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Autore: valechan91    31/08/2017    0 recensioni
“sei un idiota per aver solo pensato di poterti liberare di me”
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazzi!
Eccomi ancora una volta con una IwaOi.
Ci sono persone abbiette che distruggono questo vero amore con la scusa di AU insulsi senza né capo né coda e con personaggi OOC, che non sono loro. E soprattutto di chi non accetta critiche perché SA di andare OOC e di cambiare i personaggi, per idiozia.
Quindi riportiamo le cose nel loro ordine originale, e sul vero amore.
Il vero amore vince su tutto.
Buona lettura!

 

 

Non credere di poterti liberare di me

 

 

Ormai all’università, chiunque fosse un minimo con le mani in pasta nella pallavolo, amico o rivale, conosceva, in quasi tutto il Giappone, la relazione che c’era tra Oikawa Tooru e Iwaizumi Hajime.
Dopo aver terminato l’Aoba Johsai con l’inizio di una relazione molto più stabile, si ritrovarono a frequentare università vicine, ma differenti.
Era difficile per entrambi sapere che Hajime riceveva alzate da qualcun alto, che Tooru alzava a qualcuno che non fosse Iwaizumi, sebbene ancora giocassero spesso insieme.
La loro simbiosi, con la nascita di sentimenti più profondi come una naturale evoluzione delle cose, ( come da bambini erano ormai adulti)  non aveva fatto altro che aumentare.
Nessuno dei due si era ancora del tutto abituato a vedere l’altro dall’altra parte della rete.
Nonostante tutto, avevano anche trovato due appartamenti nello stesso edificio, e spesso Oikawa si intrufolava in quello di Hajime, che gli aveva lasciato una copia delle chiavi, ormai abituato da anni alle intromissioni del suo fidanzato.
Spesso, Tooru si divertiva a provocare Hajime, facendosi la doccia in casa dell’altro, così da avere addosso il suo profumo più di quanto già non lo avesse.
Sembrava filare tutto liscio, per loro due, ed erano riusciti entrambi, per il rotto della cuffia, a battere persino l’università di quel bastardo di Ushiwaka.
Quella volta, però, a casa di Iwaizumi, le cose erano diverse.
Oikawa era strano, e Iwaizumi lo percepì immediatamente.
“Iwa-chaaaan, sei rientrato adesso? Ho preso del tofu al konbini! Mangiamolo insieme!”
Quel tono… problemi in arrivo, pensò Hajime.
Poi lo fissò mettendo a fuoco la figura del compagno e percependo come d’abitudine il suo bagnoschiuma al muschio verde.
Un po’ lo irritava, che gli consumasse quasi una boccetta intera per avere tutto quell’odore addosso, ma se ripensava che ogni volta finivano tra le lenzuola…
Hajime si lasciò andare, gettando a terra il borsone e spingendo Oikawa sul letto, sovrastandolo.
Lo baciò avidamente, e Tooru percepì il suo stesso profumo sulla pelle dell’altro.
Gli cinse il collo con le braccia, avvertendo la temperatura della stanza salire molto rapidamente.
“Da quando sei un pervertito, Iwa-chan?” lo prese bonariamente in giro
“Parli proprio tu, Shittykawa, che ti fai la doccia in casa altrui e lasci una scia di profumo fino all’ingresso” rispose l’altro, sfilandosi la maglietta e sfilando quella di Oikawa
“prenditi le tue responsabilità” mormorò roco abbassandogli i pantaloni
Tooru gongolò leggermente e ribaltò le posizioni. Si ritrovò nudo, a cavalcioni sull’evidente erezione del compagno. Lui non era certo messo meno bene.
Si fissarono intensamente negli occhi, mentre Oikawa ondeggiava leggermente il bacino.
Le occhiate che sul campo erano come pugnali, adesso erano piene di passione e di desiderio.
Lo sapevano, erano anche quelle occhiate in campo ad aumentare il fuoco già vivo dentro di loro.
E sul campo, oltre che fuori, avrebbero dimostrano quanto valevano.
La convocazione ai nazionali, Oikawa ne era certo, ci sarebbe stata per entrambi.
Fatto fuori Ushijima, escluso anche dai nazionali con immensa soddisfazione dell’alzatore, rimaneva solo quel piccolo genietto di Kageyama Tobio. Ma c’era tempo, e ora il suo uomo richiedeva attenzioni.
Iwaizumi lo sapeva, si lasciavano andare alla passione che nasceva e che reprimevano in campo.
Lo sguardo intenso e predatorio di Tooru, che si scioglieva sotto di lui, era capace di incendiarlo. Per Tooru, quello sguardo serio in campo, capace di addolcirsi di una sfumatura quando lo toccava, anche sul campo, gli faceva desiderare quelle mani ovunque.
Oikawa strinse le gambe intorno al bacino dell’altro, quando Hajime lo penetrò, e benchè Iwaizumi protestasse a causa della mancanza di protezioni, il culmine arrivò, esplodendo.
Tooru sull’addome, Hajime nel corpo caldo dell’altro.

