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Autore: BlazingStarR3D    24/08/2017    3 recensioni
Alessio Marino è un ragazzo del Queens di quindici anni che per via di uno scherzo di un suo compagno si ritroverà ad avere dei poteri meravigliosi simili al suo eroe: Spider-Man.
Dotato di questi poteri Alessio dovrà capire come usarli al meglio diventando a suo volta come il suo eroe.
Ispiratomi alla storia classica che alla Ultimate con elementi di TUTTI i film ma è pur sempre un personaggio originale quindi avrà un carattere unico non sarà nè Peter Parker nè Miles Morales; Alessio è l'opposto dei due e così leggerete nella storia che non sarà una storia solo di Spider-Man ma Marvel in generale (EFP non ha la categoria marvel).
Divertitevi e commentate.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Deadpool, Nuovo personaggio, Peter Parker, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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GIOVEDì
3 OTTOBRE 2017 ORE: 20:30

Il giovane Alessio aveva appena salvato almeno trenta ragazze scomparse da dei trafficanti e si era ritrovato delle foto scattate della sua battaglia al porto senza sapere chi fosse stato. "Devo ringraziare il mio stalker..."disse prendendo il telefono per chiamare Carly

, la giornalista conosciuta giusto oggi. "Pronto?"chiese lei. "Ho le foto dello scontro al porto, le darò subito."disse rimettendosi la maschera per poi uscire di casa dirigendosi immediatamente verso il giornale. "Sei tornato Alessio?"chiese la signora Brant.
 "Sì, con le foto!"disse mostrandole la macchinetta.
"Ottimo, chiamo subito Robbie e ci prepariamo per domani."disse chiamando l'editor dal suo ufficio il quale esaminò le foto in maniera soddisfatta. 
"Alessio, le tue foto sono da prima pagina, benvenuto al bugle!" disse dando una pacca al ragazzo.
 "Grazie signore, vorrei urlare e festeggiare ma probabilmente mi licenzierebbe subito."disse ricambiando il sorriso.
"Tieni questo anticipo e godi telo."disse dandogli cento dollari. "Grazie mille signore!"disse entusiasta per poi uscire e tornare a casa come Alessio per abbracciare la madre. "Hai avuto il lavoro?"chiese la madre
"Sì, con un piccolo anticipo!"disse mostrando la banconota. 
"Ottimo, ora vai a riposare!"disse la donna. Alessio stava steso sul letto e dormì pensando alla sua nuova vita come eroe.

VENERDÌ 4 OTTOBRE ORE 6:30 

 Il giorno dopo Alessio fece colazione, si cambiò in fretta pronto per iniziare la giornata di scuola.
"Ciao mà ci vediamo!"urlò chiudendo la porta e scendendo le scale; lungo la strada Alessio incontrò di nuovo Stan allegro e sorridente come sempre sulla sua bici."Alessio! Cosa mi dici di bello?"disse l'anziano.
"Ho appena avuto un lavoro al Bugle, come fotografo!"disse sorridendo.
"Allora queste sono tue? Ottimo lavoro ragazzo!"disse andandosene ma non prima di dire un'altra cosa al giovane "Ricordati sempre: Excelsior!"urlarono i due in coro per poi ridere. 

"Alessio!"disse una voce molto familiare: Cathy vestita con una giacchetta di pelle nera con leggins e minigonna bianca.

"Cat, che ci fai qui?"chiese mentre i due camminavano assieme. 
"Ti dispiace?"chiese in un tono di finta innocenza. 
"No, se vuoi facciamo la strada assieme...se non hai paura che qualcuno ti veda con me?"disse mentre andavano. 
"Che ne dici se saltiamo la prima ora?"chiese lei con un sorrisetto malizioso prendendolo dalla felpa nera con la doppia D rossa dietro. 
"Non possiamo!"disse lui agitato.
"Per un'oretta non succede nulla, dai!"disse lei tentandolo, tentazione a cui cedette. 
