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Autore: Ibber    23/08/2017    3 recensioni
Tutto è cominciato quando Sasuke si è reso orrendamente conto che Naruto non persevera d'ignoranza solo in quanto ninja -benché con gli anni, lo riconosce, sia migliorato considerevolmente-, ma anche per ciò che concerne il lessico. [...] Oh, ma ci avrebbe pensato lui, a correggere la condotta verbale di quell'impenitente.
#01. «Ti do una settimana a partire da ora per imparare tutte le parole cerchiate in rosso. Obiezioni?».
«Beh veramente-».
«Tienitele per te.»
#15. «Sasuke-kun?» lo richiama lei, incerta.
Che hai fatto tu di così speciale?
«Ti senti bene?»
Lo hai schiaffeggiato? Io gli ho fatto saltare un braccio.
«Vuoi un po' d'acqua?»
Lo hai tenuto per mano mentre ti accendeva come una fiaccola? Io l'ho baciato.
«Forse è meglio se ti stendi...»
In bocca.
«Sasuke-kun...?»
Due volte.
[Raccolta SasuNaru]
[Avvertimento OOC di precauzione in quanto su toni comici e non AU; il rating può cambiare di capitolo in capitolo]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Naruto Shippuuden
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Vi chiedo la cortesia di leggere le note a fine capitolo. Buona lettura!
  




Kakashi vorrebbe non ridere davanti a Sasuke, chiaramente in difficoltà e totalmente perso nel delirio alcolico, ma poi il suo ex allievo se ne esce con quella voce biascicata che petula insulti rivolti al suo biondo adorato che lo attende a casa — «Come un perfetto casalingo imbeeeshille.» — e persino la maschera rischia di cascargli giù tanto una risata a scoppio gli esce forte. E dire che se lo è portato perché non voleva che si annoiasse troppo a farlo lui, il casalingo, ma Sasuke non è mai andato forte con la diplomazia e trascinarselo appresso fino al Paese del Fiulmine come sua scorta — insieme alla Hyuuga, visibilmente a disagio, e l'Inuzuka, che maledice ripetutamente Shino per essersi dato malato e averlo costretto a sopportare l'unica persona al mondo che delira ogni volta che apre bocca — non è stata la più magnanima delle scelte. Si sono fermati a metà del tragitto per fare una sosta, data la sera essere sempre più prossima, e Kakashi gli ha offerto da bere. «Per riscaldarci» ha detto per persuaderlo, vedendolo storcere il naso come il più eccentrico degli snob. 
Non si aspettava di certo che si sarebbe scolato tutta una bottiglia di sakè. Quello che aveva promesso al Raikage come omaggio e che adesso stava danzando allegramente nello stomaco e nel cervello di Sasuke. A lo avrebbe odiato, se possibile, più di prima. 
Nulla di tutto quello ha però il giusto spessore per l'Hokage, che prende posto su una roccia al fianco dei tre ragazzi per assistere alla scena attuale: è bastato che Kiba, ad un passo dall'addormentarsi, nominasse Naruto una volta perché Sasuke iniziasse a dimenare le braccia come se stesse scacciando qualcosa. Tuttavia il movimento repentino gli causa un capogiro improvviso ed è costretto ad appoggiarsi alla gamba di Hinata, accanto a lui per essere pronta ad aiutarlo, che arrossisce per il contatto inaspettato.
«S-Sasuke-kun» pigola imbarazzata, sussultando quando il ragazzo solleva lo sguardo arrossato dall'alcol su di lei. «Se ti agiti troppo finirai per sentirti male!»
Sasuke assottiglia gli occhi; scruta un occhio e poi l'altro, indagando un segreto che ancora non comprende, poi si rialza con uno sbuffo scontroso.
«Non mi sento male» dice strascicato, barcollando sul posto. «Non sono come quell'idiota.»
E ancora, Kakashi sta lì e lo guarda con una briciola di compassione, perché è così terribilmente ovvio e divertente il fatto che, da che ha bevuto, Sasuke abbia nominato Naruto — direttamente o meno — almeno venti volte e tutte in contesti diversi. 
Mentre fa questa osservazione interiore, l'ex allievo si sposta verso un albero vicino e gli impatta contro, estraendo con foga un kunai per attaccare il nemico.
Ti prego, Domani-sama: fagli ricordare tutto!
Hinata gli è nuovamente vicina per convincerlo a tornare a sedersi — anche perché Kiba è ad un passo dal dire ad Akamaru di sbranarlo se continua a fare tutto quel casino e non lo lascia dormire. Sasuke però non pare dello stesso avviso e la scansa, sgarbato, portandosi dal lato di Kakashi. La Hyuuga fa una smorfia un po' ferita e quasi l'Hatake si dispiace per lei, per non aver detto nulla a quell'ubriaco inaspettatamente rumoroso, ma poi lo sente borbottare qualcosa quando lei torna nuovamente alla carica con dell'acqua e le sue orecchie non ancora sazie di divertimento si rizzano.
