Fantasmi nel cassetto

Come appaio agli occhi degli altri...?

Questo pensiero ti attraversa la mente, destandoti dal tuo irrequieto sonno.
Apri gli occhi lentamente e ti guardi attorno: nella tua stanza vige un religioso silenzio. Un timido raggio di sole, filtrato dalle morbide tende color crema, tenta speranzoso di raggiungerti per scaldarti le spalle. Aguzzando la vista puoi intravedere il pulviscolo atmosferico, quasi luminescente, che danza incessantemente, vicino alla finestra.
Il tempo sembra scorrere in modo differente tra quelle mura, come se fosse stato rallentato.
Volti il capo da un lato e vedi scivolare dalla tua fronte un asciugamano ormai leggermente umido. Umido come la tua camicia e le tue lenzuola: la febbre deve essere finalmente scesa.

Odi un flebile e regolare respiro accanto a te e volgendo gli occhi per tentare di scovare l'origine di tale melodioso fiato, la vedi.
E' Aloé, la tua amata moglie.
Ella sta dormendo ancora, la sua mano congiunta alla tua. Il capo poggia chino sul materasso, mentre il suo corpo giace seduto su una scomoda sedia. Accanto a lei, sul comodino, una bacinella di acqua e del ghiaccio ormai sciolto: poverina, quel dolcissimo angelo deve essere stata sveglia tutta la notte per accudire te.
Ti ritornano alla mente quelle parole; a causa loro Morfeo aveva slegato l'abbraccio a cui ti avvinghiavi, quasi si fosse sentito lui stesso offeso.

Come appaio agli occhi degli altri...?

Pensi e ripensi a questo quesito.
Questo martello che batte sul chiodo.
Questo tarlo che divora le tue orecchie.
Che cosa sei tu, Cirillo, senza di lei...?
Quella donna, quell'uragano di energia, che stravolge la tua vita. Quella vita che, con Aloé, si trasforma sempre in una bellissima ed avvincente avventura al cardiopalma.
Lei è la tua gioia, quella inebriante verve che ti fa sentire vivo, quel fiume in piena che ti porta via con sé, su pianeti sconosciuti.
Eppure da una parte, ti senti amareggiato da qualcosa.
Forse, rispetto a lei, tu sei una nullità.
Sei timido, insicuro e hai la lacrima facile.
Tieni sempre le tue ansie dentro di te: i fantasmi dentro il tuo cuore ti distruggono, lacerano, disgregano la tua essenza.
Senti la loro presenza, come un corpo estraneo che fora il tuo petto. Vorresti gridare, farle uscire, ma non ne sei capace.
Tutto, e proprio tutto a questo mondo, ti intimorisce, ti terrorizza. Anche la tua stessa ombra, ne sei certo.
Di solito il fisico degli uomini si sviluppa in modo da risultare muscoloso e ossuto, tu invece sei esile e magro, quasi fossi fatto di carta velina, così sottile da disintegrarsi al primo alito di vento. Non vai fiero del tuo aspetto, ammettilo.
Si avrebbe un bel dire del fatto che, comunque sia, tu sia un uomo votato alla scoperta e alla divulgazione scientifica, Cirillo.
Ma lasciando da parte la passione che provi per questo affascinante universo, quasi mondo a sé stante, ti senti insignificante. Uno zero assoluto. Un inutile, indistinguibile, microscopico granello di sabbia all'interno di una clessidra. Quando raggiungi il fondo, devi sempre attendere che qualcun altro volti quello strumento al contrario, per far riprendere il ciclo da capo. Ecco cosa sei. Devi sempre fare affidamento su qualcuno, per rialzarti e andare avanti. Sei troppo debole per saper badare a te stesso.
Sei conscio del fatto che ti stai autolesionando, uomo. Ma non fai nulla per evitarlo, anzi. Ti lasci annegare, in quel mare di menzogne, di incertezze, dubbi e paure. Ti crogioli nella tua tristezza, nella tua agonia, in attesa di qualcuno che arriverà prontamente a salvarti.
Sei un codardo.
Sei un egoista, Cirillo.

