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Autore: RosePiaf    09/09/2017    1 recensioni
Sarah Stone una ragazza di ventitrè anni riesce a trovare un lavoro presso Neverland, il Ranch della pop star Micheal Jackson, come una semplice domestica. Ma nel tempo libero va molto spesso in un orfanotrofio dove fa compagnia a molti bambini. Ma ogni persona nasconde un passato infelice. Avendo perso suo fratello a soli diciassette anni per un incidente stradale la giovane non sorride mai e la sua vita è ormai sprofondata in un abisso di oscurità.Ma Micheal dopo un pò di tempo si affezzionerà alla giovane prima come un fratello ed alla infine comincerà ad innamorarsi di lei.
Attraverso la permanenza nella casa del cantante Sarah scoprirà che dietro al successo di popstar, si nasconde un uomo bisognoso di amare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver varcato i cancelli di Neverland,Sarah si sentiva molto agitata. Aveva finalmente trovato un opportunità di lavoro molto allettante ma non sapeva cosa aspettarsi.

Mille domande cominciarono ad attraversarle la mente: -E se combinerò dei guai? E se il mio capo fosse una persona burbera e severa? Che cosa penserà di me?-

Ma subito dopo decise di allontanare per un momento quei bizzarri pensieri dopodichè si diresse verso l' immensa villa.

- Più che una casa assomiglia ad un castello sfarzoso- pensò la giovane guardandosi attorno: C'erano molte attrazzioni e c'era un immenso giardino dove i bambini potevano giocare in piena libertà.

Negli anni precedenti Sarah aveva dedicato tutto il suo tempo ai bambini che abitavano negli orfanotrofi. Giocava con loro, raccontava delle storie, cantava canzoni insomma lei adorava stare in loro compagnia.

Quanto le mancavano quei momenti!

Quando giunse infine all' ingresso dell' abitazione le comparve davanti una donna sui quarant'anni che indossava un abito scuro portava i capelli biondi e intorno al collo indossava una collana di zaffiri

" Benvenuta a Neverland Ranch signorina Esther"

" In verità io mi chiamo Sarah" esclamò la ragazza in maniera educata

" Oh mi perdoni. Sa non è la prima volta che una ragazza accetta di lavorare qui. Ma la prego mi segua le mostro l'alloggio"

Cosi Sarah si fece coraggio e la seguì percorrendo lo stradino che conduceva all'interno di quella imponente dimora.

Durante il tour della casa la donna, che si chiamava Roxanne Middelton, le spiegò che il proprietario del ranch, il signor Jackson era un uomo molto riservato e che non lo si doveva disturbare nel suo lavoro.

" Lei ha esperienza con i bambini non è vero?" esclamò la signora Middelton rivolgendosi in modo brusco a Sarah

" Si certo. Molto spesso vado all' orfanotrofio qui vicino e mi occupo dei bambini che..."

" Molto bene. Mi aspetto professionalità da parte sua" dopodichè dopo essere arrivate nella sua nuova stanza le consegnò una divisa da domestica" Le raccomando di indossarla immediatamente una volta iniziato il servizio. Tra pochi minuti potrà andare a cenare con l'altra servitù"  

" La ringrazio" 

" Il servizio inizia alle 8.00 in punto e non si accettano ritardi. Ci sono domande?"

" No" esclamò Sarah scuotendo la testa

" Molto bene.Questa sarà la sua nuova stanza. Si ricordi che il signor Jackson è un uomo molto impegnato e non dovrà disturbarlo per nessuna ragione. Oh ha proposito ho già informato le altre domestiche del suo arrivo la stanno aspettando in cucina. Quando avrà sistemato le sue cose potrà andare a consumare il suo pasto. Detto questo buona giornata signorina Stone. " 

La ragazza non fece in tempo a rispondere che la donna aveva svoltato l'angolo ed era  scomparsa dalla sua visuale.

Cosi dopo essere entrata nella stanza appoggiò con cura la sua valigia per terra l'aprì e prese in mano una vecchia fotografia dove era raffigurato un ragazzo che teneva in braccio una bambina di sette anni. Sul retro della foto c'era scritto:

David e Sarah al parco 

" Fratellino..."  
Presto calde lacrime cominciarono ad uscirle dagli occhi. La disperazione ritornò ad impossessarsi del suo cuore e una ferita che da tempo non si chiudeva continuava a fare male.

