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Autore: wolfsoul28    26/08/2017    0 recensioni
ci troviamo in un futuro che si sta riprendendo da una guerra avvenuta molti anni prima degli avvenimenti, che ha lasciato adesso radiazioni, causa: bombe nucleari, le persone morivano, i popoli erano caduti in rovina, bisognava fare qualcosa. Qualcuno l'ha fatto, per il proprio profitto, ma tranquilli, qualcun altro pronto a contrastarlo c'è, benvenuti in Assassins legacy. Ispirato al gioco di assassin's creed, parla di guerrieri simili agli assassini del gioco, ma il credo e i nemici sono poco o niente simili.
Genere: Azione, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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la nostra storia inizia così, con il nostro protagonista che dorme, mentre fa dei sogni un po' confusi, sogna i suoi vecchi genitori, quelli veri, e la sua infanzia con i nuovi, e quello che gli hanno insegnato, con lui c'è il suo amico, pronto a svegliarlo. -"Adler, Adler! Adler svegliati!" buttandolo giù dal letto, il nostro protagonista Adler Ludwig, si sveglia così bruscamente. E' Un uomo di 32 anni, di origini tedesche da parte del padre, per questo ha alcuni tratti somatici tipici del popolo germanico, alto 178 cm, capelli ricci e biondi, occhi verdi, almeno con il sole, delle volte assumono un color nocciola, di corporatura robusta, ma agile, viso ovale, occhi aquilini molto penetranti, naso greco e bocca piccola. "Mason! gran pezzo di M***a io ti ammazzo!" Mason steel, ragazzo inglese, di 25 anni, miglior amico di Adler da 7 anni, quando aveva 18 anni era solito cacciarsi nei guai, fù per questa sua caratteristica che lui e adler si conobbero, aveva rubato un tozzo di pane e, messo alle strette da 2 poliziotti nel tentativo di scappare, fù salvato da Adler che si trovava nei paraggi da assistere alla scena, da allora Mason provò ammirazione nei suoi confronti, mentre Adler lo vide come un fratello minore. Preso sotto la sua responsabilità, gli insegnò le arti di combattimento e sopravvivenza che i suoi genitori acquisiti gli hanno insegnato da piccolo. I suoi genitori adottivi, Facevano parte di una confraternita che si trova nel luogo in cui sono fuggiti, tra le montagne dell'India, sì, su una montagna, situata in un posto molto difficile da raggiungere, solo coloro che facevano parte di quella confraternita erano in grado di arrivarci, anche altri se guidati. Adler passò la sua infanzia lì imparando a combattere per sopravvivere a quello che lo aspettava fuori. Riguardo a mason, un ragazzo di media altezza, corporatura ectoforme, capelli a spazzola corvini, forma del viso a diamante, occhi sporgenti, con un aspetto di una persona molto socievole e simpatica, non solo l'aspetto, era una ragazzo che, nonostante il suo passato, cercava di essere sempre sorridente così da non far perdere a chi gli stava vicino, le speranze in quei momenti incerti. Per questo suo modo di fare, alla reazione di Steel, si mise a ridere e a scherzarci sopra "se mi ammazzasi, come faresti senza di me? già t'immagino al mio funerale, con la lacrimuccia in viso che gridi Mason, oh Mason, perdonami se sono stato un cogli*ne a farti fuori, tutto disperato e bla bla bla dai, lo so che mi vuoi troppo bene per farlo" Adler era divertito dalle parole dell'amico ma cercava di non darlo a vedere, visto che era ancora arrabbiato con lui per averlo svegliato, quindi cerco di rimanere serio e fulminarlo con lo sguardo, -"vedremo, mal che vada prenderò un animale domestico al tuo posto" -"se vuoi te lo regalo a natale, così iniziate a fare amicizia" *sigh* -"dovevo lasciarti a Boston con quella ragazza e andarmene per affari miei quel giorno, piuttosto, perché mi hai svegliato?" -"hmm... senti qualcosa tu?" -"cosa dovrei sentire?" -"odora..." -"no, non sento niente" -"appunto, non ho fatto la colazione, perché abbiamo finito il cibo, e il mercato chiude tra 1 ora e mezza, se ti sbrighi con il treno riesci