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Autore: BlazingStarR3D    05/09/2017    2 recensioni
Alessio Marino è un ragazzo del Queens di quindici anni che per via di uno scherzo di un suo compagno si ritroverà ad avere dei poteri meravigliosi simili al suo eroe: Spider-Man.
Dotato di questi poteri Alessio dovrà capire come usarli al meglio diventando a suo volta come il suo eroe.
Ispiratomi alla storia classica che alla Ultimate con elementi di TUTTI i film ma è pur sempre un personaggio originale quindi avrà un carattere unico non sarà nè Peter Parker nè Miles Morales; Alessio è l'opposto dei due e così leggerete nella storia che non sarà una storia solo di Spider-Man ma Marvel in generale (EFP non ha la categoria marvel).
Divertitevi e commentate.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Deadpool, Nuovo personaggio, Peter Parker, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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GIOVEDì 6 OTTOBRE

PUB SUP'S 5:00

Alessio si alzò presto quel giorno per fare una ronda mattutina per il quartiere ed aiutare la gente a Central Park per pulire i danni causati da lui lottando con Climatrical: pazza che aveva ottenuto i poteri da Loki da quello che scrisse l'agente Coulson con un SMS.
"Ciao mà io vado!"disse dandole un bacio sulla guancia uscendo.
"Dove vai così di corsa?"disse lei leggendo il giornale.
"A fare joggin..."disse sorridendo nervosamente.
"Davvero?"disse alzando il sopracciglio.
"Sicuro mà, rilassati un pò!"disse chiudendo la porta per poi uscire di casa con la cartella.

Il ragazzo si infilò in un vicolo cercando di non farsi notare e iniziando a mettere il suo costume.

"Quanto vorrei che questo coso si stringa con un pulsante sul petto!"disse provando a infilarsi le scarpe."Ora corriama a Central Park!"disse iniziando a oscillare verso la zona desiderata dove i lavori stavano iniziando e decise di piazzare la sua fotocamera.
"Scusatemi signori serve  una mano?"disse su un lampione.
"Spider-Boy? Perchè sei qui?"chiese il capo dell'operazione.
"Per aiutarvi, è la mia città questa ed è colpa mia se ho devastato il parco."spiegò scendendo dal palo.
"Grazie mille ragazzo, se anche gli altri super facessero come te avremmo molto meno lavoro da svolgere. Inizia a spostare le macerie e metterle nel rimorchio."disse mentre il ragazzo eseguiva il compito impartitogli.
"Mai visto un Super che pulisce quello che distrugge..."disse mentre il ragazzo rimuoveva un albero.
Intanto anche Silk stava facendo un giro e notò ciò che accadeva e si fermò a guardare e venne raggiunta anche da Spider-Man.
"Stà aiutando a pulire? È davvero...ammirevole, tu l'hai mai fatto?"chiese al ragazzo.
"Mai..."disse guardando mentre aiutava gli operai.
"Ti senti una persona orribile perchè lui stà aiutando a pulire e tu non l'hai mai fatto in più di dieci anni?"disse lei.
"Sì..."disse guardando con che impegno il giovane lavorava per pulire il caos creato in parte da lui.
"Vorrei toglierti la maschera solo per vedere la faccia che fai!"disse ridendo.
"Io avevo tante cose da fare quando avevo la sua età!"cercava di giustifarsi.
"Tipo: non pulire ciò che tu causavi!"disse ridendo"Mio dio amo vedere questo show! Anzi...cheese!"disse facendosi una foto che inquadrava lei, Spidey e il cantiere con l'hashtag #guiltsenseistinglin.
"Andiamo ad aiutarlo..."disse prima di essere bloccata da Silk.
"Facciamolo fare, deve imparare che non ci sarà sempre una mano da gli altri."disse andando via.
"Cin, hai fiducia in lui, di Alessio?"chiese oscillando con la donna.
"Perchè lo chiedi?"disse lei.
"Sembri legata a lui...del tipo che cerchi sempre di sapere cosa stia facendo, lo segui, gli fai i complimenti e lo sgridi; come una mamma!"disse in tono allegro.
"Non è vero!"negò lei.
"Quindi sono il padre!"continuò lui.
"Zitto o giuro che entro e urlo il tuo nome al primo palazzo che trovo!"disse lei.
"Dai non litighiamo e cerchiamo di non farlo vicino al piccolo!"scherzò lui.