«Non c'è bisogno che mi stai dietro così. Non sono Naruto.»
Rieccolo
«Uchiha,» riemerge Kiba dal suo giaciglio — cioè addosso ad Akamaru —, ringhiando. «giuro che se non fai silenzio-»
Ma Hinata ignora entrambi, inginocchiandosi alla sinistra di Sasuke, che la fissa con fastidio. Sembra che nessuno dei due voglia parlare, finché poi non è la Hyuuga stessa a prendere parola.
«Naruto-kun si preoccuperebbe per te.»
L'Uchiha si irrigidisce visibilmente a quel nome e Kakashi, per un attimo, resta perplesso da quell'azione involontaria. Non è per il nome in sé, considera poi velocemente, dato che lo ha ripetuto lui stesso fino a qualche attimo prima, ma perché è stata Hinata a pronunciarlo. Ed è sufficiente abbastanza perché a Sasuke si rizzi ogni pelo in corpo — come fanno i gatti pronti a soffiare. 
Oddio, sta per farlo.
Sasuke la fissa e non capisce che cosa ci sia di così straordinario in una persona così semplice, così... pura, innocente, buona. 
Sta per metterle il broncio.
Tutta roba che con lui non c'entra niente. Per un istante il volto sorridente di Naruto, sporco di fango e sangue rappreso, si sovrappone a quello gentile e turbato di Hinata. Se li immagina accanto, in battaglia; negli anni in cui lui non c'è stato. 
«Sasuke-kun?» lo richiama lei, incerta.
Che hai fatto tu di così speciale?
«Ti senti bene?»
Lo hai schiaffeggiato? Io gli ho fatto saltare un braccio.
«Vuoi un po' d'acqua?»
Lo hai tenuto per mano mentre ti accendeva come una fiaccola? Io l'ho baciato.
«Forse è meglio se ti stendi...»
In bocca. 
«Sasuke-kun...?»
Due volte.
Poco lontano, un urlo di giubilo. 
I due giovani si voltano in contemporanea verso Kakashi, che ha un'espressione a dir poco estasiata.
«Che accidenti hai da strillare?» bercia l'Uchiha come il peggiore degli anziani del villaggio.
Kakashi non risponde, ma esibisce quello che s'intuisce essere un ghigno — e anche piuttosto compiaciuto — all'indirizzo di Sasuke, rivolgendosi subito poi a Hinata: «Vai a stenderti, ci penso io a lui prima che cominci a dire cose senza senso.»
La ragazza fa per opporsi ma troppo debolmente perché l'Hokage non insista facendola cedere e seguendola con lo sguardo per assicurarsi di averla abbastanza lontana. Dopodiché torna a girarsi verso l'altro, che pare già dimentico della sua presenza, tutto intento a fissarsi le dita delle mani.
«Allora, Sasuke!» inizia, giososo. «Come va tra te e Naruto?»
Quello solleva un sopracciglio, scettico. "Come deve- hic... andare?"
Sembra così poco colpevole, accidenti a lui. Ma Kakashi lo sa, eccome se lo sa, che quel piccolo ingrato rancorso ha un segreto da nascondere.
«Non lo so, ad esempio: tra biscia e rana, chi ha vinto?»
Sasuke gli regala lo sguardo più vacuo che qualcuno abbia mai rivolto ad un altro essere umano sulla faccia del pianeta.
L'Hokage ci pensa un attimo, poi riformula: «Stai sopra o sotto?»
«Veramente sto sottosopra. Che cazzo mi hai fatto bere?»
"Sakè, sakè, non cambiare argomento" fa sbrigativo, sventolandogli una mano sotto al naso — che Sasuke si sporge ad azzannare. «Ahi! Comunque dicevo, chi è che inzuppa il biscotto?» 
Ancora, l'espressione di Sasuke non sembra per nulla promettente e Kakashi è seriamente tentato di finirla lì. Quando è seriamente sul punto di rinunciare, però, gli occhi di Sasuke si fanno grandi e consapevoli e le guance, già rosse per l'alcol, diventano ancor più accese.
«Noi non-!» gli si arrotola la lingua. «Noi- io e lui» corregge. «non facciamo... quello
Il più grande, felice della reazione ottenuta, oltre a guardarlo con pietà, gli dà una solidale pacca di comprensione.
Devo giocarmela bene!
«Guarda che non devi sentirti in imbarazzo, non sono mica nato ieri, puoi dirmi la verità!»
«Ma è la verità. Io non...» replica Sasuke, prima accalorato, poi col tono sempre più basso, quasi stanco. «Non ho quel tipo di relazione con lui.»