Lei, invece.
Nonostante venga ferita, venga messa all'angolo, riesce a rialzarsi. Non le importa nulla di tutto il dolore che martoria il suo corpo, lei non si arrende MAI.
La sua forza di volontà è incrollabile, sia nel bene che nel male.
Ricordi la promessa che ti ha fatto il giorno del vostro matrimonio...?
Con quel candido abito bianco a balze, l'inebriante profumo di gigli che la avvolgeva come un manto, il velo che le copriva parzialmente il volto, ti disse: "Non importa se non rappresenti l'ideale del cavaliere aitante... Io ti vorrei al mio fianco per sempre, tu sei il mio principe azzurro e sei perfetto così come sei. Sia ora nella vita che dopo, quando lasceremo questo mondo, giuro solennemente di rimanerti accanto. Ti amo tanto, Cirillo, non dimenticarlo."
Quel dolce sorriso che le illuminava il volto, sei certo di non poterlo scordare. La sua voce toccò le corde del tuo cuore, ti fece volare in cielo.
Lei è la ragione per cui vivi, la ragione per cui cerchi di ancorare i tuoi piedi al suolo, con tutta la debole forza che hai in corpo.
La sola ed unica ragione per cui hai imparato a sorridere e continui a farlo, giorno dopo giorno.
Anche se lacerato dal dolore, il tuo cuore si anima di gioia se lei è con te.
Aloé è ciò che hai sempre sognato d'essere, le tue aspirazioni concretizzate nella donna che ti ha affascinato al primo sguardo. Non lascerai che te la portino via, nonostante tu sia piccolo e debole, perché lei è ciò che tu avresti voluto per te.
Non puoi pensare che ella sparisca dalla tua vita, dovessi tenerla stretta con le unghie e con i denti.
Forse è egoistico da parte tua, ma tu la ami davvero...

"Buongiorno amore mio, ti sei svegliato...! Come ti senti?"
Una voce impastata dal sonno reclama la tua attenzione, destandoti da tutto quel mare di intricati pensieri emersi nella tua mente: è Aloé.
Incroci il suo sguardo, quelle labbra morbide e carnose che, inarcate verso l'alto, illuminano il suo viso.
"I-io...? Sto molto meglio rispetto a ieri, credo che la febbre sia scesa..." dici cercando di rassicurarla. Sorridi a tua volta, anche se forse ti senti un po' in colpa per averla lasciata sveglia tutta notte, preoccupata com'era.
"Vado a prepararti una bella colazione, Cirillo! Così il mio principe azzurro si sentirà in forze!" esclama lei, piena di gioia. Quella voce, quegli occhi così rassicuranti, rinfrancano la tua anima, alleviano le tue pene. Infine, alzandosi dalla sua scomoda sedia, si sporge verso di te e ti posa un dolce bacio sulle labbra, intenso, per quanto breve e fuggente.
La dolcezza infinita e la grande tenerezza della tua donna, che ti regalano emozioni così chiare, pure e cristalline che sono destinate a te e a nessun altro.
Ti bei del calore del suo bacio, così innocente e delicato, mentre vedi la figura di lei allontanarsi verso l'uscio della vostra stanza, vostra soltanto.
Le tue guance si colorano di un rossore purpureo: sembri quasi un ragazzino alle prese con la sua prima cotta...!
Ma mentre guardi il soffitto e un sorriso allevia il martellare dei tuoi fantasmi, sei convinto di essere un uomo. Un uomo felice.

Child of the Moon

Ciao, sono Child of the Moon! Oggi ho deciso di pubblicare questa storia a tema Pokémon su due personaggi della mia generazione preferita, ovvero la quinta. I personaggi in questione sono la capopalestra Aloé e suo marito Cirillo. Mi sono sempre piaciuti questi due characters. Hanno un dolcissimo rapporto e si completano a vicenda. Secondo l'immaginario collettivo la ragazza è quasi sempre l'elemento più sensibile e più incline a dimostrare le proprie debolezze e insicurezze, mentre il ragazzo è l'ancora che la sostiene. Cosa accade se, invece, è il contrario?
Ringrazio anche solo chi leggerà!
Enjoy!