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Autore: Myzat    06/09/2017    2 recensioni
"Riko non sapeva come definire il soave suono che usciva dalle labbra della ragazza, era come il suo carattere: energico, perfetto.
L'imbarazzo svaniva ogni qualvolta la sentiva cantare, ogni qualvolta vedeva il suo sorriso, le sue labbra schiudersi.
Riko non voleva l'aiuto di Chika, Riko voleva You al suo fianco. Lo aveva sempre desiderato, in silenzio. Non voleva essere detestata, non da lei, non per Chika. Voleva solo poter essere sua amica, al momento. Le sarebbe bastato."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sweet Winter



Una nota sbagliata.
Un'altra ancora.
I fogli del pentagramma appallottolati e gettati all'angolo della stanza.
L'insoddisfacente lavoro che portava a termine e poi bruciava.
Riko da giorni non riusciva più a comporre, ogni volta che ci provava in qualche modo spezzava l'armonia che creava con qualche nota di troppo. Ed era frustrante, un peso enorme.
Chika le aveva detto di prendere una pausa, magari il troppo allenamento e gli esami scolastici la stavano sfiancando, facendole perdere l'ispirazione. E lei, ci provava, eppure il piano nella sua camera da letto la richiamava come la luce che attraeva le falene. E ci riprovava, ottenendo solo delusioni.
Non sapeva perché tutto d'un tratto, trovasse quella difficoltà. Un po' come quando voleva sentire il suono del mare, ma non ci riusciva. E Chika, l'aveva aiutata.
Già, Chika.
Riko non voleva più dipendere da lei, si sentiva quasi costretta ad avere il suo supporto in ogni sua azione. Lo odiava, quel modo, quella sua debolezza. Per questo voleva essere più indipendente, per questo, aveva rifiutato l'aiuto della ragazza.
Eppure in quel momento, un appoggio lo avrebbe desiderato parecchio.
Stanca, si alzò e lasciò perdere il pianoforte; aveva un forte mal di testa e gli occhi le erano diventati lucidi. Si avvicinò al letto e, levandosi il fermacapelli, si gettò fra le braccia di Morfeo.

La mattina successiva, Riko non era andata a scuola. Aveva la febbre alta, mal di gola, una debolezza estenuante nelle ossa. Aveva deciso quindi di rimanere a casa, riposare, magari le avrebbe fatto bene anche sul punto di vista musicale.
Si stringeva nelle coperte e tentava di dormire, sperando di prender sonno davvero.
Fra l'altro era pure sola in casa, per qualche giorno sua madre era tornata a Tokyo per faccende di lavoro. Si sarebbe dovuta cucinare qualcosa, eppure in quel momento avrebbe mangiato un semplicissimo sandwich.
Sbuffando prese le coperte e le alzò fino al naso, chiudendo gli occhi.
Quella giornata sarebbe stata davvero noiosa.

You raramente non prestava attenzione all'ambiente circostante. Infatti, sapeva che Mari e Kanan si amavano, sapeva che Dia sotto quella corazza aveva un cuore enorme, sapeva della costante preoccupazione di Hanamaru nei confronti di Yoshiko e Ruby, conosceva anche quell'irritante interesse di Chika nei confronti di Riko, la rossa che mai rifiutava le sue attenzioni. E si sentiva sempre la terza incomoda assieme a loro due, morendo di gelosia che nonostante tutto celava sorridendo amichevolmente.
You odiava Riko, con tutto il cuore. La corrodeva, la spezzava sempre di più, e, quando la sua gelosia avrebbe avuto il sopravvento sul buonsenso, un mostro era quel che sarebbe rimasto di lei. Lo sapeva, ne aveva paura. In fondo, ciò che voleva era la felicità di Chika, ma allo stesso tempo la sua. Egoismo, invidia, ipocrisia, sentimenti così sbagliati e allo stesso tempo così umani, la macchiavano e la rendevano una peccatrice.
Quel giorno però, quasi non si accorse della mancanza di Riko a scuola, fino a quando Chika picchiettò sulla sua spalla, schiacciando poi la guancia sulla sua schiena.
«Riko è assente» borbottò annoiata mentre dalla sua bocca usciva una nuovoletta di aria condensa, tipica dell'inverno appena iniziato.
You si voltò sforzandosi ad essere in pensiero per lei, spostandosi una ciocca di capelli color cenere.
«Uhm già, magari sta male. Prenderò appunti anche per lei» disse sorridendo gentilmente. Chika annuì e entrò con l'amica di infanzia in classe.
You spesso si chiedeva perché si prestasse così tanto per fare favori a Riko che, in fondo, non sopportava. Per Chika, probabilmente.
Quella ragazza ruotava sempre intorno alle azioni delle due secondine, facendole dannare. Tuttavia, finite le lezioni, You aveva posato sul banco di Chika alcuni fogli e schede per la rossa, facendole intendere che sarebbe dovuta passare lei per portargliele.
«Ecco... a dire il vero io dovrei aiutare mia madre con delle commissioni in paese, mi faresti il piacere di andare tu da Riko?» chiese sorridendo la ragazza dai capelli color mandarino, mettendosi la sciarpa. Mordendosi il labbro, la diretta interessata annuì ricambiando il sorriso.
«Va bene, non preoccuparti».
Si mise il cappotto e prese la cartella, uscendo poi dall'istituto.
Non aveva alcuna voglia di andare a casa della pianista, le dava un fastidio al petto anche il suono della sua voce, era insopportabile.
Stringendosi nelle spalle per il freddo arrivò davanti a casa di Riko, tentando di mostrare il migliore dei suoi falsi sorrisi appena le avrebbe aperto.

