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Autore: Evola Who    11/09/2017    3 recensioni
L'impero è sconfitto, la nuova repubblica è appena nata e Han e Leia sono appeni tornati della loro settimana romantica su Naboo. Ora sono dentro ad un caccia stellare diretti verso Hot...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han Solo, Principessa Leia Organa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Leia, Han & Co.'
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Routine
(Hot on
Hot)
 
 
L’impero è sconfitto, la nuova repubblica è appena nata e Han e Leia sono appeni tornati della loro settimana romantica su Naboo.
 
Ora sono dentro ad un caccia stellare diretti verso Hot…
 
“Fantastico! Siamo appena tornati dalla nostra vacanza e la prima missione che ci danno è una perlustrazione di quella palla di giaccio di Hot!” cominciò a lamentarsi Han, che era il pilota.
 
Leia, invece, era il co-pilota, alzò gli occhi al cielo e rispose: “È solo una semplice missione: trovare una vecchia base imperiale, prendere le loro armi e distruggerla, prima che dei contrabbandieri le prendano per venderle al mercato nero, o peggio”.
 
“Perché Luke non è con noi?” domandò Han.
 
“Perché Luke ha scoperto un pianeta sull’orlo esterno di nome Jedha. Era uno dei pianeti principali dei Jedi. Ha deciso di andarci insieme a Chewbe e ai droidi”.
 
“Sì, ma perché proprio con il Falcon e non con il suo caccia?” chiese Han con un tono un po’ irritato.
 
Leia sopirò con aria paziente, pensando: “Mi domando se tieni più al Falcon o a te stesso” dopodiché rispose: “Perché per andare su Jedha non c’è bisogno di un caccia stellare visto che è un pianeta deserto. Noi invece siamo in missione per conto della ribellione e ci serve un caccia” gli lanciò un’occhiataccia per capire dove volesse andare a parare.
 
Han girò la testa dalla parte opposta senza rispondere.
 
“Poi, penso che Luke sia più sicuro sul Falcon insieme a Chewbe con R2, che sul suo caccia” aggiunse Leia, quindi guardò in basso.
 
Han capì che era preoccupata per il fratello, e anche lui, tutto sommato, era preoccupato per Luke. 
 
“Aspetta…” disse Han, pensando al nome del pianeta “Hai detto Jedha?” la guardò “Non era stata distrutta anni fa?”.
 
“Sì” rispose Leia “Anzi, la capitale è stata distrutta dalla morte nera come ‘test’ della sua funzione” raccontò con aria inespressiva “Dopo aver saccheggiato i cristalli dai templi dei Jedi”.
 
Han rimase sorpreso dal racconto e disse stupito: “E Luke spera di trovare qualcosa su quel pianeta?” ritornò a guardare lo spazio.
 
“Sai bene come è fatto Luke” disse Leia “Non vuole demordere, soprattutto se c’è qualcosa riguardante i Jedi. In fondo, la speranza è l’ultima a morire” fece un piccolo sorriso.
 
Han sorrise e rimasero muti.
 
“Comunque…” Han ruppe il silenzio pochi istanti più tardi, cambiando discorso
 
“Come mai noi dobbiamo smaltire gli ultimi residui dell’impero? Non è un compito della nuova repubblica?”.
 
“Han, la nuova repubblica è appena nata. La prima cosa che deve fare è conquistare la fiducia del popolo” rispose Leia “Dopo la guerra dei cloni e contro l’impero è normale che il popolo non abbia molto fiducia nei confronti di una nuova repubblica. Ma alla fine andrà bene e accetteranno la pace”.
 
“Come noi” rispose Han.
 
Leia lo guardò perplessa, dicendo: “In che senso?”.
 
“È solo che… non è strano che l’universo sia di nuovo in pace dopo anni di battaglia?” domandò Han “Insomma… ora che è tutto finito e siamo in pace e smaltendo gli ultimi residui dell’impero… mi sembra stano non fare più le stesse cose di prima: le battaglie, gli scontri, le missioni. Ora dovremo trascorrere una vita più tranquilla” guardò lo spazio, continuando a parlare:
 
“L’universo è in pace e noi possiamo concentrarci sulla nostra vita. Abbiamo appena fatto una settimana romantica come una coppia normale, più o meno…”.
 
Leia sorrise e continuò ad ascoltare. 
 
“Ora stiamo comprando casa, ci sposeremo, Luke farà la sua vita e… mi sembra stano” pensò a tutto quello che sarebbe potuto accadere nella loro vita da quel momento in avanti. 
 
