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Autore: _Jessica    17/06/2009    6 recensioni
Ecco a voi una storia incentrata su Renesmee, e il periodo della scuola elementare (non ci saresti mai arrivati, eh? xD ).
--> Amori?
--> Amicizie?
--> Che sia già arrivato il tempo delle gelosie per Jake?
Non si sa!
Perchè questa storia la scriverete voi con me! Ribaltate la situazione, o introducete un lato oscuro nella storia!
Whoa, mi sento molto venditrice di pesce al mercatino. xD
Entrate, leggete, recensite, e...continuate! ^0^
SognatriceCullen_182
Tolto l'html errato dall'introduzione. Erika, webmistress di EFP (messaggio eliminabile una volta visto)
Genere: Generale, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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round robin della fic Elementari. CAPITOLO N°4  

Mamma, cos’è l’imprinting?

Scritto da pinkgirl.


“Va bene, ho capito”. Sbuffai rassegnata, ma ciò non mi impedì di mettere il broncio e di incrociare le braccia. Non avevano ancora vinto.
“Per favore Renesmee”. La mamma mi accarezzò lentamente i boccoli ramati. “Vedrai, ti abituerai e lo potrai trovare persino divertente”. Ridacchiò.
“Stai scherzando, vero? Mamma, sono tutti stupidi!”
“Renesmee!”
“Va bene, differentemente intelligenti, ma la sostanza non cambia: sono dei mostri. Urlano, piagnucolano, sgusciano dappertutto. Sono peggio dei serpenti velenosi. Poi mordono come dei carnivori. Sono ANIMALI, altro che bambini.” Ride portando una mano alla bocca come se lo volesse nascondere.
“Oh tesoro, sei così adulta certe volte”.
“Che intendi?”
“Sei molto matura rispetto alla tua età. Mi sorprendi, tutto qui. Sei talmente intelligente che credo sempre di parlare con un adulto”. Sorrido. Mi sono sempre vantata di questo in effetti.
“Ma ciò non toglie”, si affrettò ad aggiungere, “che devi imparare a capire la sostanziale differenza tra la tua età effettiva e la tua età celebrale. Sei molto intelligente, ma rimani comunque una bambina, non è giusto toglierti da un contesto che dovrebbe appartenerti. È vero che cresci in fretta, tesoro, ma ciò non dovrebbe darti scuse. Questi momenti, per quanto adesso non li sopporti, non torneranno più. Crescerai e non potrai più riviverli”. Annui mentre mi baciava il capo.
“Vorresti ritornare bambina, mamma?” Sorrise dolcemente, appoggiando delicatamente la guancia sulla mia testa.
“Si e no, più che altro vorrei rivivere alcuni attimi della mia infanzia. Certo, non mi mancano affatto le cadute imbarazzanti, o la mia goffaggine. Ma la scoperta lenta del Mondo, sì.  Vedi piccolina, adesso sono grande ed è raro che io lo veda con delle sfumature di colore.  All’epoca, per me, era tutto un parco giochi.  Avevo poco di cui preoccuparmi, avevo l’innocenza spensierata tipica dell’infanzia. E alle volte mi manca”.
“Saresti felice se mi comportassi più da bambina che da adulta?”
“Solo se farebbe felice te. Non voglio costringerti, lo scopo del mio discorso era un altro. Volevo farti capre la vera motivazione per cui io e tuo padre ti mandiamo a scuola.”
“Anche a lui manca vedere a colori?”
“Un po’ sì”. E sorrise. La mia mamma era veramente dolce. La migliore, senza alcun dubbio.
“Mi comporterò bene domani. Andrò a scuola, ma non ti prometto nulla”. Rise spensierata e un coro angelico di campanelli dorati fece il suo ingresso nella mia testa, lo registrai come il suono più bello di tutti.
“Ti voglio bene Renesmee. Sei il mio tesoro”. Sorrisi e chiusi gli occhi accomodandomi meglio tra le braccia protettive della mamma. Mi diede diversi baci di affetto sul capo mentre continuava a cullarmi dolcemente, accarezzandomi lentamente la mia pelle calda, in confronto alla sua.
