Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: GiokyGio98    22/08/2017    1 recensioni
James sospirava.
Sospirava continuamente.
Sospirava quando si sedeva sulla sedia al mattino, quando il suo computer aveva qualcosa che non andava, quando provava a rilassarsi dopo aver fixato un bug bello grosso.
Solo che non erano sospiri di frustrazione, di malinconia, o di rassegnazione.
Erano sospiri… strani.
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

10/08/2017

 

- Posso sedermi qui?

- …

- Che fai?

- Scrivo.

- Questo lo vedo. Cosa scrivi?

- Una storia.

- E di cosa parla?

- …

- …

- Di colleghi di lavoro che flirtano.

- Quindi parla di Luca.

- Questa non parla di Luca.

- Questa? Quindi ce ne sono altre che parlano di Luca!

- Non è quello che ho detto.

- E quindi di chi parla?

- Cosa vuoi ordinare di buono?

- Non ci provare neanche. Dimmi di chi parla, dai.

- No.


***

James sospirava.

Sospirava continuamente.

Sospirava quando si sedeva sulla sedia al mattino, quando il suo computer aveva qualcosa che non andava, quando provava a rilassarsi dopo aver fixato un bug bello grosso.

Solo che non erano sospiri di frustrazione, di malinconia, o di rassegnazione.

Erano sospiri… strani.

Di QUEL tipo.

“Forse non se ne rende neanche conto”, pensò Jay, seduta alla scrivania di fronte.

A dividerli, soltanto la barriera di monitor che fissavano per 8 ore ogni giorno.

Jay provava a concentrarsi sul lavoro.

Ci provava davvero.

Ma ogni volta che sembrava aver preso il ritmo, nel migliore dei casi il ragazzo sospirava.

Se invece andava proprio male, imprecava a voce bassa. E lì non c’era più niente da fare, la mente di Jay era già partita per la tangenziale, e, pur non volendo, lo aveva già immaginato in cento altre situazioni, la maggior parte delle quali prevedeva la testa del ragazzo reclinata all’indietro con la bocca semiaperta,

Cercava di scacciare quei pensieri alla svelta, sapeva che non avrebbero portato a niente di buono.

“La prossima volta, la prossima volta giuro che gli dico qualcosa.”, promise a se stessa. Come se lui le avesse letto nel pensiero, sospirò nuovamente.

Jay era un tipo tranquillo e tutto il resto, ma non si faceva prendere in giro in questo modo. Prese in mano la situazione e iniziò a premere velocemente un tasto dietro l’altro sulla sua tastiera.

- “Puoi gentilmente smettere di sospirare così forte?!”

- “Perché?”

-
“Perchè sì”

- “Perché sì non è una risposta”

- “E allora perché mi fai pensare a cose a cui non dovrei pensare”

- “???”

- “Lo sai.”

- “Seria?”

- “Si. Smetti di sospirare.”

Joy lo guardava con aria di sfida aspettando che James sollevasse lo sguardo dallo schermo. “Hai capito chi comanda?”, sembrava dire. Lui rispose al suo sguardo scuotendo leggermente il capo con un mezzo sorriso sul volto. “Non sai in che guaio ti sei cacciata”, pensò.

Ora lo sapeva.

Sapeva che ogni suo suono, e per estensione parola o gesto poteva suscitare in lei dei pensieri.

Era l’inizio della fine.

Dopo qualche minuto, James tirò indietro il piede che aveva attorcigliato al cavo ethernet del suo PC con un colpo secco, staccandolo dalla presa.

Joy non se ne accorse.

Poi lui si alzò dalla sua sedia, sporgendosi in avanti verso la presa e verso di lei. Strinse il cavetto tra due dita e fece finta di sbagliare la presa in cui inserirlo.

“E’ troppo grande, non si infila”, disse lui a voce bassa, assicurandosi però che lei potesse sentirlo. I due si guardarono negli occhi.

Nell’ufficio c'era movimento.

Un telefono squillava, due programmatori discutevano su quale fosse il modo migliore per implementare una nuova feature, un’altro litigava con la macchina del caffè.

Quel doppio senso non se lo aspettava. La colse di sorpresa, e la colse di sorpresa anche il brivido che le passò per la schiena, Ma adesso era in ballo eo doveva ballare. In fondo era stata lei a mandare il primo messaggio.

Jay si accertò con la coda dell’occhio che i colleghi vicini stessero effettivamente ascoltando musica dalle cuffie prima di rispondere per le rime.

“Forse sei solo tu che non sei capace di usarlo”, disse inclinando un po’ la testa di lato. “Fai provare me”, continuò alzandosi. Quando si sporse in avanti James socchiuse leggermente la bocca. Non si aspettava una reazione del genere, anche se sotto sotto ci aveva sperato.

Jay sfilò il cavetto dalla mano di James con un movimento lento, e abbassando lo sguardo solo per un attimo individuò la presa. Poi tornò a guardare lui, e con un rapido scatto inserì il cavetto. Sfortunatamente però si era lasciata un po’ troppo prendere la mano dall’intera situazione allegorica in cui si era ritrovata da un momento all’altro, e, senza volerlo, dalla sua bocca era uscito un leggero suono in corrispondenza del click del cavetto.

Con la consapevolezza di aver ottenuto (anche troppo) l’effetto desiderato, si risedette sulla sedia, tenendo la schiena ben dritta.

“Ecco fatto, è tutto dentro”, concluse rimettendosi al lavoro.

Lui aveva la testa completamente nel pallone. Se ne stava ancora lì, in piedi, un po’ chinato, a fissarla, senza riuscire a muoversi. “Ha soltanto inserito un cavetto in una presa e mi ha fatto questo effetto”, ragionò tra sé e sé, “chissà cos’altro...” la frase nella sua mente venne interrotta dallo sguardo interrogativo di lei. “Hai intenzione di rimanere lì impalato?”

Allora si sedette, poi mandò un messaggio.

- “Adesso che mi hai dato un buon motivo per farlo, sospirerò tutti i giorni della mia vita”

- “Non ci provare.”

- “Altrimenti?”

- “Altrimenti ti farò sospirare talmente tanto e talmente forte che poi non ne avrai mai più voglia”

 

Un ultimo sguardo d’intesa bastò ad entrambi per capire che quella sera sarebbero stati gli ultimi a lasciare l’ufficio.





***





 

- Non ci posso credere.

- E adesso sai che non devi sospirare mentre lavoriamo.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: GiokyGio98