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Autore: LaPrincesseJasmine    02/09/2017    4 recensioni
STORIA INCENTRATA SU ALEX E MARC
Dal testo: "L'ipotesi era inconcepibile. Sfuggiva ad ogni logica ma, d'altronde, tutta quella vicenda era fuori dal comune.
Alex non sapeva cosa fare. La testa le doleva e non aveva più la forza di pensare: in poco tempo tutto il suo mondo le era crollato addosso."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alex si svegliò presto e si preparò meccanicamente tentando invano di dimenticarsi ciò che l'aspettava.

Il tempo sembrò volare e il suo addio definitivo a quel mondo medievale era ormai prossimo. Uno scudiero la issò su un palafreno color nocciola dietro a suo padre, che lei evitò accuratamente anche di sfiorare.

Isabeau le prese le mani invitandola a ritornare al più presto e lei si costrinse a fare un piccolo sorriso pur sapendo che non sarebbe mai potuta tornare. Anche Ian la salutò affettuosamente mentre Marc si tenne in disparte sofferente come se gli pesasse compiere anche solo un minimo movimento.

Daniel incitò il cavallo che partì al trotto ed Alex vide sparire tutti coloro che amava in quel mondo nel giro di pochi minuti.

Quando nessuno poté più vederli Daniel chiamo “Help” attivando la mela di Hyperversum, poi disse alla figlia “Alex, avvicinati, tocca la mela.”

Lei eseguì gli ordini chiusa in un mutismo carico di significato e ben presto tutti e due si ritrovarono dall'altra parte, nel XXI secolo.

Jodie abbracciò la figlia emozionata iniziando a fare mille domande ma Alex sgattaiolò  via alla prima occasione e si chiuse a chiave in camera sua.

A quel punto abbandonò ogni contegno e si mise a singhiozzare dando pugni al suo letto fino a farsi sanguinare le mani e urlò con tutto il fiato che aveva in corpo perché un dolore fisico e profondo le attanagliava i polmoni.

 

 

Phoenix, Arizona, Stati Uniti d'America

7 maggio, futuro prossimo

 

Erano passati due mesi esatti dal suo addio al Medioevo e a Marc. Soprattutto a Marc.

Durante i primi giorni, aveva anche provato a farsi male fisicamente, per mettere a tacere il suo male interiore, che era molto peggio. Non ci era riuscita, era troppo vigliacca anche per quello.

In seguito, anche se il dolore era sempre presente, aveva imparato a celarlo. Era tornata a scuola, anche se quel mondo fatto di verifiche e pettegolezzi adesso le sembrava assurdamente infantile e non aveva più voglia di impegnarcisi. Aveva anche ricominciato a parlare con suo padre anche se in ogni parola che gli rivolgeva c'era una punta di tacita accusa.

Tutto sembrava essere ritornato alla normalità, ma era solo apparenza.

 

Da quando Alex se n'era andata si era portata con sé l'allegria di Marc. Suo padre gli aveva parlato e aveva dimostrato di capire i suoi sentimenti ma ciò non poteva comunque riportargli la donna che amava.

Alex era diversa dalle altre ragazze che aveva conosciuto: era bellissima, spiritosa, era dolce ma sapeva tenergli testa meglio di chiunque altro. Marc era innamorato di lei in un modo che non riusciva a spiegarsi; era un cavaliere del re, un uomo di diciotto anni e si sentiva ridicolo a soffrire così per amore di una donna ma, d'altronde, ogni pensiero di Marc si dirigeva, inevitabilmente, a lei e non poteva farci nulla.

Negli ultimi giorni, però, era stato convocato dal re per partecipare a un consiglio di guerra al posto del padre che non poteva certo abbandonare l'amministrazione del feudo!

Con lui c'era suo zio Guillaume e tra una riunione e l'altra per discutere le tattiche da utilizzare nell'imminente scontro con gli inglesi, il pensiero di Marc si allontanò per la prima volta da Alex e gli concesse un attimo di respiro dal dolore sfiancante a cui lo stava sottoponendo da due mesi.

 

 

 

 

Phoenix, Arizona, Stati Uniti d'America

30 maggio, futuro prossimo

 

“Sorpresa!” annunciò mamma Jodie rientrando a casa con Daniel “oggi si mangia la pizza!”

Gabe salto su estasiato dal non dover inghiottire la minestrina che gli aveva inviato la nonna e persino Alex si lasciò sfuggire un sorriso.

Daniel e Jodie erano allegri durante la cena, anche se Alex notò l'ansia di suo padre che soppesava le sue reazioni per vedere se era ancora decisa ad odiarlo per averla separata da Marc.

Per quella serata in famiglia Alex decise di mettere da parte ogni rancore e si mostrò allegra e gioviale concedendosi risate e battute idiote con suo fratello Gabriel. Tutta la famiglia sembrò felice di rivedere la Alex di un tempo.

“Ormai manca pochissimo al diploma, Alex.” iniziò suo padre “hai deciso che cosa fare dopo?”

“No, non ancora in realtà” farfugliò lei. In realtà aveva deciso: avrebbe studiato storia medievale, come zio Ian.

La pizza era ottima e Alex gustò la sua ai funghi con piacere, poi un tremito allo stomaco la costrinse a correre verso il bagno vomitando probabilmente tutto ciò che aveva mangiato nelle ultime due settimane.

 

“Forse la pizza era avariata...” disse Jodie alla figlia rimboccandole le coperte.

“A voi però non ha fatto niente” fece notare Alex, ancora sopraffatta dalla nausea.

Jodie baciò la figlia in fronte e, dopo essersi assicurata che non avesse la febbre, spense la luce e la lasciò riposare. Alexandra si sentiva come se qualcuno le avesse fatto un nodo allo stomaco mescolando tutto ciò che vi era all'interno. Si augurò di stare meglio il giorno dopo mentre tentava di prendere sonno.

Vomitò anche il giorno dopo, e quello dopo ancora.

   
 
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