Poi mi venne in mente una cosa. Una domanda, la cui risposta mi tormentava da qualche giorno, precisamente da quando sentii quella famosa conversazione tra alcuni componenti della mia famiglia.
“Mamma, cos’è l’imprinting?”
Aspettai qualche minuto, ma dalla mamma non uscì alcun suono. Preoccupata mi girai e la vidi fissarmi con uno sguardo strano, come se fosse colpevole di qualcosa.
“Chi ti ha parlato dell’imprinting, tesoro?”. La sua voce, stranamente, divenne piatta, come se stesse parlando con se stessa.
“Nessuno in particolare. Ho sentito una conversazione che ne parlava.”
“Sentito?” Mi guarda con la tipica espressione che si appropria di lei quando non è contenta di una mia azione. Questa suddetta espressione è sempre presente quando dico una bugia.
“D’accordo. Non proprio sentito, nel senso educato del termine. Diciamo che passavo di là e… be’ mi è capitato di origliare.”
“Renesmee!”
“Anche i migliori sbagliano.” Mi difesi, sperando che mi perdonasse. Fece una smorfia per nulla convinta.
“Comunque non stavamo parlando di me e delle mie doti di spia.” Feci una smorfia al termine da me utilizzato. “Stavamo parlando dell’imprinting.” L’accusai sperando che la conversazione si spostasse dal suo naturale bisogno di educarmi alla parte che più mi interessava.
Sospirò, per nulla contenta. “Non credere che mi dimenticherò facilmente di questo, signorina.” Sorrisi sardonica, sperando di addolcirla almeno un po’.
“Cosa sai esattamente dell’imprinting?” Fece una smorfia di disapprovazione. Non le piaceva, forse?
“So solo questo: è quando un animale nasce e la prima persona che vede la riconosce come sua mamma.” Recitai a memoria le parole che c’erano scritte sulle pagine web di un sito che avevo trovato facendo ricerche su internet, utilizzando il computer portatile di mia zia Alice. L’unica che non pensa che io sia ancora una poppante.
Soppesò il mio tono e la mia espressione. “Non ti convince molto, vero?”
“Più che altro non capisco come questo possa applicarsi a me.  Io non sono ancora mamma.”
“Quello che hai trovato nelle tue ricerche è solo la spiegazione più logica del fenomeno.” Ringhiò piano, per non spaventarmi, ma si vedeva bene come la faccenda la innervosiva.
“Purtroppo non mi abituerò mai, all’imprinting.” Cercò ti tenere a bada il ringhio che le scaturì da questo sussurro.
“È tanto brutto?” Non riuscì a darmi altre spiegazioni a quei bassi suoni gutturali.
“Per me, in qualità di mamma, sì. Per te, mio dolce tesoro, è essenziale.” Calcò con tristezza la parola. “Più essenziale di me.”
Oh, ora capivo la sua tristezza. La mia dolce mammina era gelosa. Le accarezzai piano la guancia, senza mostrarle nulla. Volevo solo che capisse il mio bene per lei. Catturò la mia mano e le diede un bacio.
“Prova a rifletterci, Renesmee. So che puoi riuscire a capire il fenomeno meglio di chiunque altro. Tu lo vivi, io potrei solo tentare di spiegare un qualcosa di inspiegabile.” La guardai senza capire.
“Cosa ti succede quando guardi o senti vicino Jacob?”

Il mio letto era confortevole, caldo e accogliente. Quella stessa mattina avevo avuto un interessante conversazione con mia mamma.  Avevo appena trascorso la mia prima settimana in quell’inferno di scuola e alcuni giorni fa avevo sentito una strana conversazione tra alcuni miei familiari su me e su un certo imprinting.  
L’indomani avrei dovuto iniziare la seconda settimana di torture. Ma non volevo affrontarla senza una risposta logica hai miei quesiti. Avevo sperato che la mamma, l’unica che mi capisse veramente, mi avrebbe aiutato, invece, avevo ottenuto più dubbi che certezze. Quella mattina la mamma, sedute sul divano color crema del salotto di casa Cullen a coccolarci, mi aveva posto la domanda che, in teoria, avrebbe dovuto svelato tutti i miei dubbi: “Cosa ti succede quando guardi o senti vicino Jacob?”

