Teatro e Musical > Altri
Ricorda la storia  |      
Autore: witchakko    06/09/2017    0 recensioni
[Dear Evan Hansen]
[Dear Evan Hansen]Evan e Connor, due ragazzi con tanti problemi alle spalle, decidono finalmente di prendere un giorno di vacanza. I due ragazzi, nonostante non riescano a togliersi dalla testa tutti quei brutti pensieri, vengono affascinati dal bagliore del mondo proprio di fronte ai loro occhi.
-------------
- Tu verresti con me, in ogni caso. Non voglio pił stare da solo.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
hourglass

All we see is sky, for forever



Le numerose foglie presenti in quell'immenso verde vennero adagiatamente sfiorate dal ragazzo dai lunghi e scuri capelli, disteso su quel prato ad ammirare il sole che ormai stava per andarsene per poi tornare il giorno seguente. Il cielo era colorato di un delizioso arancio e delle sfumature rosse che fecero sorridere il ragazzo, sdraiato lì con qualcun altro che, senza ombra di dubbio, era più radioso e lucente del sole che tutti conoscevano. Lo voleva tutto per sè, voleva tenerlo lontano da tutti perché non lo avrebbero mai apprezzato o trattato nel modo adeguato, come faceva lui. E sì, anche Evan voleva Connor tutto per sè, dato che era anche il solo e unico ragazzo a non prenderlo in giro, a non stare con lui perché gli serviva un favore o per pietà. Connor aveva trovato la sua parte mancante in Evan e viceversa. I due si completavano, così come le loro dita intrecciate sopra quelle foglie secche.

Quel pomeriggio avevano deciso di non tornare a casa e di stare fino a tardi nella foresta lì vicino e, semplicemente, di passare del tempo insieme. Non avevano avvisato nessuno, compresi i genitori: volevano semplicemente dimenticare il mondo e stare soli, insieme.

Non appena il cielo si colorò ulteriormente, i due strinsero di nuovo le loro mani e osservarono con occhi lucidi quegli splendidi colori senza dire una parola. Erano sdraiati sulle foglie ormai secche del loro albero preferito di quell'enorme foresta, e stavano bene. Quella quiete calmò le loro menti e i loro animi, sempre colmi di pensieri e preoccupazioni. Volevano rimanere per sempre così, in silenzio, ad osservare il variare del cielo e del mondo intorno a loro, e sarebbero rimasti insieme, per sempre.

Non appena quei colori svanirono, il cielo diventò sempre più scuro e i due presero a parlare della loro attuale situazione, ovvero la loro vita a casa e a scuola, anche se durò per poco dato che Connor si sedette e trascinò il ragazzo accanto a sè, dicendogli nuovamente che voleva smetterla di pensare a tutte quelle cose, almeno per quella sera. Ovviamente Evan accettò, pur sentendosi un po' in colpa, ma si fece perdonare con un dolce bacio sulle labbra del suo ragazzo, facendolo arrossire leggermente. Di solito era lui a baciarlo e quando lo faceva Evan faceva un altro effetto, ovviamente più bello.

Connor posò le sue mani tra i suoi morbidi capelli e li accarezzò con leggerezza, come se fossero fragili. Continuarono a baciarsi per svariati minuti e quando terminarono Evan aveva il fiatone, perciò Connor scoppiò a ridere. "Devi abituarti, ti bacerò tantissimo d'ora in poi", disse poi sorridendogli e leccandosi le labbra, sentendo ancora il sapore di quelle del moro. Quest'ultimo annuì timidamente e balbettò qualcosa, facendo ridere di nuovo Connor. Lo trovava adorabile nonostante tutte quelle cose che Evan odiava di se stesso, ma questo non glielo aveva mai detto. Era troppo imbarazzante, quindi si limitava a baciarlo e a guardarlo con gli occhi che brillavano, a differenza di Evan che qualche volta cercava di fargli dei complimenti ma fallendo, dicendogli di dimenticare tutto. Se solo fosse stato un po' più sicuro di sè... oh, quante cose gli avrebbe detto! Come ad esempio che lo trovava bellissimo, dolce, simpatico, che adorava i suoi lunghi capelli, che amava le sue labbra, amava baciarlo, amava stare al suo fianco, amava stringere la sua grande mano, e la lista potrebbe continuare. Se solo potesse dirgli quelle cose... Evan avrebbe potuto vedere quel sorriso imbarazzato che Connor faceva raramente, e anche quell'adorabile colore acceso che assumevano le loro guance.

