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Autore: vesta    06/09/2017    0 recensioni
Due corpi, due anime che si rincorrono da molto prima che se lo ricordino...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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UNA MATTINATA COME LE ALTRE

"Che idiota..." ormai lo so da dieci anni, eppure lui non fa altro che ricordarmelo.

Una giornata come le altre, sono le sette e mezza di mattina e come al solito sono arrivata a scuola per prima. Mi piace l'aria gelida del mattino che ferisce e incolorisce le mie guance, la tranquillità e la pace che si respira prima di un'imminente tempesta di scolari. Leggo un libro con scarso interesse, spiando di sott'occhio i vari professori, studenti e bidelli che man mano entrano nella struttura scolastica. Sono arrivate anche alcune mie compagne, le saluto e ci mettiamo a parlare del più e del meno. "Ragazze, ragazze! Alzatevi, dai venite muovetevi!" ed è così che Camilla, una mia compagna, ci saluta discretamente :" Dai dai veloci! Questa la dovete proprio vedere!" altre mie compagne chiedono cosa ci sia di così imperdibile da andare a vedere, ma Camilla, penso perché presa dall'agitazione, non riesce a spiegarsi a parole e cerca di spiegarsi tramite dei gesti che a lei sembrano molto chiari nel loro significato, purtroppo lo sono solo a lei, di conseguenza una per una le mie compagne prese dalla curiosità si alzano e seguono Camilla....

Io rimango seduta dove sono, non mi piace il caos e più ne sto lontana meglio è per me, quindi riprendo la lettura del mio libro sperando che la campanella suoni velocemente, perché comincio a sentire freddo.

 La campanella suona, con mia grande gioia, mi alzo, mi infilo la cartella ed eccolo: un ragazzo, vestito particolarmente leggero per una giornata così fredda, capelli neri come la notte, occhi cristallini, lunghe gambe, addominali ben definiti.... aspetta, addominali? Ovvio che si vedano gli addominali, finché le persone camminano facendo la la verticale ed indossando unicamente una camicia che non è neanche infilata nei jeans! Mi volto incamminandomi verso l'entrata quando delle urla, mio malgrado fin troppo famigliari, mi fanno voltare verso chi le sta pronunciando.

"Hei Cri! Ci sto riuscendo! Entrerò a scuola camminando sulle mani, dai vieni a farmi il tifo!"

E proprio in quel momento in cui i nostri occhi si specchiano gli uni negli altri penso : Idiota...

Mi rivolto quasi immediatamente riprendendo il mio percorso, mentre ancora questo pensiero invade la mia mente, sorprendendomi ogni volta che non ci sia niente di più vero.

Appena seduta  sento urla e fischi, probabilmente l'Idiota è riuscito nel suo inutile intento. Pochi minuti dopo vedo le mie compagne di classe entrare in aula euforiche ed agitate, ancora impegnate a rivivere la recente impresa, a detta loro "stupefacente". Sara e Daria, due delle tre mie compagne a cui sono più affezionata, mi si avvicinano sghignazzando ed emettendo ridicoli risolini, di cui sospetto conoscerne l'origine: "Cri daaai vieni a fare il tifo per me!" "Si dai Cri senza il tuo sostegno non ce la farò mai!" e così il mio sospetto si tramuta in assoluta certezza, "Se dovete imitarlo almeno fatelo decentemente. Non avete ancora finito con questa ridicola idea?"
"Ridicola idea? Quale ridicola idea? Perché tutti sono così euforici?" Colei alla quale appartengono tutte queste domande è Elena, la terza delle compagne a cui sono affezionata nonché la mia migliore amica. Neanche riesco ad aprire la bocca che già Sara la sta mettendo al corrente dell'accaduto, mentre Daria non fa altro che sottolineare quanto questo episodio confermi la loro stravagante idea, secondo la quale l'Idiota è, per qualche oscura e misteriosa ragione, attratto non altri che da me, una persona che da dieci anni non fa altro che prenderlo in giro, ignorarlo e chiamarlo idiota.

"Che grande! La prossima volta lo sfido!" Signori e signore ecco a voi la mia migliore amica: una ragazza che non pensa ad altro che a prevalere su tutto e su tutti, nello sport, nello studio..... è una ragazza altruista, sempre disponibile, si dedica con eccessivo entusiasmo in tutto quello che fa, infatti è anche per questo che è la "secchiona" della classe, è simpatica, ha un fantastico senso dell'umorismo, ma a volte diventa permalosa ed io divento l'unica persona al mondo che riesce a calmarla, mentre lei è l'unica che mi capisce completamente, profondamente, senza mai giudicarmi...

"Solo l'aspetto della sua bizzarra sfida ti è rimasto impresso?" chiede Sara.

"Perché che altro c'è?" dice perplessa Elena.

"Per essere intelligente sei proprio tonta... a lui piace Cristina!" esordisce Daria.

"E che c'è di strano? è da una vita che si amano quei due" dice Elena lasciando tutte a bocca aperta, e lasciando me a pensare che forse non mi capisce poi così bene come pensavo.

"Come scusa?" chiedono in coro  altre due mie compagne attirate dall'affermazione della mia amica. Per chiarire il prima possibile questo enorme equivoco mi affretto ad aprire la bocca:

"Elena farnetica, è impossibile che io possa amare un idiota del genere e a chi mai potrei piacere visto e considerato il disastro che sono?"


"A me! Io amo Cri!"
  
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