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Autore: IlaMills    12/09/2017    5 recensioni
siamo talmente vicine che le nostre labbra si sfiorano ancora... e rimaniamo li così a baciarci finché per prendere fiato apriamo leggermente le labbra... la gola è secca e il respiro affannoso... la lingua prende vita propria e entra nella sua bocca...
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Where there is desire 
There is gonna be a flame 
Where there is a flame 
Someone’s bound to get burned 
But just because it burns 
Doesn’t mean you’re gonna die 
You’ve gotta get up and try 

 

 

A NEW LIFE 

  

Salve a tutti… Ho 26 anni e vorrei condividere con voi cosa mi è successo in questi ultimi 12 mesi… questa è la mia storia... ed è tutto vero... 

 

 

Inizio 2016: spinta dalla curiosità e dalla noia della vita quotidiana inizio un nuovo telefilm… parla di un futuro lontano, la razza umana per salvarsi dall’estinzione si rifugia su navicelle spaziali che unite assieme formano l’Arca. Questa stazione spaziale però non può sostenersi in eterno e decide di mandare sulla terra 100 ragazzi per verificare che la terra sia abitabile.  

Telefilm carino, diventa più interessante dalla seconda stagione. La terza stagione è un colpo al cuore per tutti, muore uno dei personaggi più belli e interessanti della serie. Caos sui social e nella mente… per alleviare la mancanza nel telefilm del personaggio mi dedico alla lettura di fan finction su un sito abbastanza seguito e fornito di storie (anche a luci rosse). Tutto questo succede a febbraio; passano i mesi e spinta da una forza interna che non sapevo di avere, decido di seguire l’esempio di molti altri e divento “autore”. Avevo da un po’ di tempo in testa una specie di film mentale e non mi bastava più immaginarlo. Scrivo questa storia e alla fine di un capitolo ringrazio anche tutti quelli che, anche senza commentare, continuano a seguirmi… Tra queste persone una ragazza mi scrive in privato… ricordo ancora il giorno: 13 dicembre 2016. Chiamiamola Clarke... Eh si io faccio la Lexa di turno, fredda e composta per gli altri da un lato, timida e mi apro veramente con pochi dall'altro. 

Mi ha fatto piacere che qualcuno apprezzasse il mio lavoro e sapere che questa persona di solito silenziosa aveva perso del tempo per scrivermi, mi ha incoraggiato a volerla conoscere…   

primo pensiero: “chissà da dove viene, sarà l’ennesima persona lontana mille mila chilometri”  

Il destino ha voluto che abitasse a un’oretta di strada da casa mia, stessa regione (miracolo!) e a metà strada c’è il capoluogo di provincia, dove, pensavo, magari avremmo potuto vederci prima o poi..  

Secondo pensiero: “forse riuscirò a fare amicizia, abbiamo molti interessi comuni, sono curiosa  e lei mi capisce, sa cosa vuol dire dopo la 03x07” 

Terzo pensiero che credo faccia chiunque conosca gente in internet: “speriamo non sia un serial killer”. 

Tutto ciò mentre nella vita reale conduco un’esistenza normale con alti e bassi, amici fantastici, una relazione con un ragazzo della mia età alto, moro, occhi scuri, (lo chiamiamo Finn?)…sembrava la vita perfetta, non avevo nulla da chiedere... Finn con me sempre gentilissimo, non mi ha mai trattato male e cercava di accontentarmi in tutto: stavamo insieme da 6 anni e più. Ci eravamo messi insieme appena dopo la maturità, lui è stato la mia prima volta, il primo amore…  

Dentro di me inconsciamente ho sempre avuto una certa curiosità anche verso il genere femminile… Non mi sono mai definita, non mi piacciono le etichette e fino a qualche anno fa non ci avevo mai pensato seriamente… e poi non capivo, ero piccola e pensavo che le cose fossero così per me, curiosa perché alle superiori io non ho mai avuto l’amica che per salutare mi baciava a stampo sulle labbra, curiosa perché non avevo mai avuto una compagnia con cui fare viaggi,  a scuola dovevo essere la prima della classe; curiosa perché sono sempre stata la serietà fatta persona, per mille motivi: la mamma che si preoccupava se ero fuori, il coprifuoco autoimposto, mille libertà negate/auto negate.  