Suonò il campanello e aspettò qualche minuto, per poi ritrovarsi la rossa con il viso arrossato davanti ai suoi occhi. Tremava dal freddo, pareva non reggersi in piedi. You scattò in avanti e la prese prima che potesse cadere, per poi posare una mano sulla sua fronte.
"Diamine se scotta! Ma i suoi dove sono?!" pensò chiudendo la porta con un calcio e mollando tutte le sue cose a terra, per poi salire al secondo piano e far sdraiare Riko sul letto.
Le aggiustò le coperte e la guardò realmente preoccupata.
«You, come mai sei qui?» pronunciò poi in sussurro.
«Ero venuta a portarti del materiale scolastico riguardante la lezione di oggi. Piuttosto, hai mangiato?».
«No, ero scesa per prepararmi qualcosa alla veloce».
You sospirò e si tolse il cappotto, appoggiandolo sul letto della ragazza.
«Faccio io».
«Ma...».
«Non preoccuparti, tu resta qui e aspetta» disse scendendo le scale e avvicinandosi alla cucina.
Le avrebbe cucinato qualcosa di caldo, del brodo vegetale magari.
In quel momento le importava poco se fosse Riko o meno, per principio doveva aiutarla.
You, mentiva a sè stessa.
Salì con un vassoio fra le mani, per poi appoggiarlo sulle gambe di Riko.
«Non dovevi davvero... You grazie» disse la rossa accennando un sorriso, per poi iniziare a mangiare il risotto in brodo vegetale, stupendosi di quanto fosse delizioso.
«L'ho fatto con piacere!» fece di rimando l'altra, guadagnandosi poi un'occhiata quasi accusatoria.
«Davvero... ? A volte credo di essere odiata».
You abbassò lo sguardo e si avvicinò alla finestra, notando che luci della casa di Chika erano spente.
«So anche perché. You, io non voglio portarti via Chika» continuò smettendo di mangiare e guardandole la schiena.
«Eppure lei ha occhi solo per te» mormorò You con un tono addolorato, tremante di tristezza e ira.
«Non è vero... ti ha mandato lei, giusto?».
«Sì, ma questo che c'entra?».
«Non hai capito? Lei lo ha fatto per farci passare del tempo insieme».
You si voltò di scatto e non disse nulla, sentendosi quasi in colpa.
Chika sapeva tutto, e quindi aveva pensato di mandare lei per farle diventare amiche.

Riko posò gli occhi sul piatto e cominciò a giocherellare con il cucchiaio, sentendosi in imbarazzo.
«Da qualche giorno non riesco a comporre alcun brano non so bene perché, mi manca l'ispirazione».
«Hai rifiutato l'aiuto di Chika, perché?» domandò You avvicinandosi e sedendosi alla fine del letto.
«Non voglio dipendere da lei» rispose Riko non guardandola negli occhi.
«Però un aiutino non guasterebbe».
«... E se lo chiedessi a te?».
You sobbalzò, sentendo le guance andare lentamente a fuoco. A lei? Perché mai? Non sapeva nè comporre nè scrivere, inoltre il loro rapporto non era uno dei migliori.
«Va bene ma non so se posso essere d'aiuto...» Riko sorrise leggermente e finì il risotto, poggiando poi il vassoio sul comodino che stava di fianco al letto.
Si alzò dal letto e andò verso il pianoforte, sedendosi davanti a esso. You la osservò da dietro e non disse nulla, confusa da quelle azioni così vaghe.
Poi, Riko cominciò a suonare. Non era un brano nuovo, anzi, era una melodia molto conosciuta, una canzone dalle note familiari, una canzone che non può non essere cantata.
You sorrise calda, e, appoggiandosi al piano, iniziò a cantare.

