Oggi Tommy è felice.
Ha un buon lavoro,
ha una bella fidanzata,
ha una bella casa,
e una vita tranquilla come poche.
 

Oggi Tommy sta bene.
Ha un lavoro soddisfacente,
ha una fidanzata carina,
ha una casa semplice ma confortevole,
e una vita normale.
 

Oggi Tommy è annoiato.
Ha un lavoro noioso,
ha una fidanzata che lo ha portato a ballare il valzer,
anche se Tommy se n’è rimasto in disparte,
Tommy purtroppo non sa ballare…
La vita di Tommy è monotona.
 

Oggi Tommy è furioso!
Ha un lavoro esasperante,
ha un cuore spezzato,
la sua ragazza lo ha mollato perché lo trovava troppo noioso.
La casa di Tommy è adesso brutta,
vuota,
invivibile per lui.
Tommy ha una vita orrenda.
 

Oggi Tommy è calmo.
Ha lasciato il lavoro,
ha un coltello sporco di sangue,
ha il corpo della sua ragazza sepolto nel suo giardino,
ma prima di seppellirla ha ballato il valzer con lei;
forse doveva farlo prima,
ma questo non è più un suo problema.
Tommy ha una casa inquietante,
corrosa dalla follia del suo proprietario,
ma adesso Tommy ama quella casa,
e ama la sua vita.

 
Oggi Tommy è eccitato.
Ha un sorriso compiaciuto in volto,
ha preso la macchina ed è partito circa due ore fa,
Tommy ha finalmente trovato il tuo indirizzo.
 

Oggi Tommy è entusiasta!
Ha un coltello splendidamente lucidato,
ha un ghigno inquietante su quello che una volta era un bel viso,
e ora,
non è altro che un roseo terreno deturpato da tagli e lividi gravi,
ma ne è valsa la pena per imparare a ballare il suo valzer,
il tuo ultimo ballo.
 

Adesso Tommy non prova più niente,
non ha bisogno di futili emozioni per quello che sta per fare.
Tommy è fuori dalla tua porta,
la porta di casa tua,
e tra poco la butterà giù.

 
Tommy non vede l’ora di ballare il valzer con te,
spera che anche a te piaccia ballare.
E lo spero anch’io,
perché sai,
sono stato io a dargli il tuo indirizzo.

















Angolo dell'autrice:  *appare in una nube di fumo* Finalmente, dopo un mese di assenza, posso di nuovo pubblicare! Scrivere questa "poesia" se così si può chiamare, in un certo senso mi ha ridato il buonumore che, con questo caldo, era andato a farsi benedire da un pezzo... Non sono sicura che questa la si possa definire una vera e propria poesia, ma sono consapevole del fatto che, mentre i due secchioni della classe ascoltavano la professoressa che spiegava come si compone una poesia, io disegnavo personaggi di manga e anime sul diario (capito perchè nel mio nick c'è scritto "Otaku"?)... Nel dubbio, spero almeno che la lettura di questa "poesia" non spinga al suicidio qualche poeta in erba; o magari sì, dopo tutto, questo è pur sempre horror! In ogni caso, spero che la mia flashfic vi sia piaciuta. Detto questo, ci si vede al prossimo incubo... *sparisce con l'effetto a dissolvenza*