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Autore: sara1234567890    12/09/2017    0 recensioni
la Guerra dell'anello è finita, ma Legolas è ancora legato al suo amore per Tauriel. Per lui l'elfa è morta, ma a Minas Tirith incontrerà qualcuno che non si sarebbe mai aspettato di trovare...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Tauriel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore a Gondor
Era passato ormai tempo dalla battaglia delle cinque armate, esattamente sessanta. Legolas era alla festa dell’incoronazione di Aragorn a Minas Tirith. Guardò il re Elessar mentre dava un ennesimo bacio ad Arwen e il cuore si fece pesante. Si allontanò dalla festa in una delle stanze secondarie. Lei gli era tornata in mente. Lei, quell’elfa che lo aveva fatto impazzire. I suoi capelli rossi come le fiamme, i loro occhi verdi come la foresta, la sua pelle bianca come la neve. La sua indole guerriera. Tutto di quella ragazza lo aveva fatto impazzire. L’amava con tutto il cuore e non l’aveva ancora dimenticata. Lei era ancora uscita dal suo cuore. Bella, dolce e lontana. Il ricordo di quando suo padre gli aveva detto che era lei morta tornò e le lacrime riaffiorarono sul suo volto.
“Legolas, amico mio che cosa ci fai qui? Non vieni alla festa?” chiese Gimli.
“sì, scusami, arrivo subito solo…un attimo” disse Legolas tristemente.
“e per lei?” chiese il nano che ormai capiva il cuore dell’amico elfico, l’altro annuì tristemente.
“io la amo ancora Gimli, anche se lei è morta e…mi manca, mi manca moltissimo” disse l’elfo con gli occhi pieni di lacrime.
“capisco” mormorò il nano, in quel momento si avvicinò Aragorn.
“Legolas, tuo padre è qui!” disse l’uomo con un sorriso.
Il velo di malinconia che stava sull’elfo si sollevò e uscì nella terrazza, dove trovò il nobile Thranduil che lo aspettava in piedi. A fianco al re dei Bosco Atro c’erano quattro guerrieri elfici, pronti a difendere il proprio re.
“Ada! Mi sei mancato!” disse il figlio con un sorriso.
Il giovane elfo corsa incontro al padre, aprì le braccia e lo abbracciò. Era felice di poterlo rivedere, anche se tempo prima avevano litigato. Litigato a causa di lei.
“mi sei mancato anche tu figliolo” disse il re abbracciandolo paternamente, poi si allontanò un secondo.
Suo figlio doveva sapere la verità, anche se poteva significare rivelare quel segreto imperdonabile, ma non sarebbe stato lui a dirglielo.
“figliolo io non sono venuto qui solo” disse il padre dopo aver terminato l’abbraccio. Legolas lo guardò stupito.
“in che senso?” chiese il principe confuso. Il padre sorrise e guardò il figlio negli occhi.
“non dirmi che l’hai dimenticata” disse il padre con dolcezza.
Il cuore di Legolas si bloccò. Non stava parlando di…lei? No, era impossibile, lei era morta, era stato al suo funerale. Suo padre non gli aveva fatto vedere il corpo perché aveva detto che il cadavere era in un brutto stato. Ma lei era morta. Forse parlava di qualcun’altra.
Poi Thranduil si spostò. C’era una dama dietro il re. Era voltata verso l’esterno e dava loro le spalle. Portava un vestito lungo color verde smeraldo. I capelli le scendevano fino alle cosce ed erano rossi. Rossi come fiamme. La riconobbe all’istante nonostante fosse voltata di spalle. Thranduil e le guardie se ne andarono, lasciando i due soli.
“Tauriel” sussurrò Legolas.
Il cuore del principe cominciò a battere più velocemente l’elfa si voltò, era lei, era Tauriel. Era lì davanti a lui. Non poteva crederci.
“sono io” mormorò l’elfa con voce dolce. L’elfo la guardò ancora. Negli ultimi anni era diventata ancora più bella. Il suo volto era candido e i lineamenti lineari e dolci.
“ma…ma…è impossibile, tu eri morta, mio padre mi ha detto che eri morta durante la battaglia delle cinque armate” disse Legolas confuso.
“tuo padre ti ha detto ciò che voleva, in realtà mi ha bandito dal regno e ti ha detto che ero morta” le rivelò la Figlia della Foresta.
