un gesto o una parola, ti emozioneranno perché ti ricorderanno me, quando ci ripenserai, spogliandoti nel buio della tua camera, vestita dei nostri ricordi, sarò al tuo fianco” proseguì.

“È davvero dolce. Però, solo il tempo sa la verità. Magari un domani torneremo insieme, ma adesso sento il bisogno di un cercare un’altra strada, una mia via” disse Marron con tono accondiscendente.

Trunks annuì, mordendosi le labbra fio a sentire il sapore del sangue. Soffocò un paio di singhiozzi, i capelli color glicine gli coprivano il viso, mettendoglielo in ombra, nascondendo le lacrime che gli rigavano le guance.

“Va bene, vai” disse con voce roca.

Marron sospirò.

“Ti scriverò, prima o poi” lo rassicurò. Si piegò in avanti e gli scoccò un bacio sulla guancia, si alzò dal sedile e si allontanò, trascinando il trolley.

Trunks la guardò andare via.

< Non si è stati buoni spettatori della vita se non si è vista la mano che, lentamente, uccide. Ed io ho appena guardato nell’abisso e ho visto le delicate dita della donna che amavo pugnalare e lacerare la mia anima > pensò. Si nascose il viso tra le mani e singhiozzò.

  
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