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Autore: RukaFaura    10/09/2017    0 recensioni
Satsu Yokinawa, un ragazzo che si potrebbe pensare essere come tanti altri, ma che spesso viene ritenuto strano dai suoi compagni di classe principalmente perché fissa continuamente un contapassi, regalato dal padre.
A Satsu piace molto camminare, ma poi, un giorno, durante un tramonto come tanti altri, un poliziotto insegue un ladro.
Uno sparo cambia tutto, facendo divenire Satsu uno dei protagonisti dei suoi viaggi, dei suoi passi e della sua vita, ma non del suo unico mondo.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

«Sono un ragazzo normale, non penso mai di non esserlo... non è vero.
Penso molto spesso di non essere un ragazzo normale,sono gli altri ad inculcarmelo in testa, mi trattano in maniera diversa... io sono l'emblema della diversità... per gli altri, e non ho mai saputo perchè... ma a volte le cose cambiano, guardando solo avanti...»


Pensando: sono al crepuscolo, dopo una lunga camminata, come al solito, sto tornando a casa.
A volte pensavo fosse stupido, ma ho sempre con me un contapassi, mi piace sapere quanti passi posso fare, fin dove posso arrivare, anche senza avere una meta.
Me lo regalò mio padre il giorno del mio 13° compleanno ed incominciai ad usarlo un anno dopo, il giorno prima del mio 14° compleanno... in quel giorno mio padre morì a causa di un incidente stradale.

I miei compagni di scuola trovano sia strano che un ragazzo di 16 anni guardi continuamente uno “stupido” contapassi... ma per me non lo è.
E' l'unica cosa che mi da sicurezza, sapere cosa posso fare , fin dove posso arrivare.
Sul contapassi c'è scritto un nome, Satsu Yokinawa, naturalmente quello del suo possessore.
Non ho mai cercato guai, allora perchè tutti quelli che conosco mi evitano?
Certo, non esco molto e sono un po' introverso, per questo potrei essere considerato un hikikomori, cioè una persona che se ne sta sempre chiuso in casa e non ha una vita sociale,ma quando dei compagni di scuola mi invitano ad uscire, anche se con un po' di nervosismo, soprattutto se sono a contatto con delle ragazze, lo faccio, non mi interessa quello che pensano di me, cerco di non saperlo, mai, se no dovrei cambiare me stesso.


Esclamando ad alta voce: «Ahhhh, un altro furto?», come sottofondo delle sirene della polizia e in lontananza uno sparo.
«Dovrei allontanarmi da questa strada, potrebbe essere pericoloso.»

Neanche il tempo di finire la frase e si sentono dei passi veloci sempre più vicini.
Da una via escono un tizio e e un poliziotto correndo.

«Ma che ca...»
«Fermo!» urla il poliziotto al presunto ladro.

«Cosa dovrei fare, non riesco a muovermi...»

Il poliziotto prende la pistola, mira e spara, ma manca il ladro...

Sono a terra, ma non sento dolore... riesco a vedere il cielo, rosso con striature fucsia...
Satsu porta il polso verso il volto, scoprendo che il proiettile si è conficcato nel contapassi.

«Dannazione.»

Non sento più niente. Mi alzo, ma...

«Che diavolo succede? Perchè è tutto fermo?»

 

Satsu vede il ladro davanti a se ed il poliziotto con la pistola puntata, tutto fermo.
Satsu ha un'espressione che fa capire benissimo la sua confusione.
Satsu fa un passo in avanti, cercando di smuoversi dalla sua paralisi, lentamente...



Da quel momento, sarebbe valsa la pena di fare ogni passo, di contare ogni passo.

   
 
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