“Han, l’universo sarà in pace, ma il male ci sarà sempre, solo che cambierà di forma e di nome: prima la guerra dei cloni, l’odine 66, l’impero e domani?” lo guardò “Certo, adesso siamo in pace, l’impero è finito ed è nata la nuova repubblica. Affronteremo dei mali minori, ma un giorno potrebbe sempre arrivare un male più grande” guardò in basso.  
 
Han rimase sorpreso dal suo discorso. Di solito Leia era più ottimista e piena di speranza.
 
“Per il momento, spero che la pace duri il più a lungo possibile” concluse Leia.
 
Han non sapevo cosa dire, non avrebbe mai pensato che Leia potesse fare un discorso così realista, ma forse si trattava solo del fatto che, dopo tutti quegli anni, non era più abituata all’idea di vedere un universo in pace.
 
Così, Han decise di cambiare discorso: “Naboo” disse solo.
 
Leia lo guardò confusa, dicendo: “Cosa?”.
 
“Per il matrimonio” rispose Han.
 
“Lì abbiamo passato una bella settimana, abbiamo preso una casa, e poi… non sono sposati lì i tuoi veri genitori?”.
 
Leia sorrise, dicendo: “Sì, si può fare” si guardarono a vicenda, compiaciuti “Però pensa alla missione, ora. Stiamo entrando nell’atmosfera di Hot”.
 
“Beh, prima iniziamo e prima finiamo!” disse Han, pilotando il caccia.
 
Tuttavia, quando entrarono nell’atmosfera del pianeta trovarono una brutta sorpresa: una bufera di neve molto violenta.
 
Han e Leia non si sarebbero mai aspettati un’atmosfera di quel genere, ma cercarono comunque di pilotare il caccia, evitando qualsiasi tipo di incidente, sebbene non riuscissero a vedere niente.
 
Finché un’ala del caccia urtò violentemente il fianco di una montagna facendo loro perdere il controllo.
 
“Han! Non ho non più i comandi!” gridò Leia, cercando di mantenere il controllo.
 
“Allora preparati allo schianto!” urlò Han.
 
Dopo qualche minuto…
 
Leia aprì gli occhi, con aria confusa, dolorante, i capelli scompigliati davanti al viso e il freddo di Hot che inondava tutto il caccia.
 
Si guardò intorno e disse: “Han?”.
 
Ma non udì alcuna risposta.
 
“Han?!” esclamò, preoccupata, slacciando la cintura del sedile (che si era staccato dal corpo del caccia e si era ribaltato). 
 
“Leia!” gridò Han, anche lui preoccupato.
 
Si avvicinarono e si abbracciarono. Anche per pochi secondi, avevano davvero pensato che sarebbero morti in quello schianto.
 
Guardarono fuori e videro una enorme bufera di neve, oltre al fatto che tutti i comandi erano fuori uso.
 
“No” disse Han, preoccupato, avvicinandosi ai comandi “No, no, no!”.
 
Provarono a riavviare il sistema o ad inviare un segnale, ma niente, era tutto spento.
 
“Calmiamoci, Han” disse Leia, avvicinandosi a lui “Non è tutto spento, altrimenti saremmo già morti congelati.
 Il caccia è distrutto: non possiamo ripararlo e non possiamo uscire fuori. Ma prima ho inviato un segnare d’aiuto a Luke e alla Ribellione con la nostra posizione. Sanno dove siamo”.
 
Han la guardò, mentre lei disse: “Dobbiamo solo aspettare”.
 
Han sopirò e guardò in basso, dicendo: “Mi sono ‘lamentato’ perché questa missione era noiosa. E ora ci capita questo”.
 
Leia gli mise le mani sulle spalle, cercando di dargli sicurezza e calma: “Almeno siamo in una tempesta di neve su Hot. Ci poteva capitare di peggio” gli disse.
 
“Ovvero?” chiese Han.
 
“Potremmo essere bloccati in una tempesta di sabbia su Tatooine”.
 
Han alzò lo sguardo, sorrise, si girò verso di lei, la prese per i fianchi e disse: “Sai, forse sarebbe stato meglio trovarci nel mezzo di una tempesta di sabbia” fece un sorriso malizioso.
 
Leia lo guardò con aria dubbiosa, dicendo: “E perché?”.
 
“Beh, avrebbe fatto molto caldo e l’unico modo per trovare un sollievo sarebbe stato toglierci di dosso queste tute pesanti…” cominciò ad accarezzarle i fianchi.
 
“Vado a prendere i cappotti e una coperta” disse lei, staccandosi dall’abbraccio di Han e voltandogli le spalle.
 