"Ok, ma dopo torniamo a scuola!"disse lui alla ragazza che alzò la mano come se dicesse "lo giuro". 
I due andarono a farsi un giro per il forest hills coffe shop per fare colazione insieme.
"Cosa volete?"chiese il barista. "Due cioccolate calde con panna grazie!"disse passando una dieci dollari"Tenga il resto."aggiunse portando Alessio su un tavolo dal braccio mentre davano la notizia di Spider-Boy alla TV. "Sembra che Silk si sia trovata un nuovo amico: Spider-Boy! Il giovane eroe ha lottato fianco a fianco della donna ragno contro dei trafficanti di esseri umani salvando trenta ragazze scomparse da mesi."disse una bionda alle telecamere. 

"Quella era titubante..."disse la ragazza prendendo la sua cioccolata.
"Davvero?"chiese lui confuso.
."Spider-Boy ha aiutato tante ragazze e lei ha solo bloccato uno o due tizi."disse continuando a bere la bevanda. 
"Oh..."disse annuendo"bene."disse prima di essere chiamato da una voce familiare.
 "Alessio Marino!"disse la detective mostrandosi al ragazzo"Mariniamo la scuola?"chiese vedendolo"Con la ragazza poi..."disse
con un sorrisetto. 
"Come stà la bambina Jess ?"chiese cercando di cambiare discorso.
"Non mi freghi bello..."disse prendendo una terza sedia da un altro tavolo e sedendosi dal lato opposto.
"Ehy! Stavamo per sederci noi!"urlò un ragazzo prima che la donna lo guardò con intensità per poi andarsene.
"Jessica Jones: detective, ex-eroina e moglie di Luke cage; sai mio padre mi ha parlato di te."disse la ragazza osservandola.
"Serio principessa?"disse alzando il sopra ciglio.
"Sì, dice che hai problemi con l'alcol."disse lei con un sorrisetto cattivo. 
"Tanti, molto più di quelli che credi...comunque chi è tuo padre?"disse prendendo un croissant da Alessio. 
"Robert Janseen, lo conosci?"disse lei. 
"Oh sì: il filantropo, beh piccioncini...divertitevi e tu stai buono!"disse indicando Alessio per poi andarsene. 
"La conosci?"chiese al ragazzo
. "Amica di mamma...e per amicaintendo che viene al locale a bere."disse lui finendo la bevanda e alzandosi insieme alla ragazza per continuare il loro giro.
"Allora, oggi è il funerale di tuo nonno?"disse lei al compagno che annuì al pensiero."Spero che trovino chi ti ha fatto questo."disse lei. 
"Ti ringrazio."disse mentre il telefono squillò e rovinò il momento tra due
"Sì pronto?"chiese lui scoprendo che era il suo migliore amico. 
"Ehfratello dove sei, a scuola non vieni?"chiese Tony 
"Tony..."disse prima che la ragazza prese il telefono per poi chiudere la conversazione."
Perchè l'hai fatto!?"chiese confuso mentre lei correva verso una giostra con il suo telefono. "Dai Cat ridammi il telefono..."chiese annoiato.  
"Prima devi salire qui!"disse su una sbarra di ferro della giostra come se fosse la sbarra della palestra di ieri.
della palestra di ieri, iniziando a dondolare le gambe mentre Alessio stava salendo per raggiungerla si mosse verso un'altra sbarra.
"Da questa parte!"disse mostrandogli il telefono e iniziando a vedere la rubrica.
"Non hai il mio numero, dovresti averlo se dobbiamo studiare assieme, fatto aggiunto!"disse sorridendo mentre Alessio cercava di raggiungerla. "Dai ridammi il telefono Cat, dobbiamo andare a scuola!"disse stufo della ragazza la quale continuava a muoversi tra le sbarre. "Vieni a prenderlo, mi sàche ci riesci..."disse lei mentre lui salliva sulle sbarre cercando di non fare troppo il "ragno" e alla fine riuscì a prenderla dal braccio. 