Intanto Alessio continuava a fare quello che stava facendo ignaro che i due eroi adulti stavano discutendo di lui lavorando con impegno fino a quado il capo lo lasciò andare.

"Dai ragazzo vai via! Sei stato utilissimo oggi!" disse l'uomo mentre il ragazzo finiva di togliere le macerie"Qui possiamo fare noi."
"Sicuri? Ho ancora tempo, sono solo le 5.40!"disse lui mentre il capo gli diceva di andarsene.
"Ok, ho ancora tempo per andare a scuola e posso fare qualche altra azione..."disse quando il senso di ragno scattò non appena passò un comune furgone."Il senso di  ragno mi ha avvisato di quel furgone...cosa può esserci di strano in un comune furgone dei surgelati."disse seguendo il furgone.

Il ragazzo pedinò il furgone ma nulla sembrava contro la norma: rispettava i semafori, non aumentava la velocità e il conducente sembrava sobrio, ma allora perchè il suo senso di ragno lo avvertiva di pericolo?
Il furgone si fermò poi dentro un magazzino ed  uscirono dal mezzo due uomini sulla trentina: uno americano castano e riccio e l'altro di origini giapponesi con i capelli rossi che aprirono il retro per controllare il carico.

"Non credo che dentro ci siano bastoncini di pesce o patatine...meglio dare un'occhiata!"sussurò seguendoli da fuori osservando grazie ad una finetra; i due tizi aprirono le casse per controllare il carico, che era solo pezzi di metallo, che senso aveva rubare metallo?
"Quelle sono scheggie di metallo, non se ne fanno nulla..."disse vedendo i due che rimettevano a posto la refurtiva e si preparavano a ripartire una volta finita la sigaretta."Anticipiamoli..."disse lui.
I due criminali stavano fumando quando ad un tratto dal furgone la radio iniziò a suonare.
"Andiamo..."disse il rosso prendendo una pistola ed aprire la porta vedendo che dentro c'era il giovane.
"Ehy, non è che hai del branzino per caso?"domandò con le braccia dietro la testa.
"Spider-Boy!?"disse lui sorpreso.
"Già, è questa è mia e questa tua!"disse rubando l'arma e tirandogli un calcio che lo lanciò a terra.
"Tamaki!"urlò il compagno che afferò una pistola dalla tasca prima che gli venne rubata di scatto.
"Quindi niente branzino?"disse mentre il criminale cercava di tirargli un pugno che afferrò."Se non ci sei riuscito con una pistola perchè provi con i pugni?"disse facendo spalluccie e lanciandolo nel mezzo.
"Dai che cosa serve questo metallo?"disse guardandolo mentre provava a prendere la pistola che venne spinta leggermente via dal piede del ragazzo mentre il suo senso vibrava.
"Sorridi per la telecamere!"urlò il giapponese che usò una sorta di granata che lo sbalzò via permettendo la fuga ai criminali.
"Dio che era quello?"disse notando che un pezzo di metallo era caduto dal furgone."Meglio che lo esamini al 10...ora però devo andare a scuola!"disse muovendosi prima che la suonò la campanella riuscendo ad incontrare i suoi amici.
"Come và ragazze?"disse sorprendendo le sue amiche.
"Da dove sbuchi?"disse Rosa sorpresa.
"Ho fatto un favore a mia madre..."disse prima che arrivasse il professor Coulson.
"Marino! Possiamo scambiare due parole?"disse sorridente.
"Certo..."disse avvicinandosi.
"Ottimo lavoro ieri con Aurora."disse sottovoce.
"Grazie, ma dove l'avete portata?"disse il ragazzo.
"In una struttura segreta dello SHIELD, Fury le ha messo tuo zio e la sua squadra da guardia."spiegò.
"Mio zio ha una squadra?"chiese lui un pò eccitato.
"Gli eye's of Fury: la squadra che esegue ogni ordine del direttore."disse lui.
"Mio zio è, insomma è bravo nel suo lavoro?"chiese curioso.
"Ti dico solo che ha combattuto e battuto Bullseye."disse mentre entravano nel corridoio e andava via."Ci vediamo a lezione."disse salutando il ragazzo il quale venne colpito in testa da un pallone da basket.
"Danny..."disse guardando il capitano che rideva con i suoi amici per poi andarsene ignorandoli.
"Ti ha ignorato totalmente..."disse Diego che non rideva ma sembrava dispiaciuto per il ragazzo"Perchè contiunate? Ha perso suo nonno meno di una settimana dategli tregua!"disse in pena per il ragazzo.
"Già hai ragione Diego...non è colpa sua se suo nonno non era a prova di proiettili!"urlò Evan sorridendo.
"ORA BASTA!"disse andandogli in contro e tirandogli un pugno in pancia facendolo cadere a terra"Dì ancora un'altra cosa su mio nonno e giuro che lo dò in faccia! Tu non meriti neanche di nominarlo hai sentito!"disse indicandolo mentre era ancora a terra.
"Io ti ammazzo!"disse rialzandosi e cercando di andare venendo bloccato da Rosa.
"Fermi tutti e due!"disse la docente di francese.
"Ha insultato mio nonno!"disse lui.
"È vero questo?"disse indicando la squadra che ignorò la domanda tranne uno: Diego.
"Sì prof, l'ha insultato dicendogli che non era a prova di proiettili."disse serio.
"Grazie Alvarez, Krady e Marino da domani vi voglio vedere dopo le lezioni per punizione."disse andandosene.
"Questa volta te la sai meritata..."disse Danny aiutandolo.
"Picchia forte!"disse sorpreso il ragazzo mentre Alessio andava verso il suo armadietto per prendere i libri quando Cat lo sorprese da dietro.
"Hai fatto bene..."disse lei guardandolo.
"Se le cercata..."disse chiudendo l'armadietto per andare in classe di Inglese.
"Tony, guarda..."disse mostrando il frammento di metallo preso ai criminali.
"Cos'è?"chiese guardandolo.
"Non lo sò ma dei tizi ne avevano una marea quindi dobbiamo indagare."disse lui cercando di mantenere un basso profilo.
"Appena ho tempo lo esamino..."disse sedendosi vicino al amico mentre la prof stava per spiegare.
"Bene ragazzi oggi voglio parlarvi di"disse la professoressa."Dov'è De Siat?"chiese la donna.
"Stà insieme a sua madre, non si è sentita bene oggi."disse Diego.
"Mi dispiace, iniziamo la lezione."disse iniziando a leggere il libro.
La lezione proseguì normalmente fino al suono della campanella per andare verso il laboratorio di scienze dove Tony iniziò a esaminare la scheggia.
"Questo è vibranio..."disse sbalordito senza farsi sentire.
"Il metallo Wakandiano, ma non si trova solo per l'appunto in Wakanda?"bisbigliò lui.
"Sembra che lo stiano trafficando...
Wow al re T'Challa non piacerà che gli freghino la roba, potrebbe essere sulle tracce dei criminali in questo momento!"disse lui mentre entrava la bidella la quale portava una buona notizia.
"Il professor Fierve è assente quindi oggi avrete un'ora libera!"disse mentre i ragazzi esultavano.
Ghetto di Manhattan.
Un criminale era intento a fumare quando una figure nere lo sorprese sbattendolo a terra con un balzo felino.
"Hai sei secondi per parlare o inizio a colpirti così forte che avrai bisogno di un trapianto di faccia!"disse la figura in nero.
"Cosa cerchi?"chiese terrorizato.
"Il vibranio che avete strappato dalla sua terra!"disse portandolo vicino.
"Tu sei...quello?"disse deglutendo"La pantera!"
"Sì...Pantera Nera: re e prottetore del Wakanda!"disse lanciandolo via.
"Ok! Il carico lo hanno due: Tamaki e Corey! Lo trasportano in un camion dei surgelati ma non sò altro!"disse mentre il vendicatore lo lanciò via e scappo.
"È stato un piacere parlare con te!"disse andando via per proseguire la sua missione.

Intanto Alessio passava le lezioni normalmente a pensare fino all'arrivo dell'ora di pranzo quando tutti gli studenti si sedettero ognuno ad un tavolo.