Han rimase perplesso dal suo atteggiamento un po’ pessimista. Okay, si trovavano in una situazione scomoda, ma erano riusciti ad uscirne da ben peggiori. Trovava il comportamento di Leia un po’ strano.
 
Quando lei tornò con i cappotti e la coperta rossa, Han indossò il cappotto, quindi si sedettero sotto i comandi del caccia, schiena contro schiena, avvolti nella coperta, senza dire nulla.
 
Han si girò, notò lo sguardo inespressivo di Leia. Pensò al discorso di poco prima, di come lei si era staccata dal suo abbraccio. Forse aveva qualcosa che non andava.
 
Dopo qualche minuto…
 
“Perché Luke non è ancora arrivato? Perché nessuno non è ancora arrivato?!” domandò Leia.
 
“Arriveranno” la rassicurò Han.
 
“In fondo, non è passato così tanto tempo. Vedrai che arriveranno”.
 
“E se fosse successo qualcosa a lui o a Chewbe?” domandò Leia, guardandolo.
 
“Vedrai che staranno entrambi bene” Han la rassicurò di nuovo, girandosi verso di lei e guardandola.
 
“Luke e Chewbe sanno bene come difendersi, e poi non sono da soli. C’è R2 con loro. Vedrai che staranno bene in quel pianeta deserto e distrutto”.
 
“È solo che ho inviato quel segnale d’aiuto prima di schiantarci, mi sembra assurdo che nessuno sia arrivato”.
 
“Si può sapere che cos’hai?” domandò Han, irritato.
 
Lei gli lanciò un’occhiataccia, dicendo: “Che cosa vorresti dire?”.
 
“È da quando siamo parti che ti sento fare solo discorsi pessimisti. Non sono da te!”.
 
“Non erano pessimisti! Erano realisti!” precisò Leia.
 
“Quindi, pensi che questa pace che abbiamo appena iniziata non durerà?” domandò Han.
 
Leia rimase stupita, dicendo: “Forse non per sempre e forse non per millenni interi!” guardò in basso.
 
“Prima la guerra dei clini, ieri l’impero e domani? Quale altra minaccia doppiamo affrontare?”
 
“E chi lo dice che doppiamo affrontata?”
Leia lo guardò con aria confusa.
 
“Dove è la ragazza che credeva nella speranza e che credeva nel bene dell’universo?” domandò Han, guardandola con aria perplessa mentre lei teneva lo sguardo basso.
 
“Non so se questa pace durerà per sempre. Ma quando finirà, forse noi non ci saremo più. Intanto abbiamo combattuto a lungo per vincere, e ora abbiamo la speranza che tutti noi insieme costruiremo qualcosa di nuovo” le prese le mani che erano fredde “E perché non possiamo goderci questa pace, invece di preoccuparci già di una nuova minaccia?”.
 
Leia lo guardò negli occhi, che erano intensi e profondi, con la sua espressione preparata, i capelli scompigliati, e il modo in cui le teneva le mani.
 
Più lo guardava, più le sembrava che il tempo si fosse fermato, congelato anche lui da quel freddo.
 
“Non lo so” disse Leia “Si vede che la guerra mi ha reso più realistica”.
“Secondo me, c’è ancora la principessa che crede della speranza più di qualsiasi altra cosa”.
 
Si guardarono, sorridendo, Han si avvicinò al suo viso, dicendo: “Sai? Ora che ci siamo chiariti possiamo sistemare il problema del freddo, e conosco un metodo infallibile per riscaldarci meglio”.
 
“Ovvero?” domandò Leia, con un sorriso malizioso, facendo finta di non capire.
 
Han non rispose, ma la baciò sulle labbra in modo dolce. Leia lo ricambiò, mettendo le braccia intorno al suo collo e ricambiando il bacio.
 
 Quando si staccarono, Han cominciò a carezzarle il corpo, fino ad arrivare ai fianchi. 
 
“Hai ancora freddo?” domandò Han, con una voce profonda.
 
Leia rise, dicendo con tono dolce: “Ma tu non ti stufi mai?” gli carezzò i capelli
 
“Dopo la nostra settimana a Naboo, non ti sei stufato di me?”
Han capì a che cosa si riferisse e rispose: “Beh… ci siamo divertiti sul Falcon e sulle basi ribelli nei momenti peggiori” si avvicinò al suo collo, baciandola appassionatamente, dicendo tra un bacio e l’altro: “Se mi stufassi di te, vorrebbe dire che sono stufo della vita” cominciò ad accarezzarle il corpo fino a farla sdraiare.
 
