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Autore: Lauretta_36    26/08/2017    2 recensioni
caroline e klaus ormai separati, iniziano a comprendere i loro veri sentimenti, ma quando pensano che la distanza gli permetterà di dimenticare l'altro, ecco che il cattivo di turno, li porterà a intrecciare di nuovo le loro vite e questa volta anche a condividere la stessa casa.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’amore è un sentimento meraviglioso, si dice che possa portarti a non vedere altro che l’oggetto del tuo amore, a non sentire nient’altro che il suo dolce profumo e il suono soave della sua voce. Non dubito che tutto questo sia qualcosa di meraviglioso, ma l’equilibrio della natura chiede sempre che a qualcosa di buono si accompagni qualcosa di cattivo, quindi attenti miei cari lettori perché quando la nostra ragione si perde tra le più recondite emozioni del cuore i nemici hanno modo di avvicinarsi a noi senza poterli vedere e di attaccare con forza e ferocia inaudita.
 
 
Prov Caroline
Sono solo ventiquattro ore cosa potrà mai succedere, be per iniziare potrebbe essere un pazzo o un serial killer o magari entrambi. Cosa non darei per ricordare qualcosa.
Ora non ci pensare Car hai accettato e vedrai che tutto finirà ancora prima di quanto pensi, anche se è stato così bello ieri notte, io non so cosa mi sia presa ma un calore così intenso e profondo non ricordo di averlo mai provato.
Va bene diamo una possibilità a tutto questo e ora che metto nello zaino???
 
 
Prov Klaus
“Sentite so cosa state per dirmi ma nulla può farmi cambiare idea” come possono pensare che la metterei in pericolo “Klaus so che la ami e posso immaginare benissimo cosa si prova a perdere qualcuno che si ama, ma so anche che questo non è il momento di fare una gita e poi dove vorresti andare di preciso? Marcel potrebbe aver pensato a questa tua reazione ed essere pronto a colpirvi non appena uscirete da quella porta”. Quanta verità in quelle parole ma dovevo tentare, quella notte avevo capito che il suo cuore rammentava il suo sentimento verso di me e non potevo permettermi di aspettare, il tempo poteva essere un nemico e più i secondi passavano e più quel flebile ricordo poteva cadere nell’oblio. “Avete ragione ma io devo tentare!” “Fratello ti prego così metti a rischio tutti noi”. Ora mi era tutto chiaro “Quindi è questo che in realtà ti turba fratello, non ti importa davvero del mio dolore, di me o di Caroline ma solo di rimanere a combattere da solo contro questo nemico” l’ira si stava facendo sempre più strada in me, forse era giunto il momento di capire cosa stava complottando mio fratello “o forse Elijah sto scombinando i tuoi piani. Forse avevi in mente altro per me” lui si irrigidisce e così capisco che c’è davvero altro in serbo per me “Non iniziare con le tue paranoie Nicklaus” bene usa il mio nome per intero deve essere seria la cosa “La mia paranoia come la chiami tu è ciò che ci ha mantenuto in vita per tutto questo tempo, questa mia paranoia ci ha salvato da molti nemici incluso nostro padre e credo mi salverà da te, dalla tua strega e da qualunque piano voi stiate architettando.”
 
 
Prov Caroline
“Si dovrebbe andare, non credo si noterà la differenza tu che dici Stefan?” lui guarda la mia valigia “A parte che sono contrario a questa uscita di un’intera giornata e te lo ripeterò fino alla fine, ma sei davvero sicura che non ci sia differenza tra una valigia e uno zaino? E soprattutto pensi o meglio speri davvero che lui non ne noterà la differenza?” a pensarci è decisamente impossibile spacciare questa valigia per un grande zaino “Io giuro che ci ho provato a farci stare l’indispensabile in uno zaino, ma è stato impossibile” Stefan ride e questo mi irrita “Tu hai messo l’indispensabile in questa valigia. Cioè perdonami io potrei mettere l’indispensabile in questa valigia, anzi a me lo zaino basterebbe ma per te Caroline”. Iniziai a ridere si forse aveva ragione ed ero contenta che la sua amnesia non avesse cancellato ogni parte di me, aspetta se anche Stefan ricordava qualcosa di me forse le emozioni che Klaus mi suscitava erano dovute a un ricordo che in qualche modo era sopravvissuto. “Ok sai che ti dico voglio usare solo lo zaino e tu mi aiuterai a capire cosa è davvero indispensabile” “Per me indispensabile è che tu non faccia questa cosa, è troppo pericolosa Caroline!”
Si forse lo era ma dovevo farlo e poi non so perché ma sentivo che con l’originale dimenticato nulla di male poteva accadermi.
 
 
Prov Klaus
Elijah non parlava più mi guardava soltanto dritto negli occhi, il silenzio che era calato su di noi era davvero assordante, ormai ero certo che la vera battaglia non era con Marcel ma con mio fratello e in tutto questo mi chiedevo quale parte avrebbe preso Rebekah “Adesso piantatela tutti e due, dobbiamo rimanere uniti per sconfiggere Marcel e possiamo riuscirci solo come famiglia e non come individui. Se per te Nick è così importante possiamo darti 24 ore ma non un minuto di più, so che sei in grado di difenderti e soprattutto di difenderla da lui ma non posso essere certa che tu possa riuscirci contro la sua strega. L’unica cosa certa è che il suo potere è grande quindi” la dolce Rebekah che forse sperava quasi quanto me di far tornare a Caroline la memoria “Tranquilla sorellina ti assicuro che sarò fuori dalla portata di Marcel e della sua potente strega. Ho già chiesto ad un’amica di creare un sortilegio che impedirà a qualsiasi magia di rintracciarci, saremo invisibili. Ti prometto che allo scattare delle ventiquattro ore saremo di ritorno. In mia assenza cercate di non combinare danni”. Speravo che Caroline fosse pronta non vedevo l’ora di lasciare quella casa e in modo particolare di farlo con lei.
 