“cosa?! Come ha osato?! Io…” cominciò l’elfo, ma venne bloccato da lei.
“Legolas, lui ha fatto degli errori, ma io l’ho perdonato, spero che lo farai anche tu” disse l’altra accarezzandogli la guancia.
Il principe sentiva le mani di lei sulla sua guancia e fece un sospiro. La sua rabbia e il suo stupore vennero immediatamente coperti da una grandissima gioia.
“forse tu in questi anni mi hai dimenticato…ma io no” mormorò Tauriel tenendo le mani sulle guance del principe.
Il principe sospirò mentre la prendeva per la vita e la traeva verso il suo corpo.
“io non ti ho mai dimenticata e non ho mai smesso di amarti, melleth nin” sussurrò l’elfo mentre avvicinava il volto a quello di lei.
Le labbra si incontrarono a metà strada con dolcezza e amore. Il bacio si approfondì. Per troppi anni si erano a vicenda rimpianti, cercati e amati. Ora però nulla poteva più separarli.
Dietro di loro Thranduil li guardava e sorrise. Anche se Tauriel era soltanto il capitano della guardia, era anche un’elfa magnifica e ora non li avrebbe più separati, mai più.
“vieni voglio presentarti agli altri” disse Legolas portando Tauriel al cuore della festa.
Gimli e Aragorn erano felicissimi che il loro migliore amico fosse guarito dalla sua tristezza. Festeggiarono per tutta la sera. Ma quando divenne tardi Legolas prese la fidanzata per la vita e la portò nelle sue stanze.
“dormi con me Riel” sussurrò l’elfo a pochi centimetri dall’orecchio di lei.
“certo, melleth” rispose l’altra. Entrò nel bagno e si mise una camicia da notte.
Punto di vista di Tauriel
Con quella vestaglia addosso mi vergognavo tantissimo. Quando Legolas mi vide, sorrise, io invece arrossii.
“non guardarmi così” dissi imbarazzata, lui si avvicinò sorridendo.
Portava un paio di pantaloni bianchi e una camicia che era aperta sul petto, mostrando piccole cicatrici sul petto muscoloso. Lui si chinò e posò le mani sulla mia pancia, poi ci posò anche l’orecchio destro. Chiuse gli occhi qualche secondo e fece un profondo respiro. Io mi chiesi cosa stava facendo, quando riaprì piano i suoi occhi blu che amo tanto. Lo amo tanto, tantissimo. Questi anni in qui sapevo di amarlo e di essere amata, ma di non poterlo vedere mi hanno tormentato. Poi quando Thranduil è venuto da me a chiedere il mio perdono e di tornare da lui, il mio cuore ha fatto un balzo di felicità. Ma una volta tornata al Reame Boscoso a ho scoperto che Legolas era partito per questa missione verso il Monte Fato e il mio cuore era stato fatto in pezzi. Ma ora è qui. E io sono con lui. Io lo amo e lui mi ama.
“è perfetto” mormorò lui. Io sono diventata confusa.
“la mia pancia?”
“certo” ha risposto il mio elfo.
“per cosa?”
“per i nostri futuri figli” ha detto lui come se fosse la cosa più naturale del mondo.
“sono appena tornata e già parli di figli?” ho chiesto stupita, ma in realtà so bene che lui ha sempre voluto avere dei figli, anche io ne ho sempre voluti.
“vieni a letto, amore” mi dice. Ci mettiamo sotto le coperte e subito mi abbraccia sotto le lenzuola. Sento le sue mani stringermi e io poso uno dei miei palmi sul suo petto.
“sei bellissima” mormorò lui. Io gli dono un bacio sulle labbra e lui sembra apprezzare.
“anche tu sei magnifico” dico io, lui sorride malizioso, li avvicina a me e mi ruba un bacio.
“grazie”
Ci abbracciamo tra le coperte. Poso la testa sul suo petto. Lui si stringe la vita. Sento il suo corpo pressato contro il mio e il contatto non mi spaventa. Quelle due braccia sono in grado di aiutarmi, di amarmi e di proteggermi e non ho paura di loro.
le melin” mormoro al mio elfo
le melin, melleth nin” mi mormora Legolas di rimando. Tra le coperte ci abbracciamo, per non lasciarci più.