Anche se sono sempre stata libera di fare quello che volevo, il pensiero di far preoccupare genitori, di mancare di rispetto al moroso, mi hanno sempre frenato nel fare ciò che mi faceva felice... ero contenta, certo, ma mi stavo accontentando... rassegnata a non provare mai il brivido di rischiare, il brivido di non uscire dagli schemi, di fare ciò che mi ispirava, prendere il coraggio a due mani e buttarmi... Mi ero adagiata e rassegnata a una vita "normale"…   

Il moroso non mi faceva mancare nulla, ma per vari motivi la vita con lui era diventata una routine: ci vedevamo sempre gli stessi giorni fissi, stessi messaggi inviati e ricevuti, stessi orari, facevamo sempre le stesse cose… Avevo bisogno di uscire da tutto questo e più pensavo di parlare e di essermi fatta capire più incontravo un muro, un “no”…  

"non si può fare..." 

"non ho tempo" 

"non ho voglia" 

Nonostante i continui "qualsiasi cosa con te è bella" 

Interessi diversi che all'inizio ci hanno permesso di stare assieme tranquillamente perché ci dava la libertà voluta, mi hanno portato a non pensare a lui se volevo fare qualcosa... Mi è scivolato tra le dita, dalla mente... 

Siamo cresciuti in direzioni diverse... Me ne rendevo conto, ma non avevo motivo forse di buttare all'aria una vita insieme, progetti futuri... era quello che volevo, ma non era abbastanza... speravo e pensavo che con il tempo le cose sarebbero diventate come volevo io... Aspettavo che gli altri dessero una svolta alla mia vita... Ho provato, mi sono impegnata affinché tutto andasse bene e per mantenere in piedi il rapporto...  

Qui entra in scena la mia nuova amica Clarke… Prima ci sentiamo sui messaggi privati del sito di ff, poi le chiedo coraggiosamente il contatto facebook. Da messanger passiamo a WhatsApp… Tutto ciò da dicembre a giugno... dal sentirci poco al sentirci più spesso, finché il nostro gruppo preferito fa uscire le date di un mini tour in Italia e un concerto gratuito lo fanno proprio al paese accanto al suo. Decidiamo di andarci assieme, ma non ci eravamo ancora presentate di persona...  

Ci mettiamo d’accordo per incontrarci finalmente, per toglierci ogni dubbio sul fatto che non fossimo serial killer, ma ragazze normalissime, con parecchie cose in comune. Guardo le sue foto di fb per non fare gaffe nel non riconoscerla di persona… La guardo e mi sembra di averla già conosciuta, come in un deja-vù. La faccio assomigliare a una mia ex compagna di università... 

Da quella sera il mio bisogno di sentirla quotidianamente cresce…  

Loading…  

Ogni giorno che passa sale di un punto percentuale il mio bisogno di lei, che sia presente nella mia quotidianità.  

Iniziamo a vederci spesso, e inizio a mal sopportare il telefono e i messaggi che arrivano durante la serata perché mi distraggono da lei. Tranne quando è lei a scrivere ovviamente…  

Poi mi propone un concerto: Sting a Mantova. Conosco poche canzoni ma chissene frega... Un'altra serata con lei...Sola con lei... Ed è lontano da casa mia e per non dover guidare in piena notte e rischiare un colpo di sonno al volante mi fermo da lei a dormire; non si può descrivere quella notte: l’abbiamo passata abbracciate, a coccolarci e farci massaggi. Nel buio sapevo di essere a pochi centimetri dalle sue labbra. Non l'ho baciata perché ero fidanzata...  

Non potete capire il desiderio, non saprei spiegarlo a parole: avere qualcosa che si vuole a così poca distanza e decidere di non prenderlo per i sani principi che ho in testa: non si tradisce e per me un bacio sarebbe stato tradire la fiducia riposta in me da Finn...  