 



 


Fecero entrambi una doccia, stavolta Iwaizumi per primo.
Oikawa, però, sotto il getto d’acqua riflettè su molte cose. Per quanto il cuore gli si spezzasse, la cosa doveva finire. Almeno, come amore.
In un paese come il Giappone, ancora non ben rivolto verso gli omosessuali, non potevano permettersi di giocare, adesso che erano adulti.
Non era un peso per lui, quella storia.  Tutte le ragazze, in passato, servivano solo a dimenticare quell’unica persona capace di scaldargli il cuore.
Che lo aveva sempre appoggiato, che lo aveva sempre portato avanti, fianco a fianco.
Lo aveva sempre seguito, senza mai dirgli che poteva esserci una possibilità migliore e farlo essere egoista. Quella stessa persona che meglio di tutti sapeva il motivo del loro passato all’Aoba Johsai, e che lui aveva sempre ammirato.
Non era una cosa a senso unico, si erano sempre confortati a vicenda. Come dimenticare che Hajime si era subito preoccupato, negli spogliatoi, quando nella loro ultima alzata, solo per loro, unica,  lui era ruzzolato sul ginocchio destro, quello con il tutore?
Non voleva essere un peso per l’unica persona nell’universo che avesse mai amato davvero.
Gli bastava lui, e poteva avere anche tutti contro. Sapeva che non era così, sapeva di avere amici sinceri. Ma il suo Iwa-chan era diverso.
Tooru sospirò malinconico, prima di uscire dal bagno, mentre si asciugava i capelli.
Finse un sorriso, ma Hajime se ne accorse.
Con il cuore a pezzi, iniziò a parlare, lasciandogli prima cosa le chiavi.
Iwaizumi lo fissò intensamente e prima che Oikawa potesse continuare…
“Andiamo a vivere insieme” suggerì
Tooru sgranò gli occhi, la gola improvvisamente secca.
“Immaginavo che quel pezzo d’idiota stesse pensando a qualcosa” pensò Hajime
“ Non sarà facile e possiamo dividere l’affitto, ma funzionera. E …. Non sei  bravo a mentire, Oikawa”
“Perché non capisci?” Tooru strinse i pugni “ Non…possiamo. Abbiamo 20 anni… non potrà essere per sempre”
“Potrà essere per sempre, certo che si. Non hai nulla da temere con me” Hajime gli cinse la vita
“Sei un palo in culo e anche decisamente prevedibile, e probabilmente lo sarai sempre”
“Iwa-chan, ti stavo dando una possibilità….”
“Sei un idiota, Oikawa “ Hajime sogghignò, poggiando la fronte su quella dell’altro “ sei un idiota per aver solo pensato di poterti liberare di me”
“Che…cosa… “Tooru sorrise appena, lasciando scorrere le lacrime.
Forse era stato uno stupido a pensare che la scelta migliore fosse quella di lasciare libero chi amava. Il loro era vero amore, quello raro da trovare ogni giorno. Così prezioso che lo avrebbe custodito come il più caro dei tesori.




Hajime lo strinse forte a sé, e Oikawa dopo un po’ si calmò, cullato dal calore e dal respiro del suo ragazzo.
Parlarono dei loro progetti futuri, prima che Hajime cadesse nelle braccia di Morfeo.
Tooru, invece, restò sveglio ancora un po’, a contemplare il volto sereno della persona che amava.
“Iwa-chan è felice con me” pensò contento.  Non pensava solo al fare l’amore, al fatto che godevano. Ma che la loro felicità era totale.
Sentendo Iwaizumi stringerlo di più nel sonno, si accoccolò meglio contro di lui, chiudendo gli occhi, sereno come poche volte.
“ Non pensavo si potesse essere felici da piangere, da toccare quasi il cielo con un dito” fu l’ultimo pensiero di Oikawa prima di addormentarsi.

 




Il mattino dopo sistemarono e organizzarono le cose per il loro trasferimento, decidendo che il momento migliore fosse quello stesso mese, prima della prossima partita.
Suonò alla porta e Oikawa ritirò la posta.
La convocazione era arrivata, per entrambi.  Iwaizumi era leggermente sorpreso, ma sorrise, affilando poi lo sguardo.
Tooru non aveva mai avuto alcun dubbio che il suo schiacciatore, il suo Asso, sarebbe stato convocato con lui. Già la Seijo era degna dei nazionali, e sperava che quest’anno ci sarebbe arrivata,
Ma se qualcuno, e ne era convinto, meritava il posto in nazionale con lui, quello era il suo Hajime. Avrebbe sfidato il mondo a dire il contrario.
Fu inevitabile uscirsene con un fist, per festeggiare sulle prima.  La felicità non poteva altro che aumentare.
Forse avrebbero in futuro trovato ostacoli, visto che più sali, poi dopo sei destinato a cadere.
Ma gli bastava avere Hajime al suo fianco, sempre, perché tutto diventasse meno buio.

 

 




Alla prossima IwaOi! Proteggiamo sempre il vero amore e diffondiamolo!

   
 
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