Dopo un po' di tempo Connor tirò da fuori dallo zaino dei panini che aveva preparato apposta per quella serata e iniziarono a cenare, sotto il cielo che diventava sempre più scuro.

- Sai, mi sono sempre chiesto come sia vedere le stelle da vicino. V-Voglio dire, vedere come sono fatte... e la stessa cosa vale per i pianeti e, insomma... il resto.

Connor ingerì l'ultimo boccone del panino e poi osservò il cielo insieme ad Evan, anche se le stelle non erano ancora visibili.

- Sarebbe bello andarsene via, lo sai? Già, anche in un pianeta sconosciuto a tutti. Non mancherei a nessuno, ne sono certo.

- C-Cosa?! Ma che stai dicendo, Connor! Mancherai alla tua famiglia, e a me! Magari non sei in buoni rapporti con loro, ma con il tempo tutto potrebbe aggiustarsi, e poi sei pur sempre loro figlio, quindi...

- Tu verresti con me, in ogni caso. Non voglio più stare da solo.

Evan lo osservò e, nonostante fosse ormai buio, osservò il triste volto di Connor illuminato dalla luna. Prese quindi la sua mano e la strinse, guardandolo poi negli occhi.

- Nessuno resterà più solo, intesi? Ci sono io, e io ti aiuterò. In ogni caso hai detto di non pensare alle nostre famiglie e al mondo al di fuori di questa foresta...

- Hai ragione, sì. Che ne dici se guardassimo il cielo da più vicino?

Connor lo stava guardando con lo stesso sguardo e lo stesso sorriso del moro, poi si alzò e lo trascinò con sè, iniziando a correre. "Ma dove stiamo andando?" chiese Evan cercando di correre al passo di Connor e di non inciampare, considerato che non si vedeva assolutamente nulla. Connor rise e gli disse di non preoccuparsi, poi si fermarono, riprendendo fiato. Erano giunti davanti ad un grande albero di cui la cima non era ovviamente visibile, ma Connor sorrideva come un bambino.

- Saliamo, forza!

Riprese quindi la mano di Evan e cominciò a salire agilmente, al contrario di Evan che era molto più lento di lui. Connor era così veloce che arrivò subito a metà strada, mentre Evan aveva già cominciato a tremare. "Sta tranquillo, ci sono qui io! Tu continua a salire" urlò ad Evan, ormai quasi arrivato a destinazione. Dopo pochi istanti, Evan finalmente arrivò e trovò Connor seduto su un ramo piuttosto resistente. Inizialmente esitando, il moro finalmente si sedette insieme al suo ragazzo e deglutì rumorosamente, avendo un po' paura dell'altezza. Si avvicinò il più possibile a lui e prese la sua mano, stringendola e guardando in seguito davanti a sè, tranquillizzandosi. Nonostante non si vedesse così bene, il panorama era illuminato dalla luce lunare e dalle stelle che cominciavano a intravedersi. Gli occhi di Evan lo osservavano con stupore e fecero ridacchiare Connor, che si unì a lui.

- Ti sei tranquillizzato? Devi stare tranquillo, stai vicino a me.

I due rimasero lì ad osservare il cielo ed il panorama, sentendo soltanto il vento che sfiorava i loro visi. Era tutto perfetto ma allo stesso tempo tutto semplice. Avrebbero voluto che quel momento durasse per sempre, ma era certamente impossibile. Evan guardò il ragazzo al suo fianco e gli sorrise nella maniera più sincera che quest'ultimo avesse visto, e si baciarono nuovamente, anche se per poco.

- Non vorrei essere in nessun altro posto in questo momento se non con te adesso, Evan. Grazie per essere venuto, e... di aver trovato il coraggio di arrampicarti su questo enorme albero.

- Volevo fidarmi di te, quindi sta tranquillo. E comunque... anche io vorrei che, ecco... v-vorrei che questo momento durasse per sempre.

Connor sorrise dolcemente al moro e strinse la sua mano, che venne subito unita alla propria. Subito dopo i due ripresero a guardare il cielo, cercando di vivere appieno quegli istanti di pace.

"Allora facciamo che duri per sempre. 

Continuiamo a guardare il cielo insieme."



   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Teatro e Musical > Altri / Vai alla pagina dell'autore: witchakko