"Presa! Dammi il telefono e andiamo a scuola."disse sorridendo riprendendosi l'apparecchio e iniziando a camminare verso l'istituto dova arrivarono. 
"Fratello! Che è succeso con il cellulare?" disse Tony
 "Ho passato la prima ora con Cat..."disse aprendo l'armadietto. 
"Eri ricattato?"chiese Julia confusa. 
"Non ero ricattato..."disse prendendo il libro di chimica. "Una pistola alla testa?"chiese Tony
. "Quello è comunque ricatto!"disse
guardando l'amico. "E se Cat fosse innamorata di te!"disse Rosa sognante."Non  sarebbe stupendo?" 
"O se ti stesse pianificando uno scherzo."disse Julia mentre entravano in classe.
 "Non è così crudele."disse
Tony"La sua è una cattiveria alla Shocker non alla Tezchio Rozzo! Per quello abbiamoAdrien."spiegò sedendosi vicino al migliore amico. "Allora, oggi che farai? Esci a fare il culo a qualche nazi?"bisbigliò Tony.
 "Non ci sono nazi a New York...o almeno credo."rispose lui"Sarebbe fico picchiare un
nazi..."disse mentre il prof delirava sulla grandezza di Otto Octaviuse della stupidità della generazione odierna, ancora. "Voi ragazzini siete tutti stupidi, questa lezione è basilare! Il mio amico Otto
Octavius era in grado di fare questo e altro alla vostra età! Sono disgustato!"sbraitò l'uomo. L'ora continuò fra sbraiti,insulti e scleri del professore tedesco quando la classe uscì fuori per la lezione del professorCoulsono come lo conosceva Alessio l'agente Coulson dello S.H.I.E.L.D il quale lo doveva tenere d'occhio il ragazzo.
 "È davvero una spia il prof?"chiese Tony guardandolo. 
"Sì Tony l'ho già detto è una spia che lavora per un tipo orbo che somiglia a Samuel L Jackson!"disse alzando la voce. 
"E dice di conoscere tuo zio?"continuò lui"Come fà?"chiese confuso.
 "Non sò..."disse guardando il prof. 
"Oggi voglio parlarvi della definizione di eroe: nella letteratura classica l' eroe era colui che compieva atti di coraggio che spesso comportavano il suo stesso sacrificio. Probabilmente la parola eroe è ricollegabile al verbo servo: questo ci vuole enfatizzare che l'eroe è servodella gente. Qualcuno miriesce a fare un esempio o scelgo io?"domandò guardando la classe. "Signor De Siat, vuole rispondere lei?"chiese indicandolo. 
"Gli eroi sono tutti degli idioti: "se uno ha un dono lo deve tenere persè." Mi diceva sempre questo mio padre..."disse sorridendo. 
"Siamo in un mondo di eroi Adrien:Capitan America,Iron Man,Hulk,Wolverine,Spider-man e molti altri hanno speso la loro vita a proteggere noi tutti."spiegò l'uomo.
 "E infatti possiamo notare che fine hanno fatto...ormai chiunquepotrebbe fare l'eroe,basta avere il pigiamino."rispose lui facendo ridere tutta la classe.
 "Io non sono d'accordo: senza gli eroi la gente soffre e sifàmale! Siamo in un mondo assurdo dove gente come Frank Castle esce di casa armata di mitra e spara anche al più piccolo ladruncolo, senza eroi saremmo persi!"disse Tony alzandosi "Spider-Boy ha salvato trenta ragazze, alcune delle quali di questa scuola, senza il suo intervento avrebbero potuto essere schiave del sesso di quel lardoso simil Jabba di Fisk!"disse alzandosi. 
"Solite cavolate da nerd..." disse senza neanche voltarsi.
 "Se avessero fatto male a una tua amica? Ah già è vero, non hai amici nè maschi nè femmine!"disse sorridendo. 
"Non insultare Adrien!"disse Evan girandosi. "Calmiamoci tutti e sediamoci."disse il prof pacatamente e calmando la situazione. La lezione continuò normalmente per altri quindici minuti per poi uscire per andare in mensa. 