Bingo! esulta interiormente l'Hokage, sentendosi giusto un po' intenerito da quella visione così infantile e imbronciata del suo ex allievo. Ormai si è però spinto fin lì e non avrebbe senso non cogliere l'occasione.
Gli si fa un po' più vicino, facendo gesto al ragazzo di imitarlo. Quello borbotta qualcosa contro i movimenti che gli fanno girare la testa, ma comunque scivola un poco più in là, vicino a Kakashi, che si copre la bocca con la mano — come se la maschera non bastasse — con fare cospiratorio.
«Senti un po', Sasuke. Sii sincero per davvero, stavolta.»
"Perché bisbigli? Mi fa male la testa. Dov'è Kusanagi?"
«Zitto e ascoltami» lo ammonisce, abbassando ulteriormente la voce. «A te...»
«Mhh?»
«Per caso...»
«Eh.»
«Non è che...»
«Kakashi
«Scusa, volevo creare la giusta suspense. Dicevo.»
E dire che voleva prendersela comoda e snervarlo un po' di più. Dannato ragazzino isterico dal repertorio espressivo di un assassino seriale costipato. Peggio per lui. Gliel'avrebbe sganciata tutta d'un fiato.
Si accerta di averne la piena — ...più o meno — attenzione; il silenzio circostante è interrotto dal russare di Kiba e i singhiozzi periodici dell'Uchiha — che nel mentre ha deciso di prendere un sasso che ha conquistato la sua attenzione. Non c'è nulla di considerevolmente invasivo perché non lo senta o capisca.
«Sasuke» comincia per richiamarlo. «Ti piace Naruto?»
Il tonfo del ciottolo sul terriccio fa sussultare Sasuke stesso, che se lo è lasciato scivolare di mano. La fronte si corruga un poco e gli occhi si fanno più lucidi, vigili, quasi l'effetto del sakè fosse svanito di colpo. Le guance sono ancora rosse e i la postura non è del tutto ferma, quanto più traballante e la mano stessa che prima tratteneva il sassolino pare ora smossa da un leggero fremito.
Una pausa di riassetto; poi un singhiozzo: «Sì.» 
Kakashi ne resta sinceramente sorpreso perché, sul serio, non se lo aspettava. Piuttosto era del tutto certo che gli avrebbe inveito contro, o dato qualche rispostaccia su cui poi avrebbe riso su. Voleva anche tormentarlo, ma era sinceramente curioso di cosa Sasuke gli avrebbe detto, o cosa sarebbe emerso dal suo comportamento.
Non si aspettava quello, il sentirsi dare una risposta che già conosceva, ma questa è una conferma in piena regola e, ne è sicuro, Sasuke ne è pure consapevole.
Resta ancora lì, seduto, a guardarlo con dello stupore residuo mentre quello si alza, togliendosi la polvere dai pantaloni, per andare a stendersi vicino agli altri.
L'Hokage sbatte le palpebre, sospira e si gratta la nuca, sconsolato e un po' divertito al contempo.
Ah Naruto. Ti aspetta una faticaccia.








 
Mi dispiace.
Non credevo che sarebbe passato davvero tutto questo tempo, prima di tornare ad aggiornare Dictionary. In teoria non è oggi che dovrei farlo, perché questo capitolo non mi piace, non è come lo volevo né come me lo aspettavo. Tuttavia, se ci ho messo più di un anno un motivo c'è. Oltre al fatto di aver avuto non pochi problemi personali, più passava il tempo più mi rendevo conto ch questa raccolta ha smesso di piacermi. Grazie a Dictionary ho conosciuto persone splendide e ho ricordi felici legati al periodo in cui la pubblicai, quando almeno una volta al giorno pubblicavo qualcosa. Avevo anche detto che si sarebbe conclusa intorno ai 50 capitoli. Beh, per le ragioni su, non è più così. So che sbaglio ma voglio chiudere così il mio ruolo di autrice. Mi dispiace per chi segue le altre raccolte che ho in corso, ma sono piuttosto sicura che le cancellerò o segnerò come Incompiute. Vi prego di non volermene e di capirmi. Sono stata davvero bene, e vi adoro e ringrazio per avermi sostenuta così tanto. Ho letto tutte le vostre recensioni. Chiedo ancora scusa per questo capitolo, per l'OOC e il resto. Purtroppo ho perso l'originale e non sono riuscita a fare di meglio. L'unica cosa che non è cambiata è il titolo dell'extra, che fu sia un riferimento a Bacchus di Fairy Tail che a Sasuke, in quanto capace di evvocare un falco. Grazie ancora, per questi due anni insieme. 
Un bacio, arrivederci. <3





   
 
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