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Autore: Ria A Baalves    29/08/2017    1 recensioni
"Il mio nome è Arin e sono figlia di un mondo devastato, masticato e cagato dall'uomo; raso al suolo come un campo di grano divorato da un fuoco estivo."
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 L'uomo ha ormai i giorni contati. Niente di ciò che un tempo ci aveva portato al vertice della catena alimentare esiste più. Tutto è stato sconvolto, distrutto e deturpato. La società è crollata sotto il suo stesso peso e con lei le leggi e il senso comune che ci aiutava a mantenere la nostra umanità.
La guerra batteriologica fu l'ultimo passo verso il breve percorso che ci portò all'auto-estinzione. Il virus portò via con sé metà della popolazione mondiale, l'altra metà venne decimata dalla fame, dalla paura, dai climi estremi e dalle malattie.
Nessuno parla più di quei giorni: prima della guerra che coinvolse e sconvolse tutto il mondo. Nessuno aveva il coraggio di rammentare giorni così felici, quando la fame era solo un pensiero lontano, cui si pensava distrattamente ascoltando le pubblicità in televisione; nessuno pensa più al momento in cui gli aerei da guerra iniziarono a prendere di mira le grandi città, radendole al suolo.
Nell'anno 2 del Dopo Guerra, coloro che avevano avuto la sfortuna di sopravvivere si rifugiarono nelle campagne, prendendo d'assedio le fattorie più isolate dei terreni più remoti. Si dormiva con un occhio sempre vigile e l'arma in pugno. La mattina ci si preparava per esplorare i boschi e le montagne, ignorando di poter essere tanto il predatore quanto la preda.
Nell'anno 5 del Dopo Guerra, con l'arrivo di un inverno più rigido dei precedenti, crebbe la fame ed insieme iniziarono a comparire le prime bande: gruppi di uomini e donne feroci e spietati come bestie, con i volti sfigurati dagli stenti e dall'odio; sopravvivere era il loro unico scopo ed erano pronti a portarlo avanti a qualsiasi costo.
Quello stesso anno la fiducia e la compassione persero il loro valore: i bambini per strada venivano lasciati a morire per la fame e le intemperie; le donne piangenti ignorate o allontanate con la forza; gli uomini uccisi a sangue freddo.

Il mio nome è Arin e sono figlia di un mondo devastato, masticato e cagato dall'uomo; raso al suolo come un campo di grano divorato da un fuoco estivo.

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Primo tentativo di scrittura dopo anni di blocco. È stato estremamente complicato e ammetto che non mi piace affatto il risultato. Spero voi possiate consigliarmi e aiutarmi a migliorare, ci conto! Alla prossima con il primo capitolo.

   
 
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