E qui entra in gioco la paranoia, la paura del cambiamento, la paura nel rendersi conto che tutti i dubbi che avevo già in testa, il fatto che pensassi che stavo con lui solo per abitudine, solo per paura di non trovare nessun altro... soliti cliché, ma totalmente veri...  

Parlo con amici e mi consigliano giustamente di provare a sistemare le cose, dare tempo alla relazione di prendere una piega che accontentasse di più anche me... ma non ho mai avuto segreti con il moroso quindi glielo dico... Gli dico che sono in crisi, che certi pensieri sul provare ad andare con una donna si fanno sempre più pesanti, complice il mio istinto che mi diceva "va da lei".  

La mia mente contorta riesce a strappare un accordo al moroso; avremmo ottenuto entrambi qualcosa che volevamo: io avrei potuto baciare un'altra persona, una donna ovviamente, se fosse successo e senza doverci provare pesantemente. Lui avrebbe ottenuto altri favori sessuali, visto che da lì a nemmeno due settimane saremmo partiti per le vacanze al mare...  

Nella mia testa cerco di trovare il modo di realizzare l'occasione. Tutto questo perché sentivo, o speravo, che lei provasse la stessa attrazione che provavo io... conoscendola sapevo che lei con me non avrebbe fatto nulla, non avrebbe mai fatto il primo passo perché ero impegnata e Dio quanto mi piaceva questa cosa, nella mia testa è una forma di rispetto....  

Le chiedo di uscire e lei accetta subito... beviamo qualcosa, camminiamo in centro città e poi ci fermiamo a parlare in macchina, per ore... io finisco sdraiata con la testa sulle sue gambe a farmi coccolare... lei dirà che è colpa mia ovviamente ahahaha si è leggermente abbassata verso di me per darmi un abbraccio e io, con non poca gentilezza credo, mano dietro la nuca, dopo l'abbraccio la trascino in un bacio a stampo...  

Entrambe restiamo stordite, come se non fosse successo nulla... dopo un po' mi alzo e vista la posizione infelice mantenuta per ore, mi gira la testa per essermi alzata troppo alla svelta... esco dalla macchina e lei mi raggiunge per controllare che stessi bene.. Ci abbracciamo... le bacio la guancia e non so con che coraggio le dico che per me lei è importante, che mi piace, e che ho un accordo che nella mia testa non mi fa passare per una traditrice... restiamo a pochi millimetri di distanza, sempre abbracciate... lei incredula non sa che dire, aveva pensato a me sotto quell'aspetto, ma aveva scartato e allontanato l'idea di me, per non soffrire, per non farmi male, per non creare problemi a una coppia di 7 anni... siamo talmente vicine che le nostre labbra si sfiorano ancora... e rimaniamo li così a baciarci "a stampo" finché per prendere fiato apriamo leggermente le labbra... la gola è secca e il respiro affannoso... la lingua prende vita propria e entra nella sua bocca...  

Passano due ore: due ore trascorse a baciarci senza riuscire a staccarci l'una dall'altra. Torniamo a casa alle 6 di mattina...  

Non dico nulla a Finn, da codarda dico solo del bacio a stampo, dico solo che sono in crisi, non so cosa voglio... 

Prima di partire lui giustamente è preoccupato, vuole parlarmi... Gli chiedo una pausa, piangiamo molto... Gli dico che non ho voglia di partire per il mare...  

Ero davanti a un bivio: prendere la strada semplice e illuminata o fare un salto nel vuoto che mi avrebbe potuto portare o alla distruzione o alla felicità... 

Dopo qualche giorno lo lascio... lo lascio perché non è giusto stare in un limbo, dove a me serviva solo il tempo per trovare il coraggio per mettere fine a quello che doveva essere il mio futuro, per accettare l'idea di essere libera di fare quello che volevo... e lui soffriva sperando in un si da parte mia che non sarebbe arrivato.. Mi dispiaceva più per lui, perché non mi piace provocare dolore alle persone a cui voglio bene... Quanto è difficile dire a una persona che non la vuoi più nella tua vita come vorrebbe, che gli vuoi bene, tanto, ma che non è amore... Voglio il suo bene e tenerlo come marionette e farlo soffrire non sarebbe stato giusto...  

