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Autore: apeirmon    06/09/2017    12 recensioni
Il Detective Dormiente non sarà un genio delle deduzioni, ma ha un segreto che non lascerà mai scoprire a nessuno. Per amore di sua figlia.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Altro Personaggio, Kogoro Mori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Mouri Kogoro. Sono un detective.

Ora vi racconterò una storia incredibile.

Sono conosciuto in tutto il Giappone per le mie capacità singolari di deduzione che mettono spesso all’angolo ladri e assassini. Devo ammettere che i motivi della mia reputazione non sono esattamente tutta opera mia: in molti degli incarichi importanti di cui mi occupo, finisco per cadere in un sonno profondo, e quando mi risveglio ricevo complimenti dall’ispettore che ha seguito il caso (specialmente da Yokomizo).

Questa imbarazzante e sospetta situazione mi ha garantito il soprannome di “Kogoro il Dormiente” poiché sembra che io risolva i casi nel sonno.

“Ci stai prendendo in giro.” direte voi. Ma vi sarà tutto più chiaro quando vi descriverò una piccola incognita che si trova tra i piedi ogni volta che accade questo avvenimento, ridicolo persino in “Kamen Yaiba”.

Kudou Shin’ichi-mee!

Si tratta di un borioso rompiscatole sfrontato che mia figlia Ran ha avuto la sfortuna di avere come compagno di scuola dall’asilo, e che tuttora ha la statura con cui l’ha conosciuto. Sì, ve l’ho detto che è una storia incredibile, ma vi prego di seguirmi ancora un attimo.

Un giorno, lui e mia figlia si sono recati al luna-park e lei è arrivata in lacrime perché l’aveva fatta tornare da sola (quando sarà tutto finito, lo farò assistere a tutte le corse ippiche a cui parteciperò!) e il giorno stesso un bambino con l’identico aspetto di Shin’ichi-mee si è introdotto in casa mia per farsi mantenere.

Dice di essere un suo lontano parente e Ran gli ha creduto, ma io no: quell’aria saccente, quei comportamenti da ficcanaso inguaribile, quell’irritante esibizionismo ogni volta che parla… So che è lui!

Ho avuto sospetti sin dal primo giorno, anche se non sapevo spiegarmi come avesse fatto a ringiovanire. Ogni volta che ottenevo un lavoro rispettoso, lui era lì, pronto a scavalcare i professionisti con sufficienza!

No, aspettate: non sono un paranoico! Ho le prove di quello che dico!

Poco dopo l’arrivo di quella seccatura in casa mia, il suo vicino di casa, un certo professor Agasa, ha cominciato ad ospitare una bambina di una serietà sorprendente anche in un adulto, quasi depressa. Si fa chiamare Haibara Ai, ma il suo vero nome è Miyano Shiho.

Mi è sempre sembrato inaudito che un inventore anziano e che, a quanto mi risulta, non ha mai avuto relazioni, abbia ricevuto il consenso per l’adozione di quella bambina, ma dato che io mantengo un moccioso senza consenso legale, non mi sono intromesso.

Un giorno, noi due ci siamo ritrovati a controllare una possibile relazione tra un calciatore che le piace e la meravigliosa e dolcissima Okino Yoko-chan, quando è avvenuto il solito omicidio a cui ormai sono abituato (nell’ultimo anno il cimitero principale di Tokyo è stato quadruplicato!) da quando ho a che fare con quel buco nero per i guai. Dopo le solite assurde dinamiche che ci hanno portato a scoprire un piano macchinosissimo per commettere un omicidio che poteva essere compiuto lanciando un coltello, io e Shiho-chan ci siamo trovati a parlare da soli e le ho detto di non farsi prendere dalla fama di uno sportivo, perché mia figlia è continuamente disperata, essendo trascurata dal suo amico d’infanzia a causa di quello che lui le dice essere “lavoro”.

Lei mi ha prima guardato freddamente, poi ha ghignato, poi mi ha trattenuto per i pantaloni in modo che non scappassi terrorizzato e infine mi ha spiegato tutta la storia: lei e Shin’ichi-mee hanno ingerito una sostanza da lei progettata per dare un aspetto precedente di dieci anni a quello corrente.

Sembra che lei volesse sfuggire a una vita pressante con un capo di lavoro che la spaventava, mentre il mio sgradito ospite sia stato usato come cavia da un suo collega disumano.

Inizialmente non le ho creduto, ma ripensando a tutte le spocchiose deduzioni del truffatore miniaturizzato e a tutte le volte in cui i casi si risolvevano da soli per un metodo coincidente con il suo ingresso abusivo nel mio appartamento, mi è ribollito lo stomaco (è vero che stavo bevendo della birra, ma non era per quello).

Così, approfittando dell’assenza del dottor Agasa per l’acquisto di alcuni pezzi, ho visitato il suo laboratorio e la vista di alcune sue ricerche di chimica, nonché il modo con cui le esponeva, mi hanno definitivamente convinto di quanto avesse detto.

A quel punto mi ha proposto un’alleanza: impedire a Kudou di sedurre Ran!

Naturalmente ho accettato, promettendo di non far capire a nessuno che conoscevo la vera identità di “Edogawa Conan”, la falsa identità che si è creato dopo il rimpicciolimento.

Se rivelassi alla mia bambina che il lestofante con cui condividiamo il tetto è in realtà quel falso depravato (sì, perché ha anche avuto la perversione di lavarsi assieme a lei!), si rattristerebbe ancora di più, essendo affezionata a entrambe le versioni del criminologo criminale. Perciò, io e Shiho-chan abbiamo studiato un metodo: lei ha già perfezionato dei farmaci che riportano all’età iniziale permanentemente, ma darà a Shin’ichi-mee degli antidoti sempre meno potenti, dicendogli che l’effetto si indebolisce dopo l’assunzione di ogni dose. Lui, dopo alcuni invecchiamenti rapidi temporanei, crederà di non avere più mezzi per tornare adulto, e quando Ran si sarà innamorata di un ragazzo che la ami più di qualche romanzo di “Sherlock Holmes”, a matrimonio compiuto, potremo farlo tornare adulto.

Quel presuntuoso mi ha messo in ombra da prima di starmi sempre tra i piedi, con la sua fantasia che gli permette di collegare gli indizi in modi impensabili, ma un buon detective ha primariamente una qualità da osservare senza eccezioni: deve osservare senza dare nell’occhio. E in questo campo ti anniento completamente, Shin-chan!

Mi chiamo Mouri Kogoro. Sono il detective più insospettabile del Giappone!

Ahaha! Ahaha! Ah…

- Ojii-chan, dovresti prendere dei calmanti per tenere a bada la lingua mentre ridi.

Il ragazzino solleva gli occhiali sul naso finché non riflettono la luce del lampadario.

- E fai attenzione che diano gli stessi risultati col passare del tempo...

   
 
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