Erano avvolti dalla coperta, ma sotto si stavano baciando con crescente passione, Leia cominciò ad accarezzare la schiena di Han sotto la giacca, mentre Han le apriva lentamente la tuta. Si fecero prendere dalla passione, dimenticandosi di tutti i loro problemi e diventando un tutt’uno.
 
Quando finirono, rimasero abbracciati sotto alla coperta, con aria rilassata. Leia era girata sul fianco, Han la abbracciava da dietro.
 
“Secondo te, quanto tempo è passato?” domandò Leia, rompendo il silenzio. 
 
“Non lo so. Ha importanza?” domandò Han, alzando le spalle.
 
“Beh, se è passato troppo tempo, dovremmo preoccuparci” rispose Leia, con tono calmo.
 
“Se la bufera si è calmata, potremmo aggiustare l’ala o inviare un altro segnale d’auto”.
 
“No. Arriveranno Luke e Chewbe” rispose Leia, sicura.
 
“Ne sei certa?”.
 
Lei lo guardò e sorrise, dicendo: “Ho speranza”.
 
Han ricambiò il sorriso e si baciarono. Non si staccarono dal bacio, finché Leia non sentì una presenza che si stava avvicinando.
 
Han rimase confuso dal suo gesto e chiese, cercando di non dimostrarsi preoccupato: “Leia?”.
 
“Sento una presenza… si sta avvicinando” rispose Leia, concentrandosi con gli occhi chiusi.
 
Han rimase confuso, capendo che si trattava qualcosa riguardante la Forza.
“Luke!” esclamò Leia, alzandosi “Sta arrivando! Si sta avvicinando sempre di più!” e comico ad allacciarsi la tuta.
 
Han si alzò di scatto, dicendo preoccupato: “Come lo sai?” e cominciò a sistemarsi i vestiti.
 
“Lo percepisco!”.
 
Han non capì ma lasciò perdere.
 
Infatti, dopo solo pochi minuti, la porta del caccia si aprì e una voce urlò: “Han! Leia!”, sentirono anche un verso animale.
 
“Luke!” disse Leia.
 
“Chewbe!” esclamò Han.
 
Si alzarono e videro Luke con i capotti e i vestiti pesanti della Ribellione insieme a Chewbe; notarono anche che il tempo si era calmato.
 
Luke e Leia si abbracciarono e lo Jedi disse: “State bene?”.
 
“Si! Stiamo bene”.
 
Chewbe abbracciò Han, facendo dei versi di gioia.
 
“Sì, amico. Sto bene” rispose Han, un po’ soffocato dall’abbraccio.
I due fratelli risero per la scena.
 
“Andiamo! Il Falcon è qui davanti! In più, ho trovato la base!” disse Luke orgoglioso.
 
Così in meno di un minuto, la squadra era sul Falcon, che volava nel cielo di Hot, ma questa volta a pilotare erano Han e Chewbe.
 
“Bene! Grazie, Luke, per aver riportato il Falcon tutto intero! Ma saresti potuto arrivare un po’ più prima!” disse Han, con tono sarcastico.
 
“Scusa, Han, ma ho avuto dei problemi…” spiegò lo Jedi.
 
“Che genere di problemi?” domandò Leia, nascondendo la sua preoccupazione.
 
“Nulla di che, solo qualche contrabbandiere poco sveglio” rispose Luke con un sorriso vittorioso “Non è vero, Chewbe?”.
 
Il Wookie fece un verso di conferma, ma annoiato. 
 
Han rise e Leia alzò gli occhi al cielo.
 
“Comunque, posso immaginare come avrete passato il tempo” disse Luke, con aria divertita.
 
Leia non disse nulla, mentre Han rispose irritato: “Certo, abbiamo passato il tempo a non congelarci, di nuovo!” poi lo guardò, aggiungendo con tono sarcastico: “E poi, tu che ne sai?”.
 
Luke non rispose e guardò in basso, mentre Han sorrise vittorioso e Chewbe rise.
 
“Va bene” disse Leia, paziente “Ora siamo tutti sani e salvi. Questo è l’importante. Ma ora, dov’è questa base?”.
 
Così andarono a finire la loro missione. Han e Leia non sapevano quello che era successo davvero in quel caccia, in mezzo alla bufera di neve… avevano concepito il loro futuro figlio: Ben Solo.  


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Note della autrice:
Devo rigraziare la mia amica Leia_95.
che dopo aver pasatto un fumetto non
cacon su Han e Leia, che a me non mi è
piacuto molto, ma quando l'ho letto ho
pensato: "Hey! Ma io posso farti di meglio!"
così è nata questa storia! :)
Qundi, grazie di cuore Leia!
E spero che questa piccola storia vi
sia piacutta!

Evola

 
   
 
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