 
 
Prov Caroline
Ancora non ci credo sto usando solo uno zaino per andare via una giornata intera con uno sconosciuto. Effettivamente questa frase dovrebbe mettermi i brividi “Grazie Stefan” ero un po’ sconvolta la mia coscienza stava tornando alla carica per ricordarmi l’enorme cavolata che stavo facendo, ma cosa pensavo quando ho accettato. Lui a breve sarebbe arrivato ed io ero terrorizzata “Car puoi sempre non andare se non te la senti” era così visibile sul mio volto l’incertezza di non ricordare chi fosse davvero Nicklaus per me “Io non so...” prima di poter terminare la frase lo vide sulla soglia della porta che mi guardava come ho sempre sognato di essere guardata, ricordo la mia cameretta, ricordo che stavo giocando con Elena e Bonnie alle bambole e ricordo con precisione che le mie amiche avevano iniziato a ridere quando descrissi dettagliatamente come il ragazzo della mia bambola doveva guardarla ‘lui la guarderà come se non vi fosse nulla di più bello da vedere oltre lei, come se ogni cosa di lei racchiudesse tutto quello che lui sognava e come se lo sguardo di lei fosse l’unico luogo in cui il suo cuore è sereno e felice’. Non so come fosse possibile, ma senza parlare solo attraverso i suoi occhi celesti sapevo e sentivo che lui mi stava guardando così, non volevo altro e non mi interessava altro “Sono pronta, possiamo andare” le sue labbra si aprirono in un dolce sorriso e apparirono le sue tenere e sensuali fossette quelle che adoravo, aspetta io le ricordo, io ricordo le sue fossette.
 
 
Prov Klaus
Ero arrivato alla sua camera per prendere la sua valigia e andare via velocemente, ma poi la vidi e vidi lo zaino, ero sicuro che non sarebbe riuscita a far stare il suo indispensabile dentro uno spazio così misero, ma Caroline riusciva sempre a stupirmi. Improvvisamente incontrai i suoi occhi e mi fermai ad ammirare la cosa più bella che avessi mai visto, in lei vi era tutto quello che non sapevo nemmeno di volere e solo guardandola riuscivo a calmare quell’ira che per secoli non si era mai placata dentro di me. Avrei voluto avvicinarmi a lei, stringerla a me e sfiorare le sue labbra come la sera prima, perdermi poi in quel noi come mai prima d’ora “Sono pronta, possiamo andare”. Lei era lì che attendeva di affrontare questo viaggio con me, senza sapere dove saremmo andati e senza avere memoria di me, la Caroline che conosco non l’avrebbe mai fatto, lei deve avere ogni cosa sotto controllo e adesso non aveva nulla, se stava venendo con me doveva esserci qualcosa che la spingeva, quel sentimento intravisto la notte prima, quell’emozione che nemmeno la magia più potente era riuscita a cancellare “Si love andiamo”.
Ci avviammo alla mia auto e iniziai a guidare immerso nei miei pensieri, dovevo stare attento ed essere sempre allerta “Dove stiamo andando posso saperlo?” la sua voce mi distolse dai miei pensieri “Dove tutto ha avuto inizio love. Stiamo andando a Mystic Falls.”
 
 
Prov Elijah
Devo stare più attento o Nicklaus capirà cosa voglio fare “Strega ho bisogno che mi aiuti a sconfiggere Marcel al più presto o il nostro piano non potrà essere più attuato. Mio fratello non è stupido ha capito che abbiamo in mente qualcosa e non ci metterà molto a scoprire le nostre reali intenzioni. Il pugnale è pronto?” dall’altra parte del telefono il silenzio prima di udire una voce diversa da quella che si aspettava “Caro Elijah il pugnale è pronto e ora è nelle mie mani” sapeva di non potersi fidare di lei “Dovevo immaginarlo che non saresti rimasta in disparte. La mia strega sta bene?” una risate dall’altro capo del telefono “Come sei tenero a preoccuparti, è viva ma dire che sta bene forse è esagerato” un’altra risata “Ad ogni modo sappi che sarò io a provare il dolce piacere di conficcare questo pugnale nel suo petto, merito di partecipare alla fine del mio persecutore molto più di quanto lo meritiate tutti voi. Però visto il nostro passato ti prometto che prima di mettere la parola fine alla sua esistenza vi aiuterò a sconfiggere Marcel. Poi non dire che non sono di buon cuore caro.” Di colpo rimase solo il ronzio del telefono, alla mie spalle Rebekah con il filo del telefono tra le mani “Credo di aver diritto ad una spiegazione”.
 
 
 
Intanto l’auto prosegue la sua strada verso la città dove avvenne il loro primo incontro, dove quell’amore così forte da resistere ad un potente maleficio ebbe inizio, tra resistenze e ostacoli vari. Dove la loro attenzione era rapita dalla foga di ritrovarsi e questo non permetteva loro di vedere quegli occhi che li seguivano silenziosi.
 
 
 
 
 
Spazio autrice (o almeno ci si prova)
Spero vi sia piaciuto il capitolo, il prossimo sarà ricco di momenti dolci e romantici e di attacchi a sorpresa. Buona fine estate a tutti.
Vostra Lauretta
 
 
  
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