"Yume no tobira zutto sagashi tsudzuketa
Kimi to boku to no tsunagari o sagashiteta".

La stanza veniva riempita dalle dolci note suonate da Riko, accompagnata dalla voce di You.
Riko non sapeva come definire il soave suono che usciva dalle labbra della ragazza, era come il suo carattere: energico, perfetto.
L'imbarazzo svaniva ogni qualvolta la sentiva cantare, ogni qualvolta vedeva il suo sorriso, le sue labbra schiudersi.
Riko non voleva l'aiuto di Chika, Riko voleva You al suo fianco. Lo aveva sempre desiderato, in silenzio. Non voleva essere detestata, non da lei, non per Chika. Voleva solo poter essere sua amica, al momento. Le sarebbe bastato.
Finita la canzone, Riko mise le mani sulle ginocchia e chiuse gli occhi, rilassata.
«Scusami, per tutto» disse poi You, attirando la sua attenzione.
«Ti ho incolpato per qualcosa di così stupido, sono stata tremendamente infantile».
Riko scosse la testa e si alzò, prendendole le mani.
«Non fa nulla, la gelosia è un sentimento umano» You arrossì nuovamente, trovandola per la prima volta bellissima, caratterialmente e esteticamente.
Lei, nonostante tutto l'odio che le aveva riservato, la stava perdonando, facendosi vedere per quello che era realmente: gentile, innocente, amabile.
«Sei troppo buona» commentò ridacchiando stringendole le mani.
«Solo un po' comprensiva» finì la rossa ridendo a sua volta.
La fece distendere nuovamente sul letto, aggiustandole le coperte.
«Uhm, alla fine non ti ho aiutato a comporre nulla...».
«Sì invece, grazie a te sto meglio. Come mi passerà l'influenza, saprò che fare».
You sorrise e alzò il braccio, facendole l'occhiolino.
«Yousoro! Ne sono felice!» poi guardò l'ora sul cellulare, sgranando gli occhi.
«Si è fatto tardi, devo scappare o perderò l'autobus. Ah, ti ho lasciato altro risotto in un contenitore per tenerlo caldo, se hai fame. Passerò anche domani».
Riko annuì e la salutò con un cenno della mano, vedendola andare via.
Poi, si addormentò, con un sorriso stampato sulle labbra.

. . .

Epilogo

Riko sedeva vicina a You nell'aula del club, aspettando che arrivassero le altre. Era passato più di un mese da quell'avvicinamento fra le due, e, quasi non si sentiva.
You era appoggiata alla spalla della rossa che, sorridendo divertita, le passava una mano sulla fronte, spostandole i ciuffetti ribelli.
«Sei troppo bella per essere reale» mugolò You, facendola diventare più rossa dei suoi capelli.
«A-anche tu...» rispose lei torturandosi le dita delle mani. You cambiò posizione e mise le mani sulle gambe della ragazza, avvicinandosi per scoccarle un bacio sulle labbra. Poi, a un centimentro di distanza, la guardò ridacchiando. In quel momento, Riko sembrava un pomodoro, inoltre si sentiva completamente debole di fronte a lei.
Le piacevano i suoi baci, erano gentili, affettuosi, la riscaldavano. You riusciva a manipolare i suoi sentimenti, le reazioni del suo corpo, ogni cosa di lei. E le piacevano quelle sensazioni, le riempivano il cuore.
«U-un altro...» sussurrò la rossa, imbarazzata al massimo. You afferrò al volo la richiesta e la baciò di nuovo, accarezzandole la guancia.
Poi, la porta si spalancò e le due si allontanarono di scatto, guardando la figura di Mari ghignare.
«Ooh, come siete carine!» canticchiò la bionda entrando in aula, facendole arrossire più di quanto non lo fossero già.
E chi l'avrebbe più fermata, quella donna.

 


N.A.
E rieccomi nel fandom di Love Live con una coppia abbastanza inaspettata, dato che ho sempre detestato Riko.
Diciamo che però da un po' mi sono avvicinata al suo personaggio, finendo per amarlo. In particolare mi sono avvicinata alla YouRikoship che al momento è seconda solo alla KananMari nelle Aqours, tanto per farvi capire il mio livello di ossessione.
In quanto a You invece, non è un mistero, l'ho sempre amata e rientra nelle waifu, cosa che potrebbe fare anche la bella rossa con l'arrivo della seconda stagione, chi lo sa.
Spero vi sia piaciuta, alla prossima!

   
 
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