"Anche oggi mangiamo al tavolo dei perdenti..."disse Julia con un libro in mano.
"Almeno siamo insieme!"disse Rosa ottimista.
"Già ragazze un pò di ottimismo!"disse Tony.
"Avete visto quella Elsa schizzata ieri? Roba da paura..."disse Julia con un panino.
"Non posso credere che eravamo lì davanti quando è arrivato Spider-Boy!"disse Rosa ripensando all'evento.
"Già...tutti tranne Alessio..."disse Julia alzando lo sguardo."Che stavi facendo quando c'era quel casino?"disse lei fissandolo.
"Ero a fare le foto..."disse lui.
"Dove di preciso?"chiese guardandolo.
"Dietro un cespuglio..."disse lui.
"Alessio!"disse Cathy mentre raggiungeva il tavolo.
"Che ci fà qui?"chiese confuso Tony."Scusi signorina: stà bene?"chiese lui ironicamente.
"Benissimo grazie! Ma invece tu con quel cappello?"disse sorridendo parlando del suo cappellino di lana viola.
"Che ha che non và il mio cappello..."disse a Rosa.
"Allora ci vediamo oggi a casa tua? Verso le diciotto."disse lei sedendosi vicino al ragazzo.
"Sì Cat và più che bene...ma perchè siedi qui con noi..."disse nervoso.
"Veramente siedo qui con TE, gli altri non mi interessano."disse iniziando a mangiare.
"Neanche tu sei una mia preocuppazione!"disse Julia.
"Magari che ne dici se ci vediamo prima per prenderci un gelato insieme?"disse lei guardandolo.
"Se non ci sono problemi per te a me và più che bene."disse continuando a mangiare il suo pranzo mentre la gente in mensa borbottava sul perchè fossero insieme.
"Se avete qualcosa da dire allora vi informò che ieri è stato a casa mia!"disse alzandosi sul tavolo per poi risedersi.
"Mi spieghi che fai?!"disse prendendola per un braccio.
"Rilassati! A chi frega se usciamo insieme?"disse lei.
"Ma noi non usciamo insieme!"urlò lui.
"Allora usciamo oggi...dopo la scuola."disse lei sorridendo.
"Devo andare..."disse uscendo per il nervoso."Cat vuole uscire con me! È incredibile, ho bisogno di qualcuno con cui parlare!"disse prendendo il telefono e scorrenendo la rubrica vedendo il numero di Cindy e di Peter, messo probabilmente da lui con qualche aiuto.
"Potrei chiamare il signor Parker, non credo abbia problemi. D'altro canto Cindy è una ragazza e potrebbe capire meglio Cat. Ma forse chiamo lo zio, lui non ha il mondo da salvare."disse scegliendo il numero dello zio.
"Pronto Ale, che ti serve?"chiese lui davanti alla cella di Climatrical.
"Avrei bisogno di un tuo aiuto..."disse lui grattandosi la testa.
"Per cosa..."disse lui.
"Con una ragazza..."disse facendo una oausa."Vedi oggi deve venire a studiare da me e lei è strana con me..."disse confuso.
"Strana come?"chiese girandosi ordinando ad uno dei suoi di sostituirlo come guardia.
"Diciamo che quando è vicina mi sorride in modo quasi simile a Freddy Kruger con le sue vittime."disse lui."Credo mi abbia chiesto d'uscire."disse lui.
"Prima di tutto dimmi lo sguardo,è nello sguardo il segreto. "disse sorridendo.
"Parli con quel bel bocconcino di tuo nipote! Salutamelo!"urlò la detenuta.
"Fatela tacere!"ordinò ad i suoi uomini."Scusa la pazza sembra essersi un pò ossesionata avendo visto le foto che le hai scattate! Tranquillo la terremo qui e non la faremo uscire."disse lui.
"Appena uscirò verro da te mio principe!"disse lei.
"Molesta di nuovo mio nipote e sei morta Elsa!"urlò di nuovo."Allora dicevo: la chiave è nello sguardo, se ti guarda con gli occhi da gatta significa che ci stà!"disse lui entusiasta.
"Grazie zio! Ma sei sicuro che la pazza non uscirà dalla prigione."disse un pò agitato.
"Tranquillo, l'abbiamo sotto tiro giorno e notte. Buona fortuna ragazzo."disse lui chiudendo la conversazione.

Il ragazzo notò che sulle scale c'era Diego con l'aria piuttosto abbattuta e allora gli si avvicinò per sapere cosa avesse.