Non riusciva a dimenticare quello che era avvenuto quel giorno. Se avesse potuto controllare il tempo avrebbe impedito la sua morte ma invece.....

Ricordava benissimo quel momento e come avrebbe potuto dimenticarlo?

 All'epoca lei aveva diciassette anni mentre suo fratello ne aveva ventisei.

Flashback

David aveva appena terminato l'università e quel giorno aveva ottenuto il diploma. Il suo più grande sogno era quello di diventare un avvocato visto che aveva studiato alla facoltà di legge. 

Si era impegnato molto in quei mesi e finalmente avrebbe potuto lavorare in un vero ufficio

" Non vedo l'ora di dirlo a papà" esclamò Sarah, all' epoca  una giovane teenager, mentre si gustava una tazza di thè " Oh quasi dimenticavo... ho un regalo per te" e subito dopo gli consegnò un pacchetto colorato

David dopo averlo preso in mano esclamò

" Un regalo? Ma non dovevi"

 Cosi il giovane cominciò a scartarlo e quando vide cosa c'era dentro il suo cuore palpitò per l'emozione " No non ci credo! L'album di Michael Jackson Thriller. Erano mesi che lo stavo cercando tutti i negozi di dischi lo avevano esaurito e non ero mai riuscito a trovarlo. Oh Sarah" dopodichè il ragazzo si avvicinò alla sorella e la  strinse forte a sè "Questo è il più bel regalo che potessi ricevere"

" Tesoro ho preparato la tua torta preferita: Torta al cioccolato" esclamò sua madre entrata nel salotto con in mano una bellissima torta

" Grazie mamma"

Ad un certo punto sulla soglia di casa comparve un uomo sulla quarantina con giacca e cravatta e uno splendido sorriso stampato in volto

" Dov'è il mio ragazzo?"

" Papà" 

A quel punto padre e figlio si strinsero in un forte abbraccio. 

" Sono cosi fiero di te. Oh fuori in giardino c'è una sorpresa che ti aspetta" esclamò l'uomo conducendo suo figlio fuori in giardino.

All'interno del parcheggio era posteggiata una mercedes blu legata con un gigantesco fiocco rosso. 

Quando la vide il ragazzo non riuscì più a parlare per la sorpresa

" O mio dio papà ma è bellissima. Non so cosa dire grazie"

Cosi dopo essere entrato nell' auto il ragazzo non riuscì più a parlare: Finalmente aveva una macchina tutta sua e non vedeva l'ora di guidarla.

" Ehi ehi ehi! Auguri per il tuo diploma, amico" 

All' udire quelle parole il giovane si voltò verso il cancello di casa: I suoi migliori amici, Peter, Vincent e William lo stavano salutando.

" Buona sera signor Stone" esclamarono i tre ragazzi rivolgendosi all' uomo in giacca e cravatta

" Salve ragazzi. Congratulazioni per il vostro diploma"

" Grazie mille signore" esclamò Vincent che era il ragazzo più gentile del gruppo

" Ehi perchè non andiamo a farci un giro? Conosco un ristorante italiano formidabile" 

" Buona idea Peter. Signor Stone lei e la sua famiglia vorrebbe unirsi a noi?" 

" Oh no Vincent. Preferisco che mio figlio vada a festeggiare la sua laurea con i suoi amici, stasera. Andate pure voi e divertitevi"

Cosi i quattro dopo aver assaggiato una fetta di dolce salutarono tutta la famiglia Stone e in quattro e quattr' otto si diressero verso il ristorante.

 Durante la serata i ragazzi continuarono a chiaccherare e a divertirsi

" Tua sorella è molto carina lo sai?" esclamò  ad un certo punto William rivolgendo la parola a David " Mi daresti il permesso di corteggiarla?

" Uhm... lasciami pensare... Assolutamente no!" dopodichè David scoppiò a ridere con al seguito gli altri.

Ormai era mezzanotte e per i ragazzi era tempo di tornare a casa. Cosi tutti e quattro ritornarono in auto e dopo essersi seduti David accese il motore e partì.

" Dai mettiamo un pò di musica. Hai portato il cd di Micheal con te?"

" Si certo" 

Cosi mentre David giudava Vincent mise il cd nel lettore e subito la musica partì: Con le note di Beat It i ragazzi cominciarono a cantare a squarciagola.

