Finalmente riesco a completarla.
Prima di alter IwaOi, che hanno molta più importanza, voglio pubblicarla.
Questa storia è prima di tutto una sfida con me stessa.  Per chi mi conosce, sa che questa cosa è alquanto atipica per me.
Ma sfida a parte, tendo a mettermi alla prova senza perdere di vista ciò in cui credo: i personaggi restano gli stessi, con loro pensieri, desideri, e i loro credo.
Questa storia ha un messaggio importante che voglio trasmettere. Spero che seguendola fino alla fine lo coglierete.
E se qualcosa sconvolgesse inaspettatamente la routine quotidiana alla Shiratorizawa? E se questo coinvolgesse direttamente il super Asso e capitano della squadra, Ushijima Wakatoshi?

Latte e miele


 

Prologo- Un incontro casuale! Mi incuriosisci

 

Ruri Sakuchiura. Era diventata famosa alle scuole medie per essere la leader di una banda di teppiste in una prefettura vicina. A volte si pentiva di non aver fatto le valigie e non essere andata a Tokyo.
Ora, però, con un nuovo look, iniziando le scuole superiori, voleva davvero cambiare vita.
Il suo carattere alquanto ribelle non era facile da domare, ma anche come teppista non aveva mai “giocato sporco”, se si può definire così.
Si era fatta crescere i capelli, passati da un rosso  sangue ad un nero mogano.   Gli occhi verdi risaltavano di più con quel colore.
Non riusciva ancora a credere di aver passato il difficile esame di ammissione alla Shiratorizawa, la scuola più prestigiosa di Miyagi  Sua madre l’aveva iscritta, ma era un soddisfazione. Poteva davvero ricominciare.
Aveva indossato la divisa scolastica, quel primo giorno di scuola.  Sperava di farsi degli amici.
Sperava, si. Perché le cose non andarono proprio come lei voleva.

Il primo giorno nella nuova scuola era andato abbastanza bene. Come temeva, la sua fama la precedeva. Molti si erano tenuti alla larga da lei... ad eccezione di alcune ragazze e di un ragazzo dai capelli rossi.
 E dire che lei voleva ricominciare e farsi delle amiche...
 Si fermò per un po' a guardare le vetrine del centro, poi, intenta a rimuginare, si fermò al semaforo.
 Scosse la testa, tentando di non pensare a nulla. Domani sarebbe stato un altro giorno, e quindi poteva far valere le proprie buone intenzioni.
 Evitò di tenere ancora la testa fra le nuvole e prestò attenzione alla strada. Quando il semaforo divenne verde, si confuse tra la folla, attraversando, ma qualcosa la distolse dall'arrivare all'altro marciapiede.
 Un gattino si era fermato esattamente al centro delle strisce pedonali e stava elegantemente e teneramente facendo toletta, poi miagolò. Mamma gatto si avvicinò per portarlo lontano, ma ormai il semaforo era diventato rosso.
 Un camion a tutta velocità stava sopraggiungendo.
 La ragazza, senza pensare, tentò di trarre in salvo i due gatti, ma si ritrovò bloccata dal terrore.
Si lanciò.
 Chiuse gli occhi, ormai certa della fine.
 Improvvisamente, sentì delle braccia possenti avvolgerla, i piedi staccarsi da terra ed il proprio corpo spostarsi contro la propria volontà.
 Serrò gli occhi e strinse a sè i gatti, che miagolarono in coro.
 "Ti sei fatta male?"
 Avvertì quelle braccia lasciarla andare, ed una voce profonda e maschile rivolgerle attenzione.
 Aprì gli occhi, ritrovandosi davanti un ragazzo poco più grande di lei. Era alto, robusto, con la pelle un po' scura, occhi grandi e penetranti e capelli olivastri.
 "Sto...bene..." sussurrò, lasciando improvvisamente andare i due gatti, che miagolarono prima di correre lontano.
 "Bene" annuì " devi stare più attenta. Non si passa con il rosso. Hai salvato quei gatti, ma la vita di un essere umano vale molto di più.
 Non commettere imprudenze o finirai su una brutta strada".
 Il ragazzo la fissò per qualche breve istante, per poi voltarsi e girare i tacchi. " Può darsi che ci rivedremo" esordì, per poi andarsene.
 Solo allora, la ragazza notò un particolare.
 Il suo "salvatore" indossava una tuta bianca e viola.
 Shiratorizawa. La sua stessa scuola.
 La curiosità aumentò in lei. Voleva saperne di più su quell'essere così grosso, dall'aria spaventosa, ma forte da rischiare la vita per una perfetta sconosciuta
Il mattino dopo chiese alle due ragazze che avevano sfidato il resto della classe e le avevano rivolto la parola. Doveva abituarsi, almeno per i primi tempi.

"Hai detto un bel ragazzo, alto e robusto, con la divisa della scuola? Ma ce ne saranno..."
Dissero le sue compagne di classe. Ruri, però, era distratta.
 Non stava ascoltando. Lo vide. In coda per dei panini al curry.
 Curry?
Le due si voltatono nella direzione in cui Ruri stava guardando, e si poggiarono al tavolo con i gomiit, tenendosi il viso mentre si voltavano verso di lei.
 "Non prenderlo di mira"
 "Eh?"
 "Stai mangiando con gli occhi la preda di ogni ragazza della scuola. Ushijima Wakatoshi, campione della prefettura. Non puntare tanto in alto"
 "..."
 Rimase sorpresa. Non sapeva nulla di quel ragazzo, dopotutto. Campione? Vista la prestanza fisica, non se ne stupiva.
“Ha un fanclub, anche se pochi lo sanno. Dovresti vederlo quando gioca a pallavolo”
Ruri inclinò la testa.
Forse non era tutto come sperava, forse non l’avrebbero accolta a braccia aperte pur tenendo a bada il proprio carattere. Ma forse, non tutto il male viene per nuocere.
Anche se le cose andavano più lentamente, aveva trovato qualcosa di interessante. O meglio, qualcuno.
E dopotutto, era solo l’inizio.

La prossima storia sarà sempre sulla coppia principale e più importante, la IwaOi ovviamente. E verranno aggiornate le long in corso.
Alla prossima!