"Ehy Diego, tutto bene?"disse guardandolo seduto.
"Ehy Mari...Alessio, stò bene, almeno di fiscio..."disse mentre Alessio si sedette accanto.
"Sei in lutto?"chiese l'italiano.
"Non lo sò ancora...vedi mio fratello Hulio manca da tre settimane e sono in pensiero per lui..."disse  trattenendo le lacrime.
"Significa tanto per te?"domandò.
"Tantissimo: è stato il mio unico amico fino a quando non incontrai Adrien."spiegò lui.
"Come è successo?"disse cercando di capire.
"Una sera non è più tornato a casa."
"Poteva avere debiti con qualcuno?"azzardò lui.
"No! Lui odiava il gioco d'azzardo, forse qualche pazzoide l'ha ammazzato ed io dovrò conviverci."disse iniziando a lacrimare.
"Senti io scatto le foto a Spider-Boy e sew hai una sua foto gliela farò vedere così può indagare su tuo fratello..."disse lui prima di essere colto di sorpresa da un abbraccio.
"Sei il migliore Alessio, ancora non capisco come mai Adrien ti odi."disse per poi dargli la foto di un ragazzo con la pelle scura i capelli rasati, occhi verdi e il naso grosso."Eccolo, e ringrazia SB da parte mia!"disse con lo sguardo pieno di speranza andandosene mentre Tony si avvicinò.
"Ho sentito ciò che hai detto, sei il migliore!"disse dandogli una pacca sulla spalla per andare insieme in classe.

Come di consueto la giornata finì ed il ragazzo inizò a tornare a casa da solo cercando di passare per una scorciatoia fin quando non passò in una strada dove c'erano Bono, Jork, Goose e Thick;quattro della banda di Chat Noir, i quali si avvicinarono al ragazzo con fare minaccioso.

