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Autore: Claudia_Stark    04/09/2017    2 recensioni
Le notti di luna piena, le amava e le odiava, lei dall'apparenza calma e riflessiva, nascondeva bene il suo pianto disperato, le sue preghiere verso la sua amata luna.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le notti di luna piena, le amava e le odiava, lei dall'apparenza calma e riflessiva, nascondeva bene il suo pianto disperato, le sue preghiere verso la sua amata luna. 
Nelle notti di luna piena, fuggiva via, cercava un posto dove poterla ammirare nella sua completa bellezza e avrebbe insegnato alla sua progenie come ululare innamorati. 
Aveva indossato un vestito dai toni argentei, un vestito che le sfiorava i piedi nudi, aveva lasciato i capelli sciolti, fatta eccezione per due trecce ai lati del capo.
Forse sperava davvero di incontrarlo o almeno di vederlo da lontano, aveva pregato così tanto perché si accorgesse di lei.
Sospirò e si guardò intorno, niente, solitudine come sempre, finché non sentì dei piccoli e quasi silenziosi passi dietro di lei, si voltò ed il cuore gli esplose nel petto, le si mozzò il fiato, non riusciva nemmeno a muoversi, era diventata una statua di marmo, lì ferma e con gli occhi lucidi, non ci credeva
< Sei tu luna? O sei soltanto un riflesso distorto di essa? >
le scivolò fuori dalla sua bocca rosea, attese, in quello che le sembrò un eternità, attese una qualsiasi frase, anche una di quelle banali

chiese e fece un sorrisetto, come una bambina che scopre il nascondiglio delle sue caramelle preferite, incrociò le braccia sotto al seno, alzandolo un po' e mostrandosi per quello che era, una donna fatta e finita
< no >
fu severo e fu l'unica risposta che ebbe, un altro colpo al cuore come una pugnalata, un altro rifiuto, lei doveva averlo capito, non era lei la sua scelta, lei era solo una stupida come tante altre, una delle tante che gli andavano dietro.
in quel momento si vergognò e imprecò mentalmente contro la sua fragilità, ma notò un movimento quasi impercettibile, stava provando ad allungare la mano verso di lei ma si fermò, silenzio, come se tutto si fosse fermato,un gesto improvviso e la maschera toccò terra
< era solo questo il tuo desiderio? mi aspettavo più affetto in questo incontro, io amo tutte le mie creature >
lui la guardò con i suoi modi di fare, maliziosi e in parte dolcemente crudeli, in lei ci fu un attimo di indecisione, doveva amarlo davvero o dire addio a quello che era il suo tormento?
< Sono innamorata di te, credilo come più ti piace, se ti amo come una moglie, un amante o solo perché sono una lupa >
corse verso di lui e lo abbracciò forte, con tutto l'amore che poteva metterci, sentì le braccia dell'uomo cingergli la vita in un'abbraccio, era quello di cui lei aveva bisogno, sentire che lui ci teneva, anche fosse solo una bugia
< Non è me che hai scelto, c'è un altro cuore che batte per te, batte più del mio... Tu sei il mio tormento, mi mozzi il fiato ma non sono io quella che ami >
avrebbe pianto, pianto per giorni, mesi, era stata una scelta che le strazziava il cuore, ma doveva dirgli addio, un addio sofferto. 
Alzò il viso verso il suo e lo baciò all'angolo della bocca, un bacio che donava solo a chi amava davvero.
prese da terra la maschera dal becco e la mise fra le sue mani, una delicatezza che lei non avrebbe mai pensato di avere fino a quel momento
< Addio... >
si voltò dandogli le spalle e corse via, corse a perdifiato, con gli occhi che le lacrimavano e il cuore in frantumi, ma non avrebbe mai fatto vedere a nessuno quanto fosse ferita nell'anima
   
 
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