"Fratello: ascolta."disse usando una radiolina. 
"Abbiamo informazioni shoc: la nota mafiosa Felicia Hardy alias la gatta nera ha preso in ostaggio il direttore del The Riz con vari super criminali; la polizia è totalmente bloccata e dentro il palazzo ci sono anche la famiglia del direttore e i vari ospiti e lavoratori del hotel. Vi informeremo appena possibile."disse la voce di TheFact facendo scattare Alessio. 
"Devo andare..."disse vedendo l'amico. 
 "Ti copro le spalle!"disse dandosi il cinque e poi il pugno.
il ragazzo corse verso il tetto incontrando Julia e Rosa. 
 "Ehy Ale, andiamo a pranzo?"disse vedendolo scappare sulle scale per il tetto.
"Dove stà andando?"chiese a Tony. 
"Problemi allo stomaco, gli passeranno."disse coprendo l'amico usando una scusa mentre il supereroe stava salendo su ltetto e cominciando a spogliarsiper rimanere solo col suo costume a cui aggiunse la maschera dentro lo zaino per poi gettarsi verso l'hotel dove la criminale stava con il proprietario legato e picchiato, davanti. "Ti prego Felicia, lascia mio figlio e mia moglie, loro non hanno fatto nulla! Sono io quello che ti deve i soldi!"implorò mentre due criminali lo tenevano.
 "Arold...mi spiace molte, ma è stata colpa tua."disse mentre prendeva un martini
"Mi hai chiesto un prestito e io ti ho dato anche di più e non ho avuto nemmeno uno spicciolo o sbaglio ragazzi?"chiese ai suoi uomini. "No capo, si merita una lezione."disse un con un costume viola e blu: anguilla, il criminale elettrocineta
. "Grizzly, come vanno le cose sotto?"chiese alla radio. "Gli sbirri non entrano boss!"disse un bestione vestito da orso. "Ottimo: portate il bambino e la donna al covo!"ordinò a
Speed Demon e a Blizzard
i quali presero con forza gli ostaggi e li obbligassero a salire mentre Alessio stava raggiungendo la destinazione grazie a un elicottero il quale gli dava un passaggio. 
"Grazie amico di avermi dato uno strappo!"disse lui. "Grazie a te per aver aiutato mia nipote a fuggire da quei porci!"ricambiò mentre Alessio si gettò via dal veicolo e volteggiò verso l'attico sfondando la finestra per atterare davanti alla felina. 
"Sei in arresto!"urlò il ragazzo. 
"Che divertente, ma hai altro a cui pensare tu..."disse con un sorrisetto malefico.
 "Sarebbe a dire?"chiese confuso mentre si metteva a fare scudo a Arold.
 "Me!"urlò una voce che lo colpì con un pugno che diede una forte scossa a Spider-Boy venendo scaraventato sul muro. 
"Come và piccolo pezzo di letame? Non credevi di vedere il vecchio Shocker così in fretta, dico bene!"urlò assestandogli un poderoso montante allo stomaco facendolo andare sul soffitto per poi ricadere a terra"Ed ora di vedere ciò che fanno i miei nuovi guanti!"disse dandogli un pugno verso la schiena che sfondò il pavimento della stanza creando un buco.
 "Wow...mi sento uno schifo..."disse Alessio cercando di riprendersi non facendo attenzione al suo senso di ragno che l'avvertiva di un altro pugno del criminale diretto verso la faccia. 
"Mi hai umiliato la scorsa volta, ma non capiterà di nuovo grazie ai miei guanti nuovi e pensa che è un'idea di un riccone italiano che ha dato degli scarti al riparatore!"disse colpendolo in pancia mandandolo contro il bagno della camera mentre squillava il telefono del ragazzo. 
"Pronto?"disse rispondendo alla sua collega. 