"Ciao scolaretto!"disse Bono avvicinandosi.
"Che ci fai qui solo?"chiese il nano che si avvicinava da dietro con una mazza da baseball e un sorriso malefico.
"Forse si è perso..."disse Jork "Ti mostriamo la strada ma tu ci dai un pò di grana, che dici?"disse il criminale con un ghigno.
"Non vi dò nulla, sono senza soldi..."disse calmo il ragazzo.
"Oh davvero...che peccato, ma tranquillo vedremo di prenderci qualcosa da te!"disse Gosse uscendo un coltello prima che qualcuno gli saltò sopra, una ragazza, una bellissma ragazza con un vestito simile ad una maid giapponese, un centrino con orecchie da gatto, occhiali che sembravano degli occhi di gatto ma con il bordo simile a quello di Spider-Man che sembravano essere legate agli occhiali, un collarino bianco, dei collant bianchi e delle scarpe nere.
"Chi è questa?"disse il nano terrorizato.
"Miao a tutti!"disse uscendo degli artigli rossi dai guanti neri."Vi dò una dritta: lasciatelo andare e nessuno farà la fine di Turk, che dite?"disse con un sorrisetto mentre i criminali le andavano incontro."Sembra un no..."disse andando in contro a Jork rubandogli il tubo e colpendolo in pancia per poi saltare contro Thick che venne sbattuto in un cassonetto lasciando solo Bono il quale venne disarmato quando la ragazza gatto graffiò la mano del criminale facendogli cadere il coltello per poi tirargli un calcio in faccia mandandolo KO.
Alessio era stupito dalla ragazza la quale si sistemò i capelli con il dorso della mano come un gatto per poi girare la  testa verso il ragazzo.
"Grazie...c-come ti chiami?"chiese vedendo che la sua eroina gli si avvicinò.
"M chiamo Kitty, Black Kitty e da ora mi devi un favore splendore anzi mi devi due favori!"disse sorridendo.
"Due? È la prima volta che ti vedo bella!"disse nervoso.
"Allora non eri tu quel tipo con la tuta da ginnastica che si faceva ammazzare dai poliziotti, pardon..."disse facendo un saluto con la mano.
"Aspetta: tu sai che io sono..."disse mentre la ragazza gli mise la mano sulla bocca.
"Sì che lo sò..."sussurò lei al suo orecchio per poi saltare sul tetto ed inivare un bacio al ragazzo nel vicolo che tornò a casa  per lasciare la cartella ed uscire immediatamente ma quando aveva ormai raggiunto la porta il signor Murdock o Daredevil come lo conosceva da poco lo avvicinò per parlargli in privato.
"Sei ancora sicuro, puoi buttare il costume quando vuoi."disse lui.
"Te l'ho detto Matt, lo faccio per fare ciò che molti della mia età non vogliono fare: la differenza.
Una notte mi ha fatto capire che ero stato premiato con un dono del quale stavo facendo l'uso sbagliato, mi ci è voluta la morte di una delle persone più care che avevo per farmelo capire! Ora scusi signor Murdock ma ho da fermare dei tizi che trafficano vibranio!"disse cercando di andarsene.
"Sei davvero uno stupido..."disse andando via.
"Tony! Ho appena incontrato una gran bella gatta, se l'avessi vista!"disse saltando un tetto.
"Perchè quelle sexy vengono dietro a te e non a me! Prima Cat, di lei faccio a meno, e poi questa tipa!"disse lamentandosi."Parlando di altro, ho trovato uno dei tuoi contrabbandieri, si chiama Tamaki Fukuwara: si occupa di contrabbandare materiali come, appunto, il vibranio."disse lui guardando il suo fascicolo.
"Dove lo posso trovare?"chiese lui.
"Al "Bad Dragon": è un ristorante che offre cena e...spettacolo. Giorno e notte."disse un pò titubante.
"Perchè hai detto spettacolo così?"chiese confuso.
"Intendi dire il termine che spesso uso riferito alla madre di Adrien vero?"disse lui.
"Proprio quello!"disse mentre stava mangiando una patatina."Vai a prenderlo tigre!"disse lui mentre Spider-Boy iniziava a dirigersi nella zona interessata dove il criminale sembrava già brillo da un pò mentre una ragazza era davanti a lui a fare un ballo.
"Dai piccola mostra di più e *Hic* e ti riempio di denarini!"disse traccanando un'altra birra prima che Spider-Boy entrò dalla cucina.
"Ok bello la festa è finita!"disse tirandolo verso di lui con una ragnatela."Dove hai messo il carico di Vibranio e per chi era?"domandò mentre le guardie del locale estrassero due mitragliatrici prima di essere fermate da un uomo vestito elegantemente che si muoveva con un bastone.
"Buona sera ragazzo, Don Sakura, puoi gentilemente lasciare mio figlio?"domandò cortesemente.