Due mesi dopo
Nella stanza della silvana. Tauriel, Arwen ed Éowyn stavano sedute attorno al tavolo sorseggiando un te. Le tre erano diventate amiche immediatamente. E discutevano del loro argomento preferito: i loro tre futuri mariti. O meglio le figure che facevano i loro tre futuri mariti. Infatti tutte e tre avevano da poco annunciato i loro tre fidanzamenti ufficialmente, era questione di tre giorni e ci sarebbe stato il matrimonio di Arwen, poi il giorno dopo quello di Éowyn e il giorno dopo ancora quello di Tauriel.
“ieri mattina Aragorn lo dovuto svegliare che ormai era mezzodì e si è svegliato cadendo dal letto” raccontò Arwen esasperata, le altre due risero.
“un modo molto regale di alzarsi la mattina” commentò Tauriel ridendo.
“beh, ieri sera Faramir è entrato in casa e mi sa che era un po’ brillo, perché barcollava e mi ha pure chiamato “mamma”, l’ho portato subito a dormire e a russato come un orso per tutta la notte” disse Éowyn, le altre due risero.
“gli hai fatto la lavata di capo?” chiese Arwen divertita.
“certamente, non può credere di ubriacarsi così e scamparla! Insomma ormai sta per diventare Signore dell’Ithilien!” disse la donna fingendosi esasperata, ma in realtà era molto divertita.
“ieri Legolas è inciampato nel suo stesso mantello ed è finito contro la libreria a gambe all’aria, per fortuna c’ero solo io altrimenti avrebbe fatto davvero una figura principesca” raccontò Tauriel.
Tutte e tre scoppiarono a ridere all’unisono. La porta della stanza si aprì ed entrarono tre uomini. C’erano Legolas, Aragorn e Faramir.
“allora vi divertite?” chiese il re Elessar guardando le tre donne.
“certo amore” rispose Arwen scambiando uni sguardo d’intesa con le due amiche.
“di cosa stavate parlando?” chiese Legolas interessato guardando la sua futura sposa.
“di cose…da donne” disse Tauriel sorridendo e dado un’occhiata complice alle altre due.
“certo…cose da donne” disse vaga Éowyn, Arwen si limitò a ridere.
I tre uomini si guardarono confusi, ma entrambi sapevano che i segreti da donne, sarebbero rimasti tra le loro donne.
Sei giorni dopo
Punto di vista di Legolas
Non potrei mai essere così felice. Sono in piedi davanti all’altare e la aspetto. Gandalf si è offerto volontario per celebrare questo matrimonio, ha celebrato anche quello di Aragorn e Faramir. Quelle due cerimonie sono state bellissime da vedere e ho visto due miei cari amici diventare felicissimi. Ma questo è il giorno che aspettavo da quando l’ho conosciuta. Questo è il mio giorno, anzi questo è il nostro giorno. Fremo di impazienza e l’attesa comincia a distruggermi. Poi finalmente la vedo. Cammina silenziosamente con un bellissimo sorriso sul volto. È bellissima. Ha un lungo abito bianco, semplice. Il corpetto è ricoperto da un delicato pizzo d’argento. la gonna non è troppo attillata e brilla come la luce stellare, le maniche sono larghe, ma non troppo. Tra le mani tiene un mazzo di peonie bianche e rose rosso sangue. La mia Tauriel cammina verso di me finché non mi raggiunge. Al suo fianco vedo Arwen ed Éowyn. Al mio fianco invece ci sono Aragorn, Faramir, Gimli, Èomer, Frodo, Sam, Merry e Pipino che mi sorridono. Ho stretto una salda amicizia con tutti loro, ma soprattutto con i miei due compagni di avventura. Poi vedo anche mio padre, mi sorride anche lui, mi ci è voluto un po’, ma alla fine sono riuscito a perdonarlo Poi ho occhi solo per lei. La cerimonia ha inizio. Gandalf ci chiede di pronunciare i voti coniugali. Odio tutta questa attesa, non vedo l’ora di prenderla tra le mie braccia, baciarla e farla mia per sempre. Alla fine Gimli prende un cuscino con sopra due anelli, lei prende un anello e lo mette al mio anulare sinistro. Poi io prendo l’altro e lo metto a lei. Poi quella frase che tanto aspettavo. “puoi baciare la sposa” mi dice Gandalf. Non me lo faccio ripetere due volta, la prendo tra le mie braccia e la bacio appassionatamente. Lei è mia. Per sempre.
   
 
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