Abbiamo solo preso strade diverse... 

Clarke mi ha ripetuto mille e mille volte che si sarebbe fatta da parte, che dovevo pensare da sola, senza interferenze da parte sua... Se volevo provare a sistemare le cose non si sarebbe più fatta sentire, sarebbe sparita dalla mia vita... Non mi stava bene... Non era quello che volevo... Le ho chiesto di restare, mi ha consolato quando piangevo...  

Piangevo perché volevo essere libera e mi sentivo pure in colpa per questo mio desiderio... Volevo sentirmi libera da ogni legame, volevo che ogni cosa che facessi o decidessi di fare non doveva dar fastidio a nessuno... 

Ma volevo essere libera anche perché se fosse successo qualcosa con lei, non volevo sensi di colpa... per mantenere quella specie di maschera pulita e accettare meglio il fatto che avevo distrutto un possibile futuro tranquillo, senza problemi strani... 

Ora sapete cosa ho scelto... Ho scelto di buttarmi da un aereo senza sapere se lo zaino che ho sulle spalle contiene il paracadute o è vuoto...  

Il giorno del mio compleanno ero via con lei al mare... Non ero mai stata con una donna prima, ma anche in questo caso, ho seguito l'istinto... la nostra prima volta... sono sempre stata intraprendente e ho preso coraggio... lei beh Clarke mi ha fatto toccare il cielo con un dito... Era tantissimo tempo che non ridevo così di gusto, che non mi sentivo così bene nel tenere qualcuno tra le braccia... era tempo che non mi sentivo così viva... 

Il mare? Quasi non lo abbiamo visto...  

Abbiamo fatto l'amore per tre giorni, continuamente, dolcemente... 

Vedere il suo sguardo mentre mi tocca, mentre la tocco... il colore dei suoi occhi è qualcosa di meraviglioso: un verde screziato di marrone, con il contorno grigio... cambia in base alla luce, al suo stato d'animo... ho passato ore a osservarlo variare...  

Ora siamo libere... Entrambe possiamo vedere chi vogliamo, possiamo fare sesso con chi vogliamo... ma ci scegliamo ogni giorno... ogni giorno prendiamo la decisione di sentirci, perché lei mi manca e io manco a lei...  

Per scrupolo ho fatto il conto dei giorni, da quando l'ho vista per la prima volta... Sono 80 giorni, domani saranno 81... e così via... Il loading dei sentimenti prosegue... nella mia testa immagino una barra come quella del "copia" di Windows con la percentuale di avanzamento... oggi sono 80%, domani 81 e così via...   

Adoro coccolarla, adoro stare abbracciata con lei... Sento calore... Cerco di darle un adesso vero, nessun "per sempre" finto... ed è quello che voglio anche io...  

Non so se questa one shot avrà un lieto fine... ora io sono felice... viviamo il bene che ci facciamo giorno per giorno, come è giusto che sia... 

vi lascio con una frase di un cartone animato: 

"Ti preoccupi troppo per ciò che era e ciò che sarà. C'è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi... è un dono. Per questo si chiama presente.." 

Chi ha riconosciuto la citazione? 50 punti alla vostra casa di Hogwarts. 

 

TU sei il mio dono ora...  

 

Sentivo il bisogno di scrivere una nuova storia, la mia storia... per dire che c'è sempre il sole dopo la tempesta... è sempre un ottimo giorno per prendere in mano la propria vita e condurla dove vogliamo noi, in base alle nostre decisioni... saremo sempre influenzati dagli eventi esterni e dagli altri ovviamente... ma il vero cambiamento parte da NOI... 

 

Grazie a tutti per aver perso questi minuti per leggere... Ho mezza pronta un'altra storia, un'altra mini long...  

Spero a presto! 

Ily

   
 
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