"Voi restituite il vibrano e io lo lascio..."disse tenendolo dalla maglietta.
"Sono spiacente"disse l'uomo togliendosi il cappello"ma non è nostro: un cliente voleva solo che lo consegnassimo, non l'abbiamo rubato noi."disse guardando il ragazzo.
"Ditemi chi è stato."disse guardandolo.
"Perchè vorresti recuperare una cosa che non è tua, è insensato..."disse sorridendo.
"Forse perchè è un ragazzo onesto!"disse una voce che mise KO i due scagnozzi del criminale sbucando come un'ombra: Pantera Nera era arrivato. 
"Buona sera, prego che ora mi diciate dove avete portato il vibranio che mi avete strappato!"disse mentre il criminale dava al monarca il nome del responsabile.
"Eukla Syules, ha un magazzino a China Town...ora prego di andarsene!"disse terrorizato mentre T'Challa usciva dalla porta insieme al ragazzo.
"Grande lavoro  signor Pantera!"disse tenendogli la mano in alto.
"Ti stavi facendo uccidere, se non fossi arrivato probabilmente non respireresti più, quanti anni hai ragazzo?"chiese lui guardandolo.
"Perchè tutti gli adulti vogliono avere il monopolio delle mie azioni come eroe!"disse lamentandosi.
"Non stò dicendo che non puoi fare azioni da eroe, dico solo che devi pensare prima di agire! Ricordati che una strategia ben studiata ti tirerà fuori dai guai in ogni situazione!"disse lui.
"Voglio aiutarti con questi tizi! Sono comunque nella mia città e sai quanto male potrebbero infliggere con quel metallo."disse lui seguendo il sovrano."Chi è questo tizio?"chiese l'italiano.
"Non è altro che Ulysses Klaue ma tu lo conosci come Klaw..."disse parlando della sua nemesi.
"Intendi quel tizio con la parabola sul braccio? Fico..."disse eccitato nel combattere un villain nuovo.
"Una volta incontrato ti sembrerà meno "fico""disse lui mentre procedevano verso il magazzino dove spiarono che il trafficante stava guardando i suoi uomini di mettere il metallo un dei container.
"Mettiamo la fotocamera e gettiamoci nella mischia..."disse Alessio gettandosi contro la finestra mentre Pantera era obbligato a seguirlo.
"Ok bel braccino ora vieni con me!"disse Alessio al capo.
"Pantera! Vedo che ti sei trovato un amico, ma non credo riuscirete a fare qualcosa con la mia nuova mano potenziata!"disse spedendo i due eroi contro uno dei container.
"Wow, quella roba è forte!"disse riprendendosi.
"Questo perchè non hai osservato!"disse lui colpendo gli scagnozzi mentre Spider-Boy cercava di evitare i colpi di Klaw.
"Scappa pure ragazzo! Ma non puoi scappare per sempre dalla mano funesta di Klaw!"disse scagliandolo fuori il magazzino per poi occuparsi del re del Wakanda assordandolo.
"Con questa mano sono invincibile! Appena finto con voi farò si che il Wakanda si chini dinanzi a me!"disse lui trionfante.
Alessio intanto era finito in un bidone dell'immondizia e iniziò a riprendersi.
"Cavolo! Spero che Cat non noti che puzzo di pollo marcio!" disse prima che la micia che l'aveva aiiutato nel vicolo, Black Kitty, lo rialzò.
"E tu che ci fai qui!?"chiese incuriosito.
"Sembravate in difficoltà così ho deciso di aiutarvi..."disse prendendo quello che sembrava un gomitolo di lana per dirigersi sul tetto seguito da Alessio.
"Prima occuppiamoci di mano parabolica!"disse legando la punta con il suo gomitolo.
"Ehy tu, chi sei!"disse mentre i due scendevano.
"Il nome è Black Kitty: amo colpire i ragazzacci come te e soprattuto distuggere le cose..."disse tirandosoelo a sè per graffiare il suo dispositivo.
"Soprattuto se sono un insulto all'estetica come quel coso..."disse lei mentre Klaw guardava il suo braccio a pezzi.
"Tu piccola!"urlò prima che un calcio di Pantera lo mandò a terra.
"Grazie mille ragazzina e Spider-Boy, un piano eccelente bloccare il dispositivo con del vibranio per poi distuggerlo!"disse acclamandone l'intelligenza.
"Che ne farai ora del metallo?"disse Spider-Boy.
"Lo riporterò dove deve stare: Wakanda, grazie anche a te ragazzo e ricordati di pensare prima di agire!"disse mentre arrivava la polizia facendo scattare i due che salirono su un tetto ma non prima che Ale prendesse la sua fotocamera.
"Vedo che hai imparato a fare le foto senza il mio aiuto, sono contenta!"disse lei sorridendo.
"Sei stata tu a farle per me? Grazie, troverò il modo per sdebitarm...*Hmmp*"disse prima che la gattara l'afferasse ed iniziasse a baciarlo.