"Alessio, sei ancora a scuola? Ho bisogno di te per le foto. "Chiese la ragazza. "Sono al Ritz
..."disse ancora stordito mentre il criminale gli andava addosso. "Da solo e sei uscito dalla scuola?! Sei matto potevo chiedere un permesso io!"disse
menetre
Alessio schivava i colpi di Schultz
. "Mi spiace ma sono dentro ciao!" urlòchiudendo "SaiShocker, mi chiedo una cosa:perchèvuoi farmi male, insomma Spidey ti batte un giorno sì l'altro pure e non mi sembra che tu lo odi così tanto."disse
sparando ragnatele ai suoi guantoni.
"Ma almeno lui è un adulto! Hai idea di cosa si provi a essere sempre preso in giro per i tuoi fallimenti, sia quando eri giovane che ora?!"disse colpendo la parete e frantumandola."Ogni giorno sentoi
criminali che mi indicano e dicono cose tipo: "Guardate è quello che si fà battere dai bambini con la felpa!"o"Ehy, è l'uomo cialda!". Non sai quanto sia frustante!"urlò prima di essere colpito da un calcio in faccia dal quale si riprese subito per ripartire a colpirlo. "Sò cosa significhi essere derisi, ma non mi metto
a fare male alla gente per divertimento come te!"rispose tirandogli una sedia contro. "È differente!"urlò sparando un fascio di energia cinetica che colpì il ragazzo facendogli sfondare varie pareti delle camere. "Tu dovresti vedere qualche psicologo!"urlò dandogli un pugno sulla faccia mandandolo a terra per un
pò."Devo capire comeSpideylo batteva, pensa Marino,pensa!"pensò il ragazzo ricordandosi come Spider-Man
battevail criminale: il costume! "Ora ricordo! Il costume è l'unica cosa che lo protegge dalle vibrazioni che viaggiano verso di lui!"urlò vedendo il
costumedel criminale che lo raggiungeva dai muri e si incastrò in una maceria e vedendo l'occasione il ragazzo approfittò per tirargli un pugno che strappò la manica del costume.
 "Oh m@!*a, ho perso una manica!"urlò il criminale mentre Alessio iniziava a riempirlo di pugni e calci. "Ora non puoi più usare il guanto ma sopratutto..."disse saltandogli sullo strappo e tirando via verso la schiena.
"Ora ti ho battuto!"disse strappandogli quasi tutto il costume lasciandogli una parte della maschera e i pantaloni per poi essere stordito definitivamente ed essere
privato dei guanti.
"E resta giù!"urlò indicandolo per poi dirigersi verso la camera dove era iniziato il tutto e notando che l'uomo e la gatta erano
scomparsi. "Dove saranno?"disse mentre sentiva delle pale di un elicottero che si avvicinavano"Il tetto..."disse correndo verso la porta del tetto dove l'elicottero era appena arrivato e stavano caricando gli ostaggi sul veicolo. 
"Mi occupo io di lui!"urlò anguilla lanciando scariche elettriche dalle mani per tentare di colpire il ragazzo mentre un elicottero di TheFact sorvolava il palazzo.
 "Come possiamo vedere il vigilante Spider-Boy è sul tetto e stà cercando di salvare il proprietario del hotel dai criminali"disse una reporter vedendo lo scontro.
 "Fermati così ti friggo!"disse il criminale prima di essere spedito verso l'elicottero che venne colpito alle eliche dalle ragnatele che stavano scaricando. 
"Sono a corto di fluido!"disse prendendo una cartuccia e ricaricare il bracciale mentre il criminale velocista cercava di levare la ragnatela rimanendo bloccato da un'altra palla di tela. 
"Ora ci siamo io e te gatta!"urlò andandole contro prima di essere colpito da una frustata e poi un calcio. 
"Non  sono stupida, per ora hai vinto ma la prossima volta ti seppellisco!"urlò fuggendosene via per poi essere presa da una ragnatela sparata da un altro e più conosciuto giustiziere: l'amichevole uomo ragno di quartiere o Spider-Man, l'eroe che aveva ispirato Alessio ad essere Spider-Boy! 