Già cosa mi succedeva?
A quello proprio non avrei mai saputo dare risposta.
“Prova a rifletterci per un momento Edward.”
“Non avrebbe dovuto saperlo.”
“Non ho detto nulla di più di quello che da sola avrebbe potuto intuire: è troppo intelligente, sarebbe arrivata alla conclusione da sola e si sarebbe sentita tradita dal fatto che noi, i suoi genitori, volevamo nasconderglielo.”
“È ancora una bambina.”
“Credi che non lo sappia?”
I mormorii di discussione tra i miei genitori vengono attutiti dalla pesante porta che separa la mia camera dal corridoio. Ma non vengono eliminati. Li sento ugualmente discutere.
“Non voglio che si attacchi di più a quel cane. È ancora la mia bambina.” Papà ringhia arrabbiato.
“Lo so, sento anche io i tuoi medesimi istinti di protezione verso la mia piccola brontolona. Ma è giusto che sappia Edward. E sai che ho ragione.” Il tono dolce di mia madre fa calmare le acque. Sento un sospiro e i passi silenziosi di mio padre avanzano. Ma non saprei dire verso quale direzione. “Scusami, mi sto comportando in modo insensato.”
“No, ti stai comportando da padre.”
Credo che questo schiocco sordo sia un bacio, ma non ne sono certa. Io non ho mai baciato nessuno.
Mi raggomitolo di più nella coperta che mi ha regalato Jacob. È blu con al centro una splendida luna gigante, che colora un lupo ululante sottostante di un lilla quasi nero.
Sospiro rassegnata.
Cos’è veramente l’imprinting?


_____________________________
Ciao a tutti!!!
Mi presento: sono Jessica e il capitolo che avete appena letto è stato partorito dalla mia mente malsana.

Volevo ricordare che questa è una Round Robin, quindi potete partecipare anche voi. Coraggio, fatevi avanti!
Contattate la vera creatrice dell'idea (SognatriceCullen_182) nello spazio autori e inviatele una bozza del prossimo capitolo, sarà felicissima di aiutarvi.

Sono stata autorizzata da Marta a ringraziarvi per i vostri bellissimi commenti:
ledyang: Grazie, siamo contente che gli scorsi capitoli ti siano piaciuti. Spero che anche questo non sia da meno. A presto.
Fler: Grazie mille. Sei molto gentile. Spero che anche questo capitolo ti abbia lasciato qualcosa. Alla prossima.
hale1843: Già, povera Nessie, spero che non rimanga traumatizzata dall'esperienza. hihihihi. grazie del commento. A presto.
noe_princi89: Non si sa cosa succederà. Comunque grazie del commento. Speriamo di sentirti presto.
lory_lost_in_her_dreams: A chi non piace la piccola brontolona?? Io l'adoro. Troppo simpatica. Grazie del bel commento. Ci sentiamo.
Lady_Vampire: Se volessi partecipare, saremmo tutti felici di leggere un tuo capitolo. (Ho letto alcune tue storie. Molto carine.)  Spero che questo capitolo ti piaccia. Alla prossima.

Ringraziamo, inoltre, tutte le persone che hanno aggiunto la storia tra le seguite e i preferiti.

Specifico un punto (non sono molto brava a descrivere il tempo che passa, non vorrei creare confusione. ^^): Siamo a fine settimana, quindi è domenica. Renesmee dovrà iniziare la sua seconda settimana di scuola con un dubbio: Che cos'è l'imprinting. Starà a voi continuare la storia e decidere come evolverla.

Al prossimo capitolo!


  
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