" Non sarebbe bello vedere Micheal dal vivo?" esclamò William " Dobbiamo riuscire a comprare i biglietti  per il prossimo concerto"

" Bell' idea. Chiederò a mio padre se i biglietti sono già in circolazione" 

" Digli di comprarne cinque di biglietti" 

" Cinque? Ma noi siamo in quattro" puntualizzò confuso David

" Abbiamo deciso che anche tua sorella verrà con noi" 

" Non è che la volete invitare solo per corteggiarla, dico bene William?"

" Ma ci mancherebbe altro" risposero all' unisono i ragazzi. 

David cominciò cosi a ridere " D'accordo. Glielo chiederò quando torniamo" 

Ma il ragazzo non sapeva che quella sera fu l'ultima che avrebbe trascorso con i suoi amici. 

Quella notte la sua vita si cristallizzò per sempre.

In quel momento un poliziotto si diresse verso l'abitazione degli Stone e quando bussò alla porta la signora Stone andò ad aprire e quando vide il poliziotto a quell' ora esclamò

" Buona sera agente è successo qualcosa?"

" Mi dispiace molto signora per l'orario ma c'è stato un incidente verso la  strada principale. Abbiamo trovato una mercedes blu dove all' interno abbiamo rinvenuto quattro corpi. Riconosce per caso uno di questi ragazzi?"  esclamò l'agente di polizia porgendo la fotografia alla donna

" Questo era mio figlio" esclamò la signora Stone indicando con un dito il ragazzo di destra" Ma ditemi come stà? Si è salvato almeno lui? Me lo dica"

" Mi dispiace signora ma quando siamo arrivati sul posto era  già troppo tardi. Mi dispiace"

In quel momento Sarah era scesa dalle scale per augurare la buonanotte ai suoi genitori ma quando vide sulla soglia di casa l'agente di polizia si avvicinò a sua madre

" Mamma che stà succedendo? Dov'è David? L'ho chiamato al cellulare poco fà ma non mi risponde"

La donna si avvicinò  cosi alla figlia la strinse forte a sè e con le lacrime agli occhi esclamò

" Sarah tuo fratello è morto"

Dopo che sua madre ebbe pronunciato quelle parole la vita di Sarah non fu più la stessa
Fine Flashback

La ragazza stava ancora piangendo: le lacrime non riuscivano a fermarsi e la fitta al cuore le faceva male da morire

" David! David!" urlò il suo nome con disperazione ma non voleva essere vista da qualcuno in quelle condizioni cosi dopo essersi sfogata si diresse alla toilette e si bagnò per bene il viso.

-Non voglio che qualcuno mi veda in questo stato. Porto questo peso da molto tempo e piuttosto che rivelarlo a tutti preferisco soffrire da sola-

Cosi decise di uscire per osservare meglio quella maestosa dimora. Scese cosi le scale e cominciò a passeggiare nel corridoio quando ad un certo punto si fermò ad osservare un dipinto: nel quadro era ritratto Jackson che raccontava una storia a dei bambini.

Rimase a contemplarlo per un pò fino a quando si spaventò nel ritrovarsi davanti lo stesso uomo ritratto nel dipinto: Il cantante indossava dei mocassini neri, pantaloni scuri e una camicia rossa con tanto di cappello in testa 

" Oh ti chiedo scusa" 

" Ma no si figuri è stata colpa mia" esclamò Sarah mettendosi una mano sul cuore

-Ecco ho già combinato un casino. Chissà cosa penserà di me-

" Stai tranquilla rilassati e fai un bel respiro" gli disse Micheal con dolcezza

La ragazza prese un bel respiro e subito dopo un sorriso le incorniciò di nuovo il volto

" Ecco ora va meglio?"

" Si grazie" 

A quel punto il grande orologio della torre segnò le sette in punto

" Caspita com'è tardi. Devo proprio andare. E stato un piacere conoscerla signorina ehm..."

" Sarah Stone, mi chiamo Sarah Stone"

" Sarah..." ripete il suo nome con dolcezza. 

Quando il signor Jackson se ne fu andato Sarah rimase da sola in quell' immenso corridoio e dopo pochi minuti osservò di nuovo il dipinto ed in quel momento esclamò

" Ho appena incontrato Micheal Jackson. L'idolo che mio fratello ha adorato per tutta la sua vita."

 E con queste parole la ragazza si diresse nella sala da pranzo mentre il suo cuore continuava a battergli per l' emozione
  
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