"Scusa Felicia, ma devi stare in galera per un pò..."disse per poi girarsi verso Spider-Boy"Tu sei Spider-Boy, gran bel look e scelta di colori: arancione al posto del rosso e celeste alposto del blu, ottimi!"disse mentre il giovane ammirava il suo idolo che gli faceva i complimenti. "Oh cristo, sono felice dei complimenti: lei è la mia ispirazione, il mio idolo!"urlò guardandolo. "Così vestito non potevi essere fan di Devil."scherzò lui"Vai la pausa pranzo finirà tra: sei minuti..."disse vedendo l'orologio. "Cavolo, devo andare, può pulire lei?"disse per poi andarsene di nuovo verso la scuola a cui rimaneva ancora altre tre ore.
"Tony: sono sul tetto!"disse rivestendosi e scendendo per l'ora di cucina, ora in cui era molto bravo. "Allora come'è stato?!"chiese l'amico mentre si correvano incontro. "Epico è successo..."disse prima d'incontrare
Cat nei corridoi. "Ale, hai scordato questa."disse dandogli la fotocamera. "Grazie Cat, domani possiamo vederci per studiare o hai da fare?"chiese lui.
 "Vediamoci domani pomeriggio a casa mia: mio padre non c'è, sarà a Bari per un viaggio di lavoro tutta la settimana e quindi siamo soli a eccezione dei domestici. L'indirizzo è : 272 E decima strada,Manhattan" disse lei per poi sorridergli. "Ok, ci vediamo domani!"disse mentre si allontanava. 
"Amico,ora la puoi stalkerare!"disse sorridendo. "Zitto Tony!"disse dandogli un pugnetto.
 La scuola finì di nuovo e Alessio venne avvicinato dal professor Coulsonil quale voleva fargli i complimenti per l'ottimo lavoro e offrirgli un passaggio a casa.
 "Ragazzo, sei stato incredibili: grazie a te la gatta non farà del male a nessuno ed hai salvato delle vite. Cosa farai ora eroe?"chiese 
"Devo andare al funerale di mio nonno, è oggi."disse lui con tristezza nella voce. "Capisco...mi spiace."disse continuando la strada. 
"Hai qualche preferenza di musica?"chiese.
 "Gli AC/DC, i Queen ,Fall Out Boy,Kiss e altri..."disse lui. "Bei gusti!"disse sorridendo. "Grazie: mio zio mi
faceva ascoltare la sua musica da piccolo, credo sia così che mi èvenuta la passione."disse sorridendo mentre metteva "Iwas made for love you" dei Kiss. 
"Tuo zio è uno in gamba, un bravissimo uomo!"disse sorridendo. "Lo conosce anche lei?"chiese confuso. "Non dovrei dirtelo ma tu sei un eroe quindi...sì conosco tuo zio, Marco Torre: agente dello SHIELD e ottimo tiratore."disse sorridendo mentre si avvicinavano a casa della madre dove era parcheggiata una Harley Davidson V-Rod nera. 

"Ehy è la moto dello zio!"disse entusiasta per entrare nel locale dove un uomo alto e con
musculatura media con capelli castani e occhi del suo stesso colore. 
"Zio!"urlò il ragazzo. 
"Alessio!"disse vedendo il nipote e abbracciandolo. "È bello rivederti zio! Anche se è in questi casi..."disse triste. 
"Tranquillo,sò cosa provi: lui è stato padre per te come lo è stato con me!"disse al nipote che chiese se poteesse seguirlo in camera sua con una scusa su un problema con una ragazza. "Allora, chi è la fortunata?"disse sorridendo. 
"Non c'è una ragazza, ma devo mostrarti una cosa..."disselevandosi le scarpe e avvicinandosi alla parete per iniziare a scalarla causando lo stupore dello zio.
"Quellodi ieri al porto eri tu!"disse stupito mentre il ragazzo annuiva."Da quanto sei così?"chiese sotto voce.
 "Quattro giorni..."disse il nipote. "Cavolo se ti dai da fare...tua madre non deve saperlo!"disse indicandolo. 
