A
te non piace smettere…
E’
seduta sul davanzale della sua finestra, coperta da
una larga maglia dei Guns n’ Roses, fuma una sigaretta e guarda la pioggia,
veloce e pesante, cadere
su quel tramonto.
Riflette
sulla vita passata, sugli anni che ha e che sono
troppo pochi per ciò che le è rimasto dentro.
“Non
riuscirai mai a smettere.” dice.
“E’
così, non riuscirai mai a smettere di pensare, a
smettere di tormentarti con delle immagini che non dimenticherai mai.
Perché a
te non piace smettere, a te non piace smettere di sperare, a te non
piace
smettere e basta! Non smetti di cantare, non smetti di sognare, non
smetti di
vivere e neanche di fumare!”
Guarda
fuori la finestra e cerca di distinguere ogni
singola goccia, come se ognuna avesse una proprio identità,
tutte diverse
eppure tutte con lo stesso destino, finire, sciogliersi, distruggersi,
chi su
un buio asfalto, chi su un prato verde.
“La
tua fine è stata l’asfalto.” sussurra
ridacchiando.
“Sfigata.”
aggiunge col sorriso sulle labbra.
Continua a
guardare fuori, il tramonto scende, le sue
gambe bagnate dalla pioggia e una sigaretta ormai consumata tra le mani.
“Sfigata!”
urla verso le lacrime del cielo. Non riceve
risposta, non c’è nessuno lì.
Si alza in
piedi, guarda giù, poi alza gli occhi al
cielo e regala una sua lacrima anche a lui.
Rientra in
casa lasciando la finestra aperta.
“Inutile,
non riuscirai a smettere mai. Maledetta
Zune.”
Sussurra
prima di chiudere la porta scura alle sue
spalle.