Alessio era sconvolto: era il suo primo bacio e lo stava dando ad una sconosciuta su un tetto mentre erano con dei costumi! Ma c'era qualcocsa che lo faceva sentire bene, come se avesse gia conosciuto quella ragazza prima, dopo un pò la ragazza lo mollò per fargli prendere fiato.

"Diciamo che sei ufficialmente sdebitato..."disse lei mentre il ragazzo prendeva fiato e lei se ne andava.
"Aspetta, dimmi chi sei! Ti prego..."disse prendendola dal braccio e guardandola negli occhi volendo lasciarla.
"lo scopriarai, prima che tu possa immagginarlo!"disse facendo un saluto per poi andarsene mentre il ragazzo la osservava con ancora la maschera alzata e la bocca sporca di rossetto.
"Non vedo l'ora di dirlo a Tony..."disse sorridendo per poi correre a casa ad aspettare Cat la quale arrivò con puntualità alle 18.00  e studiarono per una buona oretta, fortunatamente la madre era occupata e non riuscì a salire per mettere a disagio il figlio quando Cat iniziò ad avvicinarsi ad Alessio con le labbra facendolo scansare.
"Che ti prende?"chiese Cat un pò offesa.
"Scusa ma io non posso farti questo!"disse lui.
"Fare me?"disse confusa.
"Tu sei piena di amici e hai possibilità migliori che un fallito come!"disse lui."Se stai con me ti rovinerò la reputazione, io vorrei volentieri stare con te ma sò che c'è di meglio per te."disse lui mentre lei sembrava accettare.
"Ok, non vuoi rovinarmi la reputazione e questo lo comprendo. Ci vediamo domani Ale"disse sorridendo come se avesse in mente qualcosa per poi uscire da casa del ragazzo sorridente.
   
 
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