"Ovvio che non lo saprà..."disse lui."Come non saprà del tuo lavoro per Fury."disse sorridendo.
 "Come fai a saperlo?"chiese lui sconvolto.
 "Il calvo mi ha detto di te, tranquillo non dirò nulla!"disse tranquillizandoloper poi uscire.
"Altra cosa: come faccio a sapere se piaccio a una?"chiese prima di aprire.
 "È tutto nello sguardo ragazzo, ricordati."disse uscendo dalla camera per tornare nel salotto dove squillò il telefono del ragazzo. 
"Carly, tutto bene?"chiese lui. "Alessio ti bacerei! Se non fossi un ragazzino ovviamente..."disse specificando. 
"Di che parli?"disse lui confuso. 
"Delle foto che mi hai inviato: Shocker vs Spider-Boy! L'ha pestato di brutto devo dire...ma poco importa perchè noi saremo i primi ad avere queste foto e tutto grazie a te!"disse felice lei per poi chiudere. "Devo capire chi
fa le foto al posto mio e ringraziarlo."disse
mettendo il telefono in tasca per prepararsi al funerale che si svolse al cimitero Saint Jhon dove il prete iniziò la veglia alla quale preseroparte anche gli amici del ragazzo e i clienti abituali del pub della madre tutti che le davano conforto. "Signore accogli il
nostro buon amico Renzo nel regno dei cieli: padre affettuoso,marito devoto, un gran lavoratore e sopratutto una guida per tutti i suoi cari..."disse il prete. Il funerale andò avanti per mezz'ora quando ci fùl'ultimo saluto alla lapide. 

ORE18:30 

Alessio venne consolato dai suoi amici fino alla fine del funerale quando
tornarano
a casa: la madre apriva il locale e il ragazzo usciva dicendo che andava con
Tony ma in realtà andava a cercare lui: Chat Noir, lo stesso che aveva ucciso, anche se indirettamente, suo nonno per evitare che potesse capitare ad altri.
 "Amico ho un informatore!"disse Tony al computer. "Ovvero?"chiese lui fermandosi su un tetto della zona di
Hell's Kitchen. "Si chiamaTurk Barret
: un criminale che si adatta a tutto: un giorno vende droga, l'altro armi e l' altro ancora ti vende una ragazzina..."disse bevendo una bevanda. "Dove lo trovo?"chiese lui. "Un locale squallido del luogo:
Josie's, passa lì tutto il suo tempo di solito."disse lui.
 "Vado a prenderlo!"aggiunse correndo verso il retro del locale dove il trafficante stava uscendo probabilmente per non pagare il conto. Aspettò unpòper poi balzargli come una tigre. 
"Devil, non stò facendo nulla!"disse lui facendosi scudo con le mani per poi notare il ragazzino e iniziare a ridere. "Oh cristo, mi hai fatto prendere un colpo piccoletto!"disse cercando di andarsene prima di essere preso e sbattuto sul muro con forza.
 "Chat Noir, dove lo trovo?"chiese lui. "Chi?"disse senza vederlo negli occhi per poi essere stretto dal collo"Ok, ok, calma!Stà concludendo un'affare al molo 57 vicino l' Hudson ma non sò altro!"urlò mentre la presa si faceva più forte per poi liberarlo. "
Spera per te che ci sia!"disse per poi uscire dal vicolo e dirigersi al molo con la notte da sfondo dove entrò
nel magazzino che non era protetto. 
"È vuoto..."disse Alessio esaminando il luogo prima cheChatNoir entrasse con al seguitoJork, Bono e una misteriosa donna con una sorta di giubba militare giapponese dai lunghi capelli neri e una maschera bianca. 
"Ricordami di ringraziare quel tipo Bono, in fondo ci ha detto dove trovarlo."disse mentre usciva fuori i suoi baton neri.
 "Ti avevo avvertito no?"disse guardando il ragno con un sorrisetto 

CONTINUA...
   
 
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