ad'arrivare in tempo e rubare qualcosa da mettere sotto i denti, che ne dici?" -"dico che potevi farlo anche tu, dove sono i miei vestiti e le mie armi?" -"gli abiti(pantaloni grigi, cinturino in cuoio, maglietta bianca con rilievi in rosso, un lungo giacchetto che arrivava fino alle ginocchia, con il cappuccio con dei simboli disegnati sopra, tutto questo di un bianco tendente al grigio, rilievi in rosso e nero, con linee che s'intrecciano sulle polsiere) appesi dentro l'armadio e le armi(un pugnale con lama laser, che finché non si utilizza, rimane solo il manico, una pistola con proiettili al plasma, e 2 polsiere in metallo di colore argento e oro, con lacci in cuoio e entrmabe con una lama bene nascosta da un meccanismo) in cucina appoggiate sul tavolo, ti serve altro" -"che tu mi lascia riposare al mio ritorno" -hmm... non prometto niente ma ci provo" -"a dopo" Adler dopo esservi vestito e attrezzato è pronto ad'uscire, ci troviamo a new york, in pieno inverno, l'aria e pungente, e i fiocchi di neve che cadono dal cielo, tossici, quindi bisogna proteggersi bene con delle maschere, l'isola di manhattan è rimasto il centro principale della città, quella che adesso è occupata da enormi grattacieli, anche se alcune aree sono ancora in costruzione. mentre Brooklyn(dove risiede il nostro protagonista" e il queen sono i ghetti, per ora, come per staten island e il bronx in cui sono rimaste solo macerie, i capi della commissione hanno intenzione di ricostruire tutte le aree che adesso sono degradate e distrutte, ma che fine farà la povera gente, già per strada si vede il loro dolore e disperazione per le condizione in cui si vive, le morti qui sono diventate all'ordine del giorno, chi muore di fame, o chi per le malattie che circolano nell'aria, chi neanche ha avuto la possibilità di respirare, venuto al mondo privo di vita, i pianti delle loro madri, capaci di distrugerti dentro, pur non conoscendoli. mi disgusta pensare che tutto questo, sia colpa nostra. abbiamo poi i nuovi vaccini per garantire la sopravvivenza in queste condizioni, c'è chi li accetto vedendoli come necessario, chi è diffidente riguardo i loro effetti, dicono che possono salvarti, ma ti trasformano dentro o si sviluppi nelle persone qualcosa di strano, peggio della morte. Sono questi i pensieri che sfiorano la mente di Adler, ogni giorno, come oggi, mentre si avia verso la ferrovia. entrato alla stazione, dove ha potuto togliersi la maschera, Aspetta l'arrivo del treno e nel frattempo osserva, nella stazione dove sta aspettando non c'è molta gente, alcuni di loro, possono far parte di gruppi criminali, altri invece, solamente della normale e povera gente del posto. Sarà per la parte della città in cui si trovano, cosa vanno a fare i poveri, in una città dove vivono persone ricche o economicamente accettabili che li guardino come lebbrosi? no, non gli piace che li si veda così, o ricevere la loro compassione e pietà, per come vivono, meglio morire tra chi può capire. Nella stazione, però, l'attenzione di Adler viene attratta da una ragazza, non ha vestiti trasandati, e il suo abbigliamento è quella di una che cerca di nascondersi, tanto che anche le forze dell'ordine nei paraggi, gli lanciano un'occhiata, Adler la scruta, senza deddure un granché, capelli biondo platino, con punte tinte di viola, vestita di nero dalla testa ai piedi, indossa un cappuccio, e una sciarpa che gli copre la bocca, occhi di un azzurro intenso, ma forse il modo in cui è vestita, ovvero il viso coperto, li risalta da farli sembrare tali. Porta con sé uno zainetto, "cosa può avere dentro quello zaino?" pensa Adler, la scruta così tanto, che alla fine la ragazza se n'è accorge, dandogli un'occhiata, Adler si gira dall'altra parte e si guarda intorno, facendo finta di nulla, nel frattempo, il treno arriva e i pochi che ci sono salgono. chissà dove vanno, soprattutto, chissà dove va questa strana e misteriosa ragazza.
   
 
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